giovedì 28 febbraio 2013

Sabato mattina si ripulisce piazza Ormea a Casalotti. Torna il Decoro Day



E' un appuntamento fisso da non mancare. La 14° edizione del Decoro Day nel 18° Municipio arriva a Casalotti, uno dei quartieri più bisognosi di attenzione e tutela. Diamo il nostro segnale contro l'incuria. Le buone pratche sono contagiose!

Basta un fil di vento

Le immagini e la denuncia arrivano da Malaroma che ha pubblicato la vergognosa situazione della nuova Fiera di Roma. Vogliamo riproporre la parte del suo post relativo ai cartelloni: diversi impianti sradicati dal vento e gettati in terra. Avrebbero potuto ferire qualcuno, cadere su auto in sosta.
Ma soprattutto sono un simbolo di estrema precarietà. La precarietà della legalità a Roma, la fragilità di un Paese che potrebbe accasciarsi su se stesso, in uno dei momenti di crisi istituzionale più profonda che abbia mai vissuto l'Italia.




mercoledì 27 febbraio 2013

Il degrado (ambientale) post-elezioni

Ci scrivono in molti per denunciare la condizione disastrosa sotto le plance elettorali. Manifesti gettati in terra come se tutto fosse trasformato in una gigantesca discarica. In particolare abbiamo ricevuto una segnalazione dalla zona di Colli Aniene. Siamo andati a fare un sopralluogo e lo spettacolo che ci si è presentato era questo

L'area "verde" di via Grotta di Gregna
Cartelloni, plance e manifesti in terra: avete mai visto una cosa del genere?
Via Igino Giordani (zona Verderocca-Fiorentini)
Da Roma nord, ci arriva invece la segnalazione del lettore Giuseppe F. che definisce la situazione delle plance post-elezioni su corso Francia "uno schifo indegno". Ecco la sua foto


E se il cambiamento di cui tutti si riempiono la bocca iniziasse da qui?

martedì 26 febbraio 2013

Defissione a 5 Stelle

Non si sa chi governerà questo paese. Non si sa se si tornerà a votare, se ci sarà una grande coalizione, se destra o sinistra faranno un'alleanza con il movimento di Grillo. Ma una cosa è certa: gli unici che non hanno usato manifesti per pubblicizzarsi, sono oggi il primo parito italiano. E hanno raggiunto percentuali che nessuno si sarebbe aspettato. E' la prova che mettere i manifesti non serve ad altro che a degradare e insozzare le città. 

Ecco cosa hanno deciso di fare alcuni esponenti locali del 5stelle: staccare la cartaccia abusiva che deturpa un muro di Roma. Un'azione anti-degrado che si è svolta domenica 17 febbraio e che vi mostriamo solo oggi, a urne chiuse. Per riflettere e sperare in un futuro diverso.







http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/roma2013/2013/02/manifesti-abusivi-quanto-ne-sono-responsabili-i-candidati.html

lunedì 25 febbraio 2013

Le porte delle meraviglie

Anche stamattina il cielo plumbeo prometteva una giornata di disagi e freddo.
Ho chiuso il cancello alle mie spalle e mi sono avviato in silenzio ad affrontare un'altra giornata da dimenticare tra traffico, mezzi in ritardo, scortesia e sguardi in cagnesco.
Le prime gocce di pioggia, grige e gelide, come un pianto dal cielo, cadevano stancamente sull'ombrello,già mezzo inservibile per un leggero colpo di vento,acquistato ieri sera all'uscita della metro in mezzo a un nugolo di venditori ambulanti che come un'ala protettiva e invadente aspettavano i malcapitati dimentichi del prezioso aggeggio.
Camminavo a testa bassa, immerso in pensieri opachi, ma arrivato in fondo a Via Mattia Battistini fui abbagliato da un'apparizione:
la porta verso un mondo di bellezza
Un messaggio elettrizzante! Un messaggio di bellezza e speranza, quasi un cordiale nella fredda mattinata.
a destra o a sinistra...solo bellezza e modernità!
Fermo, attonito, basito da tanta abbondanza di colori non riuscivo a proferire parola
un museo sconosciuto

Arte moderna
Il mio stato d'animo era cambiato di colpo. Colmo di gratitudine, con gli occhi lucidi mi chiedevo come poter ringraziare questi benefattori che avevano donato al popolo tanta bellezza.
un dono al popolo afflitto
intanto stupito e quasi sorridente mi aggiravo tra le porte delle meraviglie, quasi come in un labirinto rinascimentale
porte delle meraviglie..per tutti! Non è magnifico?

non potevo però fare a meno di chiedermi perchè, si..perchè tanta ingratitudine, tanta gratuita cattiveria verso questi mecenati. Un museo di arte moderna per tutti, gratis, in Via di Boccea e c'è gente che ancora contesta, sbeffeggia, protesta. Difficile comprendere i tortuosi percorsi del pensiero!

i soliti vandali! Che razza di paese...



Un raggio di sole, quasi innaturale, colpì il mio volto assorto nei pensieri. Guardavo gli ostinati fiori e gli invadenti alberi che mettevano a repentaglio queste incomparabili opere d'arte.
"Ma insomma perchè non danno un pò di diserbante e non abbattono questi pini infestanti?"..così pensavo a voce alta
piante infestanti (oh..quelle verdi, che avete capito?)

Mi rincuorai subito però; in bella vista di fronte a me, tra le odiose piante infestanti svettava un magnifico totem disponibile per accogliere altre opere d'arte..si ..si..quella società che giustamente taglia i rami per mettere altri totem, ma siiiii...la stessa che fa condannare gli antistorici blogger che scambiano l'arte moderna con gli abusi. Il cuore esultava! Dai, dai..ci penseranno loro a tagliare questi maledetti alberi. Se aspetti il Comune...
Certo la primavera è alle porte (delle meraviglie..) e bisognerà lavorare duramente ma orsù, grazie alle elezioni comunali possiamo ben sperare in altre migliaia di porte verso un'estasiante bellezza!!

.......e non perdete la sezione su 2 piani!!

domenica 24 febbraio 2013

Loro monitorano, ma queste le vediamo solo noi

Curioso, i vigili le Vele pubblicitarie parcheggiate in sosta pericolosa e abusiva sulle strade e le piazze del Municipio II non le trovano mai.... sono come fantasmi...

E certo, se vai a controllare il giorno dopo.

Ma alla mia richiesta di avere un numero telefonico diretto per chiedere l'intervento immediato e beccare le Vele in flagranza di violazione il II Gruppo della Polizia di Roma Capitale non ha mai risposto....

Lorenzo G.







Caro Lorenzo, abbiamo centinaia di testimonianze che dichiarano che anche quando le vedono tirano dritto. Del resto se non riescono a sanzionare quelli fermi come si fa a chiedergli di sanzionare quelli che possono scappare?


venerdì 22 febbraio 2013

Uno che usa questi metodi per pubblicizzare la propria sede che farà una volta eletto?

Lungotevere Flaminio

Accanto ad un palazzo storico, progettato dall'architetto Gra, il cartellone immenso di un candidato che in un paese normale avrebbe usato una targa in ottone sulla porta.


Notare l'impalcatura che è stata appositamente costruita.



Proprio un bell'esempio nella città più cartellonata del mondo. Si capisce con chiarezza quale sarà il programma di questo candidato per regolamentare il settore affissioni.


giovedì 21 febbraio 2013

Il parco di Veio finalmente respira: eliminati tutti i cartelloni al suo interno

La buona notizia arriva direttamente dall'ente Parco di Veio che con una nota ufficiale comunica che tutti gli impianti pubblicitari che sfregiavano una delle aree più belle del Lazio sono stati eliminati.

"Praticamente - si legge nella lettera - non esiste più alcun impianto pubblicitario all'interno dell'area protetta, eccezion fatta per sporadiche recidive o nuove installazioni che come da prassi consolidata verranno segnalate".

La rimozione di un cartellone all'interno del parco

La notizia ci è stata data dall'architetto Bosi, di Vas (Verdi Ambiente e Società) che più di tutti si è battuto per liberare il Parco dall'invasione della pubblicità. A dimostrazione che l'impegno tenace - e Bosi da anni non si risparmia per la tutela delle aree protette - porta a buoni risultati.


Resta adesso da risolvere la questione di alcune decine di cartelloni installati in prossimità del Parco. Ne parla lo stesso Ente definendoli "un serio pregiudizio all'immagine e al paesaggio". Per questo chiedono la convocazione di un tavolo con la Soprintendenza ai beni architettonici insieme alla Soprintendenza ai beni archeologici, come è stato fatto per l'Appia Antica.

Seguiremo l'evolversi della vicenda.

mercoledì 20 febbraio 2013

Perfino dall'Ecuador vengono a imbrattare Roma!

Non bastavano le migliaia di manifesti che hanno incartato la nostra città per le elezioni. Non bastavano le plance gialle e ruggine piantate ovunque.

Si vota in Ecuador? Il "modello Roma" viene subito imitato. E così l'intero quartiere Flaminio, nella zona di piazza Mancini è stato ridotto così.

Il muretto di piazza Mancini, noto per il telefilm "I ragazzi del Muretto"
Tutti gli alberi del giardino sono stati danneggiati

Colla che non andrà più via


Va bene che paese che vai, usanza che trovi. Ma possibile che tutti devono venire a rendere Roma il luogo più disgraziato del mondo?

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Grazie a Vittoria M. per le foto e la preziosa segnalazione

martedì 19 febbraio 2013

Anche stavolta i blog avevano ragione: plance elettorali e mendicanti sotto i riflettori

Quando si dice che gli urban blog fanno un'informazione diversa, nuova, radicata sul territorio!

Tutti i giornali si sono affiancati alle proteste dei nostri siti e delle associazioni cittadine per denunciare lo scandalo unico al mondo delle plance elettorali.

Dopo l'esposto presentato da Cittadinanzattiva, anche Italia Nostra - storica associazione ambientalista - ha alzato la voce per difendere i monumenti deturpati da filari di ferro arrugginito. "Appaiono plance dove le Sovrintendenze non dovrebbero aver dato il permesso", scrivono in un comunicato al quale è allegata questa foto che parla da sola.

Panorama al Circo Massimo
E proprio di Italia Nostra parla il Corriere della Sera in un lungo articolo che cita anche Bastacartelloni.it come fonte di informazione e di fotografie dello scandalo.

I siti di Repubblica e Paese Sera raccontano della diffida presentata da Cittadinanzattiva mentre l'edizione cartacea di Repubblica parla di un altro abuso tutto romano della campagna elettorale: i gazebo dei partiti presenti in troppe piazze. Anche questo tema era stato sollevato dal nostro e da altri blog con largo anticipo.

Gazebo elettorale nel IV° Municipio

Insomma giornate positive per l'informazione romana, troppo spesso distratta su decoro e degrado. Vi segnaliamo anche un interessante reportage di Giuseppe Scarpa sul sito di Repubblica sul racket dei mendicanti disabili: "Il business sulla pelle degli ultimi", nel quale viene raccontato lo sfruttamento e il controllo capillare del territorio da parte delle organizzazioni mafiose. Perchè dietro al degrado non ci sono solo le brutture estetiche. Ma anche questo i nostri lettori lo sanno da molto tempo.


lunedì 18 febbraio 2013

Treni regionali: in soli 40 giorni danni da vandalismo per 230mila euro. Il costo del degrado è sempre più alto


Quando si comprenderà che le devastazioni operate dai writer rappresentano un costo sociale insostenibile sarà troppo tardi. Tutti pensano si tratti di problemi secondari: "Che te frega, na scritta sur muro nun fa male a nessuno". E invece fa male, molto male. Incide pesantemente sulle casse pubbliche e sottrae soldi ai servizi che tutti usiamo.

A leggere i dati pubblicati da Ferrovie dello Stato, si prova un brivido lungo la schiena.
  • Dal primo gennaio ad oggi, Trenitalia Lazio ha subìto danni per 230 mila euro. 
  • In poco più di 40 giorni, sono stati devastati 50 treni, più di un treno al giorno
  • Nel 2012 sono stati spesi 3 milioni e 850 mila euro per tentare di rimediare agli atti vandalici.
  • I writer hanno imbrattato 7.800 mq di superfici esterne e interne dei treni regionali.
Questi sono numeri da guerra civile, non da normale degrado. Pensateci, signori amministratori, perchè la responsabilità è soprattutto della vostra inerzia.


Gli interni del treno Fr1 Orte - Fiumicino

venerdì 15 febbraio 2013

Le plance elettorali sono pericolose per pedoni e disabili. Esposto delle associazioni in Procura. Ma il Comune mette altre 350 plance sul territorio

via Panaro, un pericoloso 'corridoio'

Abbiamo molte notizie da darvi sulle plance elettorali.

IL COMUNE NE FA INSTALLARE ALTRE 350

La gravità della cosa si commenta da sola. Nelle strade già sfigurate da questa roba da terzo mondo, il Campidoglio dà il via ad un altro 25% di plance che andranno a provocare altri migliaia di buchi. Ecco la delibera di pochi giorni fa. Leggetela nella penultima pagina, dove si parla di 8 spazi in più per ogni impianto esistente. Uno schifo!


ESPOSTO DELLE ASSOCIAZIONI ALLA PROCURA

Cittadinanzattiva Lazio ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica per il danneggiamento dei marciapiedi, per il procurato pericolo ai pedoni e ai disabili alle fermate degli autobus, per violazione delle norme di tutela paesaggistica. Inoltre una diffida è stata inviata al Comune perchè ricollochi al più presto gli impianti pericolosi.



Una fermata dei bus sommersa dalle plance

IL MESSAGGERO PUBBLICA UN LUNGO ARTICOLO

Qui potete leggere il bel pezzo de il Messaggero nel quale si racconta delle ultime mosse delle associazioni, del dossier fotografico che prova lo scandalo (alcune delle foto sono state scattate dalla nostra redazione e le vedete pubblicate in questo post) e del milione e 200 mila euro che occorrerà spendere per chiudere 23 mila buchi presenti nei marciapiedi.

E' STATO IL COMUNE A DECIDERE DOVE INSTALLARE LE PLANCE

Questo ammasso di lamiera arrugginita è stato installato su piccoli spartitraffico, accanto a fermate degli autobus, a ridosso di monumenti e aree archeologiche. La scelta dei luoghi dove sono stati piantati è stata tutta della Giunta comunale che ha stabilito con precisione i punti della città da bucare.

Lo dimostra questa altra  delibera comunale che vi mostriamo oggi. Leggetela con attenzione: sono state piantate 1400 plance da 32 pannelli ciascuna, cioè 44mila e 800 facciate in decine, centinaia di posti dove sarebbe assolutamente vietato dalle leggi e dai regolamenti. La parte finale della delibera contiene proprio un dettagliato elenco dove collocare i cartelloni.

ENNESIMO ESEMPIO DI PERICOLO
 
Guardate questi impianti: al centro di un piccolo spartitraffico nel decimo Municipio. Basta una ventata per farli cadere sulle auto di passaggio con il rischio di incidenti anche gravi.

via Walter Procaccini

Davvero in Campidoglio non hanno niente da rimproverarsi? Davvero non ci sono modi più civili e moderni per fare pubblicità elettorale?


Dalle plance elettorali a quelle fisse. Il quesito di una lettrice

In questi giorni parliamo molto delle disgustose strutture elettorali che un vantaggio almeno lo hanno: sono provvisorie. Dopo alcuni mesi di permanenza, tornano ad arrugginire in qualche dimenticato magazzino.

Roma, però, non si fa mancare niente. E lungo le sue strade, ci sono tante plance permanenti, ricettacolo di manifesti e cartaccia di ogni tipo. Ecco cosa ci scrive una lettrice, che ci manda anche queste fotografie.

Cari amici di Bastacartelloni,

è possibile affiggere dei tabelloni pubblicitari permanenti lungo i muri di una caserma o di un asilo nido comunale?

Vittoria M.

L'oscena lamiera di via Sacconi
L'intero perimetro della caserma dei carabinieri è ridotto così
L'esterno dell'asilo nido Pollicina, viale Pinturicchio

A Vittoria, rispondiamo che purtroppo queste strutture fisse sono autorizzate e deturpano Roma da molti anni. Se i regolamenti venissero rispettati, non dovrebbero ospitare "lasagne" di manifesti ma solo pochi annunci col timbro del Comune. Ovviamente così non è e dunque costituiscono un'altra forma di degrado incontrollato. Sperando che prima o poi si faccia pulizia nelle zone segnalate dalla nostra amica, e su tanti altri muri, come quello che cinge il Bioparco, in viale Aldrovandi.