Ieri abbiamo documentato la splendida iniziativa di Retake Roma concentrandoci sul lavoro dei tantissimi
volontari che hanno ripulito gli argini del Tevere sotto a Ponte Duca d'Aosta, riqualificando completamente l'area.
Quest'oggi, ci occupiamo invece di un altro aspetto, fondamentale, un pò trascurato a nostro avviso: la cancellazione delle scritte.
Perché trascurato, vi chiederete voi? Perché il Comune non ha approfittato dell'occasione di sabato per cancellare totalmente le scritte che sfregiano in modo oltraggioso i marmi del Ponte Duca d'Aosta.
Pur sapendo in largo anticipo che il 25 gennaio i volontari di Retake avrebbero pulito le sponde, il Comune ha deciso evidentemente di non dare all'AMA quei mezzi e quegli strumenti necessari per la pulizia completa e a regola d'arte delle superfici esterne del ponte. Una scelta miope, deludente, inaspettata, specie se viene da quella giunta che appena insediata avevo messo il decoro tra le priorità.
Così non è stato fino ad oggi per quanto riguarda la piaga delle scritte sui muri. Gli interventi di manutenzione sono diminuiti,
con il risultato che le bande di writers hanno ripreso il sopravvento in città.
Ma vediamo, nello specifico, cos'è accaduto sabato.
Avvicinandosi al ponte Duca d'Aosta, la prima cosa che si notava erano le scritte vandaliche.
Uno sfregio criminale a quella che a tutti gli effetti è un'opera monumentale d'importanza storica.
Ci aspettavamo dunque che l'AMA Decoro, intervenuta in forze, potesse cancellare quelle scritte.
E invece, chi si è distinto veramente è stata la Cooperativa "Il Granellino di Senapa".
Con l'ausilio di una potente sabbiatrice, gli operatori del "Granellino di Senapa" hanno cancellato benissimo le scritte sugli scaloni e la spalla sinistra del ponte.
Il getto ad aria compressa di acqua e microparticelle, dissolve in maniera perfetta le scritte
Un lavoro perfetto di cui va dato atto agli operatori della Cooperativa "Granelli di Senapa":
bravi!!!!
Nel frattempo, anche l'AMA dava il suo importante contributo, ripulendo la banchina del fiume da ogni sorta di detriti e rifiuti
Le scritte purtroppo sono rimaste sul basamento dei piloni e non solo, anche sotto le arcate...
...dove poco prima erano state sgomberate delle tende di persone senza fissa dimora
Qui vediamo l'altro lato del ponte, dove i pur volenterosi operatori dell'AMA, potevano contare sul gel antigraffiti usato in varie occasioni, ma che vedremo rivelarsi inefficace per questo tipo di superficie
Dietro le squadre dell'AMA, ormeggiato sul molo, un barcone in vendita.
E sotto il pontile, un ammasso di detriti e bottiglie di plastica trasportati dal fiume, bloccati lì a far bella mostra di sé a turisti e romani che frequentano la zona...
A pulizia terminata, ecco i risultati:
Il lato sinistro del ponte ripulito, l'arcata del ponte no
Il lato destro del ponte, ripulito solo parzialmente. Con i piloni ridotti ancora così:
Non si poteva fare di più?
E' questo l'impegno sul decoro che aveva promesso il sindaco Marino?
Sull'articolo uscito domenica sul Tempo, si legge del
patrocinio del Gabinetto del Sindaco.
E quale sarebbe? Mandare una squadra di operatori AMA che non può lavorare al meglio vista l'insufficienza dei mezzi a disposizione, o l'inadeguatezza dei prodotti utilizzati?
E dov'è finito lo slancio iniziale che fece dire al sindaco che si avviava una
"grande stagione del decoro urbano" e che avrebbe stabilito un calendario di appuntamenti per riverniciare i muri?
Capiamo tutte le difficoltà politiche e di bilancio, ma riteniamo insufficiente quanto fatto sulle scritte murarie, specie sulla piccola manutenzione che non costa molto. Insomma, ci pare che non ci sia proprio stata programmazione reale su questo tema, come su altri, che riguardano il decoro della città.
L'entusiasmo, la volontà e l'impegno dei fantastici volontari di Retake Roma, andava ricompensato in ben altra maniera, che mandare una squadra dell'AMA senza ripulire nemmeno il ponte monumentale del Foro Italico. Si poteva fare molto meglio. E ci spiace anche che non ci fosse nessun rappresentante ufficiale della giunta, o dell'assessorato all'ambiente di Roma Capitale.
La prossima volta, quando si svolgerà il Retake Roma di febbraio, ci aspettiamo ben altra partecipazione e investimento nella risoluzione dei problemi del degrado, a cominciare dalle scritte vandaliche.