martedì 31 maggio 2011

Il Comitato segnala: rivogliamo l'albero

polmunicipaleseggssu@comune.roma.it ; francesco.paciello@comune.roma.it
segnalazioniaffissioni@comune.roma.it ; polmunicipaleseg16@comune.roma.it

OGGETTO – Segnalazione di un impianto di presunta natura abusiva installato in Circonvallazione Gianicolense altezza ospedale S. Camillo

Si segnala che in Circonvallazione Gianicolense, dopo l’incrocio con Via Ramazzini e prima dell’ingresso principale dell’ospedale San Camillo, è stato  installato da ditta anonima un impianto pubblicitario bifacciale di mt. 1,80 x 1,20 circa (foto Camillo 1)

Si fa presente che sull’impianto non risulta affissa alcuna targa che riporti il numero di codice identificativo assegnato dal Servizio Affissioni del Comune di Roma.

Si chiede di volere accertare la piena legittimità del suddetto impianto, verificando se la sua collocazione rispetti tutti i divieti di affissione prescritti dalla intera normativa vigente in materia.
Si chiede quindi la più sollecita rimozione dell’impianto in caso di accertamento della sua natura abusiva o comunque illecita, provvedendo al suo immediato oscuramento per il tutto il tempo necessario alla sua materiale rimozione, così come prescrive il 6° comma dell'art. 31 del nuovo Regolamento approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 37/2009, oltre che al sanzionamento dell’insezionista.

Si resta in attesa di un cortese riscontro scritto – anche per via telematica - che si richiede ai sensi degli articoli 2, 3 e 9 della legge n. 241/1990.

Distinti saluti

Per l’Associazione Comitato Promotore della Delibera di iniziativa popolare per la modifica del regolamento sulle affissioni
 

Il Comune non ripianta gli alberi? E qualcuno occupa lo spazio previsto con un bell cartello "funebre". Lungo il muro di cinta dell'ospedale S. Camillo, proprio nel quadratino di terra ricavato dall'asfalto dove fino a poco tempo fa c'era un giovane alberello abbattuto perchè malato, una delle fameliche ditte del "caro estinto" ha piantato il suo albero di metallo e vetroresina. 
Ci giungono segnalazioni da più parti della citta di cartelloni pubblicitari di imprese di pompe funebri totalmente abusivi "alla radice" , cioè senza targhetta del Servizio Affissioni.
Presto dunque denunceremo altri cartelli di questo tipo.


Segnalazione inviata il 27. 05. 2011
A:

lunedì 30 maggio 2011

Il Comitato segnala: cartello inutile, anzi pericoloso.






Segnalazione inviata il 27 maggio 2011
A: segnalazioniaffissioni@comune.roma.it ; davide.bordoni@comune.roma.it ;
francesco.paciello@comune.roma.it ; polmunicipaleseggssu@comune.roma.it ;
polmunicipaleseg16@comune.roma.it ;segreteria.matteoli@mitgov.it (aggiunto il 30 maggio)

Questa Associazione segnala la presenza di un impianto pubblicitario delle dimensioni di circa 1 x 1 mt, installato in Via del Forte Bravetta angolo Piazzetta del Bel Respiro (foto Forte Bravetta 1).

Tale impianto porta sulla cimassa l’indicazione del nome della strada (Via del Forte Bravetta), ma perpendicolarmente al senso di marcia, e una targhetta identificativa della NBD rilasciata dal Servizio Affissioni del Comune di Roma, con i caratteri 0025/AL187/P (foto Forte Bravetta 2), che riconduce alla ditta Clear Channel Affitalia s.r.l. inscritta alla NBD appunto con il n° 0025.

Come si evince dalla foto “Forte Bravetta 3” l’impianto in questione è stato collocato su uno spartitraffico che ospita più semafori, sulla linea di avvistamento e praticamente a ridosso di almeno 2 di questi, contravvenendo al 5° comma dell’art. 4 del vigente Regolamento Comunale sulle affissioni, approvato con la delibera n. 37/2009, che dispone che le distanze minime per il posizionamento dei cartelli pubblicitari entro il centro abitato, limitatamente alle strade di quartiere (E) ed alle strade locali (F) debbono essere, ma solo per impianti di dimensione non superiore a metri 1,20 x 1,80, di 25 metri prima degli impianti semaforici e delle intersezioni lungo le strade urbane di quartiere, di 15 metri prima degli impianti semaforici e delle intersezioni lungo le strade locali e di 10 metri dopo gli impianti semaforici e le intersezioni.

Inoltre, sempre dalla foto “Forte Bravetta 3”, si evince che  lo stesso impianto contravviene anche al 4° comma del succitato articolo, che regola l’installazione di impianti pubblicitari su spartitraffico, essendo lo spartitraffico su cui è installato l’impianto in questione inferiore ai 4 metri di larghezza e comunque essendo l’impianto posizionato a meno di 1,80 mt dalla carreggiata.

Per i motivi fin qui esposti si ne chiede la più sollecita rimozione, ai sensi dei commi 13-bis e 13-ter dell’art. 23 del Codice della Strada (D.Lgs. n. 285/1992), così come prescrive anche il 5° comma dell’art. 31 del nuovo Regolamento approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 37/2009, oltre al sanzionamento della ditta proprietaria e dell’inserzionista come previsto dallo stesso Regolamento.
Si resta in attesa di un cortese riscontro scritto, che anche se per via telematica.
Si richiede ai sensi degli articoli 2, 3 e 9 della legge n. 241/1990.

Distinti saluti

F.to Per l’Associazione Comitato Promotore della Delibera di iniziativa popolare per la modifica del regolamento sulle affissioni

domenica 29 maggio 2011

Il comitato segnala: Piazza Santiago del Cile







 Segnalazione inviata il 24/05/2011 a: 
segnalazioniaffissioni@comune.roma.it ; davide.bordoni@comune.roma.it ; francesco.paciello@comune.roma.it ;polmunicipaleseggssu@comune.roma.it ; polmunicipaleseg02@comune.roma.it


Oggetto: Segnalazione di due impianti pubblicitari di presunta natura abusiva
Si segnala, la presenza di un impianto pubblicitario bifacciale della misura di cm 100 x 100 circa, privo della targhetta identificativa della Nuova Banca Dati del Servizio Affissioni, persistente in Piazza Santiago del Cile, di fronte al civico 1, installato nottetempo sul marciapiede appena ristrutturato. 
Le foto allegate  (denominate ‘santiago cile 7’ e ‘santiago cile 8’) confermano la mancanza della targhetta sulla struttura dell’impianto,  come anche  la mancanza del nome della ditta proprietaria dell’impianto stesso.

Si chiede di verificare se l’impianto in questione sia munito di tutti i titoli autorizzativi necessari, verificando se la sua collocazione rispetti la normativa vigente.

Sulla stessa piazza Santiago del Cile, si segnala un altro impianto pubblicitario bifacciale della misura di 200x100 circa, installato nottetempo provocando danni visibili al marciapiede appena ristrutturato. Tale impianto risulta dotato della targhetta NBD (0062/AR751/P) ma sulla medesima non vi è indicazione della sua ubicazione come invece prescritto dalla normativa vigente (foto denominate ‘santiago cile 5’; ‘santiago cile 6’; ‘santiago cile 9’).

Tutto ciò premesso, in caso si rilevino irregolarità di sorta, si chiede di procedere al sanzionamento nei confronti del titolare dell’impianto e dell’inserzionista e alla immediata rimozione e/o oscuramento dello stesso, così come previsto dalla deliberazione comunale 37/2009.

Si resta in attesa di un cortese riscontro scritto – anche per via telematica - che si richiede ai sensi degli articoli 2, 3 e 9 della legge n. 241/1990.

Distinti saluti

F.to Associazione Comitato Promotore della Delibera di iniziativa popolare per la modifica del regolamento sulle affissioni

sabato 28 maggio 2011

Il Comitato segnala: parapedonali Via Volpato







Segnalazione inviata il 24 maggio 2011 a:


Si segnala la presenza di un impianto parapedonale composto da due impianti bifacciali 100x70 sul bordo del marciapiede di Via Volpato (vedi foto “Volpato15”).

La foto “Volpato18” attesta come l’impianto in questione non fosse ancora installato nel 2008.

Sulla cornice dell’impianto in data 18/05/2011 è visibile un frammento metallico rassomigliante a un pezzo di targhetta rimosso in precedenza, comunque l’impianto risulta privo di codice identificativo sia ai sensi dell’art. 12 comma 1 bis del vigente Regolamento delle Affissioni approvato con delibera C.C. 37/2009, che ai sensi dell’art. 55 comma 1 del Regolamento di esecuzione e di attuazione del Nuovo Codice della Strada (vedi foto “Volpato16” e “Volpato 17”).

La foto “Volpato15” evidenzia come l’impianto sia collocato a ridosso delle strisce pedonali e del semaforo.

Ai sensi dell’art.4 comma 5 del vigente Regolamento Comunale sulle affissioni (approvato con delibera 37/2009) la distanza minima concessa per il posizionamento nelle strade urbane di quartiere di cartelli di dimensioni non superiori a mt. 1,20x1,80 deve essere di 25 metri prima degli impianti semaforici e delle intersezioni, 15 metri dopo gli impianti semaforici  e le intersezioni e di 15 metri dagli attraversamenti pedonali.

L’impianto parapedonale in questione, quand’anche fosse di dimensioni uguali a mt. 1,20x1,80, risulta collocato in violazione delle distanze minime dai semafori, dalle intersezioni e dagli attraversamenti pedonali previste dal succitato Regolamento Comunale sulle Affissioni.

Si chiede pertanto di voler accertare la regolarità del suddetto impianto, provvedendo alla sua immediata rimozione in caso di constatata violazione delle succitate norme del Regolamento Comunale sulla Pubblicità.

In attesa di un cortese riscontro scritto, che anche se per via telematica.
Si richiede ai sensi degli articoli 2, 3 e 9 della legge n. 241/1990.

Distinti saluti

F.to Associazione Comitato Promotore della Delibera di iniziativa popolare per la modifica del regolamento sulle affissioni

venerdì 27 maggio 2011

Il Comitato segnala: BASTA PRESE IN GIRO!




Segnalazione inviata il 24 maggio


Oggetto: impianto pubblicitario in Viale Giotto 3

Si segnala che questa Associazione, nell’ambito del percorso di sperimentazione dell’attività di controllo sul territorio per il contrasto all’abusivismo pubblicitario, attivato con Sua Determinazione Dirigenziale n.151 del 19.1.2011, ha segnalato alla SS.VV. in data 1.3. 2011, tra gli altri,  un impianto sito in Viale Giotto contraddistinto da targhetta identificativa della NBD riportante i caratteri 0004/AA641/P, avendo potuto riscontrare la sua eccessiva vicinanza alle strisce pedonali, come da foto allegata “Giotto 2”.
Con il verbale della riunione tenutasi con alcuni membri del Comitato Promotore in data 20 Aprile 2011, prot. 28937, ci veniva comunicato che con nota prot. AA. PP. n. 28781 del 20 aprile 2011, il GSSU aveva inoltrato il verbale relativo ai controlli effettuati sugli impianti segnalati, fra cui quello in oggetto, e che nello specifico, per l’impianto di Viale Giotto 3, era stato elevato un “verbale di sopralluogo per ricollocamento”.

Alla data attuale, come da foto allegata “ Giotto 3”  l’impianto risulta effettivamente essere stato ricollocato, ma semplicemente è passato dalla parte destra (guardando le foto) a quella sinistra delle strisce pedonali, sempre ad una distanza molto al di sotto da quella consentita.

Infatti, ai sensi dell’art.4 comma 5 del vigente Regolamento Comunale sulle affissioni (approvato con delibera 37/2009) la distanza minima concessa per il posizionamento nelle strade urbane di quartiere di cartelli di dimensioni non superiori a mt. 1,20x1,80 deve essere di 15 metri dagli attraversamenti pedonali.
Si fa altresì presente che il citato impianto è stato registrato nella NBD come collocato all’altezza del civico 3 di Viale Giotto, mentre prima come adesso è collocato in prossimità del civico 1 a oltre 50 metri dal civico 3, in posizione molto più vantaggiosa in quanto trattasi di incrocio stradale.

Si lasciano a Lei le considerazioni sull’operato della ditta proprietaria dell’impianto e di chi avrebbe dovuto verificare e controllare questa “ricollocazione”, e si rinnova la richiesta di una ulteriore verifica sull’impianto in questione.

Con osservanza

Per Associazione Comitato Promotore della Delibera di iniziativa popolare per la modifica del regolamento sulle affissioni

giovedì 26 maggio 2011

Noi ci abbiamo provato ...

Quello che segue è il testo della lettera che oggi abbiamo inviato all'Ufficio Affissioni per comunicare la nostra intenzione di chiudere il percorso di collaborazione per la lotta all'abusivismo pubblicitario.

Oggetto: Percorso di sperimentazione nell’ambito dell’attività di controllo sul territorio per il contrasto all’abusivismo pubblicitario.

   Con riferimento all’oggetto, attivato con Determinazione Dirigenziale n.151 del 19.1.2011, il Comitato Promotore comunica la propria intenzione di non voler dare ulteriore corso a tale collaborazione, considerando quindi il percorso conclusosi con l’incontro del 20 aprile u.s, di cui al verbale protocollato con n.28937.

   La decisione di chiudere questa esperienza di collaborazione è stata presa dai membri del Comitato Promotore dopo aver analizzato le risultanze delle segnalazioni inviate agli inizi del marzo 2011 e relative al Municipio Centro Storico.
   A distanza di quasi tre mesi infatti la gran parte degli impianti che a seguito dei controlli erano stati sanzionati o di cui era stato richiesto il ricollocamento sono ancora nelle stesse condizioni della prima rilevazione.

   Pur tenendo presente la necessità per gli uffici di rispettare tutte le normative vigenti, le nostre aspettative erano per un’accelerazione del processo segnalazione-verifica-sanzione-rimozione che portasse al risultato finale al massimo nel giro di qualche settimana.

   Molti altri impianti sono chiaramente in situazioni di totale illegalità senza alcun intervento da parte dell’Amministrazione, citiamo quelli intorno al cimitero del Verano per tutti.
   Inoltre abbiamo richiesto per giorni la rimozione e la sanzione di tutti i vasi porta pubblicità installati abusivamente nei luoghi più prestigiosi di Roma senza ottenerne la rimozione se non dopo alcune settimane e in assenza di una qualsiasi risposta da parte dell’Ufficio Affissioni o dell’Assessorato.

   Considerata la situazione generale dell’impiantistica pubblicitaria a Roma, caratterizzata da un affollamento la cui esorbitanza non è messa in discussione da nessuno, ed il fatto che continuano ad essere installati impianti con numeri e modalità in gran parte al di fuori di ogni controllo, il Comitato Promotore ha concluso che i risultati scaturiti dalla collaborazione di cui all’oggetto non possono in alcun modo incidere e neanche dare il segnale concreto di inversione di tendenza che tanti cittadini romani ancora aspettano.

   Abbiamo individuato nella mancanza di volontà politica dell’amministrazione la causa principale di questa situazione. Crediamo che una collaborazione leale debba impegnare entrambe le parti a fare del proprio meglio per affrontare e risolvere un problema e purtroppo non abbiamo riscontrato tale impegno, anzi abbiamo avuto l’impressione di dare all’amministrazione l’alibi per poter dire che coopera con i cittadini.

   Pur rimanendo a disposizione dell’Amministrazione Comunale per valutare eventuali ulteriori iniziative che però vadano nella direzione di dare un segnale concreto e visibile di cambiamento dello status quo, è intenzione del Comitato Promotore spostare la collaborazione su modalità più normali, quelle a disposizione di ogni altro cittadino. Abbiamo già iniziato infatti ad inviare agli organi competenti le segnalazioni di impianti che presentino elementi di illiceità, dandone pubblicità sul nostro blog (http://bastacartelloni.blogspot.com), con l’intenzione di seguirne i progressi e gli esiti nel tempo.

   A suo tempo ponemmo grande attenzione alle dichiarazioni pubbliche del Sindaco, quando diede precise indicazioni all’Assessorato circa il fatto che la questione dell’abusivismo del settore affissioni ed il contrasto alla illegalità del comparto erano una priorità dell’amministrazione.
   Purtroppo dobbiamo costatare che tali intenti non si sono ancora tramutati in concrete, verificabili ed incisive iniziative. Ed a ciò ha contribuito, a nostro modesto avviso, anche il non aver voluto valorizzare adeguatamente il contributo offerto dal Comitato Promotore.

    Con Osservanza 
Il Comitato Promotore


Noi ce l'abbiamo messa tutta ma non possiamo non constatare che una reale lotta all'abusivismo pubblicitario non rientra tra le priorità dell'attuale amministrazione.
In molti diranno che abbiamo scoperto l'acqua calda, e altrettanti ce lo hanno detto in tutti i modi, anche i meno urbani, mentre ci provavamo.

In attesa che la delibera d'iniziativa popolare completi il suo faticoso iter (cosa che non abbiamo mai smesso di curare), noi abbiamo voluto dare all'amministrazione comunale una possibilità per dimostrare i suoi sinceri intenti. Ed ancora una volta la dimostrazione è stata che il decoro e la legalità non sono tra quelli.

mercoledì 25 maggio 2011

Il Comitato segnala: parapedonali Gianicolense






Segnalazione inviata il 24 maggio A:
segnalazioniaffissioni@comune.roma.it ; davide.bordoni@comune.roma.it
francesco.paciello@comune.roma.it ; polmunicipaleseggssu@comune.roma.it
polmunicipaleseg16@comune.roma.it

Si segnala la presenza di un impianto parapedonale composto da tre impianti bifacciali 100x70 sul bordo del marciapiede ad angolo tra Viale dei Colli Portuensi e Circonvallazione Gianicolense (vedi foto “Gianicolense4”).

Sulla cornice laterale degli impianti sono affisse tre targhette con i seguenti numeri di codice identificativo: 0012/AB426/P – 0012/AB427/P – 0012/AB425/P (vedi foto “Giancicolense2” e “Gianicolense3”).

La foto “Gianicolense1” mostra come l’impianto sia collocato a ridosso delle strisce pedonali e del semaforo.

Si ricorda che ai sensi dell’art.4 comma 5 del vigente Regolamento Comunale sulle affissioni (approvato con delibera 37/2009) la distanza minima concessa per il posizionamento nelle strade urbane di quartiere di cartelli di dimensioni non superiori a mt. 1,20x1,80 deve essere di 25 metri prima degli impianti semaforici e delle intersezioni e di 15 metri dagli attraversamenti pedonali.

L’impianto parapedonale in questione, quand’anche fosse di dimensioni uguali a mt. 1,20x1,80, risulta collocato ad una distanza dal semaforo e dall’intersezione inferiore a 25 metri e a ridosso delle strisce pedonali, contravvenendo alla distanza minima di 15 metri prescritta dal regolamento comunale.

Si chiede pertanto di voler accertare la regolarità del suddetto impianto, provvedendo alla sua immediata rimozione in caso di constatata violazione delle succitate norme del Regolamento Comunale sulla Pubblicità.

In attesa di un cortese riscontro scritto, che anche se per via telematica.
Si richiede ai sensi degli articoli 2, 3 e 9 della legge n. 241/1990.

Distinti saluti

F.to Associazione Comitato Promotore della Delibera di iniziativa popolare per la modifica del regolamento sulle affissioni

martedì 24 maggio 2011

Il Comitato segnala : Tenuta dell'Acquafredda






Segnalazione inviata il 23 maggio 2011 a:

-          Si segnala che presumibilmente fra il 16 ed il 20 maggio 2011, lungo la Via Aurelia al km 9,300  ai margini della carreggiata direzione Civitavecchia, è stato installato un impianto bifacciale di circa 2  x 2 mt recante sulla cimassa la scritta D.D.N. Pubblicità. Si fa presente che l’impianto è stato fotografato in data 20 maggio 2011 e presenta una targa che riporta il codice identificativo 0060/AV161/P assegnato dal Servizio Affissioni del Comune di Roma.  (foto allegata Aurelia1 e Aurelia 2)

-          Altresì, fra il 21 ed il 23 maggio 2011è stato installato un altro impianto bifacciale di circa 1,5 x 2 mt dalla stessa ditta, dopo circa 100 mt, al Km 9,400 lungo la stessa carreggiata, non presente il 20 maggio (come testimonia la foto Aurelia 3) , fotografato in data odierna (foto Aurelia 4 e Aurelia 5) , sul quale è riportato il codice identificativo 0060/AU870/P.

-          Dopo altri 100 mt, al km 9,500 della Via Aurelia, prima dello svincolo con Via dell’Acquafredda,sono stati installati in data imprecisata altri due impianti:

uno bifacciale sempre della ditta D.D.N. di circa 2 x 2,5 mt ( foto Aurelia 6) con 2 targhette identificative che si distinguono tra loro per l’indirizzo ed il fatto che la prima è scritta con pennarello (Aurelia 7 e Aurelia 8) , con il codice 0060/AU807/P ;

l’altro, un impianto monofacciale di mt 4 x 3 della ditta Pratiko srl, iscritta al n° 120 dell’elenco delle ditte pubblicitarie riportate sul sito del Comune di Roma al 19 Aprile 2011, sulla cui cimassa è riportato il codice identificativo 0120/BV791/P (Foto aurelia 9 e Aurelia 10).

-          Nel corso dell’ultimo mese, infine, perché a tale periodo risale la congiunzione di via Gregorio XI con la Via Aurelia, sulla stessa Via Gregorio XI, 200 mt circa prima dell’innesto con la Via Aurelia, è stato installato un altro impianto bifacciale di circa 2 x 2 mt, dalla ditta censita  al n° 0087 dell’elenco delle ditte pubblicitarie riportate sul sito del Comune di Roma al 19 Aprile 2011 (Di Emme Immobiliare srl), riportante il codice identificativo 0087/BD135/P (foto Aurelia 11 e Aurelia 12)
Dalla cartografia della zona e da quella riportata sul sito dell’Ente Parco www.romanatura.roma.it appare chiaro che tutti gli impianti  in questione sono stati installati lungo la strada del confine sud della Riserva Naturale della tenuta dell’Acquafredda, ad eccezione dell’ultimo che ricade invece proprio all’interno della stessa Riserva Naturale,  area protetta istituita come “riserva naturale” ai sensi della lettera r) del 1° comma dell’art. 44 della legge regionale n. 29/1997.
Si chiede di verificare se  i suddetti impianti sino stati installati con il preventivo ed obbligatorio rilascio del nulla osta da parte dell’ Ente di gestione del parco della Tenuta di Acquafredda

Nulla osta che comunque non poteva essere concesso, perché in violazione del divieto di affissione imposto tanto dalla misura di salvaguardia dettata dalla lettera o) del 3° comma dell’art. 8 della legge regionale n. 29/1997 quanto dal Regolamento così come disciplinato dal 3° comma dell’art. 27 della legge regionale n. 29/1997, che a sua volta rimanda alla lettera d) del 3° comma dell’art. 11 della legge n. 394/1991.
La suddetta area naturale protetta è vincolata ope legis come “bene paesaggistico” ai sensi della lettera f) del 1° comma dell’art. 142 del D.Lgs. n. 42/2004 (“Codice dei beni Culturali e del Paesaggio”), dove ai sensi del successivo art. 153 
                      <<é  vietata la posa in opera di cartelli o altri mezzi pubblicitari>>.
Per i motivi fin qui esposti si chiede quindi di verificare se i suddetti impianti godano di tutte le autorizzazioni necessarie a persistere ove si trovano, anche  alla luce del nuovo Codice della Strada e relativi codici attuativi, e qualora così non fosse se ne chiede la più sollecita rimozione, ai sensi dei commi 13-bis e 13-ter dell’art. 23 del Codice della Strada (D.Lgs. n. 285/1992), così come prescrive anche il 5° comma dell’art. 31 del nuovo Regolamento approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 37/2009.
Si resta in attesa di un cortese riscontro scritto, che anche se per via telematica.
Si richiede ai sensi degli articoli 2, 3 e 9 della legge n. 241/1990.

Distinti saluti

F.to Associazione Comitato Promotore della Delibera di iniziativa popolare per la modifica del regolamento sulle affissioni.

sabato 21 maggio 2011

Basta cartelloni, ma anche basta cartellini!

E' facile girando per la città, soprattutto nelle zone dove è maggiore il passaggio pedonale, trovare piccoli manifesti attaccati ai pali.
L'immagine che segue ne mostra uno con sullo sfondo una Piazza del Popolo ingombra degli allestimenti per la festa della Polizia.



In questi giorni la piazza è presidiata giorno e notte, dal che se ne deduce che chi ha affisso il manifesto in figura, e gli altri su tutti i pali circostanti, ha potuto agire indisturbato al cospetto degli agenti.
E' vero che l'affissione abusiva configura un'infrazione considerata, chissà perché, minore, ma sarebbe bastato far notare al soggetto che quella cosa non si poteva fare, che anzi doveva rimuovere tutti i manifesti precedentemente affissi (su tutta Via del Corso), e la cosa finiva lì.

Purtroppo occorre constatare ancora una volta che evidentemente manca la giusta sensibilità negli agenti di tutte le forze di polizia per accorgersi dei tanti comportamenti illeciti da cui deriva il degrado in cui sta sempre più affondando la nostra città.

Nel corso della corsetta mattutina odierna, di cartelli come quello riprodotto in figura è stata oggi ripulita Via del Corso, così come di innumerevoli cartelli vendesi/affittasi attaccati nei modi più disparati su pali ed angoli di palazzi.

L'invito a tutti è a farsi parte attiva nella risoluzione dei problemi almeno laddove è possibile. Staccate tutte le affissioni abusive che vi capitano, inserzioni immobiliari, pubblicità di concerti o eventi, annunci lavorativi, ecc. ecc.

Purtroppo se aspettiamo che facciano effetto i metodi repressivi (scarsissimi) o dissuasivi (nulli) delle istituzioni rischiamo di ritrovarci i messaggi pubblicitari anche in casa, magari di fronte ai nostri WC!

Riceviamo e pubblichiamo - Quanto ci vuole a rimuovere un impianto?

Gli amici del rione Campo Marzio ci segnalano questo apparentemente insignificante cartello installato in Vicolo del Bottino. L'impianto non presenta alcuna targhetta identificativa, dal che si deduce che non può essere stato autorizzato né tantomeno paga alcuna imposta o contributo.
La presenza dell'impianto è stata segnalata alla Polizia Municipale ed all'Ufficio Affissioni il 23 aprile u.s.. Passate quattro settimane l'impianto è ancora lì.


Per chi non lo sapesse, Vicolo del Bottino è la stretta strada dove sbuca l'uscita della fermata della Metro A Spagna, un cunicolo dove passano migliaia (forse decine di migliaia) di persone al giorno. Una location quindi estremamente appetibile, tant'è che in meno di 50 metri ci sono 6 impianti tra paline e oroglogi.


L'ennesima dimostrazione che a Roma il crimine paga, in tutti i campi ma in particolar modo nell'impiantistica pubblicitaria. 
E se questo genere di furbate riescono nel pieno centro della città, in una zona presidiata tutto il giorno da agenti di tutte le forze di polizia, che speranze ci sono che nel resto della città si riescano a far rispettare le regole?

venerdì 20 maggio 2011

Segnalazione del Comitato


Segnalazione inviata il 20 maggio 2011 a:


Si segnala, la presenza di un impianto pubblicitario bifacciale della misura di cm 100 x 70 circa, con orologio, privo della targhetta identificativa della Nuova Banca Dati del Servizio Affissioni, persistente in Piazza della Minerva, lato Via dei Cestari, altezza civico 76, nelle immediate vicinanze del monumento del Pantheon. 
Le foto allegate,scattate il 17 maggio 2011, confermano la mancanza della targhetta sulla struttura dell’impianto,  come anche  la mancanza del nome della ditta proprietaria dell’impianto stesso.

Si chiede di verificare se l’impianto in questione sia munito di tutti i titoli autorizzativi necessari, compresi quelli previsti dai vincoli dei Beni Culturali,  così come riportato dall’art. 49 del D.Lgs. n. 42/2004 e successive integrazioni, visto il persistere dell’impianto in prossimità di beni di particolare interesse storico-monumentale tutelati dall’UNESCO,  anche per coerenza con lo stesso Piano Regolatore degli Impianti e dei Mezzi Pubblicitari (PRIP) che é stato adottato lo scorso 2 febbraio dalla Giunta Capitolina.
Si chiede inoltre di verificare se il suddetto impianto vìoli le norme del CdS, art. 23 e conseguenti regolamenti attuativi, in quanto è collocato in modo perpendicolare al senso di marcia, non adeso alla facciata del palazzo, anzi a circa un metro da questa, in piena sede di carreggiata stradale priva di marciapiede.  

Tutto ciò premesso, in caso si rilevino irregolarità di sorta, si chiede di procedere al sanzionamento nei confronti del titolare dell’impianto e dell’inserzionista e alla immediata rimozione dello stesso, così come previsto dalla normativa vigente.
Si resta in attesa di un cortese riscontro scritto, che anche se per via telematica.
Si richiede ai sensi degli articoli 2, 3 e 9 della legge n. 241/1990.

Distinti saluti

F.to Associazione Comitato Promotore della Delibera di iniziativa popolare per la modifica del regolamento sulle affissioni

lunedì 16 maggio 2011

C'è mancato un pelo...

Anche stavolta è andata bene.
Stanotte la fermata dell'autobus davanti ai grandi magazzini METRO di Via del Pescaccio, zona Aurelia, al momento dell'incidente era deserta e nessuno si sarebbe fatto male.
Infatti, causa il forte vento, alcune plance elettorali destinate ad accogliere i manifesti per la prossima consultazione referendaria, sono piombate al suolo proprio in prossimita di un fermata autobus.
Visto il vento che imperversa su tutta la città, probabilmente altri manufatti pubblicitari saranno stati abbattuti. Speriamo che come in questo caso nessuno si sia fatto male.

Le rimozioni farlocche (ovvero come sprecare i soldi dei contribuenti)

Ricorderete la campagna mediatica con la quale si pubblicizzarono all'inizio dell'estate scorsa migliaia di rimozioni in onore della lotta all'abusivismo. Molti cartelloni vennero rimossi e...tantissimi tornarono al loro posto. Le foto seguenti testimoniano il fenomeno delle "rimozioni affrettate", ovvero di rimozioni sbagliate in quanto fatte solo per propaganda, su impianti che avevano legalmente tutte le autorizzazioni per stare esattamente dove si trovavano. Tantè che dopo un paio di mesi le ditte li hanno rimessi dove erano e dove tutt'ora persistono. E non è escluso che queste abbiano richiesto il pagamento dei danni subiti per le affrettate rimozioni.
Non che questo sia di nostro gradimento, ma gli effetti della famigerata delibera 37/2009 hanno prodotto tali storture, per le quali anche impianti che agli occhi di un bambino sarebbero risultati almeno sospetti, in realtà avevano ottenuto dagli uffici competenti del Comune l'autorizzazione ad esistere e persistere sul territorio comunale.

Nella foto seguente si può vedere l'uscita della stazione Metro Battistini prima delle rimozioni dei tre impianti presenti:

Durante l'estate i suddetti impianti sono stati tutti rimossi e nessuno, colto da momentanea euforia, ha pensato ad immortalare l'uscita della metro liberata dai cartelloni.
Ad inizio autunno, però, pianino pianino, uno dopo l'altro, sono ricomparsi esattamente dove stavano tutti e tre i cartelloni:
La notizia buona che siamo riusciti a cogliere da tutta la vicenda è che il prezzo dei condizionatori è calato di 20 euro, secondo il cartellone più grande;
La notizia cattiva è che dei soldi dei contribuenti sono stati inutilmete spesi per rimozioni "farlocche".

Riproponiamo il post che è stato cancellato dalla piattaforma Blogger giovedì scorso, ritenendo che l'argomento dei soldi spesi per certi tipi di rimozioni meriti una discussione più ampia fra i nostri lettori.
Francesco

domenica 15 maggio 2011

I CARTELLONI ABBANDONATI DI CIRCONVALLAZIONE TRIONFALE

Ne hanno piazzati così tanti in tutta Roma che ormai le stesse ditte non riescono a gestire tutti i cartelloni e alcuni finiscono così: completamente in abbandono. Sulla circonvallazione Trionfale, XVII° Municipio, abbiamo notato questo impianto in rovina pieno di ruggine e TOTALMENTE PRIVO DI TARGHETTA NBD. L'unico riferimento è sulla cimasa che indica la ditta Publicittà: ma a quel numero non risponde nessuno.


Pochi metri più avanti, all'altezza del civico 88, ecco un altro cartello completamente abbandonato. Su questo c'è la targhetta identificativa ma i commercianti della zona ci hanno detto è in quelle condizioni da mesi, senza pannelli di vetro e dunque ancora più brutto e degradante di quanto già non siano tutti gli altri impianti che infestano Roma .

La cosa più assurda è che mentre in tutta la città si moltiplicano gli 'spazi disponibili' - cioè i cartelloni che non riescono a trovare uno sponsor - e ve ne sono sempre di più in abbandono, le ditte continuano a piantarne di nuovi: come si vede nello spartitraffico, sempre di Circonvallazione Trionfale, già martoriato da decine di orrendi cartelli, dove è spuntato dal terreno questo sostegno che presto ospiterà l'ennesimo sfregio alla capitale d'Italia .

Filippo

Ringraziamo Filippo e ricordiamo che sugli spartritraffico è vietato sia parcheggiare che installare cartelloni.

sabato 14 maggio 2011

Un incitamento a non accettare passivamente il degrado

Stavolta mostriamo uno dei tanti "fuori misura" che sono presenti in città.
La foto ritrae un cartellone di almeno 25 mq piantato in un giardino privato,
ad angolo fra Via Aurelia e Via Supino.

La particolarità che deve aver colpito il fotografo, però, non è tanto la dimensione del catafalco bensì la frase del beato Giovanni Paolo II che appare sullo stendardo vicino che lo ritrae e che è diventata ormai famosa.

Qualcuno potrebbe pensare "semo romani quindi facciamo tutto meglio e più grande, compresi i cartelloni";
Qualcun altro potrebbe pensare "semo romani quindi dàmose da fà a fà toje 'stè schifezze".

Noi propendiamo sicuramente per la seconda ipotesi, quindi dàmose da fà !

venerdì 13 maggio 2011

La Grande Muraglia 2

Un lettore ha accolto il nostro invito e ci ha mandato una nuova testimonianza di cartelloni "a raffica".
Le foto si riferiscono a Largo Perassi, inizio Via Aurelia Antica.
Stavolta sono stati immortalati 13 cartelloni 4 x 3 e un 1 x 1 che dovrebbe essere definito "di utilità" perchè riporta il nome della via. Lo si può intravedere a malapena, prima degli ultimi due cartelloni in lontananza. Così sovrastato da 13 giganti ci chiediamo chi lo possa vedere! Siamo ad un affollamento di 157 mq. di superficie espositiva in circa 70 mt di strada.
Notare che il PRIP prevederebbe al massimo 32 mq per 100 mt lineari di strada.

mercoledì 11 maggio 2011

Luce a tutti i costi.

Riceviamo e pubblichiamo due foto di un impianto che si trova in Viale delle Medaglie D'Oro, zona Balduina, una delle zone più esclusive di Roma.
Ebbene neanche quì qualcuno ha avuto scrupoli a realizzare qualcosa di tanto dozzinale quanto pericoloso per l'incolumità dei passanti.
Si noti come la struttura, tutta di metallo, sia attraversata di lato da un filo elettrico che, in caso di eccessiva trazione o usura, può trasmettere corrente elettrica all'intero impianto.
Nella speranza che questo non avvenga mai, ci chiediamo quale certificato di conformità possa mai aver prodotto la ditta proprietaria dell'impianto per aver ottenuto l'autorizzazione all'installazione dello stesso.


di seguito la denuncia inoltrata dal nostro lettore:
To: polmunicipaleseggssu@comune.roma.it ; alemanno ; francesco.paciello@comune.roma.it
Cc:
segnalazioniaffissioni@comune.roma.it ; polmunicipaleseg19@comune.roma.it ; difensorecivico@comune.roma.it
Sent: Tuesday, May 10, 2011 5:35 PM
Subject: cartellone pubblicitario pericoloso

Si fa presente che in Viale delle Medaglie D'oro, di fronte al numero civico 243 è da tempo stato installato un cartellone pubblicitario 1x1 (targhetta di iscrizione nella NBD 0029/AG947/P)  la cui illuminazione è assicurata da un cavo elettrico penzolante( già alquanto deteriorato) che fuoriesce da un palo metallico piantato accanto ad esso.
Si sollecitano le S.V. a controllare la regolarità dell'impianto e il rispetto delle norme di sicurezza onde evitare che prima o poi qualche cittadino rimanga folgorato.
Accludo 2 foto dell'impianto che documentano lo stato delle cose.
In attesa di un sollecito riscontro invio cordiali saluti.

Lettera firmata.

Il nostro contributo per il PRIP

La scorsa settimana il Comitato Promotore ha presentato all'Ufficio Affissioni e Pubblicità del Comune le proprie proposte di modifica al Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari (PRIP) approvato dalla Giunta Comunale il 2 febbraio u.s.

Come premessa generale, nelle nostre richieste abbiamo voluto conformarci a quanto fatto dalla Giunta Comunale, che ha approvato un PRIP superando in diversi punti la disciplina vigente (essenzialmente la delibera CC n.37/2009), forte del fatto che il provvedimento dovrà passare in Consiglio Comunale dove quindi l'intera disciplina potrà essere riconciliata.
Abbiamo quindi considerato l'occasione del PRIP per intervenire anche su aspetti della materia, pur non ricompresi nel PRIP stesso, che però a nostro avviso non possono rimanere immutati, pena l'inefficacia complessiva dell'intervento.

Evitando di scendere nel dettaglio delle singole richieste di emendamento ai punti dle PRIP, vogliamo qui rendere note le linee guida che abbiamo seguito ed a grandi linee le modifiche richieste. I punti che seguono le illustrano.

Anzitutto riteniamo necessario che il PRIP venga redatto uniformandosi alla terminologia ed agli schemi usati di solito per i piani urbanistici. Chiediamo inoltre che esso venga reso nella forma più semplice possibile per facilitarne l'applicazione, evitare l'insorgere di contenziosi e permettere un controllo immediato da parte di tutti i cittadini.

Quella su impianti stradali tradizionali è un tipo di pubblicità obsoleta ed estremamente invasiva. Per questo riteniamo che il numero degli impianti e la superficie espositiva debbano essere ridotti drasticamente. Nel contempo, nell’ottica di mantenere o addirittura aumentare il giro d’affari, i canoni di concessione dovranno essere sensibilmente aumentati, in virtù anche del maggior valore che gli spazi pubblicitari acquisirebbero in presenza di una ridotta superficie espositiva totale.
Nell'ottica della drastica riduzione della superficie espositiva totale abbiamo chiesto l'eliminazione degli indici di concentrazione massimi (28 e 32 metri quadrati per 100 metri di strada), permettendo le concentrazioni inferiori, e l'aumento della distanza minima tra impianti da 25 a 40 metri.

Nel documento propostoci il ruolo dei Municipi rimane marginale. Andrebbe invece rafforzato cogliendo l’occasione per modificare l’intera disciplina e attribuendo ai Municipi competenze più forti in tema di controllo del territorio e repressione dell’abusivismo.

Nel PRIP deve essere esclusa esplicitamente ogni deroga ai vincoli paesaggistici ed al Codice della Strada anche se prevista, adeguando le distanze minime fra impianti, dai semafori, gallerie, curve  ecc. ai limiti più severi presenti nel C.d.S. stesso.

Devono essere previste delle norme di attuazione del PRIP che stabiliscano in modo preciso i soggetti preposti alla rimozione degli impianti ed all’adeguamento alle nuove regole. In questo senso riteniamo che debbano essere inserite nel PRIP delle Norme Transitorie di Salvaguardia che regolino il passaggio dall’attuale situazione, alquanto caotica, a quella prospettata dal PRIP stesso con modalità e tempistica precise e stringenti.
Al riguardo abbiamo chiesto che i piani di localizzazione (vale a dire i piani dove viene deciso l'esatto posizionamento degli impianti sulle strade e piazze) debbano essere predisposti entro un anno dalla pubblicazione del PRIP all'Albo Pretorio. Passato tale termine, per le strade e piazze mancati del piano di localizzazione tutti gli impianti verranno considerati decaduti.

Abbiamo chiesto che vengano previsti bandi di gara a livello di ambiti territoriali, dove il vincitore della gara dovrà occuparsi anche della rimozione degli eventuali impianti abusivi e/o  irregolari segnalati dalla Polizia Municipale.

Tra le altre richieste puntuali citiamo:
  • l’impossibilità di derogare ai vincoli paesaggistici e al Codice della Strada anche se previsto,
  • l'eliminazione degli orologi tra i tipi di impianto ammessi,
  • la possibilità di installare nell'area del centro storico individuata dall'UNESCO solo cartelli PPAA destinati a comunicazioni istituzionali e parapedonali di proprietà comunale,
  • l'impossibilità di installare impianti sulla sommità delle edicole,
  • l'impossibilità di installare impianti sui lungotevere entro la fascia di rispetto di 150 mt individuata da PTPR,
  • l’impossibilità di installare alcun tipo di impianto sui lungotevere lato Tevere,
  • L’impossibilità di installare impianti perpendicolarmente al senso di marcia o al marciapiede,
  • l'esclusione della possibilità per i privati di predisporre piani di localizzazione,


Noi contiamo di avere la possibilità di illustrare il merito delle nostre richieste all'Amm.ne Comunale e siamo senz'altro disponibili a discuterle e pronti a rivederle nell'ottica di un intervento finalmente efficace per rimettere ordine in una materia a dir poco ingarbugliata. Fin da ora però chiariamo che vi sono dei punti che noi giudichiamo imprescindibili e tra questi:
  • la necessità di ridurre la superficie espositiva massima (da ridurre anche rispetto al valore teorico di 162.500 mq indicato nel PRIP),
  • la previsione di norme precise e stringenti che regolino il passaggio in tempi certi dall'insostenibile situazione attuale a quella prefigurata dal PRIP.

Chi volesse leggere la nostra proposta integrale, così come è stata ufficialmente presentata al dirigente dell’Ufficio Affissioni in data 3 maggio 2011, potrà leggerla cliccando sul relativo titolo nella parte destra della nostra home page.