Non è più solo una questione di decoro urbano (nonostante la Delibera 37/2009 abbia perpetrato uno dei peggiori sfregi della storia di Roma). Non è più solo un tema di legalità (anche se regole e leggi sono state cancellate da operatori e amministratori senza scrupoli). Adesso, allo scandalo cartelloni si assommano altri significati, ancora più gravi: la sicurezza stradale (dopo la morte di due giovani e innumerevoli incidenti che hanno visto coinvolti cartelloni pubblicitari) e la distruzione di un mercato economico, con fatturati in calo e rischio di crac dell'intero settore.
Le interviste a Franco Bernabè e Flavio Biondi sono la dimostrazione pratica di questo fallimento. Il tentativo di rinvio della nostra Delibera Popolare mostra quanto la stessa maggioranza sia divisa e timorosa di un voto che invece non dovrebbe avere colori politici, proprio perchè frutto dell'iniziativa di cittadini.
Ecco perchè il Comitato Promotore si rivolge direttamente a lei, Sindaco Alemanno. Lo fa con una lettera aperta che ricostruisce la storia di questi ultimi mesi e che - priva di pregiudizi e ideologie - le chiede una svolta decisa. Le chiede, Sindaco, di prendere le distanze dall'operato dell'Assessore Bordoni, che ha raggiunto obiettivi del tutto opposti a quelli dichiarati:
- Volevate mettere ordine nel settore e invece è nato il caos.
- Volevate garantire il decoro di Roma e invece la città è stata violentata.
- Volevate tutelare i cittadini e invece li avete esposti a rischi gravissimi di incidente stradale.
- Volevate incentivare il settore della pubblicità esterna e invece avete provocato il dimezzamento del suo valore.
Cosa altro le serve, signor Sindaco, per prendere atto della situazione e voltare pagina?
Qui la lettera aperta al Sindaco. E qui il comunicato dell'Assessore Bordoni, al quale si riferisce la lettera.
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RispondiEliminaAbbiamo tentato di inviare la lettera via email al Sindaco ma senza successo.
RispondiEliminaGli indirizzi sindaco@comune.roma.it e gianni.alemanno@comune.roma.it non risultano raggiungibili.
Abbiamo provato anche sul sito del Sindaco ma c'è solo un form per lasciare domande. Cercando tra le pagine abbiamo trovato l'indirizzo staff@alemanno.it ma anche quello risulta irraggiungibile.
E dire che il sito del Sindaco si chiama "duepuntozero" ...
VERGOGNA 2.0
RispondiEliminaLinguaBiforcuta 2.0
RispondiEliminaE' molto buono (o ingenuo?) il Sindaco: invece che mollare la zavorra-Bordoni preferisce affondare con essa.
RispondiEliminaPerché uno che è corresponsabile della morte di due giovani, finiti contro un cartello illegale che era già stato sanzionato, non ha alcuna speranza di farla franca ... Questo è chiaro, vero?
povero aledanno, non gliene va bene una ...
RispondiEliminapiù cerca di nascondersi più casini gli piovono addosso.
è evidentemente che non vede l'ora che vengano indette le elezioni nazionali, così può mollare il comune con la scusa che deve aiutare la patria.
e povera roma, com'è caduta in basso co' 'sti peracottari
Speditela al vicesindaco :sveva.belviso@comune.roma.it
RispondiEliminaavete visto mai
PORTATELA A MANO AL CAMPIDIGLIO CON TANTO DI STAMPA : AVREBBE ANCHE UN SIGNIFICATO SIMBOLICO IMPORTANTE!!
RispondiEliminaCmq E' UNA LETERA MAGNIFICA, PERFETTA PER ESSERE ACQUISITA IN PROCURA AI FINI DELLE INDAGINI PENALI! Complimenti a chi l'ha scritta!
Ormai la guerra è dichiarata (e non potrebbe essere altrimenti, anzi troppo tempo si è aspettato!)
Mc Daemon
concordo con mc daemon
RispondiEliminaEppure a me è appena arrivata questa mail:
RispondiEliminasindaco@comune.roma.it
Roma Capitale
Cara cittadina, caro cittadino,
nei prossimi giorni iniziera' un nuovo percorso di dialogo, aperto e diretto, con tutti gli utenti identificati al portale di Roma Capitale. Una mail periodica, con finalita' istituzionali, per informarvi e per confrontarci sulle decisioni, sulle attivita' e sugli eventi piu' importanti della nostra Amministrazione.
Mi auguro che questa nuova iniziativa riscontri il tuo gradimento. In caso contrario, se non vuoi ricevere in futuro queste comunicazioni, puoi indicarlo nell'apposita sezione del portale, alla quale puoi accedere con le tue credenziali.
Cordiali saluti,
Il Sindaco
(Giovanni Alemanno)
A mandare manda è quando si tratta di ricevere che ci sono problemi.
Gli piace cantarsela e suonarsela...
Macché ... niente ... l'indirizzo del Sindaco non ne vuole proprio sapere:
RispondiEliminaDelivery to the following recipient failed permanently:
sindaco@comune.roma.it
Technical details of permanent failure:
Google tried to deliver your message, but it was rejected by the recipient domain. We recommend contacting the other email provider for further information about the cause of this error. The error that the other server returned was: 550 550 5.1.1 User unknown (state 14).
Lettera spedita al vice-sindaco con preghiera di passarla al Sindaco.
Mandate con raccomandata e ricevuta di ritorno e allo stesso tempo con DHL e UPS, con copia Messaggero, Repubblica e Corriere
RispondiEliminamaddai ... manco le email riescono a gestire ... ma sono proprio dei dilettanti allo sbaraglio.
RispondiEliminaossignur!?!
ma vuoi vedere che 2.0 è il loro QI?
Lettera perfetta. Semplicemente i fatti e la verità.
RispondiEliminaUna cosa indecente, non funziona neanche la mail del "sindaco". Ma c'è qualcosa che funziona in questa città? Ah, sì, il dipartimento affissioni di paciello....
RispondiEliminaVERGOGNA!!!!!!!!!
Mandate la lettera ai giornali e consegnatela di persona. E con tante foto. DIMISSIONI!
Voi non potete avere un'idea della tronfia arroganza di questa gente che difende i propri interessi fino all'ultimo istante a spese del bene comune.
RispondiEliminaVoi non avete idea della mancanza di energia dell'opposizione nel difendere i regolamenti dagli stivali fangosi della maggioranza.
Sono solo comitati d'affari che hanno designato i loro rappresentanti in Comune e in Parlamento.
I blog anti-degrado lo dicono da molto tempo.
C'è chi l'ha visto con i suoi occhi...poche ore fa.
Uno spettacolo indecente e scoraggiante.
oggi su repubblica roma, uno sconcertante bordoni detta il compitino fatto male per rispondere alle 10 domande di tonelli. andate a leggere la superficialità del nostro assessoretto
RispondiEliminaLe dieci domande era troppo scontate: sembrano un assist servito caldo caldo all'assessore che infatti non ha mancato l'occasione!!!
RispondiEliminaMa gli assessori non dovevano smettere di parlare con Repubblica?? O Bordoni fa come gli pare e non risponde nemmeno al Sindaco???
La lettera che il Comitato ha inviato al Sindaco contiene dati precisi e una cronistoria impeccabile. Se il Sindaco farà finta di niente, vorrà dire che ha paura di confrontarsi con i fatti e con le malefatte da lui stesso coperte. Ognuno trarrà le conseguenze.
RispondiEliminaLE DIMISSIONI VANNO CHIESTE ANCHE AD ALEMANNO.
RispondiEliminaMONTI SINDACO.
RispondiEliminaFATE PRESTO
Quanto è arrivato a scrivere al Sindaco il Comitato Promotore conferma una volta di più le profonde divergenze che ci sono con il sottoscritto e che sono forse ormai insanabili proprio per il danno che a mio giudizio il Comitato sta arrecando proponendo, spero in buona fede, ma comunque da perfetto “ignorante” (nel senso non offensivo che non è a conoscenza del tutto della materia) una cura che è peggiore del male da lui stesso denunciato.
RispondiEliminaAvete scritto che il PRIP prevede di abbassare la superficie espositiva a Roma dai 220.000 mq. attualmente esistenti a 160.000 mq., ponendovi l’interrogativo di chi, come e quando e soprattutto con quali risorse rimuoverà i 60.000 mq. di impianti in esubero: non vi siete accorti che in questo modo avete dato dei “diritti acquisiti” ai rimanenti 120.000 mq. di cartelloni esistenti sul territorio addirittura nel PRIP, che non ne dovrebbe invece tenere conto, perché ha il compito di pianificare partendo dal presupposto che sul territorio non ci sia instalalto nemmeno un impianto.
Guarda caso è la stessa posizione che nel corso della trasmissione di Radio Popolare Roma è stata espressa dal cons. Athos De Luca, su cui da tempo il Comitato Promotore è ormai appiattito.
(per esigenze di spazio vedi commento seguente)
(seguito)
RispondiEliminaAvete dato come “soluzione” quella proposta nelle vostre osservazioni al PRIP (del tutto divergenti da quelle di VAS) di un “regime transitorio delle disposizioni che consentano di iniziare a revocare e/o a negare il rinnovo, alle autorizzazioni”, affermando che “un gran numero di queste scade addirittura nel 2014”: il Comitato Promotore, che nel suo stesso blog ha pubblicato fra i contributi esterni l’indagine sul settore affissioni e pubblicità a Roma, non sa nemmeno leggere o, se l’ha fatto, non si è accorto o si è dimenticato del tutto che alla pag. 16 – a fronte di 30-35.000 “concessioni” degli impianti del riordino su suolo pubblico con scadenza del 1° quinquennio prorogata al 31 dicembre 2009 – si parla testualmente di “avvenuto rinnovo di 3.189 impianti privati su suolo pubblico, 60 su suolo privato e 453 impianti di proprietà di Roma Capitale (SPQR), con scadenza 31 dicembre 2014”.
Come si può ben vedere, rispetto ai 220.000 mq. di superficie espositiva esistente attualmente a Roma, il mancato rinnovo del 90% di quasi tutte le autorizzazioni degli impianti rende di fatto “abusivi” ben 200.000 mq. circa di superficie espositiva di impianti che dovrebbero essere le stesse ditte pubblicitarie a provvedere a rimuovere per definitiva scadenza delle rispettive autorizzazioni.
La rimozione a carico delle ditte é un obbligo ineludibile di legge che costituiva uno dei punti fondamentali del programma congiunto da me proposto che il Comitato Promotore ha invece rifiutato di sottoscrivere.
Così ora arriva a scrivere che “riportare ordine nel settore, attuando un efficace piano di rimozione degli abusi e di contrasto delle irregolarità avrà costi enormi ”, lasciando intendere che se li debba accollare il Comune con i fondi pubblici, accomunandosi in questo nuovamente ad Athos De Luca che vorrebbe che il Comune impieghi la metà dei 20 milioni di euro che incassa dal CIP e dalle indennità degli impianti per rimuovere tutti gli impianti abusivi.
Il Comitato Promotore non si accorge di stare così rinnegando di fatto quel principio di legalità che pure a luglio del 2010 aveva rivendicato ufficialmente a Bordoni e Paciello nella 1° riunione del Tavolo Tecnico e che avrebbe dovuto portarlo a sapere che le rimozioni possono e debbono esser fatte forzosamente anticipando le spese con le sanzioni applicate prima alle ditte o agli inserzionisti, fermo restando che debbono essere tutte poi comunque rimborsate con ordinanze del Prefetto.
A tal riguardo la finanziaria approvata nello scorso mese di luglio ha innalzato la sanzione minima a 1.375 euro, che - se incassata prima - basta ed avanza per eseguire rimozioni di cui nella lettera al Sindaco per ben 2 volte si scrive che il costo sarebbe di appena 300 euro.
Invito pertanto il Comitato Promotore a rivedere questa sua posizione, specie davanti ai mass media, perché diversamente mi vedrò costretto a fare la dovuta opera di controinformazione non solo di fronte al passa parola dei consiglieri comunali sui presunti falsi motivi di bocciatura della proposta di delibera di iniziativa popolare, ma anche e soprattutto di fronte agli “sfondoni” del Comitato Promotore che non aiutano di certo a dare una giusta soluzione al problema.
solo tu Bosi sei titolare della Verita` Assoluta e Unica.
RispondiEliminaprobabilmente tutti i giorni parli al telefono con l'Altissimo che ti detta le tavole della legge.
E ti avrebbe dato anche il potere di scomunica!!
Bosi, sei un presuntuoso arrogante.
RispondiEliminaArroganti e presuntuose sono caso mai le 2 persone delle ore 16,13 e 16,23, perché - anziché farsi conoscere e prendersi la responsabilità diretta di ciò che scrivono - preferiscono farsi forti di un comodo anonimato, dietro il quale possono celarsi membri stessi del Comitato Promotore. Rifiutandosi di entrare nel merito delle questioni da me sollevate e di valutare quindi la fondatezza o meno delle argomentazioni portate, arrivano a sentenziare senza dare alcuna dimostrazione tanto della mia arroganza quanto della mia presunzione, che secondo loro sarebbero tali solo perché dissento, motivandolo, da certi passi della lettera al Sindaco che ho il pieno diritto di considerare gravi perché a mio personale giudizio non aiutano la causa.
RispondiEliminaDomanda provocatoria ai 2 anonimi: se a scrivere quello che ho scritto io fosse stato invece uno sconosciuto anonimo, l'avreste tacciato ugualmente di essere arrogante e presuntuoso ?
Se la risposta dovesse essere negativa, vorrà dire allora che d'ora in poi, per aprire dibattiti seri fra noi, mi coprirò anch'io dietro l'anonimato.
Con il vostro stesso "metodo" di valutazione delle idee altrui, che rifiuta per l'ennesima volta il confronto e la ricerca di una strategia comune, posso dire anch'io che il Comitato Promotore si dimostra arrogante e presuntuoso, per non dire "dittatore" assoluto, perché non accetta nessuna critica né intende seguire nessun invito, convinto com'é che non gli serve proprio perché parla tutti i giorni al telefono con l'Altissimo che gli detta la "strategia" più giusta da seguire e gli avrebbe dato anche il potere di scomunica di Bosi Rodolfo.
Faccio sapere in anticipo che non risponderò più a nessuna sterile provocazione di questo tipo ed accetterò di commentare a mia volta solo interventi che vogliano aprire un confronto ed un serio dibattito su ciò che ho scritto in modo convinto ed in uno spirito di confronto costruttivo, senza scendere sul piano personale del discredito.
Sono d'accordo con Bosi.
RispondiEliminaNon è questo il modo di confrontarsi.
Tutti e sottolineo tutti coloro che sono veramente coinvolti nella battaglia possono dissentire anche aspramente da opinioni o proposte senza trascendere in insulti e provocazioni del tutto inutili.
le provocazioni e gli insulti li fa Bosi
RispondiEliminaAnonimo delle ore 19,22, o mi dimostri dove esattamente avrei provocato ed insultato oppure non ti rimane che farti un esame di coscienza.
RispondiEliminaEvidentemente, malgrado l'invito di Fizcarraldo, non c'é peggior sordo di chi non vuol sentire e preferisce blaterare.
Contento lui !