La seduta di questa mattina della commissione commercio è stata la prova che parte della maggioranza di centro-sinistra non ha alcuna intenzione di riformare il settore della pubblicità esterna a Roma.
Anzi, con delle scuse e dei pretesti risibili, rimanda l'approvazione del nuovo Piano Regolatore a chissà quando. Il presidente Corsetti, infatti, ha deciso di non finalizzare alcun documento se prima non verrà fatta una sperimentazione in 4 strade e piazze di Roma. In parole povere la Commissione si è domandata se il Prip sia realmente applicabile o se - a causa dei divieti imposti dal Codice della Strada, dal regolamento comunale e da altre norme - crei una gabbia tale che diventi impossibile piantare cartelloni.
E così ha dato mandato ad un gruppo di lavoro di fare un test: andare su viale Marconi in piazzale della Radio, via del Corso e piazza Bologna e provare a metterci i cartelloni secondo quanto stabilisce il Prip. Dopo si deciderà il da farsi.
La decisione della Commissione Commercio di questa mattina è a dir poco folle ed è una scusa per rimandare alle calende greche la riforma del settore.
Anche i meno addetti ai lavori, infatti, comprendono bene che una commissione non ha alcun potere di "sperimentare" sul campo un provvedimento comunale. La commissione commercio, in un mondo normale, avrebbe dovuto dare il proprio parere sul piano presentato in Giunta dall'assessorato. E invece - siccome a Roma non si fanno mai le cose normali - l'assessorato finora non ha elaborato niente e la commissione si è arrogata il diritto di "scrivere" il Piano Regolatore. Prima ha affermato che lo avrebbe fatto in fretta, dando tempi stretti a tutti coloro che volevano presentare osservazioni. Poi ha arbitrariamente riaperto i termini, consentendo a chiunque di chiedere modifiche fuori tempo massimo. E ora si inventa la storia del test in modo da rimandare tutto almeno a maggio.
Inoltre, dopo aver dichiarato di voler accogliere buona parte della proposta presentata da Vas e da Bastacartelloni, oggi ne ha bocciato una componente importante quella sulla zonizzazione, rimandando ad un "approfondimento politico" la parte relativa ai bandi.
Un comportamento schizoide, simbolo della doppiezza di chi predica di volere una città più bella e decorosa e invece fa di tutto per non modificare lo status quo.
E l'assessore Leonori nel frattempo che fa? Dorme? Aspetta che la Commissione rimandi al 2027 dopo aver sperimentato nuove tipologie di pali in titanio e seta marocchina?
Il rappresentante di un'associazione di ditte pubblicitarie ha voluto leggere
un articolo (peraltro assai condivisibile) pubblicato su Cartellopoli lunedì scorso sottolineando come i blog attacchino il presidente Corsetti, il quale si è molto risentito per quanto scritto. Ebbene, nella prossima seduta, potrà leggere anche questo articolo. Perché a noi la storia dei rinvii, dei premi alle ditte "storiche di Roma", delle sperimentazioni fasulle non piace per niente. Perché tutto ha l'aria di essere una mossa dilatoria studiata ad arte per arrivare a fine 2014, quando scadrà la gran parte delle concessioni, senza essere pronti e dunque costringendo il Campidoglio a rinnovarle per chissà quanto tempo.
Vuol dire non aver capito nulla di quanto Roma ha chiesto con l'ultimo voto. Vuol dire continuare con la vecchia politica che ha dato la nausea agli italiani. Peggio per chi non l'ha capito!
|
P.zza della Radio nel 2011: qui sarà fatta la sperimentazione?? |
|
Lo stesso spartitraffico nel 2012 dopo le nostre denunce |