Mai saremmo dovuti arrivare a questo punto! Abbiamo provato in ogni modo, con le denunce ufficiali, con i nostri post (l'ultimo meno di 24 ore fa), con gli articoli sui giornali a lanciare l'allarme sicurezza sulle strade di Roma. Una selva di cartelloni piazzata contro ogni norma, in spregio al Codice della Strada e ad ogni regolamento.
E siamo rimasti inascoltati purtroppo. E oggi è successo quello che non doveva accadere: un giovane di 30 anni ha perso la vita e la sua fidanzata è in condizioni gravissime, dopo essersi schiantati contro un cartellone pubblicitario, in via Tuscolana.
Qui l'articolo del Messaggero che ha dato la notizia.
Dalle foto scattate poco fa sul luogo, emerge un'altra notizia importante: l'impianto è stato sequestrato dalla Polizia di Roma Capitale in relazione all'articolo 589 del Codice Penale: omicidio colposo. Dunque la magistratura ora deve aprire un fascicolo e indagare per Omicidio Colposo la ditta e chi non ha vigilato correttamente sulla sicurezza dei romani.
La gravità di questo fatto si commenta da sola. Non serve gettare altra benzina sul fuoco. Ma alle seguenti domande pretendiamo una risposta:
1) Perchè quel cartellone era stato installato su uno spartitraffico di larghezza inferiore a 4 metri come vietato dal Codice della Strada?
2) Perchè quel cartellone era posizionato ad una distanza inferiore di 1.80 metri dal limite della carreggiata come stabilito dalle normative?
3) Perchè quel cartellone non si trovava parallelo al senso di marcia - come richiesto dalle leggi - ma obliquo costituendo dunque un maggior pericolo?
4) Perchè una tipologia di cartellone come questa plancia, caratterizzata da cristallo pesantissimo e spigoli taglienti, si può trovare in mezzo ad una strada?
5) Perchè il Campidoglio ha fatto orecchie da mercante ogni volta che il Comitato Promotore e le altre associazioni cittadine chiedevano a gran voce il rispetto del Codice della Strada e dei regolamenti comunali?
E potremmo andare avanti ancora a lungo con l'elenco delle domande. Ma c'è un altro quesito che dobbiamo porre ancora più pressante al Comune di Roma. Come mai non avete dato ascolto neanche al Ministero dei Trasporti quando ha inviato - dopo essere stato sollecitato dall'arch. Bosi a nome dell'Associazione VAS - una lettera allarmata sulla sicurezza stradale a Roma provocata dai cartelloni pubblicitari?
Tra pochi giorni si discuterà in aula Giulio Cesare la nostra Delibera di Iniziativa Popolare che chiede il rispetto del Codice della Strada e l'eliminazione delle deroghe. I Consiglieri Comunali saranno ancora disposti a mettere a rischio la vita dei cittadini e sottostare alle pressioni delle ditte con un voto negativo?
E' ora che i responsabili di questa situazione vadano in galera.
RispondiEliminaMAFIE E CORRUZIONI DIETRO I CARTELLONI
Concorso in omicidio colposo.
RispondiEliminaImputati: la PES, il sindaco Alemanno, l'assessore Bordoni, il dirigente dell'ufficio affissioni e pubblicità Paciello.
Nonostante segnalazioni, lettere, trasmissioni televisive, decine di articoli di giornale, una diffida del Ministero dei Trasporti NULLA E' STATO FATTO PER GARANTIRE LA SICUREZZA DEI CITTADINI.
Esposto alla Procura della Repubblica SUBITO!!!!
Delinquenti e assassini!
RispondiEliminaOra ogni singolo consigliere comunale che voterà contro la nostra delibera si assumerà implicitamente la corresponsabilità di simili tragici accadimenti.
Scommettiamo che la Procura di Roma improvvisamente si sveglierà dal torpore? Ci sarà voluta purtroppo una giovane vita ed un'altra in gravi condizioni.
Ci sarebbe da sollevare l'omissione alla stessa Procura per aver ignorato per anni questo stato di cose.
Al punto 1) come VIETATO dal codice della strada!
RispondiEliminaMaledetti hanno infarcito Roma di cartelloni e sono così tanti che la gente ci si schianta contro! E Alemanno vorrebbe fare le primarie del PDL?? Quelle di Rebibbia deve fare!!!
RIP alla povera vittima di questo SCHIFO INDICIBILE. VERGOGNA!!
RispondiEliminasecondo me dopo questo tragico evento non dobbiamo aspettare oltre, denuncia alla procura subito
RispondiEliminaRingraziamo il lettore Duccio per la giusta osservazione. Abbiamo provveduto alla piccola correzione.
RispondiEliminaBasta. BASTA. Non c'è più niente da dire, ma solo: DENUNCIA ALLA PROCURA PER LA DITTA CHE INSTALLATO IL CARTELLONE E IL COMUNE DI ROMA CHE GLIELO HA PERMESSO.
RispondiEliminaE PRETENDIAMO, a partire da domani, la totale bonifica dei cartelloni posizionati su spartitraffico inferiori ai 4 metri e in violazione del Cds e Regolamento Comunale.
SOLO A ROMA CI SONO I CARTELLONI SUGLI SPARTITRAFFICO. E adesso una persona è morta e l'altra lotta per sopravvivere.
VERGOGNA A CHI HA CAUSATO CIO', adesso davanti alla giustizia.
Dunque c'è il reato di omicidio colposo! Non lo diciamo noi cittadini, lo scrive la Polizia di Roma Capitale con un avviso lasciato sull'impianto. Guardate la seconda foto del post. Si fa riferimento all'articolo 589 codice penale.
RispondiEliminaNon siamo noi, ma la Polizia di Roma Capitale a chiamare davanti ai giudici per omicidio colposo, la ditta che ha installato il cartellone e naturalmente chi lo ha permesso, nonostante i ripetuti allarmi.
Se c'è un giudice a Berlino.......!!
Sono appena tornato da due giorni passati a Milano.
RispondiEliminaNon in centro, ma in periferia, tra Settimo Milanese e la Tangenziale, e non c'è UN DECIMO dei cartelloni che ci sono a Roma!
E' uno schifo ignobile e deve finire!!
Spero solo che questa tragedia possa portare agli occhi del grande pubblico lo scandalo immondo che da anni viene perpetrato ai danni di questa città.
BASTA cartelloni e DIMISSIONI ORA DI DAVIDE BORDONI!
dalla foto si vede benissimo quanto vicino al cartellone passano le moto in quel tratto
RispondiEliminaSperiamo che ora dopo questi incidenti il Comitato Promotore venga ascoltato e si faccia finalmente qualcosa per evitare che non succedano più, BASTA con i cartelloni abusivi e lo scempio, viva la sicurezza, abbasso il degrado!
RispondiEliminaE' OMICIDIO COLPOSO! FUORI I RATTI DA ROMA!
RispondiEliminaAccidenti, pure la Polizia di Roma Capitale s'è svegliata. Allora deve trattarsi di una cosa veramente grossa... Qualcuno sa se l'impianto aveva targhetta identificativa?
RispondiEliminaBordoni poco fa: "Il Comune si costituirà parte civile". Ha anche detto che il cartellone non era abusivo, ma mal collocato (nello spartitraffico invece che a lato della strada). Su Repubblica.it, sezione di Roma, il resto delle sue dichiarazioni.
RispondiEliminaMA POSSIBILE CHE ANCORA DOBBIAMO SOPPORTARE LE STRONZATE DI CHI HA MASSACRATO ROMA!??!
RispondiEliminaMA ANCORA PER QUANTO???????
Il Comune si costituirà parte civile? No, il comune e in particolare l'assessorato al commercio finirà sul banco degli imputati e le associazioni di cittadini si costituiranno parte civile contro di lui. Bordoni se ne deve andare subito. I consiglieri comunali di maggioranza devono dare subito un segnale di grande discontinuità dalla malagestione degli impianti pubblicitari. Assessore Bordoni, se ha ancora un briciolo di dignità e di rispetto per se stesso e per la vittima dell'accidia e della trascuratezza di questa amministrazione, si dimetta stanotte stessa: le auguro i peggiori incubi. E si vergogni di quello che ha fatto e di ciò che colpevolmente non ha fatto.
RispondiEliminaRoberto
Avete notato che sul cartellone manca il nome della ditta che l'ha installato??
RispondiElimina(nella parte alta del cartellone)
In ogni caso, l'unica ad avere questo tipo di cartelloni è la PES.
Mi piacerebbe sapere perchè e come, da entrambi i lati del cartellone, sia stato possibile togliere il nome della ditta che ha compiuto l'abuso prima che arrivassero i fotografi.
^^^^OTTIMA OSSERVAZIONE!
RispondiEliminaSONO SOLO DELINQUENTI E COME TALI AGISCONO
Ho paura che tenderanno ad insabbiare tutto e tutto tornerà come prima. Alemanno è già troppo compromesso per far emergere un nuovo scandalo, Bordoni è troppo raccomandato per essere licenziato (il vero sindaco di Roma) e, con la complicità dei media che già oggi hanno attenuato la tensione, finirà tutto a pizza e fichi. Fino alla prossima tragedia.
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