sabato 5 novembre 2011

Cartelloni: "Roma la peggiore città al mondo". Stavolta a dirlo non siamo noi ma Franco Bernabè. Per Bordoni però....

E' una vera scossa, una di quelle che lascerà il segno. Dopo anni di battaglie in solitudine, oggi a fianco dei comitati cittadini si schiera un personaggio del calibro di Franco Bernabè, presidente di Telecom, uno dei più importanti manager italiani. In un'intervista a Repubblica, Bernabè parla come se fosse uno di noi. "A Roma la situazione è peggiore di Brasile e Cina. Non viene tutelato il decoro e l'importanza storica- archeologica della metropoli". Parole incredibili e talmente condivisibili da far impallidire il più accanito anti-cartellonaro.

"La situazione romana non ha eguali nel mondo - risponde il manager alla giornalista che gli chiede il suo pensiero sulla nostra città -. Neanche nei paesi in via di sviluppo ho mai visto una tale indecenza".
E poi l'affondo: "Negli ultimi dieci anni la situazione è peggiorata, ma solo negli ultimi due è diventata devastante". Ecco l'accusa, il dito puntato chiaramente contro la Delibera 37/2009, la scellerata deregulation che la nostra Iniziativa Popolare vuole riformare subito. Iniziativa che Bernabè appoggia senza se e senza ma. E aggiunge che Telecom non utilizzerà più i cartelloni stradali per farsi pubblicità. Un esempio da imitare da tutti gli altri big spender italiani e stranieri. Tanto che, chiarisce, "avvierò un'azione di moral suasion anche con altre aziende".

Insomma lasciatecelo dire: stavolta nella nostra squadra gioca un vero fuori-classe. Il nostro, da oggi, non è più solo un team di dilettanti visionari.  Ora possiamo davvero vincere il campionato. La città è con noi. Gli imprenditori stanno aprendo gli occhi. Molti politici di maggioranza e opposizione sono dalla nostra parte. Adesso dobbiamo solo riuscire a convincere i vertici della giunta capitolina. Ma siamo certi che presto, molto presto, non potranno che ammettere il loro fallimento e correre ai ripari. Noi gliene diamo la possibilità già dai prossimi giorni: quando in Consiglio Comunale si voterà la Delibera di Iniziativa Popolare!



L'intervista al Presidente Bernabè ha fatto molto parlare. Certamente anche in Campidoglio. L'assessore Bordoni, padre della sciagurata Delibera 37, chiede ora di approvare al più presto il Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari. Bene, siamo d'accordo. Ma il passaggio del suo comunicato, diramato oggi, nel quale afferma di "aver fatto una pianificazione che non era mai stata fatta e contemporaneamente portato avanti il ciclo di rimozioni di cartelloni irregolari" si commenta da sè. Così come quando racconta di "essersi confrontato con associazioni cittadine e ambientaliste". A noi risulta che questo dialogo non sia mai partito. E non sarà certo un tentativo in extremis a farci cambiare idea. I Comitati esigono fatti concreti. Per ora l'unica cosa che hanno visto è stata lo sfacelo di Roma!
            

11 commenti:

  1. Nonostante la minaccia del maltempo e le concomitanti manifestazioni ci siamo fatti sentire e vedere!! Numerosi turisti sono stati informati sulle ragioni della nostra protesta.
    Ma forse più delle parole ha potuto la potenza eloquente delle immagini del Grande Scempio riprodotte su grandi manifesti.
    Come dice Bernabè, come abbiamo detto centinaia di volte su tutti i blog anti-degrado, IN NESSUNA CITTA' DEL MONDO LA PUBBLICITA' OUTDOOR E' GESTITA IN UN MODO COSI' BARBARO, DISTRUTTIVO E PERICOLOSO.
    Durante la manifestazione ci ha raggiunto la tragica notizia della morte della ragazza che viaggiava sul motociclo schiantatosi sul cartellone della PES in Via Tuscolana.
    Morire per gli sporchi interessi dei cartellonari.
    Ecco cosa ha provocato la dissennata Delibera 37/2009.
    La battaglia continua.
    Senza sosta.

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  2. Onore al merito per il Presidente Bernabè, rarissimo esempio ormai di imprenditore illuminato. Fa venire davvero voglia di disdire tutti i contratti telefonici con gli altri operatori e passare alla Telecom!?!

    L'assessore al commercio invece non perde occasione per dare pessima prova del bugiardo che è.
    Se Bordoni sta facendo tutto quello che è in suo potere per risolvere il problema dei cartelloni, come dichiara, allora certifica da sé la necessità di togliere il disturbo.
    Fonti ben informate informano che l'ufficio affissioni da tempo ha terminato i fondi per le rimozioni e noi abbiamo numerosi esempi di impianti la cui illegalità è stata certificata dagli uffici molti mesi fa ma sono ancora lì a lucrare illegittimamente.

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  3. bene, molto molto bene!
    adesso se ne aspettano altri di industriali. non è questo pane per persone come della valle o montezemolo? o loro si accontentano di parlare ai convegni o ai talk show?

    curioso il comportamento del sindaco alemanno che rischia di finire a fondo non volendo mollare una zavorra indegna come bordoni ... ma che c'avrà mai 'st'assessore al commercio???

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  4. io mi domando: ma dov'e` il Sindaco? Su una questione cosi` importante perche` risponde solo l'assessore?
    On.Alemanno e` lei che perde il consenso e la fiducia degli elettori!
    Non e` che si vergogna un tantinello degli errori fatti?

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  5. Credo che il Sindaco si sia bruciato (politicamente e mediaticamente) troppe volte su questo tema per metterci la faccia un'altra volta. Ricordo tra le tante, le promesse (mai mantenute) di tolleranza zero, le foto e i video con sullo sfondo i (pochi ) cartelloni rimossi, la presentazione otto mesi fa del PRIP (non ancora esecutiva) - senza dimenticare i due ragazzi appena morti contro un cartellone. Secondo me ha detto: Bordoni adesso te le vedi tu e ti becchi anche tutte le palate di melma.
    La verità è una sola, se veramente volesse porre una fine a questa devastante situazione dovrebbe rimuovere Bordoni e metterci una persona con competenze tecniche al di sopra delle parti (mi immagino un ex questore o un magistrato).
    In ogni caso complimenti a Bernabé, ma se si è dovuto scomodare il presidente di TELECOM evidentemente la misura era veramente colma.

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  6. Finalmente un grande dirigente che, da uomo di mondo qual'è, si accorge dello scempio assoluto, unico della cartellonistica romana e usa la sua forza e autorevolezza per denunciare lo stato delle cose all'opinione pubblica.

    Una città come Roma non merita il caos e il degrado di decine di migliaia di cartelloni di bassa qualità, uno diverso dall'altro, installati praticamente ovunque, senza rispetto per il paesaggio e l'architettura circostanti, violando qualsiasi regolamento e codice, mettendo in pericolo la vita di automobilisti, centauri e pedoni e distruggendo, oltre all'immagine e l'economia della città, anche la percezione delle regole e dello spazio pubblico, visto come qualcosa da invadere abusivamente senza che gli amministratori facciano nulla o peggio favorendo, con "goffe" delibere, la sanatoria di questi abusi.

    Ogni serio imprenditore sa che quello che c'è a Roma non è vera pubblicità esterna ma equivale a un inquinamento visivo che toglie reale visibilità ai singoli inserzionisti, confondendo le idee alla gente e quindi ai fruitori di beni e servizi che dovrebbero essere invogliati a comprare leggendo il "messaggio" sui cartelloni ma in realtà non ci capiscono più niente, vedendo la pubblicità di un'importante "marca" oscurata dall'indicazione del più vicino bar tabacchi o di un compro oro.

    La soluzione è riformare il settore, senza favori o sconti alla lobby dei cartelloni, cominciare a rimuovere tutti gli impianti che violano il Codice della Strada, approvare un idoneo Piano Regolatore che contenga norme stringenti per la disciplina del settore.

    Tutto questo però non può prescindere dall'abolizione delle deroghe al Codice della Strada contenute nel Regolamento Comunale e lo smantellamento del meccanismo dell'autodenuncia che permette ai cartelloni abusivi di essere legalizzati con il pagamento di un'indennità pari al canone imposto ai "regolari".

    Per fare questi cambiamenti, serve approvare la delibera d'iniziativa popolare da noi proposta e cominciare subito le rimozioni degli impianti abusivi e illegali. Solo così, potranno esserci le condizioni per approvare un Piano Regolatore delle Affissioni che sia realmente efficace.

    Piano Regolatore che, per inciso, dovrà essere emendato in alcuni punti che rischiano addirittura di peggiorare le cose!

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  7. E' stata una giornata molto importante, rattristata però dalla notizia della morte di Iana, la ragazza rimasta ferita qualche giorno fa contro il cartellone di via Tuscolana. Possiamo dire che c'era tutta Roma insieme a noi, rappresentata dai 10.000 romani che hanno firmato la nostra delibera, da politici di ogni orientamento, da pubblici amministratori, da associazioni civiche, da movimenti e comitati, da semplici cittadini, da grandi manager. Tutti. Non ci potranno proprio accusare di essere "di parte". Ma io voglio essere di parte, io lo sono, noi lo siamo. Siamo dalla parte della legalità, della sicurezza della circolazione, del decoro, del rispetto per la bellezza di Roma. Chiederemo a tutti i consiglieri comunali da che parte stanno loro: con chi ha creato questa situazione allucinante e pericolosa? Con chi lascia i cartelloni in mezzo agli spartitraffico larghi un metro per mesi e anni, sapendo che sono pericolosi? Ce ne sono altre centinaia, speriamo di essere più fortunati dei due ragazzi.
    Noi, quelli di oggi e molti altri, siamo tutti contro i cartelloni e quello che rappresentano.
    Mi dispiace che solo il signor Bordoni non capisca la responsabilità che gli pesa come un macigno sulle spalle e mi ricorda sempre di più la buffa e triste figura dell'ex Ministro Bondi: stesso atteggiamento da vittima designata, continuando a non capire che l'orrore che c'è in giro è figlio suo e della sua gestione.
    Signor Bordoni, le ricordo anche - ma lo sa benissimo, finge di non saperlo perchè è con le spalle al muro, con il macigno delle sue responsabilità sopra di esse - che il piano regolatore non c'entra nulla con il disastro che è riuscito a combinare.
    Continua anche, signor Bordoni a mantenere il suo cinismo nelle sue dichiarazioni, ed è una cosa che non le fa davvero onore: si è dimenticato anche oggi, nel suo inutile comunicato stampa, di esprimere il proprio dolore per la seconda vita stroncata in questo modo assurdo, e a non rammaricarsi per non essere riuscito ad evitarlo. Se ne deve andare, signor Bordoni, subito.

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  8. Alemanno sei solo un burattino in mano alle mafie di questa città.

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  9. Bernabè continua così!!! Con questa intervista hai ridato speranza a molti. Ora capisco perchè la7 (di proprietà Telecom) sta diventando la migliore tv in Italia. Dietro c'è anche un grande uomo come Bernabè

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