sabato 30 marzo 2013

Cartoline dalla Balduina

Nonostante il maltempo e la crisi politica oggi ci sentiamo ottimisti e regaliamo ai nostri affezionati lettori questa bellissima cartolina dalla Balduina, un tempo quartiere chic di Roma.

Viale delle Medaglie d'Oro, ang. Via Tito Livio
Immagini come questa valgono più di cento discorsi o conferenze stampa: il disprezzo delle regole da parte delle società pubblicitarie va a braccetto con la maleducazione e l'indifferenza di tanti cittadini. Il cartellone viola clamorosamente la prescrizione riguardante la distanza minima dagli attraversamenti pedonali prevista dal vigente Regolamento (del. cons.37/2009 ) per gli impianti aventi dimensioni inferiori a metri 1,20 x 1,80 ovvero 15 metri nelle strade urbane di quartiere...guardate un pò, ad essere generosi saranno 2 metri


ma non basta, l'impianto come si può vedere è stato piantato esattamente all'incrocio tra Viale delle Medaglie d'Oro e Via Tito Livio (chissà cosa avrebbe scritto nei suoi Annales di questa sporca vicenda dei cartelloni illegali..) e accanto ad uno scivolo per disabili


Provate ora ad immaginare le peripezie di un disabile o di un anziano in carrozzella per attraversare su quelle strisce pedonali, anche grazie all'impeccabile parcheggio delle autovetture.

Ci siamo avvicinati all'impianto e.....SORPRESAAAAA!!


CODICE 0112 della NBD: Studio Zeta s.r.l pubblicità

Da non credere! Ancora loro?!? Qualcuno ci spiegherà un giorno come sia possibile che una ditta "annullata con determinazione dirigenziale n° 1999 del 12 Luglio 2011" (così c'era scritto sull'elenco delle società presenti nella Nuova Banca dati del Comune) in realtà sia presente in forze con centinaia di impianti in tutta la città, commettendo tra l'altro violazioni così clamorose del regolamento e infischiandosene bellamente dei diritti dei disabili e della sicurezza dei cittadini. Ma tant'è COSI' CONTINUANO AD ANDARE LE COSE A ROMA SEMPRE PIU' IN PREDA ALL'ANARCHIA E ALLA LEGGE DEL PIU' FURBO E PREPOTENTE.

Ma lo ripetiamo, sarà la primavera, oggi ci sentiamo fiduciosi e rivolgendoci ai candidati a Sindaco gli inviamo questa cartolina, con la certezza che nella prossima consiliatura l'enorme sfregio alla bellezza, alla legalità e alla sicurezza messo in atto da società pubblicitarie irresponsabili possa essere finalmente sanato dopo anni di "disattenzione" (diciamo così va..) da parte degli amministratori capitolini.

venerdì 29 marzo 2013

Affissioni abusive di Santori e Giudici. Un errore anche stavolta?

Riassumendo: a febbraio, nel periodo pre-elettorale, compaiono decine di manifesti di Fabrizio Santori (candidato alle regionali) affissi un pò ovunque in modo abusivo, in zona Marconi-Portuense.

Bastacartelloni scrive a Santori, documentando l'accaduto. Santori prima risponde che si tratta di un errore fortuito, poi che ha provato a far staccare i manifesti e che, in ogni caso, aveva tolto il mandato alla cooperativa infedele che "si occupa delle affissioni di diversi candidati e attacca ovunque ed indistintamente qualsiasi cosa per accelerare le loro affissioni".

Abbiamo sperato che Santori non si ricascasse, confidato nella sua intelligenza di capire che il primo errore da non fare è quello di non vagliare bene chi si occupa della tua comunicazione sul territorio e di come lo fa.

Purtroppo le speranze sono state vane, tradite da quello che abbiamo visto a Viale dei Colli Portuensi due giorni fa: decine e decine di affissioni abusive di Fabrizio Santori e Marco Giudici (suo collega di partito e referente in XVI municipio) sui muri, sportelli elettrici e cestini della spazzatura.

E gli attacchini non hanno risparmiato i muri dell'asilo "Morgana la Rana", già orribilmente sfregiati da scritte inneggianti al fascismo e graffiti.



Ma c'è di più: i manifesti pubblicizzano, tra le altre cose, un servizio per segnalare il degrado nel quartiere (!)



"Lavoriamo insieme per rendere più bello il nostro quartiere", firmato Marco Giudici e Fabrizio Santori.






I nuovi manifesti su quelli vecchi sempre abusivi




Come gli adesivari...


No comment.



Vorremmo a questo punto rivolgere un appello a Santori e Giudici perché s'impegnino a defiggere i manifesti abusivi che li ritraggono, ma siamo stanchi e disillusi e poi ci pare strano che non se ne accorgano loro che lavorano lì. Ma come, v'impegnate sul decoro e poi siete i primi a imbrattare i muri?

Una cosa del genere provocherebbe le reazioni degli abitanti e le scuse dei politici che scenderebbero in strada per staccare i manifesti di persona, in qualunque altra città d'Europa. Cos'avverrà da noi?

Aspettiamo di conoscere la risposta di Fabrizio Santori e Marco Giudici, che abbiamo informato dell'accaduto. E speriamo che stavolta le risposte siano più convincenti.

giovedì 28 marzo 2013

+300% di cartelloni. Alemanno sindaco!


Via degli Orti di Cesare





Circonvallazione Gianicolense



Via Angelo Emo

Piazza Pio XI

Piazzale Morelli




Via Ramazzini


mercoledì 27 marzo 2013

Se lo metti a 20cm dalla carreggiata prima o poi qualcuno ci va a sbattere

Riceviamo e pubblichiamo


Non so chi lo abbia preso, forse un mezzo pesante visto che è stato danneggiato anche il quadro alto del cartellone, fatto sta che l'impianto in Corso Trieste (davanti al civico 169) ora pende vistosamente e mostra sul gambo i segni di una grande botta.


Lorenzo G.








 
E' il minimo che può succedere quando lasci 400 ditte libere di piantare catafalchi a piacimento in violazione del CdS. Speriamo che nessuno si faccia male su quel palo a 20 cm dalla carreggiata...

martedì 26 marzo 2013

Piazzale Morelli, ovvero Parco dei Cartelloni

Ecco la Riserva "innaturale" dei cartelloni di Piazzale Morelli. 

Innaturale - ed illegale - perché l'art. 18 comma 1 h) del regolamento comunale affissioni, vieta la collocazione d'impianti e mezzi pubblicitari nelle aree in consegna al Servizio Giardini già attrezzate a verde.

E invece guardate cos'è diventato negli ultimi anni quello che una volta era un giardino...

Si cammina sull'asfalto sbriciolato evitando i pali di cartellone.





Solo a Roma fioriscono i cartelloni...










Com'era quella barzelletta delle distanze minime dagli altri impianti pubblicitari (15 metri) e dai segnali stradali (25 metri)?

Ah, non era una barzelletta, ma il Regolamento Comunale Affissioni...che al Comune, evidentemente, non conoscono, altrimenti non si spiegherebbe il motivo per cui non vengono rimossi da lì quei cartelloni....

Anche alla scuola Sinopoli c'è meno degrado

Alcuni giorni fa vi avevamo mostrato le immagini del Liceo Keplero, ripulito grazie all'attività di alunni, genitori e insegnanti coordinati da Legambiente nella giornata "Nontiscordardime".

Ci hanno scritto i genitori della media Sinopoli, di via Mascagni (2° Mun.) per informarci che anche loro hanno risistemato gli esterni dell'istituto. L'amico Lorenzo, responsabile del circolo Legambiente Sherwood, ci ha inviato le foto del gruppo di volontari.

15 marzo, pronti a pulire i muri dai graffiti
Si prepara la vernice

E Bastacartelloni è tornata sul posto per documentarvi i risultati della mattinata. La sorpresa è stata davvero positiva: pulizia, decoro e niente scritte dove prima era pieno di bestemmie e tags.

Muro e cancellata rimessi a nuovo
L'ingresso sembra finalmente in un mondo civile

Anche i giardini si presentano bene

Speriamo che questi ragazzi comprendano il valore di quello che è stato fatto e che crescano con un pò di sensibilità in più.

lunedì 25 marzo 2013

Siete sicuri?

Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione del Cons.Alessandro Ricci


E' un cartellone come tanti, la caratteristica è che è stato posto per "riposizionamento"  in una strada dove il decoro ha un significato particolare. Tant'è che i cittadini sono insorti riuscendo a far intervenire i vigili che purtroppo fanno i pesci in barile, ma non è tutta colpa loro a causa di una legislazione volutamente ambigua. Come dicevo i cittadini non sono assolutamente intenzionati a mollare. Cordiali saluti




Tagliano i Municipi ma aumentano gli assessori. L'assurdità della riforma che farà spendere di più

Ma serviva davvero ridurre i municipi da 19 a 15? I bambini iscritti alle materne e agli asili dovranno cambiare scuola? E cosa succederà nell'assistenza domiciliare, servizi sociali, gestione dei giardini, etc?

Saranno tanti i disagi che dovremo sopportare in cambio di un risparmio economico. "Saranno circa 20 milioni di euro in meno a regime", sostiene Alemanno.

Eppure le cose sembra non stiano così, anzi, soprattutto nella prima fase, la riforma costerà di più: è talmente scriteriata che ha previsto l'aumento del numero degli assessori. Oggi, ogni Municipio ne ha 4, ma a partire dal prossimo giugno, saranno 6. Il calcolo è presto fatto:

situazione attuale 19x4= 76 assessori

situazione futura  15x6= 90 assessori

con il seguito di segreterie, uffici, consiglieri. Insomma 14 strutture in più. La denuncia arriva da Sergio Rizzo che, sul Corriere della Sera, ha calcolato un aumento di spesa per il 2014 di due milioni e mezzo di euro.

La nuova mappa municipale (grafica Il Messaggero)

Secondo il piano, poi, le attuali sedi resteranno invariate e diventeranno rappresentanze (quelle che una volta si chiamavano le delegazioni). Dunque non ci sarà risparmio neanche sul fronte degli immobili, degli affitti, della manutenzione, etc.

C'è da augurarsi che almeno una cosa buona questa riforma la porti: competenze a livello municipale sui cartelloni pubblicitari. Oggi, ogni decisione viene presa dall'ufficio centrale del Comune che (per usare un eufemismo) non ha brillato per la sua gestione. Un criterio di ragionevolezza vorrebbe che i Municipi fossero coinvolti sulla collocazione degli impianti pubblicitari, sulla loro rimozione, sulle multe, etc. Ma la ragionevolezza, in questa città, è cosa sempre meno frequente.

venerdì 22 marzo 2013

La sciatteria di fronte al mondo

Facciamo l'ipotesi che a casa vi si rompa il vetro di una finestra. Cosa fareste se il vetraio vi consegnasse un vetro più piccolo del telaio? Lo rimandereste indietro o lo fissereste con il nastro adesivo?

Ecco cosa hanno visto in questi giorni centinaia di migliaia di turisti giunti a Roma da tutto il mondo per assistere alle cerimonie per il nuovo Papa. Proprio a due passi da San Pietro, in piazza Adriana, i parapedonali offrivano questa immagine di trascuratezza, approssimazione e sciatteria che la dice lunga su Roma e l'Italia.

La pubblicità va dove la porta il vento
Ad ogni ventata i pannelli si muovono vorticosamente
Troppo piccoli per la struttura? Leghiamoli col fil di ferro

Spostiamoci in un'altra zona di Roma. Vicino lo Stadio Flaminio dove migliaia di tifosi stranieri sono venuti a seguire la partita di rugby, ecco cosa hanno incontrato sul marciapiede

Viale Pilsudski: vecchio cartellone piegato a rischio tetano (foto Giuseppe F.)

Davvero un bello spettacolo di fronte a chi viene a visitare Roma, pensando di trovarsi in un paese civile.

Grazie al lettore Giuseppe F. per la seconda segnalazione.

giovedì 21 marzo 2013

Da Mobilità Roma: il fallimento del sistema Alemanno

Su suggerimento di un lettore, vi segnaliamo questo articolo pubblicato dall'ottimo blog Mobilità Roma. Da leggere con attenzione per non dimenticare le millemila promesse del Sindaco non mantenute, ma soprattutto la volontà pervicace di bloccare tutto ciò che di buono era stato avviato.

Molto interessanti anche i commenti dei lettori, che aggiungono alla sconfortante lista altri fallimenti alemanniani, senza dimenticare i cartelloni e il degrado.

Buona (triste) lettura!

Altra segnalazione: il blog Roma Sostenibile, diretto dall'architetto Tom Ranking, ospita spesso articoli di collaboratori stranieri che vedono Roma con occhi diversi dai nostri. Molto bello il post di Hanna Person: rimasta disgustata da come viene mantenuta la capitale italiana, ha notato la grande vitalità dei cittadini, citando la rete di blog antidegrado che da anni combatte e suggerisce. Nel suo articolo ha parlato anche di Basta Cartelloni e per questo la ringraziamo.

mercoledì 20 marzo 2013

Basta che un negozio sia vittima della crisi perchè un quartiere sprofondi nel degrado assoluto


Non è un film anni 70 sullo spaccio alla periferia di Johannesburg. E' la Roma di oggi, in un quartiere che fino a poco tempo era tenuto in maniera dignitosa.

La situazione dei portici di viale Sacco e Vanzetti, a Colli Aniene (V° Municipio) è precipitata dopo la chiusura delle due attività commerciali di abiti e casalinghi. Stroncati dalla crisi, hanno tirato giù le saracinesche. E in pochi mesi un intero isolato è diventato terra di nessuno.




La situazione ci è stata segnalata da alcuni abitanti: "Non ce la sentiamo più di uscire la sera. Da quando i negozi e gli uffici hanno chiuso qui non si può neache portare fuori il cane".

Il nostro sopralluogo conferma la denuncia di questi cittadini. L'abbandono è tale che le parole non possono descriverlo.


E ovviamente non sono solo i soliti teppisti con le loro scritte vomitevoli, ma grande colpa anche per l'incuria da parte di Municipio e Campidoglio su tutto il contesto.



Possibile che non si comprenda che è una vera emergenza sociale? Che una città ridotta così produrrà una generazione rovinata? Merita di essere il primo tema della prossima campagna elettorale?