sabato 19 novembre 2011

CLAMOROSO!!! C'è un giudice a Roma: la magistratura sequestra l'Ufficio Affissioni. Sotto accusa la delibera 37

Questa è una delle notizie più importanti degli ultimi tempi per chi sta combattendo contro cartellone selvaggio.
La polizia giudiziaria ha effettuato un blitz presso l'Ufficio Affissioni del Comune di Roma e l'ha posto sotto sequestro.
Sigilli anche presso gli archivi dello stesso ufficio e presso un distaccamento di Aequa Roma
, la partecipata del Comune che cura alcuni procedimenti relativi alla cartellonistica.


Foto da Paese Sera

Ancora non si conoscono i dettagli dell'operazione, ma da quanto si apprende dal quotidiano Paese Sera, i reati contestati sarebbero falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici (art. 479 cod. pen.) e falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico (art. 483 cod. pen.).
Sotto accusa sarebbero le procedure di rilascio delle autorizzazioni a installare cartelloni secondo la famigerata delibera 37.

Immaginiamo che nelle prossime ore si saprà di più su questa fondamentale decisione della magistratura romana, sicuramente risvegliata dalle numerose denunce dei comitati (a partire dal nostro) e delle associazioni. Dopo l'incidente di via Tuscolana nel quale hanno perso la vita due giovani, dopo le dichiarazioni dello stesso sindaco Alemanno (che giovedì ha parlato di mafia) l'intervento dell'autorità giudiziaria era dovuto e indispensabile per far luce su uno dei maggiori scandali che hanno investito Roma dal dopoguerra ad oggi.

Non appena avremo ulteriori notizie, le pubblicheremo immediatamente. Per ora possiamo solo dire: c'è un giudice a Roma!!!

19 commenti:

  1. Sì!!! Finalmente!!!

    Vedere i sigilli su quelle porte ha un che di liberatorio. E speriamo che sia la volta buona.

    Forse ora si spiega meglio la mossa (che appare disperata in verità) del Sindaco di incaricare il comandante Di Maggio di indagare internamente all'amministrazione. Altro che indagine interna, qui ora c'è la magistratura che agisce. E non vorrei essere nei panni del dirigente dell'ufficio, ma neanche in quelli dell'assessore che a tutt'oggi continua a coprire lo scandalo.

    Più che indagine interna il Sindaco dovrebbe capire che da tempo avrebbe dovuto separare le responsabilità della sua amministrazione da quelle del signor Bordoni.

    Vorrà dire che li vedremo cadere tutti insieme. Peccato per la carriera politica del Sindaco ... qualche chance a livello nazionale poteva forse averla.
    Rovinarsi per mantenere qualche cartellonaro ... che fine ingloriosa.

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  2. @ Roberto
    Ancora non mi capacito e mi chiedo perché è solo il Paese Sera a parlarne, sebbene il fatto sia accaduto alle 13.00 di venerdì. Ma diamolo per buono. Pensavo effettivamente alla tempistica di questa mossa di Alemanno di nominare una ispettore interno e, effettivamente, sembrerebbe che sapesse qualchee ruomor. Eppure, perché il consiglio Comunale ha fatto tutto l'ostracismo che tu ben sai a qualunque proposta di modifica del settore durante l'ultima assemblea capitolina?
    Ovvero, se io so che fra pochi giorni mi arriva la magistratura, voto tutto il votabile, anzi propongo pure degli emendamenti che mi facciano salvare la faccia... Invece nulla di tutto ciò. Mi sembrerebbe strano che fosse solo Alemanno a ricevere la cantatina da qualche uccellino e che non abbia fatto qualche gesto di "grandissima" visibilità, oltre che chiamare i suoi e dirgli di agire di conseguenza. Tranne che lo scollamento tra il sindaco e i suoi sia tale che nemmeno si tutelano a vicenda, anzi... Questa sarebbe allora una notizia (politica) nella notizia.

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  3. Probabilmente la riprova potremo averla questo lunedì, quando in Consiglio si dovrebbe replicare lo slittamento della nostra delibera (ancora da confermare).
    Dalle dichiarazioni di Onorato (capogruppo UDC) si direbbe che la maggioranza è sempre più isolata e contando le defezioni al suo interno comincia a rischiare davvero grosso.

    Magari se ci sarà ancora più gente in aula a far capire a Gramazio e compagnia che non possono fare proprio come gli pare si potrebbe giungere ad una svolta.

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  4. Ho un sogno: Bordoni e Paciello in galera!
    Ditemi che è tutto vero, vi prego!
    Dopo 2 anni di estenuanti battaglie le soverchianti truppe nemiche cominciano davvero a sbandare grazie alla tenacia di tutto il movimento,all' inesauribile esigenza di legalità, al profondo amore per Roma, al coraggio dei Resistenti, alla capacità di rimanere uniti.
    Non abbiamo ancora vinto ma oggi è veramente un giorno luminoso per chi crede ancora nella legalità e vuole difendere l'incommensurabile bellezza dell'Urbe sfruttata da questi banditi per il proprio tornaconto.
    La goccia ha scavato il macigno!

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  5. L'aria forse sta cambiando davvero in questo Paese. Il nuovo governo ha annunciato che affronterà subito la questione dei decreti di Roma Capitale lasciati in un angolo dal precedente.
    LA MAGISTRATURA FORSE HA DECISO DI SCOPERCHIARE IL VERMINAIO DEL PIU' MARCIO DEGLI UFFICI COMUNALI.
    Non so se sia la realtà o un sogno!

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  6. Il magistrato che sta indagando sappia che il Comitato Promotore può fornirgli documenti, carte e molti elementi utili. Siamo a disposizione!!!

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  7. è VERGOGNOSO che questa notizia sia riportata solo su Paese Sera. Sul Messaggero (on line) c'è un articoletto striminzito che parla di altro, su Repubblica niente, idem manco a dirlo per Corriere

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  8. scusate, ma non è strano che sia la municpale a fare un sequestro? che la magistratura di piazzale clodio c'entri nulla? che sia già l'effetto delle "dichiarazioni" di retrodanno di ieri?

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  9. è la municipale... non la magistratura...

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  10. Attendiamo di capire meglio di che si tratta, poi analizzeremo la situazione.
    E' comunque bene che (FINALMENTE) qualcosa sembra muoversi ma- dopo DUE ANNI DI GUERRA IN ASSENZA DI UNA QUALUNQUE ISTITUZIONE- non facciamoci illusioni.
    Quel che è sicuro è che i nuovi finalmente durissimi toni del Comitato e l'aver alzato il livello dello scontro con tutta l'esasperzaione dei cittadini indignati stanno producendo molti più risultati di quanto qualcuno ne potesse aspettare da un confronto "civile" con gentaglia che di civile non ha nulla.

    Mc Daemon

    Mc Daemon

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  11. scusate me è sfuggita una "signature" di troppo...è l'emozione!

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  12. Non per raffreddare gli animi ma ecco secondo me cosa sta succedendo:

    Il sindaco ha esternato l'esistenza di un Mafia nel settore, immediatamente e solo dopo la creazione di un nuovo Governo, dove chi gli parava il culo è stato mandato a casa.
    Guarda caso le forze dell'ordine si sono mosse solo dopo l'esternazione del sindaco. Sebbene le notizie di reato abbondassero da svariati mesi.

    Infine, a voler pensar male di solito ci si prende, considerato che non si tratta di magistratura quella che ha posto sotto sequestro l'ufficio, secondo me il sequestro dell'ufficio affissione ha la sola funzione di dare tempo a chi lo dirige di far sparire le prove in tutta tranquillità, cosicché quando arriverà la magistratura le prove di reato (di flagranza almeno) saranno scomparse. Sostanzialmente le forze dell'ordine che sono state complici di questo scempio si stanno parando il loro stesso culo.

    Questa è solo una mia opinione. Ma è anche molto logica.

    Fab

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  13. Faccio notare i seguenti aspetti che non sono stati del tutto considerati o comunque sottovalutati.
    1 - Il sequestro penale è stato eseguito materialmente dalla Polizia Municipale, ma sembra essere stato ordinato al Vicecomandante Antonio Di Maggio dalla Procura della Repubblica di Roma, che – come riportato testualmente sull’atto di sequestro – ha “sottoposto a controllo” alcuni uffici di viale Ostiense n. 131/L “ai fini dell’acquisizione di atti in relazione alla commissione di reati previsti e puniti dagli articoli 48,479 – 48,483 C.P.”.
    2 – Ad essere stati sottoposti a controllo sono anche gli uffici con gli archivi della S.p.A. “Aequa Roma”, che è stata incaricata di svolgere alcune attività a supporto del Servizio Affissioni e Pubblicità e si occupa non solo della gestione amministrativa degli impianti e dei relativi titoli autorizzativi, ma anche di attività di controllo svolte sul territorio ai fini della repressione dell’abusivismo pubblicitario. Per tali motivi l’ho sempre chiamata in causa nelle segnalazioni che ho fatto a nome di VAS e che evidentemente sono state prese in considerazione dalla Procura della Repubblica.
    3 - La Procura evidentemente non sa che da alcuni mesi l’intero staff dell’Ufficio Tecnico del Servizio Affissioni e Pubblicità è stato spostato in via dei Cerchi 6, per cui a dover essere sottoposti a controllo dovrebbero essere anche i nuovi uffici per l’acquisizione degli atti che vi sono stati spostati.
    4 – La Procura vuole accertare se sussistano gli estremi del reato di “falsità ideologica” commessa in atti pubblici, che si verifica quando l’atto attesta fatti non veritieri.
    5 - La Procura vuole accertare in particolare se a commettere l’eventuale reato per “falsità ideologica” siano stati non solo “pubblici ufficiali” del Servizio Affissioni e Pubblicità (che in tal caso potrebbero eventualmente essere identificati, oltre che nel dott. Francesco Paciello come dirigente, anche nei funzionari di “Aequa Roma” equiparabili anch’essi a “pubblici ufficiali”), ma anche privati in atto pubblico, reato in tal caso configurabile solo nei casi in cui una specifica norma giuridica attribuisca all'atto la funzione di provare i fatti attestati dal privato al pubblico ufficiale, così collegando l'efficacia probatoria dell'atto medesimo al dovere del dichiarante di affermare il vero.
    (segue nel commento successivo)

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  14. (seguito del commento precedente)
    6 – Sussiste “falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico” qualora la dichiarazione non conforme al vero sia contenuta all’interno di un’autocertificazione, che nel nostro caso è soprattutto la “asseverazione” del tecnico abilitato che viene allegata alle richieste di “spostamento” di impianti pubblicitari, ma anche l’atto con cui il rappresentante legale della ditta presenta la domanda, perché vi dichiara secondo il modello predisposto dallo stesso dott. Paciello che “il sottoscritto è a conoscenza che l’Amministrazione si riserva la verifica dei dati contenuti nella presente dichiarazione e, in caso di dichiarazione falsa o mendace, procederà a denunciare il fatto alla Autorità Giudiziaria ed escluderà pertanto l’impianto dal provvedimento autorizzatorio”.
    Con la redazione dell’asseverazione il tecnico abilitato (architetto, ingegnere, ecc.) assume la qualifica di “persona esercente un servizio di pubblica necessità ai sensi dell’art. 359 del Codice Penale e dichiara, sempre secondo il modello predisposto dallo stesso dott. Paciello, che “il sottoscritto è a conoscenza che l'Amministrazione si riserva la verifica della asseverazione di conformità, e in caso di dichiarazione falsa o mendace, procederà a denunciare il fatto alla Autorità Giudiziaria”.
    7 - Data la qualità di “persona esercente un servizio di pubblica necessità”, ogni asseverazione falsa o mendace compiuta dal tecnico abilitato in sede di asseverazione è punita ai sensi dell’art. 481 del Codice Penale con la reclusione fino a un anno o con la multa da euro 51 a euro 516.
    In tutte le segnalazioni che ho trasmesso ultimamente a nome di VAS e che hanno riguardato “spostamenti” di impianti in luoghi con divieto tassativo di affissione ho chiesto di accertare se le relative “asseverazioni” fossero false o mendaci e se su di esse fosse stata fatta una verifica di conformità da parte in particolare della S.p.A. “Aequa Roma”.

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  15. (seguito del commento delle ore 14,14)

    8 – Ma la Procura vuole accertare se ad essere stato commesso è il reato previsto dall’art. 483 e non 481 del Codice Penale, che riguarda la “falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico”, secondo il quale “chiunque attesta falsamente al pubblico ufficiale in un atto pubblico, fatti dei quali l'atto è destinato a provare la verità, è punito con la reclusione fino a due anni”: per la Procura in questo momento ad essere “indagati” sono soltanto i rappresentanti legali delle ditte pubblicitarie e non anche i tecnici abilitati di cui si sono serviti per allegare eventuali “asseverazioni” false o mendaci alle loro richieste di spostamento di cui VAS ha segnalato anche l’eventuale mancata loro verifica di conformità da parte della S.p.A. “Aequa Roma”.

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  16. Comitato Bastacartelloni e Comitato Cartellopoli debbono assolutamente contattare il Vicecomandante Di Maggio e fornire tutto il materiale sino ad oggi raccolto e prestare tutta l'assistenza del caso. E' un'occasione da non farsi sfuggire!

    INTANTO ISTALLATO NUOVO 1x1 ALTISSIMO ESATTAMENTE ALL'USCITA DELLA STAZIONE DELLA METROPOLITANA PIRAMIDE. Per ora reclamizza laboratorio di analisi cliniche.

    Mc Daemon

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  17. OMICIDIO COLPOSO A VIA TUSCOLANA...

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  18. Associazione a delinquere di stampo mafioso, è questo che vorremmo uscisse fuori dalle indagini della Procura. Dopodichè sia Paciello, che Bordoni, ma anche i numerosi funzionari pubblici, i cartellonari camorristi e i vigili compiacenti che ancora adesso stanno facendo "muro di gomma", devono essere messi a rinfrescare nelle patrie galere.

    MAFIE E CORRUZIONI DIETRO I CARTELLONI

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