E' stato pubblicato oggi
il parere dell'Agenzia per il Controllo e la Qualità dei Servizi Pubblici del Comune di Roma sul nuovo Prip e sulle modifiche al Regolamento proposte dall'assessore Leonori.
A leggere il documento in redazione siamo stati colti da un momento di vera gioia. L'Agenzia fa delle osservazioni che potrebbero essere le nostre. Arriva a conclusioni perfette, che leggete sui siti antidegrado da anni. E addirittura, alla fine del testo, riconosce il ruolo svolto proprio dai nostri blog, come "
propositivo e costruttivo".
Il parere fa onore a chi l'ha scritto, perché privo di ogni interesse lobbistico o personale, valuta solo il bene pubblico, quello troppe volte dimenticato da una classe politica imbrigliata da logiche opache.
Torneremo su questo parere anche nei prossimi giorni perché davvero ricco di spunti e di ricerche. In questo articolo proviamo a darvi conto degli elementi principali che sono perfettamente in linea con le modifiche e gli emendamenti proposti da Bastacartelloni, Vas e Cittadinanzattiva.
Gara di Appalto
Al punto 2.2 del parere, l'Agenzia spiega che la gara è lo strumento più idoneo per l'assegnazione degli spazi pubblicitari. La sentenza 1589/2011 del Tar Sicilia, infatti, ha dimostrato che lo spazio pubblico ove installare impianti non è infinito ma "contingentato". E dunque è solo "
la gara che può permettere a nuovi operatori di entrare in un mercato altrimenti caratterizzato da posizioni privilegiate e inattaccabili delle ditte che hanno conseguito in passato autorizzazioni ad utilizzare con i propri impianti gli spazi più ambìti e remunerativi".
Il parere dimostra, leggi alla mano, che i cartelloni pubblicitari possono stare sul territorio in virtù di concessioni (e non di autorizzazioni). Pertanto chi vince la gara verrà definito "concessionario" e dovrà essere scelto sulla base dell'offerta economicamente più vantaggiosa ma anche per la qualità del progetto (scelta dei materiali dei cartelloni, miglioramento del decoro urbano, recupero aree degradate, etc), nonché per le iniziative che verranno intraprese per la repressione dell'abusivismo pubblicitario.
L'esempio di Caltanissetta
Perfino Caltanissetta ha assegnato i propri impianti con una gara. Applicando lo stesso criterio usato in quella città (581 euro/mq annui), Roma varrebbe 49 milioni di euro all'anno per gli 84.130 mq previsti nel Prip per gli operatori privati. E Roma - secondo voi - vale più o meno di Caltanissetta?
No alle paline e ai parapedonali
Un altro punto che sembra sposare i nostri emendamenti, è il divieto - proposto dall'Agenzia - per la zona Unesco di "
alcuni componenti pubblicitari di maggiore impatto visivo come la pubblicità sulle edicole e la paline con orologio in virtù della loro anacronistica utilità" (come fatto a Firenze). Più avanti, nella parte relativa alle modifiche al Prip, si propone di eliminare anche i parapedonali entro i 10 metri da edifici di interesse storico e architettonico.
La scadenza al 31 dicembre del 2014 di tutti gli impianti
Questo è uno dei punti fondamentali della nostra proposta, emerso ormai da anni grazie agli studi dell'architetto Bosi. L'Agenzia concorda sulla scadenza di tutti gli impianti, compresi quelli del riordino, al 31 dicembre di quest'anno. Ciò "
rappresenta finalmente la chiave di volta per evitare il pericolo di proroghe e di sfruttamento illegittimo di diritti acquisiti sine die".
Chissà la proposta di Corsetti di "premiare" le ditte tenendo fuori i loro impianti del riordino come si reggerà giuridicamente dopo questo parere!!
L'articolazione del territorio suggerita è la stessa nostra
Anche qui onore a questa riflessione dell'Agenzia che sposa la nostra proposta di articolare il territorio romano non come stabilito ora dal Prip ma come prevede il PRG e quindi senza escludere dalla città storica aree di grande pregio come l'Eur.
Lo stesso si dica per gli ambiti territoriali. Si suggerisce di suddividere il territorio in 15 aree, quanti sono i Municipi. Esattamente come da noi proposto.
Norme transitorie
Questa è forse una delle nostre maggiori soddisfazioni. Chiediamo da anni che si stabilisca fin da subito cosa accadrà agli impianti esistenti. Ebbene, sentite cosa scrive l'Agenzia: "
Occorre inserire nel Prip apposite disposizioni per gestire fin da subito la situazione degli impianti esistenti, in vista dell'obiettivo di ripartire da zero senza tenere in considerazione oscuri diritti acquisiti e rendite di posizione che non hanno nessuna ragione logica di esistere. Pertanto è opportuno disciplinare compiutamente le modalità di cessazione e le tempistiche di rimozione dei manufatti".
Vi sembra di leggere i nostri emendamenti? I nostri articoli sui blog? Ebbene è una grande soddisfazione sapere che un organo ufficiale indipendente suggerisca cose di buon senso come queste. Ringraziamo molto l'autore del testo, il dottor Filippo Maria Lobina.
E esamineremo in altri articoli il lavoro che è stato svolto dall'Agenzia.
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un 8x3 irregolare sulle strade romane |
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