venerdì 30 gennaio 2015

Parco del Pineto: nasce l'albo del Volontari. E domani Retake in zona Battistini

Quella del riconoscimento del volontariato per il decoro di Roma è una vecchia battaglia di Bastacartelloni, tanto che il nostro programma anti-degrado che consegnammo a tutti i candidati Sindaco alle ultime elezioni comunali conteneva un capitolo dedicato.

Da allora diverse realtà hanno iniziato ad essere riconosciute. Oltre al caso clamoroso dell'Associazione Retake Roma, ci sono stati diversi comitati e gruppi di quartiere che hanno avviato collaborazioni con le istituzioni. Ma quasi sempre si è trattato di un "do senza des". Cioè l'impegno dei volontari non ha mai ricevuto un reale supporto dal Campidoglio o dai Municipi che avrebbero dovuto seguirli per tutelare e difendere le aree ripulite dai cittadini. Il caso di Trastevere che vi abbiamo mostrato pochi giorni fa ne è l'esempio.

Insomma c'è la sensazione che troppe volte la politica voglia mettere il cappello su iniziative volontaristiche senza poi metterci anche l'impegno.

Un caso diverso potrebbe essere quello del Parco del Pineto. Chi ha la pazienza di leggerci da tempo, sa che è una delle zone che gli amici del 13° Municipio hanno difeso con grande forza. Alcuni dei nostri associati e simpatizzanti hanno fondato - assieme ad un bel gruppo di cittadini di quei quartieri - l'Associazione Volontari Decoro XIII° che si è impegnata in tante zone del Municipio, a partire dal piccolo giardino di Largo Boccea, intitolato a Francesco Fiori, amico scomparso nel 2011, al quale è dedicata Bastacartelloni.

Il giardino di largo Boccea

Il gruppo combatte tenace e ora ha ottenuto il riconoscimento ufficiale dall'Ente Roma Natura (che gestisce il Parco del Pineto) dell'albo dei volontari a tutela di quel territorio che era sfuggito al controllo, diventato dimora di sbandati e  luogo di discariche.

Una zona del Parco del Pineto prima della bonifica
I rifiuti lasciati dopo "feste campestri" organizzate nel Parco
Volontari decoro XII° al lavoro

La storia è raccontata in questo articolo dell'ottimo Giuliano Giulianini che spiega le tante sfaccettature del lavoro che potranno ridare al Parco del Pineto un livello di decoro accettabile.

RETAKE BATTISTINI

Infine segnaliamo l'evento di domani, sabato 31 gennaio, nei pressi della fermata Battistini Metro A, dove il gruppo Retake Roma Battistiti con la collaborazione dei Volontari Decoro XIII° ripuliranno l'area.

Appuntamento alle ore 10.00,
sabato 31 gennaio nei pressi della Fermata Metro A Battistini
 
FG
 
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giovedì 29 gennaio 2015

Al via le votazioni per il nuovo Capo dello Stato: ecco cosa troverà intorno al Quirinale. La questione degli orologi nel centro storico


La prospettiva di Via XIV Maggio: cartelloni di "pubblica utilità" e sullo sfondo l'obelisco di Piazza del Quirinale

Queste foto le abbiamo scattate nei minuti in cui Giorgio Napolitano firmava le proprie dimissioni da presidente della Repubblica. Si riferiscono alle strade che portano alla residenza presidenziale. La rotatoria di Largo Magnanapoli lungo il viale che da un lato conduce a Via Nazionale e dall'altro raggiunge il maestoso Palazzo del Quirinale.

Un'area di tale pregio, come vedrete, non è al riparo dai cartelloni.

Proprio da Piazza del Quirinale partì la nostra campagna "Saluti da Roma" per denunciare la presenza di cartelloni che deturpano le piazze e i monumenti storici, un motivo ci sarà stato.....eccolo



QUATTRO CARTELLONI QUATTRO, posti a distanza irregolare l'uno dall'altro, deturpano la visuale prospettica del Quirinale!



E ce n'è un altro sul lato opposto!

Utilissimo anche questo impianto orologio: indica l'hotel già provvisto d'insegna pubblicitaria

Ve l'immaginate 4 cartelloni sul marciapiede di fronte alla Casa Bianca? O davanti all'Eliseo?

Neanche per idea.

Ma "Roma è diversa".............


L'unico impianto che - pur di dubbio gusto -ha una qualche utilità è quello murale sui ponteggi di Palazzo Pallavicini Rospigliosi: è temporaneo e serve a finanziare il restauro dell'edificio.


Qui sotto, ci troviamo a Largo Magnanapoli.


Due cartelloni di formato 1x1 a meno 15 metri l'uno dall'altro. In violazione dell'art. 4 del regolamento comunale affissioni. Almeno uno andrebbe rimosso.

Ma il grande interrogativo è se ci sia un vincolo legislativo che impedisca l'installazione delle paline orologio nei dintorni del Quirinale. E la risposta non è univoca!

L'articolo 20 del nuovo Regolamento di Pubblicità - lettera E, punto 4, lettere b (paline con orologio) e lett. d (impianti di indicazione stradale) - consente l'installazione anche delle paline con orologio e degli impianti di indicazione stradale, ad eccezione del Municipio I (centro storico), dove però l'art. 15 della Normativa Tecnica di Attuazione del PRIP li consente in modo illecito!




Insomma, ci possono stare secondo il PRIP ma non secondo il regolamento comunale!

Per ovviare a questa incongruenza il circolo territoriale di VAS, tramite il suo responsabile Rodolfo Bosi, ha chiesto alla segreteria del Campidoglio di abrogare i commi del PRIP che ammettono l'installazione delle paline orologio e degli indicatori pubblicitari lungo le vie del centro storico.

Nell'attesa di una risposta del Comune la zona del Quirinale è letteralmente invasa dai cartelloni pubblicitari.

Dobbiamo sperare nell'intervento del nuovo Capo dello Stato???


Red LS
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martedì 27 gennaio 2015

Come in un film di Hitchcock, ogni giorno piazzale degli Eroi viene invasa da centinaia di gabbiani sfamati da un individuo che rende omaggio alle "divinità" del cielo




Non è un set cinematografico per il remake del celebre "Uccelli" di Hitchcock. E' l'agghiacciante realtà che si ripete da alcune settimane in piazzale degli Eroi. In genere tra le 13.00 e le 14.00 (ma anche in altri orari) un uomo in tuta blu porta pane raffermo, bucce di frutta, grano e altro cibo ormai rancido per offrirlo ai gabbiani.

Lui li considera divinità e mentre stormi di volatili si radunano nella fontana rendendola una latrina, si inchina e abbassa il viso in terra perché non è degno neanche di guardarli.



L'uomo prega e la piazza si trasforma in un film dell'orrore. Lo schiamazzo dei gabbiani è insopportabile, il guano rende i marciapiedi scivolosi, i bambini hanno paura e i turisti guardano la scena increduli.

Solo i romani (e i vigili urbani) restano indifferenti e passano come se nulla fosse, abituati a così tante forme di degrado urbano da non restare più sconvolti per nulla.


Naturalmente i segni dei volatili e dell'umano restano anche dopo che gli uccelli sono partiti alla ricerca di altri succulenti pasti nei tanti cassonetti traboccanti.


Quello dei gabbiani è un problema serio che presto diventerà emergenza. La città non è l'habitat naturale di questi uccelli che sono stati attirati dalla megadiscarica di Malagrotta dove trovavano cibo a buon mercato e in abbondanza. Da quando Malagrotta non è più in funzione i gabbiani si sono distribuiti in tutta la città. Secondo alcune stime sono raddoppiati in soli due anni, arrivando ad oltre 60mila esemplari. Fino agli anni '70, tanto per capirci, non erano presenti nei cieli di Roma. La leggenda vuole che sia stato Fulco Pratesi a depositarne uno allo zoo nel 1973, dopo averlo trovato a Giannutri.

Ma si tratta solo di leggenda. In realtà il  gabbiano reale è una specie che non va d'accordo con l'uomo e neanche con altri uccelli. Tant'è vero che un anno fa, la colomba che Papa Francesco librò in aria secondo un rito antico, fu divorata in pochi istanti da un enorme gabbiano e domenica scorsa a piazza San Pietro hanno scelto di far volare solo palloncini. Gli esperti hanno notato la scomparsa di pettirossi e passerotti, loro di sì di casa nei cieli romani.

26 gennaio 14: in piazza San Pietro la colomba del Papa attaccata da un mega gabbiano

Insomma il degrado urbano sta provocando un profondo cambiamento anche della fauna capitolina. I maiali che grufolano nelle strade e i gabbiani che impediscono di usare le terrazze.
Neanche questo è un problema minore, vi assicuriamo. Come non lo erano i cartelloni selvaggi.

FG

sabato 24 gennaio 2015

A settembre le pulizie di Trastevere ad opera di Retake Roma e dell'Ama (da noi sollecitata). Oggi è di nuovo tutto come prima


Vi ricordate quando a settembre ci fu la grande iniziativa coordinata di volontari e Ama Decoro per la pulizia di Trastevere?

In quell'occasione contribuimmo a segnalare ai Pics le scritte e le affissioni presenti nel quartiere.
Nell'articolo che dedicammo all'intervento dell'Ama, ci chiedemmo se le Istituzioni avrebbero poi affiancato i volontari di Retake nel monitoraggio del quartiere.

Facemmo la stessa domanda a Sabrina Alfonsi, presidente del I municipio, e Anna Vincenzoni, assessore all'ambiente, che ci diede la massima disponibilità. Oggi siamo andati a controllare lo stato del quartiere. Le foto si riferiscono a stamattina.



Solito parcheggio selvaggio sulle strade contrassegnate dal divieto di sosta e fermata in Via Roma Libera e Piazza S. Cosimato.


I muri dell'area giochi "Claudio" di nuovo deturpati.


Nota positiva: le aiuole manutenute dai volontari di TrastevereAttiva.



Via Natale del Grande, i volantini dell'associazione "Progetto Trastevere" per la riqualificazione partecipata di Piazza S. Cosimato, aggiungono degrado ad altro degrado e sono - ricordiamolo - vietati dall'ordinanza comunale sulle microaffissioni. Speriamo li rimuovano al più presto.


I ragazzi del Piccolo America - dopo le nostre critiche sui manifesti che usarano più volte - ci ricascano: locandina abusiva (l'unica per fortuna!) sulla cassetta delle lettere di Via del Grande.


Via Merry del Val, palazzo ricoperto dalle tags fino al 1° piano!

Vicolo di S. Maria in Trastevere



Piazza di San Calisto

"L'area monumentale è anche tua rispettala"
Ed ecco la balaustra della fontana da poco restaurata di Piazza Trilussa, marchiata dal vandalo che si è divertito coi suoi amici writers a imbrattare anche Piazza della Malva e Via Benedetta.




Questo è Trastevere. Il quartiere tipico per eccellenza, che sarebbe tenuto in maniera perfetta nel resto d'Europa. Qui da noi è vittima costante di graffitari e attacchini che imperversano senza che le Istituzioni facciano qualcosa per difenderlo in modo continuo. Quest'articolo verrà spedito ai Pics e all'Ama.

Con la speranza che dopo le pulizie, ci saranno CONTROLLI E MANUTENZIONE COSTANTE!

Red LS

giovedì 22 gennaio 2015

Cartelloni: pubblicata la delibera di incarico ad Aequa Roma. Confermata la moratoria degli spostamenti e le nostre anticipazioni

La delibera che incarica Aequa Roma di redigere i piani di localizzazione è finalmente on line sul sito del Campidoglio. Il testo conferma quanto avevamo anticipato nel nostro articolo dello scorso 30 dicembre, quando fu approvata in Giunta.

Restano dunque confermati i lotti per i diversi servizi (bike sharing, toilette pubbliche, etc) e i criteri di assegnazione degli altri impianti.

Non ci ripetiamo, dunque, e invitiamo chi volesse approfondire a rileggere il post dello scorso 30 dicembre. Vogliamo invece sottolineare due elementi importanti.

Il primo riguarda la tempistica di realizzazione dei piani. Si tratta di documenti di grande complessità perché pianificano strada per strada dove andranno installati i cartelloni. A quanto ci risulta Aequa Roma ha avviato da tempo il lavoro e a questo punto dovrebbe consegnarlo entro 90 giorni. Questo termine, di cui si era parlato in un primo tempo, non è specificato nella delibera, ma sembrerebbe confermato.

Il secondo elemento che vogliamo sottolineare riguarda la moratoria per 180 giorni di ogni spostamento, ricollocazione o cambiamento di impianto da monofacciale a bifacciale. Non deve apparire come una punizione nei confronti delle ditte, ma è invece una necessità per chi sta compiendo il lavoro di pianificazione. Proprio perché è assai complesso, non si può immaginare di studiare una strada, piazzarci i futuri cartelli e nel frattempo su quella strada gli impianti vengono spostati, rimossi o aggiunti. Creerebbe solo confusione. Ecco perché tenere le bocce ferme per 6 mesi è indispensabile.

Fa eccezione la riduzione del formato dei grandi cartelloni 4x3 in impianti più piccoli 3x2. E' una esplicita richiesta del Prip e pertanto non solo è consentita ma le ditte sono tenute ad adeguarsi al nuovo formato.

viale Buozzi: uno dei nuovi cartelloni 3x2 della Esotas. La ditta si sta adeguando in questi giorni
La società Aequa Roma (che ricordiamo è partecipata dal Comune ma ha comunque un bilancio del tutto autonomo) riceverà per la realizzazione dei piani di localizzazione 150mila euro. Una somma piuttosto contenuta rispetto alla mole di lavoro ed infatti nella delibera si specifica che coprirà solo i costi vivi.

Infine un ultimo aspetto per il circuito dedicato alla cultura e spettacolo. Sono cartelli 2x2 che saranno oggetto di uno specifico lotto. Nella delibera come vi avevamo anticipato non è riportata la superficie pubblicitaria che sarà destinata a questo servizio, ma è presumibile che si aggiri intorno ai 5000 metri quadri, costituendo dunque una fetta importante della futura cartellonistica a Roma.

Clicca qui per scaricare la delibera n. 380/2014

FG

mercoledì 21 gennaio 2015

I vigili romani contro le multe. L'unica polizia al mondo che non vuole far rispettare la legalità



Pensavate che a Roma, nell'unica capitale europea contraddistinta dalla sosta selvaggia impunita e generalizzata, dove vige l'anarchia più assoluta da parte di automobilisti e centauri, si dovesse aumentare il grado dei controlli e delle sanzioni?

Pensavate male!

A Roma le infrazioni al codice della strada NON devono essere punite!!!!
La pensa così la stragrande maggioranza dei romani cresciuti e DISEDUCATI AL NON-RISPETTO delle regole stradali da una classe politica locale sconsiderata e irresponsabile al limite del banditesco.
La pensano così, e qui vien da piangere, i tutori dell'ordine pubblico. Quei vigili urbani che notoriamente, da anni, non fanno più le multe o le fanno "a campione", in rari casi e in determinate zone, solo in certi giorni della settimana, quasi fossero costretti ad ottemperare in modo puramente notarile al compito essenziale che sembrano ignorare del tutto: quella "prevenzione e repressione delle infrazioni ai regolamenti di Polizia Locale" che spicca e si distingue tra le principali mansioni degli agenti della "Municipale". Quella direttiva accantonata, ignorata e osteggiata dalle sigle sindacali, quella competenza criticata dagli stessi vigili al grido di "non siamo sceriffi" e regolarmente stralciata dalle priorità strategiche dell'amministrazione. Per un triste, squallidissimo tornaconto elettorale.
La gente abituata al disordine - secondo loro - non va costretta o rieducata al rispetto delle regole con il rischio che si rivolti contro quegli stessi apparati politico-sindacali che per decenni hanno assecondato le peggiori abitudini di guida pur di mantenere la pace sociale omertosa e compiacere gli elettori.


La paura che un'ondata "repressiva" di multe per divieto di sosta provochi la contestazione d'intere categorie di lavoratori e professionisti che per abitudine fanno del parcheggio abusivo un mezzo di arricchimento personale - vedi commercianti arretrati - o di beneficio corporativo - vedi liberi professionisti e publbico impiego - con relativo CALO DEI CONSENSI ELETTORALI (e degli iscritti ai sindacati), questa paura letteralmente paralizza, agghiaccia, terrorizza la classe dirigente che sta facendo di tutto per sabotare la riforma dei vigili urbani. Che lega il cosiddetto salario accessorio che finisce in busta paga, UDITE UDITE, alla PRODUTTIVITA'. Ovvero al numero di multe che si fanno ai cittadini indisciplinati. Apriti cielo!

LE MULTE NON SI FANNO! SONO MACELLERIA SOCIALE!



Per comprendere le reazioni della politica all'annuncio dei provvedimenti contro i vigili "ammutinati di Capodanno" leggete i resconti del qui sotto:

Comunicato del centrodestra:
https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=774874239274087&id=150654135029437

Comunicato del centrosinistra:
https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=774896759271835&id=150654135029437 

Il sindaco Marino, la sua giunta e i dirigenti della Polizia Locale, con in testa il comandante Raffaele Clemente, sono osteggiati non solo dal centrodestra, ma soprattutto dal centrosinistra succube dell'ala "pansindacalista" del PD e di SEL.
A poche ore dalla chiusura della trattativa sul contratto decentrato, i vigili contestano che tra gli indicatori di rendimento degli agenti su strada ci sia - ORRORE DEGLI ORRORI - il numero di multe elevate! Come se un'ipotetica, risibile difficoltà a rilevare dei mezzi in divieto di sosta fosse un modo subdolo del Comune per diminuire lo stipendio dei vigili decurtandolo dal salario accessorio.

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«Appare clamorosa la decisione di legare il salario accessorio anche al numero delle sanzioni elevate. Non vorremmo che i vigili fossero trasformati in meri esattori, bancomat del Comune» (Giancarlo Cosentino, Cisl Fp di Roma)

«C’è un passaggio in cui si crea una relazione tra una quota dei premi di produttività e il numero di multe elevate dai vigili. Questa proposta era stata più volte respinta nei mesi scorsi e la ritroviamo di nuovo nella proposta del Campidoglio. Noi non vogliamo essere strumenti per fare cassa». (Francesco Croce, Uil Fpl)

“E' impossibile trovare un criterio oggettivo. Noi forniamo un servizio. Potremmo anche stare ore in strada senza necessariamente arrivare a comminare delle multe.”

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Difficilissimo trovare auto in doppia fila e sulle strisce qui a Roma.....Una vera caccia al tesoro. O magari, quelle code di auto in tripla fila davanti a negozi, bar e ristoranti, sono un'allucinazione collettiva dei blogs antidegrado e dei giornalisti cattivi.


E le macchine parcheggiate in divieto nelle stradine incantevoli del centro storico sono state messe lì apposta per far vedere che sul tergicristallo non c'è quasi mai la multa. Può darsi che sia tutto un complotto per screditare l'immagine della Polizia Locale di Roma Capitale. O più realisticamente può darsi che i "vigili" che puntualmente che ignorano decine di automobili in divieto, lo facciano perché i comandanti dei gruppi locali e i loro sindacati si oppongono a una politica più incisiva nei confronti della sosta selvaggia. E allora tutto torna.



Anche la scioccante retromarcia del vicesindaco Nieri, delegato al personale, che pare abbia cancellato dai criteri di riconoscimento del salario accessorio il numero di multe, cioè di fatto il cuore della riforma dei vigili. Condannando Roma ad essere una città insicura, dove i mezzi pubblici non funzionano perché le corsie preferenziali sono occupate dalle auto in sosta, dove la gente muore sulle strisce pedonali. Solo per quieto vivere e guadagno elettorale.

I sindacati dei vigili la spunteranno un'altra volta in questa loro personale battaglia contro le multe (vedi anche l'opposizione allo street control). E continueranno a NON fare sopralluoghi per individuare i manifesti abusivi. A NON indagare sui writers vandali. A NON rimuovere i furgoni delle bancarelle in 2° fila. C'è da chiedersi cosa ci guadagni Roma da un Corpo di Polizia Locale che non vuole fare il suo mestiere!

Speriamo se lo chiedano anche i politici onesti e lungimiranti che militano nella giunta Marino e quelli (silenti) nel centrodestra e nel Movimento 5 stelle, perché la cittadinanza civile che non urla e rispetta le regole, non ce la fa più di vivere in una giungla d'asfalto favorita da poteri inefficienti e collusi.

Red LS

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Sullo stesso tema:

Encomio al 17% dei vigili che ha lavorato la notte di Capodanno e binario morto per chi si è assentato. NO a chi vuole sprofondare Roma nel baratro

Buon Natale a tutti e soprattutto al Comandante dei vigili Clemente. Ecco perchè anche in questo caso #iostoconclemente

Se ai Vigili mancano le penne per fare le multe gliele forniamo noi. Basta che facciano il loro dovere!

lunedì 19 gennaio 2015

Nel cuore della Valle dell'Aniene, sulla via Salaria, una nuova discarica abusiva che sta avvelenando l'acqua e l'aria della zona


La segnalazione ci è arrivata da una lettrice che abita in zona Prato della Signora. "Vedo di continuo uomini che sversano rifiuti nel verde. Fate qualcosa".

Ci siamo recati sul posto indicato dalla lettrice e abbiamo trovato l'inimmaginabile. In neanche un'ora due uomini con carrelli carichi di materiale in metallo hanno scaricato quintali di robaccia, una buona parte abbandonata in mezzo al parco, un'altra parte gettata nel fiume Aniene e il resto portato lungo una stradina sterrata che costeggia il fiume ove c'è un centro di smistamento illegale di merce rubata. Quello che non serve viene bruciato, avvelenando l'aria di tutto il quartiere.

Siamo a pochi minuti dal centro di Roma, sulla via Salaria, all'altezza del civico 665 e del concessionario Fiat/Lancia Rosati. L'area fino alla scorsa estate era pulita come testimoniano le immagini di Google Map scattate a luglio. E ora anche questo polmone verde, vincolato come riserva naturale, è stato trasformato in una gigantesca discarica, piena di materiali tossici.

Nei cerchi le discariche abusive, mentre la freccia indica il percorso verso l'area dove vengono bruciati i rifiuti

Quest'uomo aveva il carrello pieno di roba e la sta gettando nel parco
Notare il condizionatore pieno di gas nocivo sversato nel terreno
Siamo ai bordi del fiume. Molti oggetti finiscono nell'Aniene


Qui siamo nell'area verde al centro dei due rami della via Salaria
Moltissimi i copertoni che vengono bruciati la notte provocando fumi tossici
La vallata verso l'Aniene
Un'altra zona indicata dai cerchi nella prima fotografia


Pochi mesi fa quest'area era pulita e fruibile. Oggi è presidiata da loschi figuri che impediscono a chiunque il passaggio. Per scattare queste fotografie abbiamo rischiato un'aggressione. Se non verrà sgomberata, presto diventerà un'unica immensa discarica che si andrà ad unire al campo rom presente sulla via Olimpica, a poche centinaia di metri da qui.

FG