Diversi componenti del Comitato si sono "appassionati" al tema dei cartelloni abusivi subito dopo aver combattuto l'impari battaglia contro i manifesti elettorali selvaggi della campagna 2008 per le regionali. "Cittadini stacchini", come furono chiamati dai giornali, che contrastavano il degrado dei manifesti elettorali affissi un po' ovunque provvedendo a rimuoverli per proprio conto.
Ebbene c'è ancora chi combatte quella battaglia insistendo sul paradosso tutto italiano, ma romano in particolare, di partiti politici che blaterano di legalità e poi incartano sistematicamente la città, con l'aggravante di rapinare le già esangui casse comunali.
Di seguito alcuni elementi della meritoria campagna lanciata dall'Associazione Radicali Roma e chiamata:
Ebbene c'è ancora chi combatte quella battaglia insistendo sul paradosso tutto italiano, ma romano in particolare, di partiti politici che blaterano di legalità e poi incartano sistematicamente la città, con l'aggravante di rapinare le già esangui casse comunali.
Di seguito alcuni elementi della meritoria campagna lanciata dall'Associazione Radicali Roma e chiamata:
PARTITI MANIFESTAMENTE ABUSIVI!
SOTTRAGGONO MILIONI DI EURO ALLE CASSE COMUNALI, NON PAGANO SANZIONI, SILENZIANO CHI RISPETTA LA LEGGE.
SOTTRAGGONO MILIONI DI EURO ALLE CASSE COMUNALI, NON PAGANO SANZIONI, SILENZIANO CHI RISPETTA LA LEGGE.
Quasi tutti i partiti - PDL, PD, IDV, SEL, FLI, UDC, API, LA DESTRA - occupano sistematicamente in modo selvaggio, abusivo e impunito gli spazi di pubbliche affissioni del Comune di Roma. L'abusivismo e la sua mancata repressione causano un danno enorme alle casse comunali, - al servizio di Pubbliche Affissioni e ai suoi clienti paganti - e al decoro della città.
A Roma ci sono tutto l’anno 2674 spazi pubblicitari (c.d. Pubbliche Affissioni quelli con la scritta SPQR sopra) gestiti direttamente dal Comune, tramite il Dipartimento Attività Economiche e Produttive – U.O. Affissioni e Pubblicità.
L’affissione è a cura dei servizi del Comune, cui vanno depositati i manifesti e pagati i diritti d’affissione tra 3,50 e 5 euro a spazio per 10 giorni. Il comune assegna gli spazi disponibili e affigge i manifesti, che risultano “timbrati” dal comune con indicazione del periodo pagato.
Quello che accade è che gli spazi comunali sia quotidianamente coperti dai partiti, che evidentemente li mettono senza passare per l'ufficio comunale e senza pagare; non c’è infatti il timbro del registro né sono presenti nell'elenco degli ordini. Questa è la prova più forte e non contestabile: abbiamo le copie del registro degli ordini del 2010 e del 2011 fino a ottobre e questi soggetti non hanno pagato 1 euro, a dispetto delle centinaia di migliaia di manifesti con cui hanno invaso la città.
Perdita di incasso per le casse comunali: si può stimare tra 500.000 euro e 1.000.000 di euro l'anno.
Mancato introito per sanzioni: intorno ai 2 milioni di euro al mese, diversi milioni di euro l’anno.
Insomma come appare evidente questa è l'ennesima prova che c'è un gran lavoro da fare all'Ufficio Affissioni e Pubblicità, lavoro di cui si gioverebbe la città sia in termini di decoro che di risorse economiche.
D'altro canto c'è anche un gran lavoro da fare nei confronti dei partiti politici, i cui rappresentanti in Consiglio Comunale si riempiono la bocca di cavilli giuridici e fantasiose illegittimità (con cui ci hanno bocciato la delibera d'iniziativa popolare), mentre poi devastano le strade e piazze di Roma con i loro insulsi manifesti.
Dal nostro piccolo manifestiamo un sincero plauso all'Associazione Radicali Roma per il lavoro che sta svolgendo. Qui il documento con tutti i dettagli dell'iniziativa, inclusa l'eco avuta sulla stampa e l'ottimo servizio de Le Iene (che invece ci hanno sempre snobbato).