giovedì 31 luglio 2014

Roma ha il Prip che attendeva da 21 anni! Cronaca di una giornata indimenticabile

Dopo il voto sul Prip, Marta Leonori firma la maglietta del nostro presidente

Il Piano Regolatore degli impianti Pubblicitari è realtà.  Solo 5 anni fa, quando cominciammo la nostra battaglia, era un sogno inimmaginabile. E ieri sera tardi, mentre scendevamo le scale del Campidoglio, eravamo come frastornati, confusi, forse increduli di aver così tenacemente contribuito a raggiungere un risultato che segnerà lo sviluppo della città per i prossimi anni.

Non è un documento perfetto, tutt'altro. E' frutto di mediazioni e compromessi e non abbiamo ancora la certezza che produrrà i risultati sperati. Ma le premesse per ridare decoro alle nostre strade e offrire servizi indispensabili come il bike sharing ci sono tutte.

Un momento del dibattito

La versione circolata fino all'ora di pranzo era indigeribile. Nell'articolo di ieri che ha avuto moltissimi (e qualificati) lettori avevamo scritto di un compromesso al ribasso e del forte rischio di restare senza biciclette. Quando tutto sembrava perduto, la pressione mediatica dei blog, la presenza costante in aula delle nostre associazioni e l'onestà intellettuale di alcuni consiglieri comunali ha portato ad un risultato che ad oggi definiamo accettabile e che cerca di accontentare quasi tutti: chi come noi pretendeva strade decorose, maggiori incassi per il comune e servizi (bici, toilette, arredo urbano, etc). E chi come alcune ditte pubblicitarie che lottava per la propria sopravvivenza.

Bisognerà ora studiare a fondo il Prip e le modifiche apportate al Regolamento prima di esprimere un giudizio definitivo, così come occorrerà vigilare che nei prossimi mesi quelle aree grigie che sono rimaste non diventino aree nere. Ma - nelle condizioni attuali - il testo licenziato è il migliore possibile.

I CONTENUTI

La svolta arriva nel pomeriggio, verso le 17.00 quando la Giunta presenta il proprio emendamento. Contiene il "premio" alle ditte del riordino e consiste nell'attribuire loro il 17,5% del parco impianti (circa 24.000 mq). Come vi avevamo anticipato, per non ledere il principio di parità di trattamento rispetto alle gare pubbliche, si tratta di soli cartelli SPQR, di proprietà comunale. Il Campidoglio cioè decide di privarsi della gestione dei propri impianti e di affidarli, tramite una procedura di evidenza pubblica, ad alcuni soggetti. Attenzione, evidenza pubblica non significa necessariamente gara. Si tratterà di attribuire dei punteggi a ciascuna ditta che avrà diritto di partecipare, privilegiando appunto chi rientrava nel riordino.

Quali sono i criteri attraverso i quali ad una ditta verrà dato maggior punteggio e ad un'altra minore non è specificato.  In pratica il consiglio ha consegnato una delega in bianco alla giunta. E sarà la giunta a stabilire questi criteri.

Tutta questa roba è l'aspetto più deteriore della riforma. E' stato un regalo ad Alemanno e Bordoni i quali possono così prendersi dei meriti con le lobby che hanno voluto rappresentare. Ed è frutto dunque di un accordo maggioranza/opposizione di basso livello, tipico della prima repubblica (delle banane).

E' stato però il prezzo per consentire il ritiro dei duemila emendamenti del centro-destra che non avrebbero permesso di approvare un bel niente!



Ci sono, nello stesso tempo, aspetti positivi che a noi stavano molto a cuore e dunque turandoci il naso per non sentire il tanfo di inciucio, cerchiamo di guardare il bicchiere mezzo pieno.

Per prima cosa è rientrata dalla finestra la possibilità di dare i servizi alla città.

Roma verrà divisa in 10 lotti, ciascuno dei quali dovrà garantire 3 cose: il pagamento di un Cip, di un canone e la fornitura di un servizio pubblico. Facciamo un esempio: dal lotto A si vuole ricavare la manutenzione dei parchi di un quartiere. Il lotto sarà messo a gara e chi se lo aggiudicherà dovrà sia pagare al comune un Cip e un canone, sia garantire la pulizia e la cura di questi parchi. In cambio avrà l'esclusiva dei cartelloni di quel lotto che ovviamente saranno dislocati secondo quanto stabiliranno i piani di localizzazione (quindi con decoro e senza rischi per la sicurezza).

I PROTAGONISTI

Perché tra questi servizi vi sia anche il bike sharing, avevamo detto che sarebbe stato necessario inserire una tipologia di cartello (cosiddetto formato europeo) che in tutto il mondo viene utilizzato a questo scopo. Ebbene il nostro emendamento, fortemente voluto dall'architetto Bosi di Vas, è stato presentato dal consigliere Onorato, della Lista Marchini. La giunta ha compreso che questa sarebbe stata la chiave di volta per permettere a tutti (anche alle aziende internazionali) di partecipare alle gare e ha dato il proprio parere favorevole. E questa è stata la nostra prima vera vittoria della giornata. Roma è messa nelle condizioni di avere le biciclette e a tutti, aziende locali e internazionali, sono offerte le stesse possibilità (escludere quel formato puzzava tanto di estromissione delle ditte straniere per riservare la città agli "amici").



Altri 3 nostri emendamenti più tecnici, presentati dall'ottimo Enrico Stefàno del M5S, sono stati approvati. E, grazie anche al lavoro che abbiamo svolto nei mesi suggerendo tramite i Municipi determinate indicazioni, il complesso del piano è da considerarsi di livello europeo.

Un riconoscimento va dunque a quei consiglieri che hanno ascoltato il nostro parere e che, più volte durante la seduta, si sono alzati chiedendoci indicazioni. Il segno che la democrazia ancora esiste e una parte di questo paese è sana, onesta e affidabile.

In primo luogo, Enrico Stefàno che ha svolto un lavoro encomiabile per lunghi mesi, confrontandosi con noi e rappresentando in aula la cittadinanza. E con lui gli altri 3 consiglieri 5stelle. Davvero bravi!!

Enrico Stefàno

Di alto livello l'apporto di Riccardo Magi, radicale eletto nella Lista Civica Marino. E' stato costantemente in contatto con i comitati, occupandosi solo della città.

Riccardo Magi assieme ad alcuni di noi

Disponibili, affidabili e coerenti anche Gemma Azuni (Sel) e il sempre-verde Athos De Luca. Sorpresa positiva per la eccellente apertura, è arrivata da Alessandro Onorato (Lista Marchini) che fino all'ultimo ha voluto ascoltare e portare avanti le nostre istanze.

Gemma Azuni
Athos De Luca
Alessandro Onorato con Alfio Marchini

E last but not least grazie all'assessore Leonori e al suo staff che - sebbene costretti alle mediazioni che non abbiamo apprezzato - hanno tenuto con noi un rapporto leale e serio, considerandoci interlocutori di prima grandezza.

L'assessore firma la maglietta di Rodolfo Bosi


NOI

Se siete arrivati a leggere fin qui, beh avete fegato. Ma riassumere così tanta roba e l'incessante lavoro di queste ore è impossibile (altri dettagli nelle prossime ore). Permetteteci di chiudere una volta tanto parlando di questo gruppo di pazzi, visionari, caratteriali, pedanti e rompicoglioni che hanno dedicato un pezzo della loro esistenza ad una battaglia che sembrava di retroguardia.

All'armata sgangherata di Bastacartelloni che ci ha messo il cuore e la passione; all'architetto Bosi che non sarà l'uomo più facile del mondo ma senza la sua indispensabile competenza tecnica e la sua tenacia questo Prip sarebbe ancora coperto di polvere; alla segreteria di Cittadinanzattiva Lazio che grazie al proprio prestigio ha garantito per noi; ai cugini di Cartellopoli che, per primi anni fa, seppero individuare il problema; ai tanti sostenitori e lettori (più di 330mila visitatori unici certificati da Google); alla redazione social network (gli amici G., L. e C. ) che con Twitter e Facebook hanno creato una solida rete; alla redazione di questo blog (l'indimenticato Francesco Fiori, R. T. che spero presto riprenderà i suoi ottimi pezzi, L. che sta diventando un grande blogger, e questo pazzo (F. che coordina la nostra piccola realtà informativa) e che alle 4 di stanotte invece di dormire vi sta scrivendo questo racconto un po' autoreferenziale.

"I problemi so artri" ci dicevano. "Ma piuttosto pensate a quanto se vive male a Roma". "All'occupazione dei giovani". "Ar fatto che nun se circola più".

Ecco, l'abbiamo fatto proprio per questo!



RASSEGNA STAMPA


Beppegrillo.it. Roma approvato il piano regolatore degli impianti pubblicitari

La Repubblica. Stop ai maxi cartelloni, il sì del comune al piano che ferma la giungla

Corriere della Sera. Addio maxi cartelloni, approvate nuove regole

Messaggero. Cartelloni, rivoluzione a Roma. Saranno meno e più piccoli

Romait. Affissioni, Roma ha (finalmente) il suo nuovo piano

Roma Today. Habemus Prip. E' la fine di cartellopoli, ma resta scorciatoia per i virtuosi

Messaggero. Cartelloni, passa il piano anti abusi

Il Tempo. Approvato nuovo piano, addio a cartellone selvaggio

Cartellopoli. La non sconfitta sul Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari. Impossibile parlare di vittoria ma la riforma c'è

Vasroma. Grazie anche se non soprattutto a Vas è stato approvato un Prip che metterà la città di Roma al pari delle principali città europee

Quattroruote. Cartelloni, approvata la riduzione del 38%

Vignaclarablog. Il Campidoglio dice stop a Cartellopoli

Carteinregola. Cartelloni hanno vinto le regole


COMUNICATI

Cittadinanzattiva Lazio Onlus
Marino: con Prip chiusa vergognosa parentesi cartellopoli
Rossin (Fi): approvati odg per rispetto criteri legalità su Prip
Giansanti (LM), con Prip regole dopo decenni di anarchia
D'Ausilio (Pd): con l'approvazione del Prip rifacciamo un volto nuovo alla capitale
Cattoi: Prip bene nuova regolamentazione
Masini su Prip, importante risultato rigore e decoro

 

mercoledì 30 luglio 2014

Al via oggi il dibattito sul Prip. Si profila un nuovo compromesso al ribasso


Quella di ieri è stata un'altra giornata di mediazioni, riunioni, trattative sul Piano Regolatore della Pubblicità. L'aula si è occupata della sosta sulle strisce blu ed ha rinviato ad oggi l'esame degli emendamenti al Prip e forse anche il voto finale.

Bastacartelloni e Vas erano in consiglio e sono in grado di riferirvi gli ultimi retroscena che onestamente non promettono nulla di buono. La maggioranza resta divisa, tanto che ad una riunione convocata nel pomeriggio dall'assessore Leonori, non si è presentata la gran parte dei consiglieri del Pd!! E non è un buon segno.

Ne parliamo con Athos De Luca

Riguardo la "premialità" alle ditte romane, si sarebbe giunti ad un compromesso: alle aziende del riordino verrebbe riservata una quota del 17,5% dell'intero parco impianti. Per ovviare alle obiezioni giuridiche che tenere una quota di cartelli fuori bando lede le direttive europee, la giunta vorrebbe riservare per questa quota i soli impianti Spqr che - essendo di proprietà comunale - non debbono per forza essere assegnati attraverso una gara.

Si tratta - secondo i calcoli dell'architetto Bosi - di 24.150 mq pertanto di una superficie considerevole. A quali ditte del riordino assegnarli (tutte? alcune?) e con quali modalità (durata, costi, etc) non è dato sapere. Si tratta insomma di qualcosa ancora molto fumoso e che fa sicuramente contenti Alemanno e Bordoni ma potrebbe anche scontentare molte ditte, rendendo debole e nuovamente impugnabile l'intero Prip.

A colloquio con Riccardo Magi

La seconda questione riguarda la possibilità di installare nel centro storico elementi di arredo urbano che finanzino servizi per la città (a partire dal bike sharing ma non solo). Secondo un emendamento che oggi verrebbe presentato dalla Commissione Commercio (al momento in cui scriviamo questo testo non è ancora disponibile), sarebbe impedita ogni tipologia di impianto nel centro storico. Una scelta che contrasta con quanto fatto in molte città del mondo, dove alcune deroghe vengono concesse solo in cambio di servizi. Il rischio molto concreto è che le grandi imprese internazionali che in genere gestiscono il bike sharing trovino economicamente svantaggioso partecipare alle gare a Roma con il risultato che la città non avrebbe le biciclette pubbliche.

Il consigliere Onorato della Lista Marchini ha presentato un emendamento che permetterebbe di installare una certa tipologia di impianto (1,20x1,80) nella sola città storica (ma non nel centro storico), proprio per permettere a chi offre il servizio di pubblica utilità di avere un ritorno economico adeguato.

Alessandro Onorato durante il suo intervento di lunedì

L'architetto Bosi, con la collaborazione di Bastacartelloni, ha inviato oggi a tutti i consiglieri comunali questa lettera/appello intitolata "non è accettabile una mediazione se a pagarne il prezzo è l'intera città di Roma e i suoi cittadini", nella quale spiega con esempi pratici e concreti le criticità di questa ultima versione del Prip.

Vedremo cosa accadrà in aula oggi e ve ne riferiremo. Ovviamente si tratta di questioni tecniche che non possono essere comprese da tutti i nostri lettori. Quello che però sta a cuore a tutti noi è avere una città ordinata, decorosa e che offra servizi di qualità, come appunto il bike sharing. Con questi ultimi emendamenti si raggiungerà questo obiettivo? O sarebbe stato meglio lasciare il Prip così come licenziato dall'assessore Leonori come chiediamo con le nostre magliette?

Un gruppo di nostri iscritti


Ps. Le foto di questo articolo sono state scattate dal fotografo Paolo Di Giulio che essendo simpatizzante di Bastacartelloni ha partecipato volontariamente alle sedute immortalando alcuni momenti con rara bravura. Lo ringraziamo per la sua collaborazione.


lunedì 28 luglio 2014

Piano Regolatore: il voto entro 48 ore. "Roma vuole il Prip della Leonori"! Presidio delle associazioni in aula con magliette colorate

Marta Leonori con Franco Quaranta, presidente Bastacartelloni, Rodolfo Bosi (Vas) e Giovanna Marchese (Cna)

Le foto che corredano questo articolo (ne pubblicheremo altre prestissimo) mostrano quanto le associazioni cittadine, capitanate in questo caso da Bastacartelloni-Francesco Fiori e Vas, abbiano cercato con spirito costruttivo una soluzione per il bene della città.

La quadra sul Prip e sulle modifiche al Regolamento Affissioni ancora non c'è, ma sembra si sia molto vicini. Un primo risultato è stato evitare che questi provvedimenti venissero stralciati dal bilancio e rinviati a chissà quando. Il voto, dunque, ci  sarà e quasi certamente entro mercoledì sera.

Gli scenari che si aprono dopo la giornata di oggi, il nostro presidio e l'intervista rilasciata dal Sindaco al Messaggero sono fondamentalmente due:

  • Ipotesi 1: la maggioranza riesce a trovare una formula che riconosca ad alcune ditte romane  una piccola quota di impianti da tenere fuori dal bando di gara. Questa quota dovrà però essere sostenuta da solide basi giuridiche per evitare di ledere i princìpi di pari trattamento sui bandi. L'opposizione accetta questa soluzione, ritira i propri emendamenti e già nella serata di martedì il testo potrebbe passare. Noi riteniamo che tale soluzione giuridica sia impossibile, ma in queste ore, il Sindaco in persona ha richiesto un parere all'avvocatura comunale e sta lavorando a contatto con gli uffici e con l'Assessore per trovare una sorta di compromesso che però non sia giuridicamente attaccabile.

  • Secondo scenario: i pareri legali sono contrari a riservare una quota seppure minima di impianti a qualcuno e allora in aula andrà il Piano così come proposto dalla giunta arrivando dunque alla conta finale dei voti. Diversi consiglieri, anche quelli più favorevoli al "premio" alle ditte storiche, hanno assicurato che comunque voterebbero a favore del Piano, seppure turandosi il naso.

In ogni caso, la commissione commercio domattina terrà una breve riunione per esaminare le controdeduzioni arrivate dai Municipi ed esprimere un proprio parere. Ma la commissione non potrà più tornare sul tema della "premialità", per espressa richiesta politica del Sindaco. Il primo cittadino e l'assessore Leonori saranno gli unici titolati a formulare una proposta, dopo aver raccolto un parere tecnico da parte di avvocati e giuristi.




La nostra pacifica presenza in aula, durante i lavori di oggi, è stata comunque determinante. Diverse decine tra iscritti e simpatizzanti di Bastacartelloni erano in aula, indossando magliette colorate con la scritta "Roma vuole il Prip della Leonori", dimostrando pacificamente che la città chiede una svolta e vigila per evitare scivoloni tipo tassa sui camion bar.

Una maglietta è stata donata a Marta Leonori e ai membri del suo staff


Il presidio dei nostri simpatizzanti continuerà anche domani. Chiunque fosse interessato a partecipare può presentarsi a partire dalle 16.00 in aula Giulio Cesare.


L'assessore Leonori ci riferisce le ultime novità


Molti i sostenitori che hanno dato il loro appoggio alla nostra iniziativa. Tra questi citiamo Italia Nostra, Carteinregola, Salviamo il Paesaggio, Cna Commercio (che ha partecipato attraverso la presidente romana Giovanna Marchese Bellaroto) e ovviamente Cittadinanzattiva Lazio, il cui segretario è membro del comitato direttivo di Bastacartelloni.


Inoltre diversi esponenti del Movimento Cinque Stelle hanno partecipato al presidio, tra questi gli eurodeputati Fabio Massimo Castaldo e Dario Tamburrano, Angelo Diario portavoce in 13° Municipio e molti altri, tutti con la maglietta rossa per una città nuova e senza cartellone selvaggio.

Eurodeputati e consiglieri 5stelle con Stefàno, Frongia, De Vito e Raggi
Tanti i rappresentanti dei Municipi da noi contattati in questi anni e che oggi hanno voluto rappresentare i territori locali al fianco delle nostre piccole associazioni che stanno combattendo una grande battaglia.

A sinistra Emilia La Nave (Ass. Commercio 2° Municipio), a destra Stefano Zuppello (Vice presidente 13° Municipio)
Una giornata di lotta e di governo, se ci consentite di rubare la frase di Berlinguer. Perché noi lottiamo per dare a Roma un volto diverso, ma cerchiamo soluzioni condivise che non uccidano chi ha lavorato bene e seriamente e che portino la città a livelli europei.

Domani saremo ancora in consiglio comunale. Stanchi, esausti. Ma di certo non molleremo proprio ora!

Discutiamo con Orlando Corsetti


RASSEGNA STAMPA

Roma Today. Cartelloni, protesta in aula: "Roma vuole il Prip della Leonori"

06blog. Prip e Regolamento Affissioni in aula Giulio Cesare: Cartellopoli a rischio concessioni?

Roma Today. Cartelloni come i camion bar? Pronto un altro emendamento salvagente

Roma Post. Impianti Pubblicitari: è guerra ai cartelloni abusivi

Messaggero. Cartelloni, marcia pacifica in consiglio a difesa del piano antibusi della giunta

Romait. Affissioni, proteste in Campidoglio. Al via la battaglia sul Prip

COMUNICATI

Italia Nostra

Ass. Respiroverde Legalberi

Carte in Regola

Voltaggio (Cdu): Su Impianti pubblicitari basta regali alle lobby locali

De Luca (Pd): Su decoro nessun compromesso



Oggi il Prip in aula? Diciamo no al rinvio e no a quote di cartelloni riservate ad alcuni. Il nostro Comunicato

Alle 16.00 di oggi un presidio pacifico delle associazioni Bastacartelloni, Vas e Cittadinanzattiva sarà in aula Giulio Cesare per seguire i lavori sul Piano Regolatore della Pubblicità.

Si parla di un rinvio alle calende greche, stralciando il provvedimento dal bilancio, oppure di un emendamento nello stesso stile del "regalo" fatto ai camion bar. Entrambe le ipotesi sarebbero una grave sconfitta per la città.

Il nostro comunicato stampa


 
Piano Regolatore Impianti Pubblicitari: lo stralcio dal bilancio vuol dire non approvarlo più. Se invece passasse la proposta del 15% da riservare ad alcune ditte, le associazioni cittadine pronte ad impugnare il provvedimento

 
Oggi, inizia in aula Giulio Cesare, il dibattito sulle proposte di deliberazione n. 59 e 61, cioè il Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari (PRIP) che Roma attende dal 1993 e il Regolamento sulle Affissioni.

La Giunta Capitolina ha messo a punto un ottimo PRIP che,  grazie agli emendamenti delle associazioni cittadine, può ridare decoro alla città e fornirle quei servizi (bike sharing ed elementi di arredo urbano come, toilette, etc) dei quali solo Roma è priva tra le grandi città europee.

Le associazioni VAS, Bastacartelloni e Cittadinanzattiva Lazio temono però che il Piano sia stralciato dalle delibere propedeutiche al bilancio, rinviandone di fatto la sua approvazione all’anno del mai.

Secondo fonti di maggioranza un accordo trasversale con l’opposizione sarebbe stato raggiunto per il rinvio: ciò costituirebbe un atto di gravità estrema sia giuridicamente (perché smentirebbe il Segretario Generale del Comune che ha ritenuto pienamente regolare inserire il PRIP nel bilancio pluriennale), sia politicamente perché sarebbe una sfiducia di fatto alla politica dell’assessore Leonori, della Giunta e del Sindaco.

Vi è poi una seconda possibilità: che il PRIP venga approvato subito ma con un super emendamento che riservi una certa percentuale di impianti ad alcune ditte, vanificando di fatto il principio della libera concorrenza e della parità di trattamento di fronte alle gare pubbliche sancito dalla Direttiva 2004/18/CE e dal D.Lgs. n. 163/2006 che l’ha recepita. Tale emendamento, portato avanti da fronde del PD, ma non solo, è stato ritenuto del tutto illegittimo dalla stessa Avvocatura Comunale e pertanto le nostre associazioni dichiarano fin da subito che lo impugneranno nelle sedi opportune (Tar e Unione Europea).

L’obiettivo finale di questa scellerata ipotesi sarebbe dunque bloccare il PRIP e l’intero processo di riforma del settore, relegando Roma ad essere l’unica capitale occidentale a non disporre di servizi essenziali quali il bike sharing e di restare sfigurata sul piano del decoro e dell’immagine.

L’unica soluzione è l’immediata approvazione del Piano e degli emendamenti al Regolamento così come presentati dalla Giunta. Un presidio di cittadini sarà presente in aula a partire da oggi.
 
Bastacartelloni-Francesco Fiori

VAS (Verdi, Ambiente e Società)
Cittadinanzattiva Lazio Onlus                   


AGGIORNAMENTO: Il Sindaco Marino ha rilasciato una importante intervista al Messaggero stoppando ogni trattativa sottobanco. Potete leggerla cliccando qui.

                                                                                  

venerdì 25 luglio 2014

Dopo aver ridotto la tassa sui camion bar, la commissione commercio prepara un blitz su Prip e cartelloni?



Quello che è accaduto mercoledì sui camion bar la dice lunga sull'aria che si respira in Campidoglio dove, alla faccia del rinnovamento, le cose continuano come e peggio di prima.

Già saprete che il previsto aumento della tassa sull'occupazione del suolo pubblico dei camion bar è stata ridotta a 10,5 euro al giorno, rispetto ai 30 euro già deliberati. Contestualmente si è invece aumentata l'imposta di soggiorno. Come dire: i turisti, vera risorsa di questa città, vengano spennati in modo da non farli tornare. I responsabili del degrado immondo delle nostre strade (bancarelle, urtisti e camion bar) vengano salvati.

Ma quello che forse non sapete è la modalità di questo blitz, ordito trasversalmente in commissione commercio, tra maggioranza e opposizione. Regista dell'operazione l'ineffabile Orlando Corsetti che all'ultimo minuto ha preso il testo della delibera e l'ha letteralmente cancellato, con una penna biro. E ha sostituito le cifre e le parti che poco aggradavano lui, la famiglia Tredicine e altre lobby di bassa lega e dubbia legalità.



Questo fogliaccio, pieno di scarabocchi e cancellature (clicca qui per scaricarlo), è stato presentato come emendamento di commissione all'ultimo secondo, senza dare agli altri consiglieri la possibilità di studiarlo meglio. Insomma un blitz che grida vendetta dal punto di vista politico. Dallo staff del Sindaco ogni tanto si domandano perché i grandi giornali attacchino questa amministrazione! Sarebbe difficile il contrario se il primo cittadino permette tali mosse senza colpo ferire.

 
Cosa succederà sulle delibere relative ai cartelloni che quasi certamente si discuteranno entro la prossima settimana? La commissione si prepara ad una mossa di questo tipo? A scardinare l'impianto del Prip con una cancellatura scritta a penna, all'ultimo secondo? Beh se il progetto è questo sappiate che i comitati cittadini presidiano l'aula ogni giorno! Una delegazione di Bastacartelloni sarà presente già da lunedì.

giovedì 24 luglio 2014

Lettera aperta a Matteo Renzi: a Roma parte del PD non vuole risolvere lo scandalo cartelloni. Anzi boicotta i propri assessori

In contemporanea con i blog Cartellopoli, Romafaschifo e il sito romano di Vas pubblichiamo una lettera/appello che Bastacartelloni, Cittadinanzattiva Lazio e Vas hanno inviato oggi al Presidente del Consiglio Matteo Renzi.




Presidente Renzi

solo martedì scorso lei ha pronunciato una frase molto importante relativamente al processo di riforme in corso: "Le immagini di qualcuno che vuole bloccare, fermare, ostruire il cammino delle riforme - citiamo il virgolettato - sono le immagini di chi pensa che si possa continuare così come è".

Con questa breve comunicazione vogliamo metterla a conoscenza di quello che sta accadendo a Roma dove proprio il Pd, il partito che lei sta tentando di rinnovare, sta ostacolando l'importante processo di riforma della impiantistica pubblicitaria che la capitale attende da oltre venti anni. Un Partito Democratico che - nonostante sia il principale sostenitore della giunta Marino - tenta di boicottare l'approvazione del nuovo Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari messo a punto da una giovane assessore molto in gamba, Marta Leonori, anch'essa del Pd. Insomma la tipica guerra
fratricida che Lei, presidente, conosce bene e che tanti danni ha fatto alla sinistra e al Paese.

Ma ci rivolgiamo anche al Matteo Renzi ex Sindaco di Firenze quando, nella sua veste di primo cittadino, si è battuto duramente per fare approvare nella sua città un ottimo Piano Regolatore della Pubblicità che ha tutelato il centro storico, ha permesso maggiori incassi per il Comune e ha ridato decoro alle strade fiorentine troppe volte occupate da ingombranti cartelloni. Ora che Roma sta per raggiungere quello stesso risultato - proprio la città che più ha sofferto per l'abusivismo, che è stata violentata da migliaia di impianti posizionati senza criterio e decoro, che ha subìto solo dal 2010 ad oggi, addirittura 35 incidenti stradali con 3 vittime a causa dell'insenstatezza di questi cartelloni - vedere che è il Pd a manovrare per loschi interessi e bloccare la riforma mette grande tristezza.

Presidente Renzi, chiediamo una sua parola, un suo intervento, un suo segnale al partito romano e verso quei consiglieri capitolini riottosi alla svolta che lei sta tentando di impartire all'Italia. Non lasci che la capitale del Paese sia fermata ancora una volta nel faticoso processo di innovazione che è partito dalla base dei cittadini e che finalmente ha trovato un interlocutore in un bravo assessore di questa giunta. Roma ha bisogno di questa riforma come l'Italia ha bisogno del nuovo ciclo che Lei ha impostato. Vogliamo che a vincere sia la buona politica. Il segretario del Pd non lasci soli gli esponenti del suo partito che con tanta fatica cercano di fare gli interessi della città.


Certi di un rapido riscontro da parte Sua o del suo staff, la ringraziamo per l'attenzione e la salutiamo cordialmente.

Ass. Bastacartelloni, Vas (Verdi Ambiente e Società), Cittadinanzattiva Lazio

--------------------------------------------------------------------------------------------------------

Relativamente ai problemi del Pd romano clicca qui per un approfondimento pubblicato dal nostro sito in occasione dell'ultimo voto europeo

mercoledì 23 luglio 2014

Parapedonali vuoti e abbandonati a Monteverde. Non c'è soluzione se non si approva il Prip della Leonori

Riceviamo e pubblichiamo da Matteo:

... fatto il profitto, passata la sbornia cartellonara, alla collettività rimangono in "omaggio" questi splendidi esempi di arredamento urbano, a allietare la nostra vista.

Incrocio tra via di Monte Verde e la Circ.ne Gianicolense (ce ne sono 17 lì, tutti vuoti da anni!)










Via di Monte Verde



Incrocio tra via di M V e viale dei Colli Portuensi (lì invece sono 8)






Ma farli rimuovere invece, no...?!!

Saluti

- - - -

Caro Matteo, sono in corso le rimozioni e gli oscuramenti dei "senza scheda" previsti dalla delibera 425.

Ma siamo sicuri che tranne il "forchettone" di Via di Monteverde, tutti quei parapedonali siano abusivi?

Ok, violano le distanze minime tra impianti e da impianto a strisce pedonali, semafori, bordo stradale.
Sono di fatto, in base a leggi e regolamenti, da rimuovere.

Ma saprai che il Comune ha già rimosso centinaia di cartelloni che il giorno dopo sono stati reinstallati da un'altra parte! Senza che i costi delle operazioni venissero giustamente risarciti.

Risultato: cartelloni rimossi e ricomparsi nel giro di poche ore. Soldi buttati e mai restituiti al Comune.
Danno erariale per MILIONI DI EURO. Questa politica non è più sostenibile.

L'unica soluzione è che l'assemblea comunale riunita in queste ore approvi il PRIP dell'assessore Leonori che contiene precisi impegni sulla rimozione dei cartelloni da parte delle ditte pubblicitarie.
Oltre alla scadenza di TUTTE le concessioni/autorizzazioni al 31 dicembre 2014 e l'assegnazione dei nuovi titoli autorizzativi tramite bandi di gara che prevedono la collaborazione dei vincitori nel contrasto all'abusivismo sul territorio.

Meglio di così.....eppure, sappiatelo, c'è chi nella maggioranza del PD cerca di bloccare la riforma della Leonori, cercando intese col centrodestra di Alemanno e Bordoni per evitare la sua discussione in consiglio, stralciando il provvedimento dalle misure "propedeutiche" al bilancio. 

Rinviando così la sua immediata approvazione e, di conseguenza, prolungando la scadenza delle concessioni attuali (quelle delle foto qui sopra...) al 2018, lasciando la situazione immutata, senza la possibilità di rimuovere i cartelloni illegali e abusivi perché senza la certezza che non vengano reinstallati di nuovo e, soprattutto, che le ditte li rimuovano a proprie cure e spese.

E' per questo che la battaglia sul PRIP in Campidoglio è di vitale importanza per il futuro della città!

martedì 22 luglio 2014

La discussione in corso sul Prip e la Politica con la maiuscola


Come sapete in consiglio comunale è in corso il dibattito sul bilancio e sulle delibere ad esso
collegate. Si definiscono delibere 'propedeutiche'. Tra queste ci sono quelle relative al Piano Regolatore della Pubblicità e al Regolamento sulle affissioni. L' architetto Bosi sta seguendo i lavori recandosi in aula tutti i giorni e anche bastacartelloni cerca di garantire una presenza. Al di là del fatto che ieri è stato impedito al pubblico di assistere (ne riparleremo), quello che conta di più adesso è il ruolo della politica e di alcuni consiglieri. Se infatti è ovvio e giusto che i partiti discutano e cerchino di trovare compromessi, c'è un limite
che non andrebbe mai superato: l'interesse della città. Ora, ci domandiamo, è nell'interesse della città stralciare dal bilancio le delibere sul Prip e rimandarle dunque a chissà quando? 

È nell'interesse della città proporre emendamenti, come ha fatto l'ex assessore Bordoni, che prorogano il caos attuale fino al 2018?

E da che parte stanno i consiglieri di maggioranza, di quel Pd 'nuovo', che tentano di demolire il progetto di riforma predisposto dalla Leonori? 

Sul sito di Vas potete leggere le risposte che i singoli consiglieri hanno dato e stanno dando alle richieste avanzate su Twitter da Romafaschifo. Il ruolo di ciascuno di loro è fondamentale in questo momento storico.
Tanto che le nostre associazioni hanno consegnato loro del materiale che potrebbe aiutarli a decidere serenamente se davvero avessero a cuore Roma: per raggiungere l'obiettivo unico di ridare decoro alle nostre strade e di dotare la capitale di Italia di servizi presenti ovunque nel mondo occidentale (bike sharing, manutenzione del verde, raccolta vetro, toilette, etc) o si approva il piano della giunta o si uccide la speranza che anche Roma possa e debba diventare una posto come gli altri.

sabato 19 luglio 2014

Ancora cartelloni delle ditte storiche sugli spartitraffico inferiori a 4 metri della Nomentana, in totale violazione del regolamento comunale affissioni

Terza puntata del breve reportage sulla Nomentana (qui e qui potete leggere i precedenti post)


Ecco un impianto 4x3 della Pes di quelli "attivi" (molti li stanno oscurando come quelli della ODP).

Collocato su uno spartitraffico inferiore ai 4 metri come un impianto della stessa ditta che provocò la morte di due ragazzi nel 2011.


Perché non lo rimuovono? 

E alla ditta è ancora permesso di operare?



Impianto dell'Apa. Sotto, una palina toponomastica della Clear Channel.


Che fortuna che c'è un cartellone a ricordarci che siamo in Via Nomentana.......


Un altro impianto dell'Apa, sempre in divieto di collocazione. Come quelli della Pes e Clear Channel (e di quasi tutte le altre 400 società pubblicitarie che lavorano a Roma).

Ditte "storiche" italiane e straniere accomunate da comportamenti poco corretti.

Lo ripetiamo: 

chi può dirsi completamente in regola e pretendere che i suoi impianti rimangano sul territorio senza essere di nuovo assegnati con i bandi di gara previsti nel futuro Prip?

giovedì 17 luglio 2014

L'unico modo per evitare i rifiuti in strada è togliere i cassonetti. L'esempio Parigi

Parigi non è una città pulita, per cui non è un vero modello da imitare. Ma certamente è in condizioni migliori di Roma e nella capitale francese è impossibile vedere i cumuli di rifiuti che normalmente si trovano attorno ai nostri cassonetti.

Perché? Perché i francesi sono più civili? Perché la raccolta è più efficiente? Forse, ma il vero motivo è che in quella città - come ormai nella stragrande maggioranza delle metropoli - i cassonetti non esistono più. La conservazione dei rifiuti prima della raccolta è stata delegata ai condomìni. Ed ovviamente nessuno vuole che il proprio androne o cortile diventi una piccola discarica.

Ecco un breve giro per le strade di Parigi che tenta di spiegare cosa c'è di buono da copiare per Roma.

Per prima cosa i bidoni. Ogni palazzo, ogni edificio si è dotato di un piccolo spazio dove conservarli. Il portinaio o un addetto incaricato dal condominio ogni sera tira fuori i bidoni per il solo tempo necessario alla raccolta.

I bidoncini vengono lasciati di fronte il portone e poi riportati dentro
Ogni bidone è "intestato" ad un preciso edificio

Dare a ogni edificio la responsabilità dei propri rifiuti, non solo ha permesso di eliminare i cassonetti ma rende facilmente individuabile chi lascia l'immondizia fuori posto.
Le strade poi sono disseminate di semplici buste per la raccolta delle piccole cose da gettare. Le cosiddette corbeille sono migliaia e migliaia e sono presenti con capillarità e svuotate ogni giorno. Esteticamente non sono granchè ma i nostri cestini di ghisa vengono costantemente depredati dello sportello anteriore che viene rivenduto al mercato nero. Forse tra le due soluzioni quella francese è assai più pratica.


Per il resto la pulizia delle strade è affidata a spazzatrici automatiche simili alle nostre e idropulitrici. Si tratta in genere di macchine molto ben tenute, senza gli orribili graffiti che le deturpano da noi e se ne vedono molte in giro per la città.







Parigi è perfetta, pulita, da imitare? Niente affatto, la città è piuttosto sporca soprattutto in determinati quartieri. Ma le buone idee, se funzionano, vanno tenute presenti. Noi crediamo che solo un vero porta a porta e l'eliminazione dei cassonetti possano dare una svolta a Roma. Che altrimenti rischia di aggiudicarsi l'ennesimo primato negativo: quello di capitale più lurida.