Pensavate che a Roma, nell'unica capitale europea contraddistinta dalla sosta selvaggia impunita e generalizzata, dove vige l'anarchia più assoluta da parte di automobilisti e centauri, si dovesse aumentare
il grado dei controlli e delle sanzioni?
Pensavate male!
A Roma le infrazioni al codice della strada NON devono essere punite!!!!
La
pensa così la stragrande maggioranza dei romani cresciuti e DISEDUCATI AL NON-RISPETTO delle regole stradali da una classe politica
locale sconsiderata e irresponsabile al limite del banditesco.
La pensano così, e qui vien da piangere, i tutori dell'ordine pubblico. Quei vigili urbani che notoriamente, da anni, non fanno
più le multe o le fanno "a campione", in rari casi e in determinate zone, solo
in certi giorni della settimana, quasi fossero costretti ad ottemperare in modo puramente notarile al
compito essenziale che sembrano ignorare del tutto: quella "prevenzione e repressione delle infrazioni ai regolamenti di Polizia Locale"
che spicca e si distingue tra le principali mansioni degli agenti della
"Municipale". Quella direttiva accantonata, ignorata e osteggiata dalle sigle sindacali, quella competenza criticata dagli stessi vigili al grido di "non siamo sceriffi" e regolarmente stralciata dalle priorità strategiche dell'amministrazione. Per un triste, squallidissimo tornaconto elettorale.
La gente abituata al disordine - secondo loro - non va costretta o rieducata al rispetto delle
regole con il rischio che si rivolti contro quegli stessi apparati politico-sindacali che per decenni hanno assecondato le peggiori abitudini di guida pur di mantenere la pace sociale omertosa e compiacere gli elettori.
La paura che un'ondata "repressiva" di multe per divieto di sosta provochi la contestazione d'intere categorie di lavoratori e professionisti che per
abitudine fanno del parcheggio abusivo un mezzo di arricchimento personale -
vedi commercianti arretrati - o di beneficio corporativo - vedi liberi
professionisti e publbico impiego - con relativo CALO DEI CONSENSI ELETTORALI (e degli iscritti ai sindacati), questa paura letteralmente paralizza, agghiaccia, terrorizza la classe dirigente che
sta facendo di tutto per sabotare la riforma dei vigili urbani. Che lega il
cosiddetto salario accessorio che finisce in busta paga, UDITE UDITE, alla
PRODUTTIVITA'. Ovvero al numero di multe che si fanno ai cittadini
indisciplinati. Apriti cielo!
LE MULTE NON SI FANNO! SONO MACELLERIA
SOCIALE!
A poche ore dalla chiusura della trattativa sul contratto decentrato, i vigili contestano che tra gli indicatori
di rendimento degli agenti su strada ci sia - ORRORE DEGLI ORRORI - il
numero di multe elevate! Come se un'ipotetica, risibile difficoltà a rilevare dei mezzi in divieto di sosta fosse un modo subdolo del Comune per diminuire lo stipendio dei vigili decurtandolo dal salario accessorio.
------------
«Appare clamorosa la decisione di legare il salario accessorio anche al numero delle sanzioni elevate. Non vorremmo che i vigili fossero trasformati in meri esattori, bancomat del Comune» (Giancarlo Cosentino, Cisl Fp di Roma)
«C’è un passaggio in cui si crea una relazione tra una quota dei premi di produttività e il numero di multe elevate dai vigili. Questa proposta era stata più volte respinta nei mesi scorsi e la ritroviamo di nuovo nella proposta del Campidoglio. Noi non vogliamo essere strumenti per fare cassa». (Francesco Croce, Uil Fpl)
“E' impossibile trovare un criterio oggettivo. Noi forniamo un servizio. Potremmo anche stare ore in strada senza necessariamente arrivare a comminare delle multe.”
Difficilissimo trovare auto in doppia fila e sulle strisce qui a Roma.....Una
vera caccia al tesoro. O magari, quelle code di auto in tripla fila
davanti a negozi, bar e ristoranti, sono un'allucinazione collettiva dei blogs antidegrado e dei giornalisti cattivi.
E le macchine parcheggiate in divieto nelle stradine incantevoli del centro storico sono state messe lì apposta per far
vedere che sul tergicristallo non c'è quasi mai la multa. Può darsi che sia tutto un complotto per screditare l'immagine della
Polizia Locale di
Roma Capitale. O più realisticamente può darsi che i "vigili" che puntualmente che ignorano decine di automobili in divieto, lo facciano
perché i comandanti dei gruppi locali e i loro sindacati si oppongono a una
politica più incisiva nei confronti della sosta selvaggia. E allora tutto torna.
Anche la scioccante retromarcia del vicesindaco Nieri, delegato al personale,
che pare abbia
cancellato dai criteri di riconoscimento del salario accessorio il numero di multe, cioè di fatto il cuore della riforma dei vigili. Condannando Roma ad essere una città insicura, dove i mezzi pubblici non funzionano perché le corsie preferenziali sono occupate dalle auto in sosta, dove la gente muore sulle strisce pedonali. Solo per quieto vivere e guadagno elettorale.
I sindacati dei vigili la spunteranno un'altra volta in questa loro personale battaglia contro le multe (vedi anche l'opposizione allo
street control). E continueranno a NON fare sopralluoghi per individuare i manifesti abusivi. A NON indagare sui writers vandali. A NON rimuovere i furgoni delle bancarelle in 2° fila. C'è da chiedersi cosa ci guadagni Roma da un Corpo di Polizia Locale che non vuole fare il suo mestiere!
Speriamo se lo chiedano anche i politici onesti e lungimiranti che militano nella giunta Marino e quelli (silenti) nel centrodestra e nel Movimento 5 stelle, perché la cittadinanza civile che non urla e rispetta le regole, non ce la fa più di vivere in una giungla d'asfalto favorita da poteri inefficienti e collusi.
Red LS
-----------------------------------------------------------------------------------------------------
Sullo stesso tema:
Encomio al 17% dei vigili che ha lavorato la notte di Capodanno e binario morto per chi si è assentato. NO a chi vuole sprofondare Roma nel baratro
Buon Natale a tutti e soprattutto al Comandante dei vigili Clemente. Ecco perchè anche in questo caso #iostoconclemente
Se ai Vigili mancano le penne per fare le multe gliele forniamo noi. Basta che facciano il loro dovere!