sabato 30 luglio 2011

Accade in II Municipio: consiglieri anticartellonari

A piazza Santiago del Cile (viale Parioli), si sono spesi decine di migliaia di euro per rifare la piazza, e a lavori appena ultimati arriva questo cartellone a squalificare il paesaggio. Ne valeva la pena? L'assessore al commercio Bordoni fa il pesce in barile trincerandosi nelle more del Piano regolatore in fase di attuazione ( seppure approvato); il Municipio non sa di che si parla (come al solito); i vigili: "ma, però, forse, vediamo, non sappiamo, attendiamo la direttiva", e amenità del genere. Intanto la mafia cartellonara consolida l'appropriazione dei panorami di Roma con un incessante spinta verso il degrado, con cospicui ritorni economici. C'è qualcosa che non va.
Alessandro Ricci
capogruppo Idv II Municipio

Questa la segnalazione che Alessandro Ricci, consigliere del II Municipio, ci ha inviato.
Il cartellone è chiaramente in contrasto al CdS in quanto in curva ed eccessivamente vicino al margine della carreggiata. Grazie all'intervento di Ricci presso la Polizia Municipale sembra che verrà rimosso nei prossimi mesi.
Che dire? Ce ne fossero di consiglieri così!!!

giovedì 28 luglio 2011

Paciello ha scoperto le carte

Come scritto nel post del 14 luglio scorso, la prima riunione della Commissione Commercio per discutere della proposta della Delibera di Iniziativa Polpolare non è andata bene. In quell'occassione abbiamo appreso che fin dall'ottobre 2010 il Dirigente dell'Ufficio Affissioni, Dr. Francesco Paciello, aveva espresso parere negativo alla nostra delibera, tramite un documento ufficiale che potrà essere letto quì.
Invitiamo tutti a leggerlo per poter percepire almeno il grado di imbarazzante sdoppiamento dei ruoli tenuti dallo stesso,  nel trovare le più disparate scuse per dire che la nostra (e vostra) proposta di delibera popolare si fonda su una errata percezione della realtà ed è sbagliata concettualmente perchè non esiste nessun "problema cartelloni".

La risposta del Comitato Promotore è stata consegnata oggi per mano del  Presidente del Comitato Promotore e primo firmatario della Proposta di Delibera Popolare, Fabio Depino, al Presidente della XI Commissione Commercio, ed è riportata integralmente di seguito.

Siamo ben consapevoli che quello che conta sarà il voto che esprimerà in merito l'Aula Giulio Cesare presumibilmente a settembre, ma tutti devono sapere come sono andate effettivamente le cose e che la nostra battaglia continuerà fino in fondo (ed anche oltre).



All’attenzione del Presidente della IX Commissione Commercio
On. Ugo Cassone

         e di tutti i membri della commissione medesima

                                  

Oggetto: considerazioni sul parere espresso dal Direttore del Servizio Affissioni e Pubblicità sulla proposta di delibera d’iniziativa popolare avente come oggetto:modifica della deliberazione consiliare n. 37 del 30 marzo 2009 e degli atti connessi recante modifiche ed integrazioni alla deliberazione consiliare n. 100 del 12 aprile 2006 riguardante il Regolamento comunale recante le norme in materia di esposizione della pubblicità e di pubbliche affissioni.” (prot. n. 10532/2010)


Gentili consiglieri riteniamo diritto e dovere del Comitato Promotore della proposta di delibera succitata esprimere alcune considerazioni in merito al parere negativo espresso dal Direttore del Servizio Affissioni e Pubblicità, dottor Francesco Paciello,  in data 21/10/2010 in relazione alla proposta d’iniziativa popolare.
Purtroppo come Comitato Promotore abbiamo avuto conoscenza di tale parere solo in occasione dell’audizione che ci avete accordato in data 13/07/2011 per illustrare la delibera di cui sopra. Prima di allora non sapevamo dell’esistenza di tale documento.
La cosa ci ha stupito e amareggiato considerato che da settembre 2010  più volte abbiamo avuto modo d’incontrare il dottor Paciello. Ci è sempre stato detto in vari incontri dal dottor Paciello, così come dall’assessore Bordoni, che la nostra delibera era di competenza consiliare e non interessava direttamente né l’assessorato né il S.A.P..
In considerazione del fatto che per mesi abbiamo anche collaborato attivamente con il Servizio per verificare la rispondenza sul territorio del 1° Municipio di quanto contenuto nella Banca Dati il comportamento tenuto dal dottor Paciello non ci è sembrato corretto da un punto di vista sostanziale, anche se probabilmente ineccepibile da un punto di vista formale.

In merito a quanto espresso dal dottor Paciello nel suo parere ci sembra che esso sia tutto imperniato nel dimostrare che la situazione attuale della cartellonistica pubblicitaria a Roma, secondo noi e la gran parte dei Romani caratterizzata da caos e degrado, è in qualche modo ineluttabile visti i presupposti legislativi e comunque la migliore possibile in attesa del PRIP.

Nel dettaglio, il direttore del SAP afferma che abrogando la normativa attuale come chiesto nella delibera, si annullerebbero le autorizzazioni a tutti gli impianti pubblicitari esistenti determinando un azzeramento di ogni entrata correlata in bilancio (Punto 2). Quand’anche questo fosse vero rientrerebbe certamente tra gli obiettivi della proposta della delibera in previsione dell’approvazione finale del PRIP. Difatti il PRIP nella versione approvata in Giunta non prevede norme transitorie e non chiarisce come si possa passare dal caos attuale alla situazione esposta nel piano.
Pertanto è’ necessario secondo noi fare tabula rasa anche dei diritti pregressi e ripartire da zero.



Per quanto riguarda la perdita di entrate economiche è singolare che il direttore del SAP se ne lamenti solo in questa prospettiva.
Dall’Indagine  sul settore Affissioni e Pubblicità risalente a gennaio 2011 dell’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali del Comune di Roma veniamo a sapere  che per quando riguarda il servizio delle Pubbliche Affissioni, l’analisi condotta dimostra come l’attuale gestione del servizio non sia in grado di assicurare una redditività tale da coprire i costi operativi né di garantire un allineamento degli introiti per abitante della capitale a quelli di altre città metropolitane.
 Nelle Pubbliche Affissioni per esempio nel 2008 a fronte di 454.468 di entrate vi erano 488.862 di costi con una perdita quindi di 34.394 euro. Nel 2009 le perdite erano 100.727 euro e nei primi 6 mesi del 2010 57.739. Questo mentre in altre città esaminate il settore era abbondantemente in attivo (per esempio a Milano nel 2008 le entrate raggiungevano i 2,2 milioni di euro). Secondo l’Agenzia applicando una serie di strategie i ricavi potrebbero variare dai 3,5 milioni di euro ai 7 milioni.
E’ quindi sicuramente vero che il Comune se vuole porre in condizioni di redditività il settore sia delle Pubbliche Affissioni che delle Affissioni Dirette dovrà, perlomeno nella fase di passaggio tra la situazione attuale a quella prefigurata dal PRIP, effettuare degli investimenti consistenti.

Altro capitolo che ci induce a fare qualche considerazione critica è quello relativo alle deroghe al Codice della Strada e al Codice dei Beni Culturale che attraverso la proposta di delibera d’iniziativa popolare vorremmo abrogare. 
Siamo rimasti stupiti nel leggere che l’abrogazione dei commi in questione, relativi alle deroghe al Codice della Strada, avrebbe come conseguenza l’impossibilità di installare la gran parte dei cartelli stante la conformazione del territorio cittadino che presenta una  rete viaria molto fitta e articolata (punto 3 secondo capoverso)!
Crediamo che la sicurezza dei cittadini debba essere preminente sugli interessi economici delle ditte e finanche dell’Amministrazione Comunale. Non sono purtroppo rari gli incidenti determinati da impianti posti lungo le nostre strade in posizione di estremo pericolo.
Preoccupazioni come quella del dottor Paciello crediamo che si commentino da sole.
Ricordiamo inoltre come il dottor Paciello stesso abbia dichiarato in tutti gli incontri che abbiamo avuto con lui che la responsabilità del caos attuale è nella presenza delle deroghe al Codice della Strada e dei Beni Culturali. In questa comunicazione ufficiale incredibilmente si rimangia completamente quanto dichiarato a noi.
Sempre in tema di deroghe nel capoverso 8 e 9 pagina 2 afferma che la permanenza dei cartelloni nelle aree vincolate è condizionata all’assenso degli enti tutori del vincolo.
Purtroppo all’atto pratico sappiamo bene di come, pur privi di questo assenso, ci siano molti impianti in aree vincolate.
Nel capoverso 15 si dichiara che il Servizio Affissioni e Pubblicità sarebbe intervenuto per competenza alla copertura della pubblicità abusiva quale forma di contrasto efficace nei casi ritenuti opportuni. Si tratta di un provvedimento da noi molto invocato ma di cui fino ad oggi non abbiamo riscontrato traccia nella realtà; saremmo pertanto curiosi di sapere quando e in quanti casi sia stato applicato tale provvedimento.

Nel capoverso 18, pagina 2 il dottor Paciello sostiene che il numero di codice identificativo assegnato non è da conformare a quello  di cui all’art. 12 comma 1 bis del Regolamento di Pubblicità in quanto a differenza di quest’ultimo non identifica un’autorizzazione amministrativa dell'impianto bensì esclusivamente una posizione contabile e l’avvenuto censimento dell’impianto.
Se questo è vero allora tutti gli impianti autorizzati, attualmente installati sul suolo del Comune di Roma risultano del tutto inadempienti rispetto a quanto prescritto dal comma 1 bis dell’art. 12 succitato.
Se questo è vero allora non si capisce come faccia il Comune di Roma nel suo sito ad affermare che:  Il Regolamento Comunale sulla Pubblicità (Deliberazione C.C. 37/2009) stabilisce che ogni impianto debba essere dotato di un codice fornito dal Comune di Roma (art. 12 comma 1 bis).
Insomma sull’argomento sembrare regnare la confusione più assoluta confermata dal fatto che la stessa Polizia Municipale  risponde spesso ad eventuali segnalazioni che qualora l'impianto sia dotato di codice identificativo è da considerarsi  regolare.

Nel capoverso 21 il dottor Paciello sottolinea che il meccanismo dell’autodenuncia dell’impianto abusivo non determina in alcun modo un procedimento automatico di regolarizzazione amministrativa dell’impianto. Crediamo che tale concetto andrebbe allora spiegato anche all’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali del Comune di Roma che nell’indagine sul settore Affissioni e Pubblicità risalente a gennaio 2011 scrive che: “Inoltre la prassi seguita dall’amministrazione per gli impianti non riconducibili a un titolo autorizzativo è stata quella di considerarli autorizzati di fatto in presenza di alcune condizioni come l’identificazione in Banca Dati, la regolarità dei pagamenti, l’esatta ubicazione e conformità al Codice della Strada (con le sue numerose deroghe), e l’assenza di vincoli storici, artistici e paesaggistici.


In conclusione riteniamo che l’approvazione della proposta di deliberà d’iniziativa popolare abbia innanzitutto lo scopo di rendere immediatamente più stringenti e severe le norme del Regolamento Comunale sulla Pubblicità in attesa che si applichi concretamente il tanto auspicato Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari.
Abbiamo difatti timore che, in mancanza di provvedimenti e segnali “forti”, per anni ancora permarrà il caos e il degrado in questo settore così importante per l’immagine della nostra città e per la sicurezza dei cittadini.

Roma 26/07/2011

Per il Comitato Promotore
Fabio Depino

mercoledì 27 luglio 2011

Una risposta tanto attesa quanto sibillina...

Ricorderete le numerose segnalazioni che il Comitato Promotore ha inoltrato al XVIII Gruppo di Polizia di Roma Capitale. Non tutte sono state rese note nello specifico, ma si sappia che in 6 denunce distinte sono stati segnalati 32 impianti, di cui 5 in zona vincolata della Tenuta d'Acquafredda (per violazione ai vincoli paesaggistici) e 27 privi di targhetta NBD nella zona Casalotti, Boccea, Maglianella

Le risposte ricevute:
Spett.le Comitato,
in riferimento alla vostra segnalazione, si comunica che personale  del Reparto Affissione e Pubblicità dello scrivente Comando ha provveduto ad effettuare un censimento nelle zone Casalotti-Boccea Maglianella a seguito del quale gli impianti pubblicitari che sono risultati non regolari  o difformi rispetto alla vigente normativa sono stati oggetto di puntuale verbalizzazione.
Cordiali saluti.
 Polizia Roma Capitale
U.O. XVIII GRUPPO

23.06.2011

Spettabile Comitato,
vi informiamo che si è proceduto a sanzionare uno dei due cartelli pubblicitari segnalati.
Cordiali Saluti,
 U.O. XVIII Gruppo
Polizia Roma Capitale
 22.07.2011


Ed infine quella più attesa che vogliamo sperare si riferisca a tutti quelli segnalati:
Spettabile Comitato,
in merito a quanto segnalato, il competente Reparto ha attivato la procedura di rimozione dei cartelli pubblicitari non autorizzati.
Cordiali Saluti,
 U.O. 18 Gruppo
Polizia Roma Capitale
22.07.2011


Rimane da chiarire quale sia "il competente Reparto"; se parliamo dell'8° dipartimento non nutriamo grandi speranze, almeno per un prossimo futuro.  Staremo a vedere.

martedì 26 luglio 2011

Restyling targhette NBD

Da qualche tempo la ditta Sreen City adv, censita nella Nuova Banca Dati con il numero 0084, ha messo in atto un restyling dei suoi impianti. Fra le novità c'è che non hanno più la targhetta della NBD, quella in metallo e caratteri indelebili  ben fissata all'impianto come recita il regolamento, bensì hanno tutti una targhetta adesiva "personalizzata" che riporta il numero identificativo dell'impianto (rilasciato come?), il nome ed il telefono della ditta.
Nelle foto che seguono, che riportano un cartellone messo su spartitraffico di 2,20 mt in Via della Pineta Sacchetti, è ben visibile sia questa strana novità sia che questo cartellone è chiaramente in violazione del Codice della Strada.
In data 25 luglio questo impianto è stato segnalato, per entrambi le irregolarità, ai soliti indirizzi.


lunedì 25 luglio 2011

Un Prima e Dopo diverso

Come segnalato nei post precedenti, due cartelloni che oscuravano l'ingresso del Parco del Pineto sono stati rimossi restituendo così una visuale normale a uno degli ingressi del Parco.
I cartelloni in questione erano stati segnalati da VAS circa 14 mesi fa e finalmente nei giorni scorsi sono stati rimossi, PER ESSERE RICOLLOCATI SU UN MARCIAPIEDI APPENA RIFATTO come testimonia il post precedente.

Quì di seguito le foto del prima (con i cartelloni) e del dopo (senza cartelloni).




Ora la domanda sorge spontanea: dobbiamo aspettare più di un anno per vedere rimossi i cartelloni che segnaliamo? E per poi vederli ricollocati, nella migliore delle ipotesi, facendo danni alle pavimentazioni, se non nuovamente in violazione di qualche norma o codice? Quando finirà 'sta giostra?

domenica 24 luglio 2011

Riceviamo e pubblichiamo - Il far west

L'amico fitzcarraldo, pseudonimo ben conosciuto da chi frequenta i commenti del blog, ci informa degli ennesimi ricollocamenti da lui stesso rilevati. Si tratta di due impianti 4x3 istallati nei giorni scorsi in Via della Pineta Sacchetti. Controllando i codici è emerso che sono gli impianti da poco rimossi in Via Gioacchino Ventura, dove erano attaccati alla recinzione del Parco del Pineto.

Come al solito si tratta di impianti dozzinali ed invadenti. Ma la particolarità che lo stesso fitzcarraldo ci ha fatto notare è la presenza ai piedi dei nuovi impianti dei buchi ricoperti, relativi a 'forchette' su cui dovevano essere installati altri impianti.

In pratica le ditte pubblicitarie si arrogano il diritto di bucherellare a piacimento il suolo pubblico, marciapiedi compresi, senza alcuna cura degli eventuali danni causati. Gli spartitraffico mostrati dalla foto sono stati realizzati di recente ma già presentano diversi rattoppi causati dai maldestri tentativi delle ditte 'cartellonare'.

Come scrive fitz: "Il far-west ragazzi ... e non c'è nessuno sceriffo".

sabato 23 luglio 2011

E questa che roba è?


Questa immagine proviene da Via Tuscolana e mostra un impianto metallico nuovo di zecca ed appena installato, sprovvisto di qualsiasi elemento identificativo.
Immaginiamo che quella superficie metallica non sia lì per accogliere magneti ma ben presto inizierà ad ospitare manifesti e pubblicità. 
La presenza della panchina lì nei pressi, anch'essa pare tutta nuova, farebbe pensare ad un'accoppiata; qualcosa tipo: con i ricavi della pubblicità dell'impianto ci pago l'installazione e la manutenzione della panchina. Se così fosse sarebbe l'ennesimo esempio di project financing de noantri.

Nel caso in cui si trattasse di un impianto pubblicitario, la domanda che nasce spontanea è: nelle more dell'approvazione del Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari, provvedimento che a detta dell'amministrazione costituirà un vero nuovo inizio in tutta la materia, a chi è venuta la brillante idea di introdurre una nuova tipologia di impianto nel già caotico panorama capitolino?

Ancora una volta l'impressione è che non ci sia qualcuno che governi questi fenomeni ma viga un clima molto simile a quello a suo tempo perfettamente rappresentato da un noto caratterista: "facciamo un po' come cazzo ci pare".

Saremmo ben lieti di essere smentiti, magari da un'improvvisa esigenza comunicativa dell'Ufficio Affissioni o dello stesso assessore Bordoni, ma chissà perché temiamo che anche questa volta tutto passerà sotto silenzio.

giovedì 21 luglio 2011

Il bue che dice cornuto all'asino (letteralmente!)

Questo è davvero troppo!
Da alcuni giorni sono comparsi sui muri romani manifesti come il seguente.

Nella parte in basso del manifesto (in verde) leggiamo:
Milioni di euro non riscossi
Paesaggio deturpato
Sicurezza stradale dimenticata

Al che viene anzitutto da indignarsi perché quelli del PDL ci stanno copiando. Siamo infatti noi, insieme a poche altre voci cittadine, che da mesi (anni ormai) parliamo di scempio in atto nella città di Roma, di problemi gravissimi di sicurezza stradale, di somme enormi tralasciate dal Comune con il suo risibile contrasto all'abusivismo.
Eppoi non si può non chiedere: ma quelli del PDL li hanno o no gli occhi per accorgersi che quello di cui accusano Zingaretti è esattamente lo stesso che il loro Sindaco Alemanno ha realizzato a Roma, con la differenza che Alemanno ha fatto le cose moooolto più in grande?
Insomma ci vuole davvero un bel coraggio per indicare in maniera così plateale la pagliuzza dell'avversario politico quando nel proprio occhio si ha una vera e propria collezione di travi!

Ciò detto, chiariamo che non si vuole con questo far passare sotto silenzio il grave problema dell'abusivismo pubblicitario sulle strade della provincia. Sarebbe anzi bene che il Presidente Zingaretti desse dei chiari segnali di attenzione al decoro: sia la questione degli impianti pubblicitari fuori controllo che alcune sue recenti dichiarazioni proprio in merito al decoro fanno sinceramente dubitare che possa essere adatto a ridare a Roma il prestigio che la città merita.

AGGIORNAMENTO
Evidentemente non ce ne siamo accorti solo noi di quanto siano surreali questi manifesti. Anche Il Messaggero lo segnala con un pezzo online. "Dei veri geni", come recita l'incipit dell'articolo.

mercoledì 20 luglio 2011

Tuttosirenetta

Cari amici del Comitato
Come già reso noto, ieri sera ci siamo dedicati alle defissioni di locandine che pubblicizzavano eventi del Teatro di Ostia Antica (e non solo) in diverse parti della città, racimolando un buon bottino di guerra fatto da un centinaio di manifesti. Intorno alla  mezzanotte ce ne siamo tornati ognuno a casa nostra, soddisfatti dell'apporto che avevamo dato al decoro della città. 
Stamattina, di buon'ora, mi sono accorto che nella nottata erano state riattacate decine e decine di locandine reclamizzanti lo spettacolo della Sirenetta, sempre allo stesso teatro, in un breve tratto della Circonvallazione Gianicolense. Il dubbio non c'è stato: nuova defissione immediata! 
Queste locandine non hanno resistito sui pali neanche 12 ore (pure troppe per i miei gusti, ma meglio di così non si poteva fare).
Stavolta , non avendo con me i sacchi per la raccolta, ho riempito il portabagagli della mia auto ed ecco il risultato. Chiaramente anche queste andranno ad aggiungersi a quelle che ho intenzione di restituire al mittente.
  Lettera firmata

Ringraziamo il nostro amico del buon esempio civico che ci ha voluto testimoniare ed invitiamo tutti ad imitarlo!

L'ultimo nato pare proprio abusivo

Da un sopralluogo effettuato presso l'ultimo impianto installato ieri, martedì 19 luglio, in Via Pinciana, è emerso che il manufatto non mostra alcuna targhetta identificativa. A parte la pubblicità esposta l'unica scritta rilevata è "apa" sulla cimasa.
Questa circostanza, unita alla pericolosa posizione a pochi centimetri dalla carreggiata ed alla vicinanza alla vincolata paesisticamente Villa Borghese lo rende oggetto di giusta segnalazione alla Polizia Municipale (GSSU e Secondo Gruppo), all'VIII dipartimento, al competente Dipartimento del Ministero dei Trasporti, alle diverse soprintendenze/sovrintendenze. Provvederemo quanto prima.

Durante il sopralluogo l'impianto si mostrava così ...





... segno che l'indignazione che noi sfoghiamo con segnalazioni e denunce e altri con commenti al vetriolo sul blog, qualcun altro ancora la affida alle proprie mani.
Difficile dargli torto di fronte a tanta impunita arroganza.

martedì 19 luglio 2011

Riceviamo e pubblichiamo - L'arroganza continua!

Abbiamo appena ricevuto la seguente segnalazione.


Eccoli, che installano un cartellone alle 10 di martedì mattina su Via Pinciana. Potremmo osservare il camioncino parcheggiato sul marciapiede, potremmo fare notare tutte le violazioni  del codice della strada che questo impianto infrange, potremmo dire che a pochi metri comincia il Villa Borghese e dunque ci troviamo in zona paesaggisticamente vincolata, potremmo ricordare quando Alemanno prometteva tolleranza zero e spingeva l'assessore competente a fare ordine in questo settore, potremmo anche ricordare la delibera 37/2009 dove, a quanto pare, il 31 dicembre 2009 si sarebbe dovuto installare l'ultimo impianto di questa città. Ma sappiamo che non esiste legge, delibera, decoro o promessa del sindaco di fronte a questo tsunami che sta annichilendo Roma.

Lettera firmata.

p.s. la foto è priva di operai perché, quando mi hanno visto che fotografavo, mi hanno bloccato in maniera non proprio civile - ne è seguito un battibecco dove hanno preteso che cancellassi le foto con loro dentro. Per quieto vivere, e dato che il soggetto non erano loro ma il cartellone, le ho cancellate. 



Come possiamo leggere il nostro lettore riferisce che gli operai addetti all'installazione hanno assunto atteggiamenti minacciosi ed inurbani quando si sono accorti di essere fotografati. A nostro avviso ciò costituisce un'implicita ammissione della non proprio limpida (per non dire altro) attività che costoro stavano eseguendo.
Povera gente, costretta a vergognarsi del proprio lavoro.

Sul cofano del furgone leggiamo un nome che ci ricorda una storia abbastanza recente, quando una certa ditta pensava di poter fare il proprio comodo ed invece fu costretta a darsela a gambe, con conseguenze ulteriori che stiamo seguendo con la pazienza che queste cose richiedono.

Già che continuano a vandalizzare Roma è una cosa che grida vendetta; ma che poi lo facciano aggiungendoci l'arroganza e la prepotenza dei propri addetti non è proprio tollerabile.

Lo seguiremo da presso questo nuovo impianto e faremo del nostro meglio perché tutti gli uffici responsabili facciano lo stesso.

domenica 17 luglio 2011

Ragazzi, che botta...!!!! (2)

Grazie a Cristiano possiamo mostrarvi le foto dell'impianto 'centrato' sullo spartitraffico della Cristoforo Colombo la scorsa notte.



In questo caso la larghezza dello spartitraffico andrebbe misurata, anche se difficilmente sembra arrivare ai 4 metri previsti dalla normativa. In ogni caso non ci sono senz'altro gli 1,80 metri di distanza dalla carreggiata.
Insomma, ancora un esempio di impianto che lì non avrebbe dovuto esserci e che ha certamente aggravato le conseguenze dell'uscita di strada del veicolo.

Di quanti altri esempi del genere avrà bisogno la Commissione Commercio del Comune di Roma per riconsiderare l'annunciato parere negativo alla nostra delibera?
Stessa domanda andrebbe posta nei confronti della Procura della Repubblica.

Non staranno mica aspettando che ci scappi il morto ... 

sabato 16 luglio 2011

Informazione per VIII Dip. e ditte cartellonare: i cittadini non hanno l'anello al naso!

Ecco la risposta dell'8° dipartimento - Ufficio Affissioni e Pubblicità, alle esigenze di sicurezza e legalità che senza sosta i cittadini continuano a chiedere a gran voce, da ultimo nell'ambito della riunione della Commissione Commercio di mercoledì 13 u.s..
L'immagine che segue mostra lo stato, fino ad un paio di settimane fa, di uno dei tanti cartelloni posti sullo spartitraffico di Via Leone XIII°, luogo simbolo della battaglia contro gli abusi e le prepotenze dei cartellonari (non a caso quegli impianti vengono spesso bersagliati da chi evidentemente non trova altri modi per reagire).


Ebbene che sia stata la ditta di propria sponte, o a seguito di richiesta dell'Ufficio Affissioni, l'impianto è stato ricollocato. Ma ricollocato come?
Come si può vedere nella foto seguente, il cartellone è stato semplicemente spostato in posizione parallela agli assi stradali (notare le tracce di cemento sul marciapiede, segno del recente lavoro).

Peccato che quello spartitraffico abbia una lunghezza nettamente inferiore a 4 metri e che anche la distanza dalla sede stradale non arrivi a mt. 1,80. Insomma quell'impianto lì non ci può stare, così come tutti gli altri presenti sullo stesso spartitraffico.
Dunque questa è la risposta delle autorità preposte alla sicurezza dei cittadini dopo il grave incidente avvenuto pochi giorni fa sulla stessa arteria stradale, con l'abbattimento di un gigantesco 4x3 della SCI che fortunatamente non ha provocato vittime in quanto accaduto alle 3 di notte.

Ma cosa credono questi (ditte e Ufficio Affissioni)? Che abbiamo tutti l'anello al naso? Che basta spostare l'angolazione del cartellone per renderlo legale?
Come se un motociclista che eventualmente ci picchiasse contro si facesse meno male perché parallelo all'asse stradale.

A nostro modesto avviso queste installazioni sono di una pericolosità inaudita. E continuiamo a stupirci che dalle parti della Procura della Repubblica non ci sia un magistrato che voglia prendere una qualsiasi iniziativa al riguardo.
Vale questo post come notitia criminis? Noi per sicurezza ne invieremo il link a procura.roma@giustizia.it

Aggiornamento - riportiamo di seguito il commento ricevuto alle 10:53 di oggi, domenica 17 luglio: 
 
ULTIME NOTIZIE:
UN ALTRO INCIDENTE STRADALE STANOTTE CON CARTELLONE ABBATTUTO SULLA CRISTOFORO COLOMBO, ALTEZZA PALALOTTOMATICA. Dott. Cassone, Commissione Commercio..sempre del parere di bocciare la Delibera? Forse all'8° dipartimento qualcuno non si rende conto che potrebbe essere incriminato per concorso in omicidio colposo..O ATTENTATO ALLA SICUREZZA DEI TRASPORTI.. 


Abbiamo potuto verificare l'informazione e chiediamo a chi avesse la possibilità di inviarci le immagini dell'impianto coinvolto.

venerdì 15 luglio 2011

Stacca che ti passa

Ancora c'è qualcuno che si mette in gioco. Stamattina presto abbiamo assistito ad uno spettacolo di quelli che ti fanno cominciare bene la giornata: ad un incrocio, in zona Monteverde, un vigile urbano era intento a ripulire i pali dei semafori dalle odiose locandine del Teatro di Ostia Antica, che dopo l'intervento di volontari antidegrado della scorsa settimana erano state prontamente riattaccate.
Non è stato posibile immortalare l'evento, ma vi giuro che è la verità.
Da fonti attendibili sappiamo che gli organi inquirenti stanno lavorando su questa barbara abitudine di avvalersi di cartelli e cartellini per farsi pubblicità. Nel mirino società pubblicitarie più o meno ufficiali, discoteche, biglietterie teatrali, tipografie, imprenditori fai da te, traslocatori.
Allora, cosa aspettiamo ad adottare una via o una piazza e liberarla da questa invasione ciclica e periodica? 


giovedì 14 luglio 2011

La Commissione non è andata bene

Dalla Commissione Commercio arrivano cattive notizie per la città di Roma. E' quasi certo che la Delibera di Iniziativa Popolare, quella per la quale ci siamo battuti, per la quale hanno firmato 10mila cittadini indignati, verrà licenziata con parere negativo. Il presidente della Commissione Cassone lo ha detto chiaramente, supportato da un parere negativo espresso dal responsabile dell'Ufficio Affissioni dott. Paciello. Tale parere, infatti, giaceva nei cassetti della Commissione e dell'Ufficio Affissioni da ottobre 2010 e nessuno fino ad ora aveva pensato di farlo avere a chi tanto aveva faticato per raccogliere le firme e che prosegue nella lotta senza quartiere per il decoro e l'immagine della città (sul merito di questo parere ci riserviamo di tornare a breve sul nostro blog, segnalando elementi particolarmente significativi, ed inquietanti, del punto di vista dell'amministrazione).

La delibera che a nostro avviso avrebbe messo ordine nel settore della cartellonistica a Roma, il peggiore del mondo occidentale, rischia di avere come unico risultato quello di far scaturire un dibattito in Consiglio Comunale. Un po' poco data la gravità della situazione. Ci saremmo aspettati degli emendamenti, un confronto, ma non una bocciatura per partito preso.
I membri della Commissione hanno ascoltato con attenzione questa mattina il discorso del portavoce del Comitato Fabio De Pino che ha spiegato quanto sia necessario intervenire e in gran fretta: abbiamo chiesto di eliminare le deroghe al Codice della Strada, ai vincoli paesaggistici, di fare chiarezza sulle targhette identificative che non spiegano se un cartellone è abusivo o meno. Abbiamo chiesto che le ditte che hanno commesso irregolarità siano sanzionate e punite come prevede la stessa delibera 37 approvata dal Campidoglio. Abbiamo chiesto insomma rispetto della legge e della città.

Anche l'associazione Vas, per bocca del suo rappresentante romano, l'architetto Bosi, ha formulato le sue proposte. Come il consigliere del PD Athos De Luca che ha presentato una propria delibera.
Ma il risultato è che per ora tutto verrà congelato in attesa del fatidico Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari che tutti aspettano da anni come Godot. Ma a forza di aspettare, la città è stata vandalizzata e brutalizzata. Ecco perchè a nostro avviso occorre un intervento rapido come prevedeva la Delibera di Inziativa Popolare.
La cordialità del presidente Cassone non ci basta. Chiediamo un impegno vero di tutte le forze politiche per ridare decoro e mettere ordine in un settore che lo stesso sindaco Alemanno ha definito 'racket'.

Il Comitato seguirà l'ulteriore riunione della Commissione che dovrà esprimere il parere sulla proposta di delibera; ed in quella sede reitereremo le nostre convinzioni.

Siamo però coscienti che la battaglia vera si combatterà in Consiglio Comunale, dove la nostra proposta di delibera arriverà prevedibilmente (e sperabilmente) a settembre. In quella sede sarà la presenza dei cittadini che accenderà i riflettori sull'operato dei consiglieri ed ognuno di loro dovrà dimostrare se veramente è disposto a passi concreti per riportare il giusto decoro nella materia dei cartelloni, o se invece si limiterà ai facili proclami che tanto sanno di interessi nascosti.

P.s.: La seduta della Commissione ha visto la presenza di un numero di cittadini di molto superiore ai commissari. Dei 13 componenti la Commissione solo 4 erano presenti: Cassone, Tomaselli, Vigna e Belfronte. Non un bell'esempio di rispetto soprattutto per le istanze che provengono direttamente dai cittadini.

martedì 12 luglio 2011

Contrordine! La seduta della commissione è "ad inviti"

Solo oggi il Comitato è stato richiesto di fornire i nominativi di coloro che parteciperanno alla seduta della Commissione Commercio di mercoledì 13 luglio alle 12:00, dove verrà discussa la nostra proposta di delibera d'iniziativa popolare.

Alla nostra obiezione sulla presunta natura pubblica delle sedute di commissione ci è stato risposto che quella di domani è una seduta ad inviti!?!

Non abbiamo purtroppo il tempo di approfondire questo aspetto e per questo vogliamo informare coloro che avevano intenzione di partecipare che non è sicuro che saranno ammessi.

Parteciperà alla seduta una numerosa delegazione del Comitato e su queste pagine se ne potrà leggere il resoconto.

Ancora cartelli e cartellini



Proseguendo con il "filone" dei cartelli e cartellini che appestano tutti i muri, reti, pali disponibili, riceviamo il servizio fotografico di un amico che in zona Pineto e Policlinico Gemelli ha eseguito una "disinfestazione" di queste immonde schifezze che RIGATTOMANIA ha disseminato.
Anche in questo caso il senso civico dei nostri lettori si è esplicitato fino in fondo, facendo fare ai cartelli in questione la fine meritata, ovvero avvalendosi della raccolta differenziata come dimostrano le seguenti foto:


Per completare l'opera non è mancata l' ovvia segnalazione all'Assessorato all'Ambiente che recentemente   ha  mostrato  vivo  interesse  nelle  iniziative dei  cittadini orientate  al mantenimento del
decoro urbano ed alla repressione di questo odioso fenomeno.
Rintracciare i responsabili, sanzionare e reprimere queste iniziative non è poi tanto difficile, visto che si hanno a disposizione i numeri di telefono e nel caso specifico anche un sito internet (in verità veramente ridicolo).
Basterebbe una ordinanza di oscuramento o blocco in entrata del numero di cellulare riportato sulle pubblicità abusive, per far passare la voglia a questi soggetti di tappezzare Roma con queste schifezze.
La motivazione di un simile provvedimento? Blocco dello strumento che  finalizza l'attività di affissione pubblicitaria abusiva e fa da tramite con l'attività commerciale che questa pubblicizza.

Rimaniamo in attesa di un segnale forte da parte dell'Assesore alle Politiche Ambientali On. Marco Visconti.

lunedì 11 luglio 2011

A che punto è la delibera?

Abbiamo a più riprese ricordato che al primo posto della nostra "lista della spesa" c'è l'approdo in Consiglio Comunale della proposta di delibera popolare sostenuta dalle circa 10.000 firme di cittadini romani. Se infatti da una parte continuiamo ad avvertire tutta la responsabilità delle firme che ci sono state affidate, dall'altra siamo convinti che un'aperta discussione in Consiglio Comunale sul tema dell'impiantistica pubblicitaria sia un passo indispensabile per far venire allo scoperto le reali posizioni dei consiglieri su questo tema.
Ci sono quindi senz'altro le gravissime responsabilità del Sindaco Alemanno in primis e quindi dell'assessore al Commercio Bordoni per aver lasciato che si perpetrasse un vero e proprio sacco della città da parte delle ditte cartellonare. Ma non possono essere taciute le responsabilità di tutti i consiglieri che hanno chiuso gli occhi davanti allo scempio in corso ed ancora appaiono non rendersi conto della devastazione causata dalle improvvide modifiche regolamentari introdotte con la fatidica delibera n.37 del 2009. Al riguardo cogliamo l'occasione per segnalare la solitaria opera dei consiglieri De Luca, del PD, e Torre, della Lista Civica per Alemanno, che si sono distinti nei rispettivi schieramenti dimostrando un reale interesse al tema dei cartelloni e concretizzandolo con dichiarazioni e soprattutto azioni concrete. Ce ne fossero ...

Tornando alla nostra proposta di delibera, il motivo del post è che essa è stata finalmente calendarizzata dalla Commissione consiliare competente, Commercio Artigianato e Attività Produttive, che dovrà predisporre una relazione e quindi sottoporla al voto del Consiglio Comunale.
La seduta è fissata per mercoledì 13 luglio p.v. alle ore 12:00 presso la sede della Commissione, in Via dei Cerchi, 6, 2° piano.
Il Comitato Promotore è stato ufficialmente invitato a partecipare ai lavori della Commissione ed uno dei componenti illustrerà il progetto d'iniziativa popolare.
Ricordiamo che le sedute delle commissioni consiliari sono pubbliche, per cui chiunque può assistervi.

Pur rammaricandoci del troppo tempo trascorso dal deposito delle firme (praticamente un anno), oltre che del fatto che nel frattempo si sono perse le tracce del Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari, che ci era stato detto avrebbe accompagnato la discussione della nostra delibera, non possiamo che rallegrarci per l'indubbio passo avanti nel lento processo che vedrà la discussione della proposta di delibera in Consiglio Comunale.
Cominciando a scaldare i motori per quel giorno vedremo intanto quali posizioni prenderanno corpo nella Commissione Commercio. Sarà infatti nostra cura riportare su queste pagine l'andamento e l'esito della seduta.

giovedì 7 luglio 2011

Riceviamo e pubblichiamo: i cittadini si rimboccano le maniche





L'Assessore all'ambiente On. Marco Visconti, dalle pagine del Corriere, il 27 Aprile scorso, aveva annunciato seri provvediemnti per contrastare il fenomeno delle affissioni e delle locandine abusive.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti: con l'avvio della bella stagione e delle programmazioni degli spettacoli all'aperto,  si è ripetuto lo spettacolo della "vestizione" di tutti i pali disponibili con le locandine.
E i mandanti sono sempre gli stessi da anni !
Ma l'Assessore non deve temere: dove le istituzioni preposte non riescono a contrastare il fenomeno, dove gli anatemi e le minacce di sanzioni non sortiscono effetto a causa della perdita di credibilità del nostro sistema sanzionatorio, quando l'impunità verso i recidivi diventa tanto odiosa quanto sospetta, insomma quando qualcuno dice <mò basta!>, ecco cosa succede. 
Come dimostrano le foto inviateci da questi amici, il lavoro è stato fatto benissimo, al punto che le locandine strappate sono finite nella raccolta differenziata della carta. 
Le foto del "prima" sono state scattate a Piazza San Giovanni di Dio, dove sembrerebbe che l'opera defissoria è stata accolta con i complimenti da parte dei passanti. Queste persone andrebbero insignite del titolo di "Difensori dell'ambiente" da parte dell'Assessore. E sono assolutamente da imitare!

mercoledì 6 luglio 2011

LASAGNA SENZA VERGOGNA



Siamo su via Baldo degli Ubaldi .
Come da prassi la "lasagna di affissioni" viene staccata e gettata a terra per lasciare
spazio a nuovi manifesti.
In questo caso il messaggio " No al degrado, decidi o non decidi" lascia senza parole.

Fin quì il messaggio ricevuto da un nostro lettore; se ci è permesso noi correggiamo il "senza parole" con un bel "senza vergogna".

martedì 5 luglio 2011

L'Ambasciatore Anticartellonaro

L'ex ambasciatore d'Italia a Berlino, Antonio Puri Purini,  dimostra ancora una volta di avere le idee chiare su come rendere Roma più vivibile. L'aveva già detto dalle pagine del Corriere della Sera alla vigilia di Natale.
Aveva consigliato all'amministrazione capitolina come rendere Roma una città migliore in quattro punti :
1 - Chiusura definitiva di Piazza del Popolo alle manifestazioni commerciali ed istituzionali
2 - Risanamento di Villa Borghese e sua chiusura a tutte le manifestazioni escluso il concorso ippico
3 - Lotta accentuata ai cartelloni abusivi "IN MANIERA CHE LA CITTADINANZA SE NE ACCORGA"
4 - Rinunciare all'idea del Gran Premio di Formula 1 all'Eur.

Dopo circa sei mesi, il primo di luglio, il nostro ambasciatore fa sentire nuovamente la sua voce dalle stesse pagine del Corriere e si conferma AMBASCIATORE ANTICARTELLONARO.
Infatti, deluso dalle scelte dell'amministrazione romana, mette stavolta al primo posto il problema dei cartelloni pubblicitari definendoli ossessivi.
Dei quattro punti da lui suggeriti lo scorso anno solo quello del Gran Premio di Formula uno si può definire "felicemente risolto", mentre tutti gli altri sono sempre più spine nel fianco di Roma e dei romani che continuano a subire. L'incuria dei parchi pubblici, gli spostamenti della politica con tanto di  "codazzo di scorte a sirene spiegate", la sporcizia ed il graffitismo restano, insieme al problema cartellonaro, la corona di spine che ogni romano deve sopportare.
Ma lui stesso si chiede: "Cosa aspetta la cittadinanza a reagire con un romano <mò basta>?

lunedì 4 luglio 2011

Catacombe come al Verano




Dopo anni di incuria e abbandono, il Campidoglio ha finalmente risistemato l'accesso alle antiche Catacombe romane di San Valentino, su viale Maresciallo Pilsudski. Purtroppo però, il marciapiede è ora invaso da numerosi cartelloni pubblicitari che oscurano la collina e nascondono il già piccolo ingresso. Uno di questi impianti, è certamente abusivo in quanto privo di targhetta NBD. Gli altri sono quanto meno sospetti, dato che insistono su un'area archeologicamente vincolata. Tra l'altro si tratta di cartelloni spuntati negli ultimi mesi. Basta guardare, infatti, la foto presa da Google Street View per dimostrare che nel 2008 nella stessa area c'era un solo impianto, oggi sono 5. Il Comitato ha inviato una segnalazione ufficiale e terrà gli occhi addosso a questi cartelloni.
Filippo

Questa segnalazione è stata inoltrata, tra gli altri, anche alla Responsabile della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del  Lazio, e alla Responsabile della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per il Comune di Roma

venerdì 1 luglio 2011

ARIECCOLE ! !

Ci sono arrivate segnalazioni allarmate, da più parti, che le odiose locandine dei concerti e degli spettacoli teatrali sono riapparse stamattina negli incroci e nelle piazze di tutta la città. Ecco come si presentavano stamattina tutti i semafori e pali della luce di Monteverde, Piazza S. Gionanni di Dio (già ripulita dai cittadini nelle prime ore del pomeriggio),  Circonvallazione Gianicolense e Via Baldo degli Ubaldi.
Gli anatemi dell'Assessore all'Ambiente, On. Marco Visconti, lanciati dalle pagine della cronaca di Roma del Corriere della Sera in data 27 Aprile, in cui si annunciavano "seri provvedimenti" non hanno sortito effetto alcuno verso questi "attacchini della notte".
Sembrerebbe ci siano stati numerosissimi verbali elevati nel mese scorso a contrasto del fenomeno, tuttavia si vede che il segnale non è stato ben recepito da tutti.
Quindi sotto con le segnalazioni a tutti i corpi di Polizia Municipale di ogni municipio, corredati da foto.

Riteniamo che artisti del calibro di quelli pubblicizzati non abbiano bisogno di questo tipo di pubblicità illegale, quindi qualcuno gli dica di dissociarsi da tali comportamenti.



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Come è andata a finire: Casalotti, Maglianella, Boccea

Il Comitato aveva segnalato nella zona Casalotti, Boccea, Maglianella, la bellezza di 24 impianti tutti privi di targhetta autorizzativa del Servizio Affissioni del Comune di Roma, in data 2 e 3 giugno.
Il 23 giugno ci è pervenuta la seguente risposta:

Spett.le Comitato,
in riferimento alla vostra segnalazione, si comunica che personale del Reparto Affissione e Pubblicità dello scrivente Comando ha provveduto ad effettuare un censimento nelle zone Casalotti-Boccea-Maglianella a seguito del quale gli impianti pubblicitari che sono risultati non regolari o difformi rispetto alla vigente normativa sono stati oggetto di puntuale verbalizzazione. Cordiali saluti.

Polizia Roma Capitale
U.O. XVIII GRUPPO


La risposta non è di nostro gradimento: a fronte di 24 segnalazioni dettagliatissime ci viene data una risposta che non è una risposta.
Chiederemo una risposta dettagliata, impianto per impianto, su tutti quelli segnalati, in base alla legge 241/90
come espressamente preannunciato nelle nostre segnalazioni.
Il titolo del post non tragga in inganno: non finisce quì.