lunedì 31 ottobre 2011

Guarda chi si rivede! I vasoni-cartelloni

Per la serie: a volte ritornano! I famigerati vasoni-cartellloni che tante polemiche suscitarano durante la Pasqua del 2011 sono riapparsi in varie zone di Roma, soprattutto nel secondo Municipio, negli stessi, identici punti in cui si trovavano 6 mesi fa.
Allora, con un blitz degno di Al Capone, furono piazzati nel cuore della Capitale, a piazza di Spagna e solo dopo innumerevoli segnalazioni dei residenti e delle associazioni furono spostati. La notte tra la domenica di Pasqua e il lunedì dell'Angelo, furono trasferiti nel secondo Municipio.
L'assessore Gasperini garantì che quegli impianti non godevano di alcuna autorizzazione e che dunque non li avremmo più visti in giro.
E invece, ecco alcune fotografie scattate oggi a Roma.




Sono esattamente dove erano allora, dove cioè, il Campidoglio disse di non averli autorizzati.
Qui, come si presentava il ponte Risorgimento oggi


Qui invece, ad aprile 2011



Lungotevere delle Navi oggi




Lungotevere della Navi ad aprile scorso



E potremmo andare avanti ancora a lungo. Perfino le targhette identificative sono le stesse.

A questo punto presentiamo ai nostri lettori tre alternative:

1) I vasoni-cartelloni non erano autorizzati allora e non lo sono neanche oggi, ma la ditta se ne frega e li piazza dove meglio crede, con la scusa della Festa del Cinema.
2) I vasoni-cartelloni godevano di autorizzazione sia all'epoca che oggi e l'Assessore Gasperini disse una cosa non vera.
3) In Comune non sanno neanche cosa sia autorizzato e cosa non lo sia. La mano destra non sa cosa fa la sinistra.

Quale delle tre ipotesi vi convince di più? Purtroppo, qualunque sia la risposta giusta, lo sconforto è grande.

domenica 30 ottobre 2011

La nostra lotta approda a Montecitorio: interrogazione dell'on. Melandri al Ministro Galan

Il ministro dei Beni Culturali, Giancarlo Galan non potrà dire di non essere stato avvisato dello scandalo senza fine dei cartelloni pubblicitari a Roma. A sollecitare un suo intervento e quello delle sovrintendenze è un suo predecessore, l'ex titolare della cultura, oggi deputata del PD, Giovanna Melandri.
L'onorevole Melandri ha depositato un'interrogazione scritta al Ministro nella quale denuncia la gravissima lesione al decoro e all'immagine della capitale provocata dai cartelloni.
Ecco come l'agenzia AdnKronos riassume in questi ottimi due lanci, l'iniziativa di Giovanna Melandri, ricorda la battaglia del nostro Comitato e l'invio delle cartoline anti-degrado che hanno finalmente svegliato alcuni politici da un torpore ingiustificabile. Vi invitiamo a leggere attentamente le parole usate dall'on. Melandri e la lucida fotografia della situazione tracciata in questa interrogazione.

Roma: Melandri (Pd), cartelloni pubblicitari ledono la città e i suoi monumenti

(Adnkronos) - Un'interrogazione a risposta scritta e' stata presentata dalla deputata del Pd Giovanna Melandri al ministro dei Beni culturali, Giancarlo Galan sulla questione dei cartelloni pubblicitari a Roma. ''Negli ultimi anni -scrive Melandri- nella citta' di Roma, il settore delle affissioni e degli impianti pubblicitari ha visto l'esplodere di un grave fenomeno consistente nella esponenziale moltiplicazione su tutto il territorio cittadino di numerosissimi nuovi impianti pubblicitari di ogni foggia e dimensione''.

Un problema questo recentemente sollevato nella Capitale dal 'Comitato Basta Cartelloni', che ha ideato una campagna con delle cartoline inviate alle principali istituzioni del Paese, della quale hanno riferito i principali organi di stampa. Il 'Comitato' inoltre attraverso il sito (www.bastacartelloni.blogspot.com), denuncia quelle che definisce ''situazioni di inquinamento visivo da cartelloni non piu' tollerabili''. Nell'interrogazione Melandri sottolinea che i cartelloni pubblicitari ''vengono spesso collocati in luoghi e situazioni tali da ledere in maniera significativa all'immagine ed alla visione della citta' e dei suoi monumenti, inquinando gravemente il paesaggio urbano e compromettendo il decoro di Roma''. (segue)

(Adnkronos) - Inoltre, si legge ancora nell'interrogazione, ''l'abusivismo si e' acuito nel settore delle affissioni, tale per cui molti nuovi impianti vengono collocati senza autorizzazione, in spregio di ogni norma di tutela del patrimonio storico, culturale e monumentale''.
Melandri denuncia anche l'amministrazione comunale di Roma, ''che non riesce ad arginarne la dilagante illegittimita'; prova ne sia l'episodio, denunciato dai cittadini romani, relativo alla campagna contro l'abbandono dei cani, la quale promossa ed attuata dal Comune di Roma come iniziativa istituzionale, ha visto manifesti della stessa amministrazione affissi su impianti abusivi, peraltro gia' sanzionati dagli organi municipali''.
Amministrazione, rimarca la deputata del Pd, che nonostante le segnalazioni e le proteste, ''non si e' determinata ad agire in maniera incisiva per arginare la grave situazione creatasi''. Sottolineando gli ''enormi danni all'immagine turistica e monumentale della citta''' che tutto cio' comporterebbe, Melandri chiede a Galan se ''abbia valutato di sollecitare l'intervento delle Soprintendenze competenti e se da queste sia stata segnalata la grave situazione''.
29 ottobre 2011




Aggiornamento: la notizia è stata ripresa da Repubblica sia sul cartaceo che sull'online.

venerdì 28 ottobre 2011

Avvisiamo le ditte pubblicitarie, che a viale Buozzi c'è ancora un piccolo spazio! Accorrete!

Cominciamo dal bellissimo Ninfeo di Valle Giulia perchè tra poco, da viale Buozzi, non si vedrà più! Due nuovi, enormi buchi stanno per ospitare l'ennesimo mega-cartellone di questa martoriata strada. E lo spettacolo di questa foto cambierà per sempre (speriamo di no!).


L'attenzione sul tratto di viale Buozzi compreso tra le Belle Arti e piazza Don Minzoni, fu sollevata il 4 ottobre da una lettrice del Corriere della Sera che chiese aiuto al quotidiano  per arrestare l'invasione degli impianti, arrivati oramai a saturare l'intero viale. La signora segnalò che un nuovo mostro era in allestimento verso la fine della strada. Ma la risposta pubblicata sul Corriere - che interpellò il 2° Municipio - fu disarmante: "Non risultano nuovi impianti e quelli che ci sono, sono regolari". Eppure non ci voleva molto a verificare, come abbiamo fatto noi, che il cartellone stava per comparire. Ecco la foto che scattammo il 5 ottobre



Naturalmente questo cartellone è stato completato pochi giorni dopo. Così la signora torna a scivere al Corriere. In questo caso è l'Assessorato che risponde spiegando che l'impianto serve ad "adeguare le tipologie in tutta la città". Ma quale adeguamento, se prima lì non c'era niente?? Si adegua qualcosa che esiste, non un cartello che non è mai stato piantato!
Il risultato di questa commedia degli equivoci, di questo rimpallo di responsabilità, di questa totale mancanza di controllo del territorio è la nuova, ennesima, installazione di un 3x2 che apparirà nei prossimi giorni. Coprirà la vista di una delle più belle ville rinascimentali di Roma. Sfregerà ulteriormente una strada che in 900 metri, ospita il numero di cartelloni che Parigi accoglie in un intero arrondissement!





giovedì 27 ottobre 2011

Via Tiburtina: come cancellare in un solo colpo sicurezza, decoro e legalità!

Tralasciamo per un momento le norme del Codice della Strada e dello stesso Regolamento sulle Affissioni del Comune (la famigerata delibera 37) che vietano l'installazione di cartelloni su uno sparitraffico come questo della foto. Se anche fosse ammesso dalle leggi (ma non lo è!), quale persona di buon senso potrebbe tollerare uno spettacolo del genere?


Siamo in via Tiburtina, 3° Municipio, nel tratto compreso tra via Casal Bruciato e via Monti Tiburtini. In poche centinaia di metri, una selva di cartelloni che costituisce un grave pericolo per la sicurezza stradale come dimostrato dai troppi incidenti accaduti a Roma negli ultimi mesi.
Alcuni di questi impianti, poi, non sono neanche inseriti nella Banca Dati del Comune. Come questo cartello, apparso poche settimane fa, con una targhetta NBD che è il segno più evidente del degrado e del caos che regna.


Nello stesso martoriato spartitraffico, all'altezza di via Sante Bargellini e dei numeri civici 655 e 455 ecco altri cartelloni, posizionati nottetempo, senza alcuna targhetta identificativa nè cimasa.



E' solo un piccolo ma tragico esempio. Basta infatti percorrere le nostre consolari, le strade di scorrimento e le vie minori per assistere a scene simili e scoprire migliaia di abusi e illeciti.
Anche se i nostri lettori più affezionati conoscono a fondo la situazione, è bene ricordarlo a tutti, a pochi giorni dal dibattito in Consiglio Comunale sulla Delibera di Iniziativa Popolare 'Francesco Fiori' che potrebbe dare una svolta al desolante panorama romano.

mercoledì 26 ottobre 2011

Il dibattito sulla Delibera in Consiglio Comunale forse la prossima settimana

Molti lettori e simpatizzanti ci hanno chiesto notizie sull'esame della Delibera Popolare da parte del Consiglio Comunale. Non vi abbiamo aggiornato prima per il semplice motivo che fino ad ora non c'è stato alcun dibattito. Anche la seduta di lunedì scorso è stata dedicata alla questione taxi, facendo slittare tutti gli altri provvedimenti all'ordine del giorno, tra cui appunto la nostra Delibera 'Francesco Fiori'.
Non si sa ancora con certezza quando l'aula di Giulio Cesare esaminerà il provvedimento. Sembra infatti probabile che anche domani, giovedì 27, si continuerà a parlare di taxi.
Il Comitato, comunque, continua a presidiare i lavori del Campidoglio. Lunedì erano presenti alcuni di noi e anche giovedì invieremo una rappresentanza. Con l'occasione stiamo contattando numerosi consiglieri di maggioranza e opposizione per spiegare loro le nostre ragioni, la bontà della Delibera e la necessità sempre più impellente di intervenire per fermare lo scempio prodotto dai cartelloni. A parole tutti sembrano concordi, ma non è detto che questa apparente disponibilità si concretizzi poi in un voto a favore. 

Continuiamo a ripetere che l'iniziativa proveniente da 10mila cittadini, di ogni colore politico, possa essere la giusta occasione per un voto bipartisan. Per questo dobbiamo far sentire la nostra voce soprattutto il giorno in cui l'Aula discuterà la Delibera.
Secondo alcuni potrebbe essere mercoledì 2 novembre. Ma la certezza l'avremo solo nei prossimi giorni. La Delibera per ora resta calendarizzata al punto successivo a quella dei taxi, per cui continuate a tenere d'occhio il Blog perchè vi avviseremo per tempo per una massiccia presenza in Consiglio Comunale.

martedì 25 ottobre 2011

Ragazzi che botta ...!!! - 3

Ancora un incidente che vede coinvolto un impianto pubblicitario. E' accaduto in Via Leone XIII presumibilmente la notte tra venerdì 21 e sabato 22 ottobre. Le foto mostrano l'impianto ancora giacente (pericolosamente) sullo spartitraffico, dopo essere stato segato; in seguito all'incidente infatti l'impianto è rimasto molto tempo a pencolare pericolosamente verso la strada.






Per il codice della strada quell'impianto lì non ci poteva stare e le motivazioni di tali norme attengono alla sicurezza stradale. A nulla valgono discorsi quali "allora tagliamo tutti gli alberi dagli spartitraffico" oppure "l'impianto ha impedito che il veicolo finisse sulla carreggiata opposta". Il codice della strada è stato disegnato per garantire la sicurezza degli utenti della strada, siano essi pedoni o veicoli. E' semplicemente pazzesco che nella città di Roma ancora vengano ammesse deroghe a tali norme di sicurezza. Praticamente valgono molto di più i soldi che il Comune ottiene dai cartelloni delle tante vite umane messe a rischio.

Ricordiamo il motociclista che perse la vita in Via Veneto finendo contro un impianto pubblicitario.
Ricordiamo gli altri casi di incidenti che hanno visto coinvolti impianti pubblicitari.
Ricordiamo i ripetuti interventi del Ministero dei Trasporti affinché il Comune rispetti l'obbligo di garantire la sicurezza della circolazione stradale nell'ambito delle proprie competenze, interventi sollecitati dall'infaticabile azione dell'arch. Bosi dell'associazione V.A.S.

Di quante altre notitiae criminis ha bisogno la Procura di Roma per aprire un fascicolo?

lunedì 24 ottobre 2011

Per prendere la Tangenziale si dovrà svoltare a destra o sinistra?

Cose che si vedono solo a Roma. Anzi che non si vedono! Come questa indicazione stradale, in via dei Campi Sportivi, 2° Municipio. E' stata coperta da un bel cartellone nuovo nuovo, piantato proprio in corrispondenza dell'incrocio. Per chi proviene dall'Acqua Acetosa è impossibile vedere la freccia che indica la direzione giusta per imboccare la Tangenziale Est. E poco più in basso la segnalazione del parcheggio di scambio della Ferrovia, ovviamente coperta anch'essa.



La cosa più grave è che si tratta di un cartellone Spqr, cioè di proprietà di Roma Capitale ma dato in concessione ad una ditta privata. Dovrebbe essere installato nel pieno rispetto delle regole. Ma dove regna l'anarchia, non c'è nulla di cui stupirsi!
Un'ultima raccomandazione: se passate in quella strada, non giratevi dalla parte opposta, verso i campi sportivi, perchè lo spettacolo che vedrete è davvero raccapricciante, come mostra la foto qui sotto.

Questa mattina alle 11.30 tutti in ascolto di Radio Popolare!

Vi hanno piantato l'ennesimo cartellone sotto casa? Siete stanchi di vedere le strade di Roma ingolfate di impianti pubblicitari dalle dimensioni e forme mostruose? Ospiti della trasmissione 'La casa della città', in onda su Radio Popolare Roma, alcuni componenti del Comitato Promotore, esponenti politici di maggioranza e opposizione in Campidoglio, esperti del settore.
Per un'ora potrete telefonare, far sentire la vostra indignazione e dare voce ai quartieri della Capitale.

Radio Popolare Roma si trova sulla frequenza 103.3 o in streaming sul sito http://www.radiopopolareroma.it/

Per intervenire in diretta: 06 899291   per inviare sms 393 8992913

per inviare email diretta@radiopopolareroma.it

sabato 22 ottobre 2011

E' un parapedonale, un'insegna o cos'altro?

Quando affermiamo che il mercato della pubblicità esterna a Roma è stato rovinato dal proliferare dei cartelloni, siamo in buona compagnia. Anche le agenzie pubblicitarie hanno capito che ormai il cittadino non viene più raggiunto dal messaggio affisso sui manifesti: ce ne sono troppi, piantati ovunque e senza alcun criterio. Ecco allora spuntare nuove forme di impianti: in via Veneto questo strano accrocco è il segno della disperazione degli stessi creativi che a Roma non sanno più cosa fare per colpire la fantasia.


Non è un parapedonale e non è un'insegna. E' solo l'ennesima prova del far-west che regna nella nostra città. E se tutti decidessero di costruire sui parapedonali aggeggi del genere?
Eppure per pubblicizzare questo marchio, in via Veneto i cartelloni non mancano di certo. Solo nella foto qui sotto, si vedono 6 plance 1x1 e in tutta la strada ce ne saranno almeno 50. Ma tanto chi li guarda più?




Ecco il risultato che è stato raggiunto con la deregulation del settore. Gli sponsor non ottengono visibilità, le agenzie sono insoddisfatte, i cittadini indignati e esasperati!

venerdì 21 ottobre 2011

Lunedì mattina a Radio Popolare si parla di cartelloni. Intervenite tutti!

Se non vi piace affatto l'attuale situazione della cartellonistica pubblicitaria a Roma, se pensate di avere idee o suggerimenti su come migliorarla (e ci vuole veramente poco, perchè peggio di così non si può), lunedì 24 ottobre dalle ore 11.30 alle 12.30 avrete un'ora per intervenire a Radio Popolare Roma.
Sintonizzatevi sulla frequenza 103.3 per ascoltare e telefonare alla trasmissione 'La casa della città'. In studio oltre ad un esponente del Comitato Promotore, ci saranno altri ospiti con i quali si parlerà della politica capitolina sulle affissioni e della nostra delibera di iniziativa popolare che sta per concludere il proprio iter.

Per intervenire in diretta, il numero è 06 899 291. Per inviare sms 393 899 2913

L'emittente si può ascoltare anche in streaming sul sito http://www.radiopopolareroma.it/

giovedì 20 ottobre 2011

Niente di fatto: la discussione della Delibera slitta alla prossima settimana

Come era prevedibile, la seduta di oggi pomeriggio del Consiglio Comunale non si è occupata della Delibera di Iniziativa Popolare 'Francesco Fiori'.
Il nubifragio ha provocato un notevole ritardo nell'inizio dei lavori e - quando finalmente si è raggiunto il numero legale - l'Aula ha proseguito nel dibattito sui taxi. Dunque tutto rimandato alla prossima settimana, probabilmente giovedì 27, ma saremo più precisi nei prossimi giorni e vi avviseremo per tempo.

Ringraziamo comunque i cittadini che oggi hanno voluto assistere alla seduta. Oltre una delegazione del Comitato Promotore, infatti, sono venuti a portare il loro sostegno altri simpatizzanti e lettori dei Blog antidegrado. Una partecipazione importante della quale andiamo orgogliosi e che speriamo sia ancora più numerosa quando si terrà il vero dibattito sulla Delibera. Segno che il tema cartelloni è sempre più sentito e vissuto come un'emergenza da tanti romani e non solo romani (dato che oggi tra i sostenitori della nostra battaglia c'era anche un cittadino americano!).

Anche se il Consiglio Comunale non si è occupato del provvedimento, non abbiamo perso tempo. E' stata l'occasione per parlare con numerosi consiglieri di maggioranza e opposizione e spiegare loro le ragioni di chi non sopporta più il far-west dei cartelloni. E da parte di molti esponenti di tutti i partiti abbiamo ottenuto comprensione e promesse di appoggio. Speriamo che queste promesse si trasformino in gesti concreti.

Dunque la battaglia in aula Giulio Cesare è solo all'inizio!


mercoledì 19 ottobre 2011

ATTENZIONE! La Delibera arriva in Consiglio Comunale: il dibattito domani o la prossima settimana!

Forse ci siamo! La Delibera di Iniziativa Popolare che metterebbe fine allo scempio della cartellonistica romana è stata finalmente calendarizzata. E' stata inserita all'ordine del giorno del Consiglio Comunale di domani, giovedì 20 ottobre, alle ore 15.00 e poi nuovamente lunedì 24 ottobre.

Alla fine quello che è un nostro diritto, il diritto di oltre 10mila cittadini che hanno sottoscritto la Delibera, viene rispettato anche se con un ritardo imperdonabile rispetto ai regolamenti capitolini.
MA LA COSA PIU' GRAVE E' CHE NON SIAMO STATI AVVISATI: il Comitato Promotore, che tra l'altro può e deve svolgere interventi durante la discussione, non è stato avvertito! Abbiamo scoperto della calendarizzazione solo controllando gli ordini del giorno del Consiglio. E' una omissione grave, per la quale domani protesteremo formalmente con la Presidenza dell'Assemblea Capitolina. Questo modo di procedere da parte del Campidoglio puo` compromettere i diritti di partecipazione dei cittadini, laddove invece una discussione aperta e chiara è dovuta ad una città martoriata dall'impiantistica pubblicitaria come nessun'altra nel mondo occidentale.

In Consiglio si confronteranno le diverse posizioni e finalmente potranno venire allo scoperto tutte le contraddizioni del settore delle affissioni pubblicitarie. Finalmente tutti i romani potranno verificare con i loro occhi chi vuole riportare legalità e decoro nella città e chi invece vuole lasciare la situazione come è!

Le sedute del Consiglio Comunale sono pubbliche. E' PER QUESTO CHE INVITIAMO A INTERVENIRE IN MASSA TUTTI I NOSTRI LETTORI E SOSTENITORI. Secondo le nostre informazioni, è probabile che della nostra Delibera Francesco Fiori si discuta la prossima settimana, dovendo prima terminare l'esame del provvedimento sui taxi.
Noi comunque domani ci saremo e chiediamo a tutti di fare uno sforzo: VENITE SIA DOMANI ALLE 15.00 E POI TORNATE ANCHE LUNEDI' DELLA PROSSIMA SETTIMANA quando con maggiori possibilità, potremo assistere al vero confronto sul tema che ci sta a cuore.

Passate parola, avvisate amici e parenti. E' un'occasione importante per la città di Roma. E' il momento di una vera chiamata alle armi della partecipazione popolare!

martedì 18 ottobre 2011

Quando dicevamo che i cartelloni oscurano la vista.......!

Eh già! Lo abbiamo scritto sulle cartoline inviate a tutta la classe dirigente di questo Paese: i cartelloni sfregiano vista e prospettive come non accade in nessun'altra parte del mondo. Ma ora si sta davvero esagerando. Alcune ditte private che gestiscono in concessione da Roma Capitale gli impianti Spqr, stanno sostituendo le vecchie strutture con nuove plance. Solo che i nuovi cartelloni sono estremamente più alti di quelli vecchi e dunque vanno ad oscurare le finestre di molte, troppe abitazioni. Guardate qui, siamo in via Bertoloni, angolo via Stoppani, secondo Municipio. Il nuovo impianto sarà almeno 1 metro più alto di quello vecchio che si trova alla sua destra. E chissene importa se qualcuno non può più vedere la strada



Pochi metri più avanti, sulla stessa via, la situazione non migliora. Abbiamo chiesto ad un dipendente dell'Ambasciata dell'Ecuador che si trova a lavorare in quegli uffici cosa pensasse del nuovo cartellone davanti la loro finestra. Ha risposto che nel suo paese (sic!) non ha mai visto una cosa del genere.


Ancora più clamoroso, il caso dello storico liceo Tasso, primo Municipio. Qui, agli studenti non è concesso più affacciarsi, forse per non vedere il degrado che distrugge la nostra città. Questo impianto, in via Puglie, è stato collocato in corrispondenza della fine di via Sardegna in modo che gli automobilisti se lo trovino di fronte. Copre due grandi finestre del Liceo? Eh va beh!!!

Non va meglio sull'altro lato dell'edificio, in via Lucania, dove studenti e insegnanti che provino ad affacciarsi, trovano un bel muro di lamiera.


Sono centinaia in tutta Roma i nuovi cartelloni Spqr altissimi. Tralasciamo le norme del codice civile che parlano di distanze minime (ovviamente non rispettate in questi casi). Fingiamo di non vedere che nessuno di questi impianti Spqr ospita avvisi pubblici o manifesti (scopo principale della loro esistenza). Facciamo semplicemente appello al buon senso. Ma a chi verrebbe in mente di coprire una finestra con qualsiasi manufatto?
Non dobbiamo aspettare che ce li piantino di fronte la nostra finestra per indignarci!

lunedì 17 ottobre 2011

Spostare un cartellone di 50 metri non risolve il problema!

Riceviamo da un lettore questa lettera che volentieri pubblichiamo


Salve,

vi comunico che in riferimento al cartellone APA installato su via di Pinciana e segnalato sul Vs. blog (qui  il post del 19 luglio scorso), il suddetto impianto è stato rimosso ma... per essere spostato 50 metri più giù!
Ora l'impianto viola un'altra serie di norme quale la distanza minima dal semaforo (circa dieci metri), la prossimità  a un altro cartellone (il 3x2 che si vede sullo sfondo), il trovarsi in zona con vincolo paesaggistico (Villa Borghese è alle spalle del fotografante), senza dimenticare mai la solita devastazione del marciapiede in spregio all'ordinanza n. 266 del 22 febbraio 2010 sul rifacimento al manto stradale.

Notare poi come l'impianto faccia da "arco" a un attraversamento pedonale di quella che è la strade di collegamento tra i due quartieri più "chic" di Roma (Via Veneto e Parioli).

Ce la vedete una cosa del genere a Parigi nella strada che collega Montparnasse a  Saint Germain?

Per favore utilizzate la presente segnalazione quale denuncia che potete inviare agli uffici competenti.

Lettera Firmata



Ringraziamo questo cittadino per la sua segnalazione. Se un impianto è in violazione delle norme comunali e nazionali, non basta spostarlo di 50 metri. Occorre rimuoverlo!

domenica 16 ottobre 2011

Il mio tributo a Francesco

C'era un'operazione che era rimasta in sospeso.
La segnalazione era stata di Francesco e probabilmente ogni giorno mandava giu' un boccone amaro nel vedere il cartello persistere nello stesso luogo.

Questo è un prima e dopo che Francesco avrebbe apprezzato.


Prima


Dopo

N.B.: questo è un post personale, che non impegna in alcun modo il Comitato Promotore.
Io sono Roberto Tomassi e Francesco Fiori mi onorava della sua amicizia.

venerdì 14 ottobre 2011

A costo di passare per bacchettoni ...

Ricordate la storia delle escort a cinecittà? Quella in cui qualcuno aveva cercato di tirarci in ballo  nei probabili errori dell'amministrazione comunale.
Riportiamo di seguito il messaggio che abbiamo ricevuto oggi dall'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria:


Messaggi pubblicitari Fracomina “Sono Maddalena, faccio la escort e non sono una ragazza facile” e “Sono Maria, non sono vergine e ho una forte spiritualità”
diffusi attraverso affissioni nelle città di Roma, Bologna e Milano nel mese di agosto/settembre 2011

Con riferimento alla Sua segnalazione, desideriamo informarLa che il Comitato di Controllo, esaminati i messaggi pubblicitari in oggetto, ha deliberato di emettere ingiunzione di desistenza per violazione dell’art. 10 – Convinzioni morali, civili, religiose e dignità della persona – del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Il provvedimento ha acquistato efficacia di decisione e pertanto le pubblicità dichiarate non conformi al Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale non dovranno essere più diffuse.

Può rinvenire il contenuto del provvedimento inibitorio (n. 113/2011/ING)  nel nostro sito internet www.iap.it, nella sezione "Le decisioni del Giurì e del Comitato di Controllo".

RingraziandoLa per la considerazione, porgiamo i nostri migliori saluti.


I.A.P.
La Segreteria



Qui il link al contenuto del provvedimento inibitorio.
Non crediamo di peccare di presunzione se diciamo che in questa situazione siamo stati più bravi del Sindaco di Roma che, anch'egli evidentemente turbato dai discutibili messaggi pubblicitari, ha provveduto ad emanare un'ordinanza di rimozione forse affrettata, dando così modo alla ditta in questione di adire al TAR.
Era l'Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria che andava sollecitato e nel nostro piccolo ci abbiamo messo delle settimane ad ottenere una risposta dal Comitato di Controllo. Probabilmente se fosse stato il Sindaco ad interpellarli, segnalando l'urgenza, si sarebbero pronunciati a stretto giro. E così si sarebbe messa subito la parola fine su una storia poco edificante.

giovedì 13 ottobre 2011

E questa che roba è???

Ci abbiamo messo un po' a riprenderci dallo sconforto, ma sappiamo che il miglior modo per ricordare ed onorare Francesco è proseguire la battaglia in cui aveva messo tanta passione ed impegno con rinnovato slancio; pur consci che senza di lui sarà ancora più difficile.
Andiamo avanti quindi, ché c'è la delibera "Francesco Fiori" da far giungere in Consiglio Comunale.


Piazza San Rocco, adiacente Ara Pacis, ovvero pieno centro storico, area supermegaultra tutelata (sulla carta...); è chiaramente visibile fin dal Lungotevere.

 


Non è la perimetrazione di un cantiere; non è una struttura per un evento; non contiene nulla (vedasi terza foto).
Sui pannelli della grande “struttura” non c’è alcuna targhetta, marchio istituzionale, cartello o riferimento ad autorizzazioni od altro.
C’è solo la comunicazione pubblicitaria del nuovo modello di una nota casa automobilistica.
Per esclusione, non resta che definire “la cosa” come un impianto pubblicitario.
Di un formato, dimensioni e collocazione a nostro parere non previsti dal vigente regolamento sulle affissioni.
Chiediamo, come al solito, una verifica agli uffici comunali.

Ma ci si permetta un’osservazione, nei confronti dei rappresentanti e responsabili di quella nota casa automobilistica: una “cosa” del genere, a Parigi, a Rue de Rivoli ad esempio, ve la farebbero mettere?
Scopriamo dal sito internet della nota marca che i nuovi modelli verranno presentati all’Ara Pacis dal 20 al 23 ottobre p.v.: l’Ara Pacis utilizzata come una concessionaria...?!?

Non state facendo una buona pubblicità al vostro nuovo prodotto, anzi.
Fate un bel gesto: toglietela subito di lì e tirate le orecchie a chi vi ha mal consigliato.


Da Repubblica apprendiamo che "Il progetto è stato autorizzato da tutte le Sovrintendenze.". Sorge spontanea la solita domanda: chi controlla i controllori?

lunedì 10 ottobre 2011

FRANCESCO NON C’E’ PIU’: UN DOLORE PROFONDO SCONVOLGE IL COMITATO. LA NOSTRA DELIBERA SARA’ INTITOLATA A FRANCESCO FIORI

Siamo sgomenti, increduli, come storditi. Uno di noi, uno dei migliori, un uomo di grande qualità ci ha lasciati improvvisamente. Francesco Fiori, membro fondatore del Comitato, è scomparso sabato sera. Lui che più di tutti soffriva nell’assistere allo scempio dei cartelloni; lui che non si era risparmiato per raccogliere le firme per la Delibera Popolare lavorando di notte e sedendo ai tavolini di giorno; lui che curava questo blog con amore e dedizione scovando notizie, scrivendo post eccellenti. 

Lui che nella vita assisteva gli infartuati è stato tradito proprio dal suo cuore: il cuore grande di un uomo generoso, che amava profondamente Roma e per la sua città lavorava senza sosta e senza avvertire mai fatica.

La saggezza di Francesco era un punto di riferimento per tutti noi. Durante le riunioni del Comitato lo ascoltavamo in silenzio, con grande rispetto perché aveva sempre la parola giusta e l’idea vincente. Il lavoro compiuto in questi anni ci ha fatto stare a contatto molto tempo, ci ha fatto diventare non solo compagni di lotta ma amici: e la morte di un amico è devastante.

In questi casi si scrive sempre che la battaglia deve andare avanti perché chi non c’è più avrebbe voluto così: ebbene non si tratta di un’affermazione di rito. E’ per noi un dovere da oggi lottare con ancora più energia, con maggiore impegno per raggiungere il risultato che Francesco avrebbe voluto: la sua Roma non più sfregiata dagli impianti pubblicitari. Ed è per questo che la nostra Delibera verrà intitolata a Francesco Fiori. 

Alle figlie, alla compagna e tutti coloro che gli volevano bene, il cordoglio del Comitato Promotore. Francesco ci mancherai! 


Per chi volesse salutare il nostro amico Francesco, i funerali si terranno martedì 11 ottobre alle ore 11:00 nella chiesa dell'Ospedale San Camillo.

Riceviamo e pubblichiamo - Da VAS una risposta al Presidente Cassone

L'Arch. Rodolfo Bosi ha fatto pervenire il seguente messaggio ai membri del Comitato Promotore. 
"Per opportuna conoscenza del Presidente e di tutti i membri e simpatizzanti del Comitato Promotore trasmetto in allegato la lettera-diffida che ho spedito poco fa per posta prioritaria in riferimento alle gravi quanto inaccettabili dichiarazioni rilasciate dall’On. Ugo Cassone nel suo comunicato stampa dello scorso 6 ottobre.


Il Presidente della IX Commissione Commercio si é permesso di dire che la proposta di delibera di iniziativa popolare presenta notevoli elementi di illegittimità rispetto alla normativa vigente”, dando così implicitamente dell’emerito ignorante della materia non solo al Comitato Promotore, ma anche e soprattutto al sottoscritto che ha predisposto il testo tanto della delibera quanto della relazione illustrativa e che quindi non avrebbe capito proprio un bel niente.


Nella lettera-diffida stigmatizzo fortemente un comportamento del genere, spiegando i diversi motivi di censura: ne autorizzo la pubblicazione sul blog del Comitato Promotore, se riterrà opportuno portarne a conoscenza i suoi lettori.


Dott. Arch. Rodolfo Bosi"
Accogliamo l'invito dell'Arch Bosi riportando di seguito il testo integrale della sua lettera-diffida. Gli articoli del Corriere della Sera a cui si fa riferimento nel testo sono qui e qui.
 



Prot. n. 7/11                                       Al Presidente della IX Commissione per il Commercio
                                                              del Comune di Roma
                                                              On. Ugo Cassone

                                                              Ai membri della IX Commissione per il Commercio
                                                              del Comune di Roma

Oggetto – Dichiarazioni rilasciate dal Presidente della IX Commissione Commercio in merito alla proposta di delibera di iniziativa popolare.

In data 6.10.2011 sul sito www.roma.corriere.it è stato pubblicato un articolo a firma di Carlotta De Leo che ha dato notizia della lettera del 3.10.2011 con cui il Comitato Promotore della proposta di delibera di iniziativa popolare ha lamentato il grave ritardo e la conseguente mancata discussione sulla proposta e sulla sua votazione finale in aula di Consiglio ed ha invitato e diffidato  a provvedere immediatamente a questo adempimento.
Benché la lettera-diffida non fosse stata espressamente indirizzata anche al Presidente della IX Commissione Commercio,  l’On. Ugo Cassone ha voluto dare personalmente alla notizia data sul sito www.roma.corriere.it un seguito immediato, nello stesso giorno della sua pubblicazione, attraverso un comunicato stampa che si rimette in allegato per opportuna conoscenza e che la giornalista Carlotta De Leo ha fatto oggetto di un articolo pubblicato ancora sul sito www.roma.corriere.it alle ore 19,37 sempre del 6.10.2011.
Vi si dichiara che si è “pronti per licenziare il primo Piano Regolatore Impianti Pubblicitari della storia di Roma” e che sul PRIP la Commissione da lui presieduta si è riunita già diverse volte su tale tema con i Comitati, gli organi preposti di Roma Capitale e le Aziende del settore”.
Non risulta a questa associazione di essere stata mai invitata a nessuna delle suddette riunioni né che vi abbiano partecipato “Comitati” di alcun tipo, mentre la stessa relazione al PRIP conferma che “le Aziende del settore” sono state consultate addirittura in sede di redazione del PRIP, recependone per giunta alla fine alcune loro istanze.  
Il comunicato stampa prosegue affermando testualmente: “La delibera di iniziativa popolare contro i cartelloni abusivi depositata in Campidoglio nel luglio del 2010 è stata esaminata dagli Uffici il 19 ottobre 2010, quindi, quasi un anno fa. Sulle proposte avanzate all’interno della delibera da parte del comitato promotore, sono comunque stati riscontrati notevoli elementi di illegittimità rispetto alla normativa vigente, sia di carattere statale che regionale; tuttavia, la mozione popolare si è rivelata di ulteriore stimolo per l’approvazione del Piano presentato dall’Amministrazione”.
Al riguardo vanno fatte presenti le seguenti oggettive considerazioni.

1 - L’art. 4 del Regolamento di Partecipazione dei Cittadini (approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 101/1994 e s.m.i.) per gli Istituti di Partecipazione e di Iniziativa Popolare tra l'altro recita: “Il Presidente sottopone al voto del Consiglio Comunale il progetto di iniziativa popolare, accompagnato dalla relazione della commissione consiliare, entro i 4 mesi dal deposito del progetto”.
Se la proposta di delibera è stata depositata in Campidoglio il 27 luglio del 20110, come correttamente riportato dall’On. Ugo Cassone, ne deriva che entro il 27 novembre 2010 il Presidente dell’Assemblea Capitolina On. Marco Pomarici avrebbe dovuto sottoporre al voto il progetto di iniziativa popolare, su cui nel rispetto dei tempi prescritti il 19 ottobre 2010 si è pronunciato il Dirigente dell’Ufficio competente.
Ne deriva a maggior ragione che l’On. Ugo Cassone, nel riconoscere che l’esame dell’Ufficio competente è avvenuto un anno fa, non si accorge di stare ammettendo il grave ed inammissibile ritardo con cui la Commissione da lui presieduta deve ancora licenziare la “relazione” di accompagno della proposta di delibera di iniziativa popolare.

2 -  A parziale giustificazione del grave ritardo è stato fatto presente che l’On. Ugo Cassone è stato nominato Presidente della Commissione Commercio in sostituzione dell’On. Massimiliano Parsi, morto prematuramente a 35 anni.
Al riguardo si fa presente che l’On. Parsi è venuto a mancare il 16 febbraio 2011, a distanza quindi di ben 7 mesi dal deposito della delibera di iniziativa popolare, nel corso dei quali la Commissione da lui presieduta non è stata in grado di approvare la dovuta “relazione” di sua competenza.  
Ma la suddetta circostanza non può giustificare a maggior ragione l’ulteriore grave ritardo che l’On. Ugo Cassone ha permesso che si accumulasse, dal momento che in ben 8 mesi della sua presidenza non è stato fatto nessun passo in avanti.

3 – L’esame fatto per tempo dagli Uffici il 19 ottobre 2010 altri non è che la nota prot. n. 75824 con cui il Direttore del Servizio Affissioni e Pubblicità dott. Francesco Paciello ha espresso il parere che è di sua competenza e che è stato di sostanziale contrarietà alla proposta di delibera di iniziativa popolare: di questo parere sono stati portati a conoscenza tanto i membri de Comitato Promotore quanto il sottoscritto ben 9 mesi dopo, soltanto in occasione della audizione del 12 luglio 2011 concessa dall’On. Ugo Cassone.
Sulla serie delle argomentazioni che hanno motivato il parere negativo del dott. Francesco Paciello il sottoscritto a nome di VAS ha redatto le sue “controdeduzioni” poi allegate  ad una nota di accompagno trasmessa il 15 luglio 2011: altrettanto ha fatto il Comitato Promotore che il successivo 26 luglio ha trasmesso le sue “considerazioni” sul parere espresso dal Direttore del Servizio Affissioni e Pubblicità.   

4 – Nel comunicato stampa dell’On. Ugo Cassone é riportato che “sulle proposte avanzate all’interno della delibera .. sono comunque stati riscontrati notevoli elementi di illegittimità rispetto alla normativa vigente, sia di carattere statale che regionale”.
La dichiarazione non appare esplicitamente riferita al parere espresso dal dott. Francesco Paciello, che ad ogni modo nella sua nota prot. n. 75824 del 19.10.2010 non parla mai di “notevoli elementi di illegittimità rispetto alla normativa vigente”.
Con riferimento soltanto alla proposta riguardante il 3° comma dell’art. 19 il dott. Francesco Paciello sostiene che “l’abrogazione proposta è in contrasto con quanto previsto dalla L. 132/59, dalla L. 488/86 e dall’art. 23 del Codice della Strada”: si fa presente al riguardo che nelle controdeduzioni che ho trasmesso riguardo anche a questa affermazione, fatta peraltro senza nessuna dimostrazione, ritengo di avere dimostrato che non c’è contrasto  o che è comunque solo apparente.
Ne deriva che la dichiarazione riportata nel comunicato stampa deve essere intesa come un preciso “giudizio” dell’On. Ugo Cassone, che è del tutto inammissibile oltre che inaccettabile perché è stato dato anzitempo a livello personale e per giunta come “sentenza” inappellabile senza alcuna dimostrazione in qualità di Presidente della Commissione Commercio, che in tal modo viene ad influenzare il voto dei membri della Commissione quando saranno chiamati ad approvare la “relazione” di accompagno relativa alla proposta di delibera di iniziativa popolare.      

5 – Il “giudizio-sentenza” del’On. Ugo Cassone non tiene peraltro conto dei pareri di competenza dei 19 Municipi, 5 dei quali non si sono pronunciati, mentre i rimanenti 14 hanno si sono espressi in modo favorevole, senza rilevare i “notevoli elementi di illegittimità rispetto alla normativa vigente” che riscontra solo ora il Presidente della IX Commissione Commercio.

6 - Nel comunicato stampa dell’On. Ugo Cassone é inoltre riportato anche che “la mozione popolare si è rivelata di ulteriore stimolo per l’approvazione del Piano presentato dall’Amministrazione”, con un chiaro riferimento al PRIP di cui viene fatto sapere che l’approvazione del Piano Regolatore, presentato dalla Giunta e passato al vaglio dei Municipi, è dunque prevista in Commissione tra fine ottobre e novembre”.
Dal combinato delle due dichiarazioni si evince chiaramente che la proposta di delibera di iniziativa popolare, benché depositata il 27 luglio 2010, cioè addirittura 7 mesi prima della adozione del PRIP da parte della Giunta Comunale (avvenuta il 1 febbraio 2011), verrebbe al momento affossata se non altro per tutto il tempo necessario alla Commissione Commercio per licenziare in aula di Consiglio il PRIP.    
A tal riguardo si mette in grande evidenza che la finalità principale della delibera di iniziativa popolare è dichiarata nella relazione illustrativa (predisposta peraltro dal sottoscritto al pari del testo della stessa delibera) nel cui periodo finale è testualmente riportato: ”Tale intervento si rende necessario anche e soprattutto per ristabilire i criteri ed i limiti che dovrà rispettare il Piano Regolatore da redigere ed approvare secondo quanto previsto dalla delibera stessa, opportunamente depurata“.
Ne deriva che una eventuale decisione di subordinare comunque il licenziamento della delibera di iniziativa popolare al licenziamento del PRIP sarebbe inammissibile, perché presenterebbe in termini sia di metodo che di merito “notevoli elementi di illegittimità rispetto alla normativa vigente”.
In termini di metodo, oltre che ad aggravare il ritardo dei tempi, in ancor maggiore violazione dei 4 mesi prescritti dall’art. 4 del Regolamento comunale di Partecipazione dei Cittadini, si verrebbe a violare anche la priorità acquisita in ordine di tempo dalla proposta di delibera di iniziativa popolare, con il deposito avvenuto ben 14 mesi fa.
In termini di merito, l’eventuale posticipazione della approvazione della delibera ai tempi di approvazione del PRIP verrebbe di fatto ad esautorarla, svuotandola dei suoi principali contenuti, perché non avrebbe più a posteriori il diritto ed il conseguente potere di “ristabilire i criteri ed i limiti che dovrà rispettare” un Piano Regolatore già approvato in forza del vigente Regolamento di Pubblicità.

7 – La “relazione” di accompagno alla proposta di delibera di iniziativa popolare, che la IX Commissione Commercio è tenuta prima o poi ad approvare, costituisce ad ogni modo un “provvedimento” amministrativo che ai sensi del 1° comma dell’art. 3 della legge n. 241/1990 deve essere sempre e comunque “motivato: lo stesso comma precisa che “la motivazione deve indicare i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell’amministrazione, in relazione alle risultanze dell’istruttoria. Le “risultanze dell’istruttoria” debbono scaturire da tutta la documentazione prodotta e non certo dalle sole dichiarazioni fatte attraverso un comunicato stampa dal Presidente della Commissione Commercio, il quale  ha comunque il pieno diritto (anche senza la carica che ricopre, come consigliere comunale membro della Commissione) di esporre e far mettere agli atti la sua personale opinione, che andrà però valutata al pari di altre eventuali opinioni degli altri membri della medesima Commissione, ma tenendo conto soprattutto quanto meno dei seguenti atti:
-       testo depositato della delibera di iniziativa popolare;
-       relazione illustrativa;
-       pareri espressi dai Consigli Municipali;
-       parere espresso dal dott. Francesco Paciello con nota prot. n. 75824 del 19.10.2010;
-       controdeduzioni al suddetto parere trasmesse da VAS con nota del 15.7.2011;
-       considerazioni al suddetto parere trasmesse dal Comitato Promotore il 27.7.2011;
-       documenti consegnati agli atti in occasione della audizione del 12.7.2011.      
In quella che sarà la “relazione” di accompagno, che alla fine verrà approvata dalla IX Commissione Commercio, dovranno essere indicate le ragioni giuridiche (e non certo politiche) che avranno determinato la decisione in un senso anziché nell’altro.  
Appare di tutta evidenza che eventuali ragioni considerate strumentalmente come “giuridiche”, quando magari oggettivamente non lo siano, potrebbero essere facilmente censurate, impugnandone al TAR del Lazio tutti i vizi di legittimità: c’è la stessa possibilità di valido ricorso al TAR del Lazio per una “relazione” che congedi il PRIP prima ancora della proposta di delibera di iniziativa popolare a cui è dichiaratamente subordinata la sua approvazione.

In conclusione si invita e si diffida la IX Commissione Commercio ad approvare il più sollecitamente possibile la dovuta “relazione” di accompagno alla proposta di delibera di iniziativa popolare, prima di esaminare ed esprimere la pronuncia di propria competenza anche sul PRIP, tenendo nella dovuta considerazione tutti gli atti prodotti, fra cui anche le considerazioni trasmesse da VAS.

Ai sensi dell’art. 9 della legge n. 241/1990 “qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici o privati, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento, hanno facoltà di intervenire nel procedimento”: si ribadisce pertanto la piena disponibilità ad un confronto per fornire anche tutti gli eventuali ulteriori chiarimenti in particolare sulle controdeduzioni che fossero ritenuti necessari tanto dal Presidente quanto dai membri della Commissione.

Si chiede ad ogni modo di essere informato sulla data e sull’ora in cui si terranno le prossime sedute pubbliche della IX Commissione Commercio sulla proposta di delibera di iniziativa popolare, per consentirmi di potervi comunque assistere.   

Distinti saluti.

                                                                                              Dott. Arch. Rodolfo Bosi
 
Roma, 10 ottobre2011

Non sono tutti lobotomizzati

Riportiamo di seguito il comunicato stampa che abbiamo ricevuto dal consigliere del Municipio II Massimo Inches.
MASSIMO INCHES LA DESTRA

TABELLONI ABUSIVI NEL SECONDO MUNICIPIO



Roma 09 Ottobre 2011



“ Nonostante i continui  interventi della Polizia Municipale del secondo gruppo, continuano a spuntare come funghi tabelloni pubblicitari abusivi ovunque sul nostro territorio, piantati nel disprezzo di ogni regola e del vivere civile, oscurando la segnaletica stradale, senza rispettare neanche i prati e le aiuole, in contrasto anche col regolamento di polizia urbana. I cittadini sono stanchi di quello che viene abitualmente definitivo cartellopoli, ma che potrebbe nascondere qualcosa di peggio, se non di una vera e propria mafia cartellonara, vista l’organizzazione ed i mezzi di cui dispongono alcune Ditte del settore e la spregiudicatezza con cui proseguono imperterriti. Chiederò alla Polizia Municipale di incrementare l’organico addetto ai controlli e valutare la possibilità di poter abbattere e rimuovere immediatamente ogni abuso”

Lo dichiara con una nota  Massimo Inches del Gruppo La  Destra al II municipio

Consiglieri Massimo Inches 
Gruppo  La Destra al II° Municipio
Indirizzo: via Dire Daua, 11 -  00199 Roma

Vivaddio c'è ancora qualcuno tra i rappresentanti dei cittadini che almeno si accorge della devastazione ancora in atto del territorio di Roma.
Nel ringraziare il consigliere Inches ci auguriamo che altri rappresentanti dei cittadini levino la propria voce, almeno quella, per denunciare lo scempio in atto.
 

domenica 9 ottobre 2011

Una città devastata ed un mercato distrutto

Le immagini che seguono sono state prese in una zona centrale di Roma. Esse mostrano alcuni impianti che pubblicizzano attività commerciali della zona.


 

Il massimo appare essere quest'ultima immagine, dove un impianto di dimensione considerevole è utilizzato per pubblicizzare una tabaccheria localizzata lì vicino.
Praticamente per molte attività commerciali gli impianti pubblicitari stanno divenendo delle insegne aggiuntive. E' comprensibile che i negozi cerchino di farsi vedere il più possibile, ma un tale utilizzo degli impianti pubblicitari non è compatibile con un accettabile decoro della città e dimostra come il mercato pubblicitario a Roma sia stato totalmente stravolto.
L'enorme numero di impianti installati a seguito del "tana libera tutti" della delibera 37/2009 ha infatti inflazionato a tal punto il mercato che le tariffe sono divenute accessibili anche per le piccole attività commerciali. E questo non è un bene per nessuno; non per il Comune, perché guadagna poco da tanti impianti; idem per le ditte, che devono gestire molti impianti con ricarichi modesti; non per la città, che si vede invasa da cartelloni e cartellini in ogni angolo.

Al contrario un territorio prezioso come quello di Roma dovrebbe puntare ad una pubblicità di qualità, fatta su pochi impianti che rendano bene sia al Comune che alle ditte che li gestiscono, ed i cui limitati spazi siano appetibili per le grandi compagnie che intendano fare pubblicità ad alto livello, ben disposte a pagarla profumatamente.

Insomma, a partire da una situazione già difficile, ereditata dalle precedenti amministrazioni, si è riusciti a peggiorarla ottenendo il minimo risultato (introiti contenuti per le casse comunali) con il massimo sforzo (la città invasa da ogni tipi di impianto pubblicitario).

Va detto purtroppo che al riguardo la bozza di Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari (PRIP) non incide praticamente in nulla, diminuendo di una percentuale insufficiente l'attuale parco di impianti regolari.

Insomma, in assenza di sostanziose modifiche al PRIP, come quelle da noi proposte, continueremo a vedere cartelli come il seguente, che danno un'immagine purtroppo chiara di come la città di Roma sia ormai alle svendite finali.