Forse per qualcuno è difficile accettare i piccoli-grandi successi del Comitato Promotore: forse per invidia, forse per egocentrismo, forse perchè semplicemente non ha capito.
Io personalmente mi aspettavo atteggiamenti del genere, ma non mi interessano.
Preferisco fare un breve e concreto bilancio dei risultati fin qui ottenuti e di quelli che si possono, ragionevolmente e concretamente, ottenere per il futuro.
1-La delibera di iniziativa popolare, grazie all’indefesso contributo di tanti di noi (al contrario di chi scrive e parla tanto ma non ha portato nemmeno una firma, dico una firma a sostegno della delibera), è stato un successo:
-invece di 5.000 firme ne abbiamo depositate 10.000;
-il percorso istituzionale che porterà alla discussione in Consiglio Comunale procede con il vento in poppa;
-giornali, blog ed istituzioni pubblicano notizia delle nostre attività, ci invitano ad incontri e convegni sul tema, ed ora perfino ci chiedono di pubblicare sul nostro blog i loro contributi;
-addirittura qualche partito politico, che pure ci aveva snobbato come un’armata brancaleone, ora pubblica sondaggi sui cartelloni e chiede la discussione della delibera in consiglio comunale;
-alcuni presidenti di Municipio (Catarci e De Giusti per citarne due) ci chiedono collaborazione e si interessano attivamente delle nostre iniziative.
Bè, scusate se è poco....
2-L’amministrazione Comunale, ovvero l’Assessore Bordoni ed il dirigente dell’Ufficio Affissioni Avv.Paciello, nel momento stesso nel quale ha istituito il tavolo di consultazione, ha accettato la nostra partecipazione attiva alla redazione del Piano Regolatore ed ha proposto una fattiva, concreta ed efficace collaborazione sul fenomeno dell’abusivismo, ci ha riconosciuto come un soggetto con il quale interloquire, collaborare, trattare.
E questo non era affatto scontato; pochi sono i casi nei quali l’amm.ne comunale –sia quella attualmente in carica sia la precedente- si è confrontata sullo stesso piano ed allo stesso tavolo, con pari dignità e considerazione con i cittadini; ed è un precedente che sarà difficile ignorare in futuro per altre iniziative e per altri settori o questioni.
Ve lo dice chi può rivendicare un minimo di esperienza nei rapporti con le pubbliche amministrazioni:
-o con l’amministrazione si tratta, ci si confronta (a volte aspramente) ed alla fine di raggiunge un risultato perchè l’amministrazione ha riconosciuto o è stata “costretta” a riconoscere la validità delle tue iniziative, rilievi, proteste ecc.
-oppure l’amm.ne non accetta il confronto, si chiude a riccio e l’unica possibilità che ti resta è l’azione giudiziaria, che sai quando inizia ma non sai quando finisce e soprattutto come finisce.
L’efficacia dell’iniziativa della delibera popolare, e la grande pressione mediatica, dell’opinione pubblica e dei cittadini ha “costretto” l’amm.ne comunale ad affrontare il problema.
La competenza del Comitato Promotore, l’equilibrio, la concretezza e l’efficacia delle sue azioni hanno convinto il Comune che era meglio collaborare che averci come nemici.
Tutto questo ce lo siamo “costruito” con il nostro impegno, i nostri sforzi e senza l’aiuto di nessuno.
Bè, ri-scusate se è poco.......
3- Ora abbiamo una gran bella opportunità per il prossimo ed immediato futuro:
-abbiamo la concreta possibilità di indirizzare l’operato del Comune sul Piano Regolatore degli impianti, partecipando al tavolo, facendo proposte e protestando per quello che non ci piace, senza alcuna mediazione, direttamente con i redattori del piano e con chi ha la responsabilità politica, l’assessore Bordoni;
-abbiamo la concreta possibilità di recuperare almeno una parte di quello spazio di legalità che finora è mancato, con una procedura di segnalazione degli abusi che ha come referente diretto il dirigente degli uffici comunali, saltando una marea di passaggi intermedi e rendendo l’accertamento, le sanzioni e le rimozioni o oscuramenti più rapidi: i cittadini diventano parte attiva e possono controllare direttamente gli esiti delle loro segnalazioni, e se l’amm.ne comunale non fa il suo dovere, protestare subito e con legittimazione nei confronti dei vertici della stessa amm.ne.
Non credo che questo sia mai avvenuto a Roma.
Personalmente non voglio sprecare questa opportunità che –sia chiaro- non è stata una magnanima concessione del Comune, ma ci siamo costruiti con il duro lavoro di questi mesi.
Non credo che il Comitato Promotore sia la bacchetta magica che risolve il problema dell’invasione dei cartelloni a Roma, ma alla fine qualche piccolo (ma nemmeno tanto piccolo) e significativo successo lo potremo vantare.
Questo avverrà se, ignorando ogni sterile polemica ed inutile provocazione, tutti i componenti, simpatizzanti e sostenitori del Comitato lavoreranno insieme con rinnovato entusiasmo.
Lorenzo Santovincenzo