Dopo il voto sul Prip, Marta Leonori firma la maglietta del nostro presidente |
Il Piano Regolatore degli impianti Pubblicitari è realtà. Solo 5 anni fa, quando cominciammo la nostra battaglia, era un sogno inimmaginabile. E ieri sera tardi, mentre scendevamo le scale del Campidoglio, eravamo come frastornati, confusi, forse increduli di aver così tenacemente contribuito a raggiungere un risultato che segnerà lo sviluppo della città per i prossimi anni.
Non è un documento perfetto, tutt'altro. E' frutto di mediazioni e compromessi e non abbiamo ancora la certezza che produrrà i risultati sperati. Ma le premesse per ridare decoro alle nostre strade e offrire servizi indispensabili come il bike sharing ci sono tutte.
Un momento del dibattito |
La versione circolata fino all'ora di pranzo era indigeribile. Nell'articolo di ieri che ha avuto moltissimi (e qualificati) lettori avevamo scritto di un compromesso al ribasso e del forte rischio di restare senza biciclette. Quando tutto sembrava perduto, la pressione mediatica dei blog, la presenza costante in aula delle nostre associazioni e l'onestà intellettuale di alcuni consiglieri comunali ha portato ad un risultato che ad oggi definiamo accettabile e che cerca di accontentare quasi tutti: chi come noi pretendeva strade decorose, maggiori incassi per il comune e servizi (bici, toilette, arredo urbano, etc). E chi come alcune ditte pubblicitarie che lottava per la propria sopravvivenza.
I CONTENUTI
La svolta arriva nel pomeriggio, verso le 17.00 quando la Giunta presenta il proprio emendamento. Contiene il "premio" alle ditte del riordino e consiste nell'attribuire loro il 17,5% del parco impianti (circa 24.000 mq). Come vi avevamo anticipato, per non ledere il principio di parità di trattamento rispetto alle gare pubbliche, si tratta di soli cartelli SPQR, di proprietà comunale. Il Campidoglio cioè decide di privarsi della gestione dei propri impianti e di affidarli, tramite una procedura di evidenza pubblica, ad alcuni soggetti. Attenzione, evidenza pubblica non significa necessariamente gara. Si tratterà di attribuire dei punteggi a ciascuna ditta che avrà diritto di partecipare, privilegiando appunto chi rientrava nel riordino.
Quali sono i criteri attraverso i quali ad una ditta verrà dato maggior punteggio e ad un'altra minore non è specificato. In pratica il consiglio ha consegnato una delega in bianco alla giunta. E sarà la giunta a stabilire questi criteri.
Tutta questa roba è l'aspetto più deteriore della riforma. E' stato un regalo ad Alemanno e Bordoni i quali possono così prendersi dei meriti con le lobby che hanno voluto rappresentare. Ed è frutto dunque di un accordo maggioranza/opposizione di basso livello, tipico della prima repubblica (delle banane).
E' stato però il prezzo per consentire il ritiro dei duemila emendamenti del centro-destra che non avrebbero permesso di approvare un bel niente!
Ci sono, nello stesso tempo, aspetti positivi che a noi stavano molto a cuore e dunque turandoci il naso per non sentire il tanfo di inciucio, cerchiamo di guardare il bicchiere mezzo pieno.
Per prima cosa è rientrata dalla finestra la possibilità di dare i servizi alla città.
Roma verrà divisa in 10 lotti, ciascuno dei quali dovrà garantire 3 cose: il pagamento di un Cip, di un canone e la fornitura di un servizio pubblico. Facciamo un esempio: dal lotto A si vuole ricavare la manutenzione dei parchi di un quartiere. Il lotto sarà messo a gara e chi se lo aggiudicherà dovrà sia pagare al comune un Cip e un canone, sia garantire la pulizia e la cura di questi parchi. In cambio avrà l'esclusiva dei cartelloni di quel lotto che ovviamente saranno dislocati secondo quanto stabiliranno i piani di localizzazione (quindi con decoro e senza rischi per la sicurezza).
I PROTAGONISTI
Perché tra questi servizi vi sia anche il bike sharing, avevamo detto che sarebbe stato necessario inserire una tipologia di cartello (cosiddetto formato europeo) che in tutto il mondo viene utilizzato a questo scopo. Ebbene il nostro emendamento, fortemente voluto dall'architetto Bosi di Vas, è stato presentato dal consigliere Onorato, della Lista Marchini. La giunta ha compreso che questa sarebbe stata la chiave di volta per permettere a tutti (anche alle aziende internazionali) di partecipare alle gare e ha dato il proprio parere favorevole. E questa è stata la nostra prima vera vittoria della giornata. Roma è messa nelle condizioni di avere le biciclette e a tutti, aziende locali e internazionali, sono offerte le stesse possibilità (escludere quel formato puzzava tanto di estromissione delle ditte straniere per riservare la città agli "amici").
Un riconoscimento va dunque a quei consiglieri che hanno ascoltato il nostro parere e che, più volte durante la seduta, si sono alzati chiedendoci indicazioni. Il segno che la democrazia ancora esiste e una parte di questo paese è sana, onesta e affidabile.
In primo luogo, Enrico Stefàno che ha svolto un lavoro encomiabile per lunghi mesi, confrontandosi con noi e rappresentando in aula la cittadinanza. E con lui gli altri 3 consiglieri 5stelle. Davvero bravi!!
Enrico Stefàno |
Di alto livello l'apporto di Riccardo Magi, radicale eletto nella Lista Civica Marino. E' stato costantemente in contatto con i comitati, occupandosi solo della città.
Riccardo Magi assieme ad alcuni di noi |
Disponibili, affidabili e coerenti anche Gemma Azuni (Sel) e il sempre-verde Athos De Luca. Sorpresa positiva per la eccellente apertura, è arrivata da Alessandro Onorato (Lista Marchini) che fino all'ultimo ha voluto ascoltare e portare avanti le nostre istanze.
Gemma Azuni |
Athos De Luca |
Alessandro Onorato con Alfio Marchini |
E last but not least grazie all'assessore Leonori e al suo staff che - sebbene costretti alle mediazioni che non abbiamo apprezzato - hanno tenuto con noi un rapporto leale e serio, considerandoci interlocutori di prima grandezza.
L'assessore firma la maglietta di Rodolfo Bosi |
NOI
Se siete arrivati a leggere fin qui, beh avete fegato. Ma riassumere così tanta roba e l'incessante lavoro di queste ore è impossibile (altri dettagli nelle prossime ore). Permetteteci di chiudere una volta tanto parlando di questo gruppo di pazzi, visionari, caratteriali, pedanti e rompicoglioni che hanno dedicato un pezzo della loro esistenza ad una battaglia che sembrava di retroguardia.
All'armata sgangherata di Bastacartelloni che ci ha messo il cuore e la passione; all'architetto Bosi che non sarà l'uomo più facile del mondo ma senza la sua indispensabile competenza tecnica e la sua tenacia questo Prip sarebbe ancora coperto di polvere; alla segreteria di Cittadinanzattiva Lazio che grazie al proprio prestigio ha garantito per noi; ai cugini di Cartellopoli che, per primi anni fa, seppero individuare il problema; ai tanti sostenitori e lettori (più di 330mila visitatori unici certificati da Google); alla redazione social network (gli amici G., L. e C. ) che con Twitter e Facebook hanno creato una solida rete; alla redazione di questo blog (l'indimenticato Francesco Fiori, R. T. che spero presto riprenderà i suoi ottimi pezzi, L. che sta diventando un grande blogger, e questo pazzo (F. che coordina la nostra piccola realtà informativa) e che alle 4 di stanotte invece di dormire vi sta scrivendo questo racconto un po' autoreferenziale.
"I problemi so artri" ci dicevano. "Ma piuttosto pensate a quanto se vive male a Roma". "All'occupazione dei giovani". "Ar fatto che nun se circola più".
Ecco, l'abbiamo fatto proprio per questo!
RASSEGNA STAMPA
Beppegrillo.it. Roma approvato il piano regolatore degli impianti pubblicitari
La Repubblica. Stop ai maxi cartelloni, il sì del comune al piano che ferma la giungla
Corriere della Sera. Addio maxi cartelloni, approvate nuove regole
Messaggero. Cartelloni, rivoluzione a Roma. Saranno meno e più piccoli
Romait. Affissioni, Roma ha (finalmente) il suo nuovo piano
Roma Today. Habemus Prip. E' la fine di cartellopoli, ma resta scorciatoia per i virtuosi
Messaggero. Cartelloni, passa il piano anti abusi
Il Tempo. Approvato nuovo piano, addio a cartellone selvaggio
Cartellopoli. La non sconfitta sul Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari. Impossibile parlare di vittoria ma la riforma c'è
Vasroma. Grazie anche se non soprattutto a Vas è stato approvato un Prip che metterà la città di Roma al pari delle principali città europee
Quattroruote. Cartelloni, approvata la riduzione del 38%
Vignaclarablog. Il Campidoglio dice stop a Cartellopoli
Carteinregola. Cartelloni hanno vinto le regole
COMUNICATI
Cittadinanzattiva Lazio Onlus
Marino: con Prip chiusa vergognosa parentesi cartellopoli
Rossin (Fi): approvati odg per rispetto criteri legalità su Prip
Giansanti (LM), con Prip regole dopo decenni di anarchia
D'Ausilio (Pd): con l'approvazione del Prip rifacciamo un volto nuovo alla capitale
Cattoi: Prip bene nuova regolamentazione
Masini su Prip, importante risultato rigore e decoro