Cartelloni, cartellini, manifesti: a Roma sono tutti sinonimo di schifezza.
Quella mostrata dall'immagine poi dà, purtroppo, una chiara idea del punto in cui siamo arrivati.
Come possano le amministrazioni municipali e comunale continuare a tollerare un simile scempio sfugge alla comprensione.
Così come però non si riesce a capire come sia possibile non solo che qualcuno riesca ad attaccare un manifestino a quella colonna senza che qualcuno, foss'anche un semplice cittadino, glielo impedisca, ma anche che quel manifestino rimanga sulla colonna per giorni senza che nessun cittadino pensi a staccarlo, magari maledicendo l'attacchino.
In altri termini, una parte del degrado di Roma è sicuramente imputabile all'assuefazione al degrado di una gran parte della cittadinanza. E un'inversione di tendenza non potrà non passare da una maggiore consapevolezza delle persone rispetto al decoro che va preteso per la propria città.
C'è comunque chi continuerà a mettercela tutta, auspicando un 2011 di svolta per i tanti degradi che affliggono la nostra città, a partire dalla piaga dei cartelloni pubblicitari.
Speriamo, e contiamo, che sempre più persone si facciano parte attiva in questa battaglia di civiltà dando un contributo concreto, ricominciando, ad esempio, ad indignarsi quando vedono un'immagine come quella sopra.
Auguri per un sereno e prospero 2011 a tutti gli amici e i lettori del blog.
Quella mostrata dall'immagine poi dà, purtroppo, una chiara idea del punto in cui siamo arrivati.
Come possano le amministrazioni municipali e comunale continuare a tollerare un simile scempio sfugge alla comprensione.
Così come però non si riesce a capire come sia possibile non solo che qualcuno riesca ad attaccare un manifestino a quella colonna senza che qualcuno, foss'anche un semplice cittadino, glielo impedisca, ma anche che quel manifestino rimanga sulla colonna per giorni senza che nessun cittadino pensi a staccarlo, magari maledicendo l'attacchino.
In altri termini, una parte del degrado di Roma è sicuramente imputabile all'assuefazione al degrado di una gran parte della cittadinanza. E un'inversione di tendenza non potrà non passare da una maggiore consapevolezza delle persone rispetto al decoro che va preteso per la propria città.
C'è comunque chi continuerà a mettercela tutta, auspicando un 2011 di svolta per i tanti degradi che affliggono la nostra città, a partire dalla piaga dei cartelloni pubblicitari.
Speriamo, e contiamo, che sempre più persone si facciano parte attiva in questa battaglia di civiltà dando un contributo concreto, ricominciando, ad esempio, ad indignarsi quando vedono un'immagine come quella sopra.
Auguri per un sereno e prospero 2011 a tutti gli amici e i lettori del blog.