mercoledì 2 novembre 2011

Continuiamo a ripeterlo: il CdS va rispettato! Altrimenti ecco che succede

Corso Francia, una strada di grande scorrimento, percorsa ogni giorno da bus, auto e mezzi pesanti. Ed è proprio uno di questi mezzi, forse un autoarticolato o un carro-gru, che ha agganciato questo cartellone aprendolo come una scatola di sardine.


L'ennesimo incidente che vede coinvolto un cartellone pubblicitario a Roma, in questo caso non ha provocato vittime o feriti. Ma se questa gigante lastra di metallo si fosse staccata e avesse investito un'auto o una moto di passaggio? Ora tutti a piangere lacrime di coccodrillo.



Tra l'altro lasciarla in queste condizioni è veramente pericoloso. Una ventata violenta o un'ulteriore colpo da parte di un mezzo di passaggio potrebbe causarne la caduta, con conseguenze gravissime.
Gli impianti come questo, di grandissime dimensioni, non possono e non debbono stare sul ciglio della carreggiata. Lo stabilisce il Codice della Strada e i regolamenti comunali. Ma a Roma, tutto è permesso. E l'incolumità dei cittadini è messa sempre più a rischio.
Occorre che tutti lo ricordino, soprattutto nei prossimi giorni, quando in Consiglio Comunale si voterà la Delibera di Iniziativa Popolare che chiede - tra l'altro - il rispetto del CdS.
Non è una richiesta capricciosa. Sarebbe dovere di ogni buon amministratore riportare legalità in una città senza controllo e sicurezza per i propri cittadini.

4 commenti:

  1. il titolo di quest'articolo suona quasi come un invito alle ditte a rispettare le leggi.
    come a dire ad uno zoppo che non deve zoppicare (almeno finchè c'è questa giunta BORDONI).

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  2. Attenzione: incidente MORTALE a Roma

    http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=168544&sez=HOME_ROMA

    Guardate la foto dell'articolo del Messaggero. Che degrado e schifo infinito.

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  3. Si, E' PURTROPPO ARRIVATO IL PRIMO MORTO DOVUTO ALLA INQUALIFICABILE CARTELLOPOLI ROMANA!

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  4. Prima di tutto un pensiero per la giovane vita immolata alla criminale ingordigia dei cartellonari (il cartellone responsabile è di quelli bassi della PES coperti da lastre di vetro) non contrastata dagli "amministratori" che,anzi,hanno concesso libertà di saccheggio e bottino come si fa in guerra coi mercenari.
    A questo punto scatta L'OBBLIGATORIETA' DELL'AZIONE PENALE.
    La Magistratura romana non potrà continuare a dormire: Concorso in omicidio colposo per Alemanno, Bordoni e Paciello.
    Sono stati diffidati anche dal Ministero dei Trasporti ma se ne sono fregati,tronfi nel loro delirio di onnipotenza e di impunità.
    Voglio vedere in galera gli amministratori della PES e i signori succitati.
    Cartellonari banditi assassini!

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