giovedì 30 gennaio 2014

Piazza Pio XI°, la fiera dei cartelloni

Eccoci alla terza parte del terzo viaggio lungo l'asse Olimpica-Trionfale, per constatare a che livello è rimasta o addirittura peggiorata l'invasione dei cartelloni.

Dopo avervi ricordato che il tratto centrale di Via Leone XIII° è libero grazie alle nostre denunce, ci dirigiamo verso Piazza Pio XI°, una delle piazze "simbolo" dello scempio cartellonaro.

Nel breve tragitto, vediamo cartelloni all'altezza della sopraelevata su Via Aurelia Antica, manifesti abusivi sui muri puliti qualche mese fa dai volontari del Movimento 5 Stelle, una sfilza di maxicartelloni e impianti "2x2" e "1x1" posizionati sul marciapiede che documenteremo in futuro (che denunciarli, visto il "muro di gomma dell'Ufficio Affissioni, è sempre più frustrante...). Quasi arrivati a destinazione, notiamo che l'incrocio con Via Gregorio VII° è stato bonificato.

Marzo 2013

Gennaio 2014

Ma c'è sempre il solito stratagemma della ricollocazione per ditte come la ODP, che ha ripiazzato il suo stendardo del circuito spettacoli, rimosso dallo spartitraffico, vicino a un impianto APA, sul marciapiede di fronte.




E poi, si arriva a Piazza Pio XI°.

A che servono due paline 1x1 con indicazione stradale, di cui una senza pubblicità?



Ma ecco il colpo d'occhio peggiore, che poi è quello che vedono tutti gli automobilisti e le centinaia di pullman che accompagnano i turisti all'udienza del Papa, ogni mercoledì.......bel giardino, eh???










Qui non si può neanche camminare....in palese violazione del CdS e regolamento comunale




Ottima la targa toponomastica. Ma è "Piazza Pio XI" o "Compro Oro"?




Ecco il gabbiotto dei vigili che dovrebbero controllare la zona....sfregiato dalle tags che nemmeno cancellano.

Questa è la triste situazione di Piazza Pio XI° - continua...

mercoledì 29 gennaio 2014

Scene dal Foro Italico, sabato mattina

Concludiamo il nostro reportage dal Foro Italico, iniziato con il post sull'iniziativa di Retake Roma e continuato con quello sulla mancata cancellazione dei graffiti da parte del Comune, con uno sguardo a come si presentava la zona di Ponte Duca d'Aosta sabato mattina.

Per cominciare, un bel cartellone-orologio SENZA LANCETTE, vicino ad un cartellone-parapedonale.



Entrambi, violano le distanze minime tra cartellone (15 metri), semaforo (15 metri), attraversamento (ci sono in mezzo..) e in più, fanno veramente schifo a guardarsi. Oltre a essere inutili.



In mezzo alla carreggiata del ponte, un bellissimo camion bar tranquillamente parcheggiato.

Avrà l'autorizzazione per stare in quel punto?...



Ponte Duca d'Aosta, lato opposto all'evento di Retake Roma.

Due transenne abbandonate davanti agli scaloni.

E sotto.............




......una discarica a cielo aperto, condita da graffiti vandalici sul ponte.

Ma non è tutto...SORPRESA! la discarica è a pochi metri da uno "chicchissimo" campo da tennis!!!!!




In primo piano, sacchetti della monnezza e un pezzo del vecchio idrometro adagiato come un rifiuto qualsiasi.

Sullo sfondo, il campo da tennis.

Ma lo avete capito dove ci troviamo? Siamo a Lungotevere Thaon de Revel...



.....e quello è il CIRCOLO SPORTIVO DEL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE!!!!


I dipendenti giocano tranquilli vicino a una discarica...e vogliamo sperare che l'abbiamo segnalato.

Per concludere, ammasso di cartelloni, autorizzati ma ILLEGALI (violano le distanze minime del CdS e del regolamento comunale) di fronte a Ponte Duca d'Aosta



I cartelloni sarebbero da rimuovere e multare, il ponte e la banchina da ripulire.

Queste cose, però, le devono fare il Comune di Roma Capitale, la Regione Lazio, il II° municipio (almeno segnalare agli uffici competenti le situazioni di degrado), non solo i cittadini-volontari che pagano le tasse.

-

BREAKING NEWS: inizia la "Campagna decoro partecipato" del Comune di Roma.

Finalmente, qualcosa si muove?

lunedì 27 gennaio 2014

Graffiti a Ponte Duca d'Aosta, un lavoro a metà

Ieri abbiamo documentato la splendida iniziativa di Retake Roma concentrandoci sul lavoro dei tantissimi volontari che hanno ripulito gli argini del Tevere sotto a Ponte Duca d'Aosta, riqualificando completamente l'area.

Quest'oggi, ci occupiamo invece di un altro aspetto, fondamentale, un pò trascurato a nostro avviso: la cancellazione delle scritte.

Perché trascurato, vi chiederete voi? Perché il Comune non ha approfittato dell'occasione di sabato per cancellare totalmente le scritte che sfregiano in modo oltraggioso i marmi del Ponte Duca d'Aosta.

Pur sapendo in largo anticipo che il 25 gennaio i volontari di Retake avrebbero pulito le sponde, il Comune ha deciso evidentemente di non dare all'AMA quei mezzi e quegli strumenti necessari per la pulizia completa e a regola d'arte delle superfici esterne del ponte. Una scelta miope, deludente, inaspettata, specie se viene da quella giunta che appena insediata avevo messo il decoro tra le priorità.

Così non è stato fino ad oggi per quanto riguarda la piaga delle scritte sui muri. Gli interventi di manutenzione sono diminuiti, con il risultato che le bande di writers hanno ripreso il sopravvento in città.

Ma vediamo, nello specifico, cos'è accaduto sabato.

Avvicinandosi al ponte Duca d'Aosta, la prima cosa che si notava erano le scritte vandaliche.






Uno sfregio criminale a quella che a tutti gli effetti è un'opera monumentale d'importanza storica.

Ci aspettavamo dunque che l'AMA Decoro, intervenuta in forze, potesse cancellare quelle scritte.

E invece, chi si è distinto veramente è stata la Cooperativa "Il Granellino di Senapa".



Con l'ausilio di una potente sabbiatrice, gli operatori del "Granellino di Senapa" hanno cancellato benissimo le scritte sugli scaloni e la spalla sinistra del ponte.




Il getto ad aria compressa di acqua e microparticelle, dissolve in maniera perfetta le scritte










Un lavoro perfetto di cui va dato atto agli operatori della Cooperativa "Granelli di Senapa":

bravi!!!!

Nel frattempo, anche l'AMA dava il suo importante contributo, ripulendo la banchina del fiume da ogni sorta di detriti e rifiuti








Le scritte purtroppo sono rimaste sul basamento dei piloni e non solo, anche sotto le arcate...


...dove poco prima erano state sgomberate delle tende di persone senza fissa dimora









Qui vediamo l'altro lato del ponte, dove i pur volenterosi operatori dell'AMA, potevano contare sul gel antigraffiti usato in varie occasioni, ma che vedremo rivelarsi inefficace per questo tipo di superficie






Dietro le squadre dell'AMA, ormeggiato sul molo, un barcone in vendita.


E sotto il pontile, un ammasso di detriti e bottiglie di plastica trasportati dal fiume, bloccati lì a far bella mostra di sé a turisti e romani che frequentano la zona...



A pulizia terminata, ecco i risultati:


Il lato sinistro del ponte ripulito, l'arcata del ponte no



Il lato destro del ponte, ripulito solo parzialmente. Con i piloni ridotti ancora così:


Non si poteva fare di più? 

E' questo l'impegno sul decoro che aveva promesso il sindaco Marino?

Sull'articolo uscito domenica sul Tempo, si legge del patrocinio del Gabinetto del Sindaco.

E quale sarebbe? Mandare una squadra di operatori AMA che non può lavorare al meglio vista l'insufficienza dei mezzi a disposizione, o l'inadeguatezza dei prodotti utilizzati?

E dov'è finito lo slancio iniziale che fece dire al sindaco che si avviava una "grande stagione del decoro urbano" e che avrebbe stabilito un calendario di appuntamenti per riverniciare i muri?

Capiamo tutte le difficoltà politiche e di bilancio, ma riteniamo insufficiente quanto fatto sulle scritte murarie, specie sulla piccola manutenzione che non costa molto. Insomma, ci pare che non ci sia proprio stata programmazione reale su questo tema, come su altri, che riguardano il decoro della città.

L'entusiasmo, la volontà e l'impegno dei fantastici volontari di Retake Roma, andava ricompensato in ben altra maniera, che mandare una squadra dell'AMA senza ripulire nemmeno il ponte monumentale del Foro Italico. Si poteva fare molto meglio. E ci spiace anche che non ci fosse nessun rappresentante ufficiale della giunta, o dell'assessorato all'ambiente di Roma Capitale.

La prossima volta, quando si svolgerà il Retake Roma di febbraio, ci aspettiamo ben altra partecipazione e investimento nella risoluzione dei problemi del degrado, a cominciare dalle scritte vandaliche.

Retake Roma: Ponte Duca d'Aosta

Dopo l'evento del 7 dicembre a Ponte Milvio (nel quale decine di volontari hanno ripulito le banchine del fiume), questo sabato si è svolta un'altra iniziativa di Retake Roma, a Ponte Duca d'Aosta.

Un grande evento di popolo, con tantissimi cittadini, volontari di ogni età, a ripulire ancora una volta le sponde del Tevere, sotto il meraviglioso e deturpato ponte che conduce allo Stadio Olimpico.

Un esercito di "curatori" splendido e positivo, a riqualificare le banchine, togliendo i rifiuti accatastati dalla piena e accumulati dopo anni d'incuria e abbandono che definire inspiegabile è poco.

Ci troviamo difatti sotto un ponte monumentale, al centro di una zona di enorme rilevanza politico-sportiva-istituzionale: qui ci sono il Foro Italico, gli impianti delle Olimpiadi del 1960, il Centrale del Tennis, l'Università dello Sport, gli studi della Rai, la Farnesina, sede Ministero degli Affari Esteri.

A guardarlo da fuori, Ponte Duca d'Aosta sembrava pulito.



Poi ci siamo avvicinati....




...e abbiamo cominciato a vedere il degrado, sui piloni e sotto le arcate...



...e i primi volontari, tre esponenti del Movimento 5 Stelle, tra cui il consigliere Teresa Zotta.



Scendendo le scale, altri volontari, con le pettorine di Retake Roma, pulivano la collinetta





Un gruppo di ragazzi giovanissimi ha ripulito l'intera scarpata da rifiuti di ogni tipo


Un lavoro gigantesco, fatto solo per l'amore di Roma.

Guardate quante buste hanno riempito...

Caschi da moto, piedistalli in plastica, scatole di cartone



Giovani di Retake Roma e volontari dell'associazione Carabinieri in congedo, rimuovono strati di sporcizia e foglie morte





Ritrovamento d'eccezione, all'interno del canneto: una motocicletta rubata!






Altre foto dell'evento le potete trovare alla pagina Facebook di Retake Roma.

Un ringraziamento speciale a tutti coloro che hanno partecipato: cittadini, comitati, associazioni, cooperative sociali. Con il supporto logistico di Ama Decoro, hanno rimesso a nuovo questo bellissimo scorcio di Roma.


E speriamo che d'ora in avanti, Comune di Roma e Regione Lazio si adoperino per tenerlo pulito.

Fine 1° parte - domani la puntata sulla cancellazione dei graffiti