giovedì 24 febbraio 2011

... e intanto in Francia

Riceviamo da Stefano, che ringraziamo, la segnalazione di un articolo del Il Post che a sua volta riprende un pezzo di Le Monde.

Per chi conosce la situazione della cartellonistica in Francia, sia nelle città che fuori, leggere che si "... intende mettere un freno al lento degrado dei nostri paesaggi urbani e periurbani e migliorare l’immagine delle nostre vie e delle nostre città ..." suona davvero beffardo!

Noi a Roma stiamo ancora cercando il bandolo di una matassa che ogni giorno si fa più ingarbugliata mentre in Francia, con una situazione che definire idilliaca, rispetto alla nostra, è certamente diminutivo, si preoccupano di frenare il degrado.

E' vero che tra le premesse della famigerata delibera CC n.37/2009 si legge: "Che le modifiche in questione sono ... tutte finalizzate a dare concreta applicazione ai principi di trasparenza ed efficacia dell’azione amministrativa" e sappiamo tutti poi com'è andata a finire.

E quindi anche le ottime premesse della nuova legislazione francese potrebbero celare velati favori ai locali cartellonari, come denunciato dal comitato che si batte per l'eliminazione dei cartelloni pubblicitari dalle città.

Comunque il confronto tra la nostra realtà e quella francese è davvero da far cadere le braccia.

Da ultimo una considerazione: della cartellonistica in Francia se ne occupa il ministro dell'ecologia, mentre a Roma occorre trattarne con l'assessore al commercio.

Avranno ragione i cugini d'oltralpe a considerare i cartelloni una questione ambientale o noantri romani a trattarla una materia puramente commerciale?

mercoledì 23 febbraio 2011

A che punto siamo con la delibera - L'ultimo passaggio in Commissione Commercio

Dopo i pareri forniti dai Municipi sulla nostra proposta di Delibera d'iniziativa popolare, il passaggio successivo è in Commissione Commercio del Comune.

Da tempo aspettavamo la calendarizzazione del provvedimento per la discussione in Commissione ma ora un nuovo imprevisto porterà ad un ulteriore slittamento. E' venuto infatti a mancare il Presidente della Commissione Commercio, l'On. Massimiliano Parsi, deceduto dopo una lunga malattia.

Sarà quindi necessario che la Commissione elegga un nuovo Presidente e ricominci a riunirsi calendarizzando i provvedimenti in attesa.

La previsione è che la nostra delibera venga presentata in Commissione dopo la metà di marzo e probabilmente la cosa avverrà contemporaneamente alla discussione nella stessa Commissione del Piano regolatore sugli impianti pubblicitari approvato dalla Giunta Comunale.

domenica 20 febbraio 2011

Ancora su abusivismo e condoni partitici

Segnaliamo l'articolo del Corriere/Roma che riporta, tra le altre cose, la denuncia dei cartelloni 8x3 collegata alla sanatoria che i partiti si stanno confezionando nel decreto Milleproroghe.

Se lo stesso estensore della legge elettorale nazionale vigente ebbe a definirla "una porcata", come si potrebbe definire il condono che è in corso di approvazione per mandare impuniti i partiti (di entrambi gli schieramenti, è bene specificarlo) che hanno incartato e continuano ad incartare la nostra città?

giovedì 17 febbraio 2011

Due 4 x 3 = Un 8 x 3 = VIETATO !

Come si può vedere dalle foto che pubblichiamo qualcosa è cambiato sui mega impianti della Pubbli Roma.
                  Ogni poster 8 x 3 è stato sostituito da due 4 x 3!
E tutto questo è avvenuto in gran fretta nella notte appena passata. Evidentemente siamo seguiti assiduamente anche dalle ditte di affissioni...

Di seguito le foto degli impianti "trasformati" segnalatici in Via Portuense 341 (lato opposto),
 

in Via Ramazzini,


uno non segnalato prima in Via della Magliana lato opposto del civico 31
(che se si ingrandisce la foto mostra ancora sotto l'originale poster 8 x 3), 


e quello in Via Portuense altezza civico 849 (lato opposto), zona Corviale, che ha come peculiarità fra tutti i precedenti di essere sulle strisce pedonali e di non recare traccia visibile di targhetta autorizzativa.
Quella che si vede nella foto, infatti, è una targhette della Pubbli Roma vuota.



Il Comitato ha subito segnalato direttamente all'Ufficio Affisioni del Comune di Roma gli impianti illegittimi, utilizzando il rapporto che si e` attivato di recente tra quest’ultimo ed il Comitato Promotore: sappiamo che sono già partite le verifiche e sembrerebbe anche i primi verbali con le sanzioni.
Chiediamo a questo punto che si proceda immediatamente ai relativi oscuramenti e, in mancanza di rimozione degli impianti stessi da parte della ditta proprietaria nei tempi previsti, alle dovute rimozioni.
Il fatto che si siano coperti i poster 8 x 3 con dei 4 x 3 non è di nessuna rilevanza: gli impianti segnalati sono di fatto degli 8 x 3 e per questo sono vietati da tutti i regolamenti.

Comunicato Stampa - Impianti 8 x 3 e sanatoria

COMUNICATO STAMPA DEL
COMITATO PROMOTORE DELIBERA INIZIATIVA POPOLARE  PER LA MODIFICA DEL REGOLAMENTO SULLE AFFISSIONI PUBBLICITARIE

In questi ultimi giorni abbiamo assistito sorpresi e increduli all’affissione nella nostra città di numerosi, enormi manifesti di grandezza m. 3x8, utilizzando due cartelloni  3x4 contigui. Tutto ciò ad opera un piccolo gruppo politico che pubblicizza un imminente appuntamento politico, evidentemente incurante dello sfregio perpetrato ai danni della città.  

Solo oggi abbiamo compreso il perché di tanta tracotanza e indifferenza nei confronti del decoro della nostra città. Lunedì 14 è stata approvata a beneficio dei partiti politici, nell’ambito del decreto cosiddetto mille proroghe, l’ennesima sanatoria per manifesto selvaggio.

Grazie a questo emendamento le "violazioni ripetute e continuate delle norme in materia di affissioni e pubblicità mediante affissioni di manifesti politici o di striscioni e mezzi similari, potranno essere definite in qualunque ordine e grado di giudizio, nonché in sede di riscossione delle somme eventualmente iscritte a titolo sanzionatorio, mediante il versamento, a carico del committente responsabile, di una imposta pari, per il complesso delle violazioni commesse e ripetute, a 1.000 euro per anno e per provincia". Il pagamento delle sanzioni dovrà essere effettuato entro il 31 maggio 2011.

Si tratta dell’ennesimo “tana libera tutti”, dell’ennesima dimostrazione di come i partiti si ritengano al sopra della legge. In una situazione di grave crisi economica in cui famiglie e imprese cercano di andare avanti, onestamente e stringendo la cinghia, si da il segnale che la legge non è uguale per tutti., si dà il via libera al quotidiano saccheggio del decoro delle nostre città e di Roma in particolare, ogni giorno offesa da manifesti e cartelloni di tutti i tipi in spregio del Codice della Strada e dei tanti vincoli esistenti.

Ci aspettiamo che l’Amministrazione Capitolina colpisca con tutti i mezzi a sua disposizione la protervia di chi ogni giorno infanga l’immagine della nostra città e mette a repentaglio la sicurezza dei suoi abitanti. 

I Romani sono stanchi di collusioni e lassismo.

martedì 15 febbraio 2011

Riceviamo e pubblichiamo - Il raddoppio!!!

Premessa indispensabile: il Comitato Promotore della delibera d'iniziativa popolare ha sempre mantenuto una posizione al di sopra delle parti politiche e così intende fare anche per il futuro.

Non è quindi il contenuto dell'impianto pubblicitario qui in discussione ma la nuova preoccupante modalità che alcune ditte hanno introdotto per rendere ancora più invadenti le loro installazioni.


L'impianto nella foto è installato in Via Portuense all'altezza del civico 341. Trattasi di due impianti 4x3 affiancati ed utilizzati con un unico ENORME manifesto.

A noi risultava che la dimensione massima degli impianti pubblicitari fosse di 12 metri quadrati, come da delibera C.C. n.37/2009, art. 4 comma 2 lettera b).

Ci sbagliamo forse???

Aggiornamentoun altro su Via Tuscolana all'altezza degli studi di Cinecittà!!!


Ribadendo che il messaggio pubblicitario di questi cartelloni è per noi ininfluente, ed a meno di qualcuno che ci dimostri la liceità di questi impianti, noi li giudichiamo abbondantemente oltre una misura che da tempo è colma
Ricordando episodi del recente passato, in cui il Sindaco Alemanno è intervenuto direttamente e prontamente per far rimuovere pubblicità giudicate offensive (nel febbraio 2009 e nel luglio 2010), ci rivolgiamo direttamente a lui perché intervenga con eguale prontezza a riportare queste installazioni entro i limiti della liceità e, soprattutto, del rispetto che merita una città come Roma.

La segnalazione è stata da noi inviata all'indirizzo sindaco@comune.roma.it 
Chi lo ritenesse opportuno può reiterarla.

sabato 12 febbraio 2011

Piazza Barberini

Durante la ricognizione di alcuni impianti pubblicitari nel centro storico, ci siamo imbattuti in questo bell'esempio di affollamento di cartelloni.


Siamo in Piazza Barberini, proprio davanti al cinema, e la foto mostra tutte le tipologie di impianti tipiche del centro: paline con l'indicazione della piazza (proprio sotto la targa in travertino), cartello Taxi, orologio ed infine nel bel mezzo del marciapiede un cartello 1x2 della ditta Nevada (che, va detto, si distingue sempre per l'eleganza e l'opportunità delle proprie installazioni).

A parte questi cartelli di "pubblica utilità", ve ne sono altri che chiudono la visuale rimasta: la palina della metropolitana, un cartello con le specie di uccelli che è possibile apprezzare nell'area (!?!) ed una biglietteria dell'ATAC.

En passant, sullo sfondo, seminascosta tra le installazioni, c'è la fontana del Bernini.

martedì 8 febbraio 2011

Riceviamo e pubblichiamo - Nel ginepraio delle deroghe al CdS

Riceviamo e pubblichiamo le immagini di due nuovissimi impianti collocati in Via Leone XIII.





Con lo spartitraffico inferiore a mt.4 questa è tutta roba che non dovrebbe essere lì; e pur considerando tutte le deroghe al Codice della Strada che sono state concesse per gli impianti pubblicitari, ci si chiede come sia possibile assistere a nuove installazioni che violano il codice.
Il tutto senza considerare il pericolo che questo genere si impianti rappresenta per gli automobilisti ma soprattutto per i motociclisti.

venerdì 4 febbraio 2011

Cartelli di PUBBLICA INUTILITA'

Questo è il tipo di cartelli pubblicitari definito di "pubblica utilità", che si trovano ormai ad ogni angolo di strada nelle zone più centrali di Roma. Se si percorre Via del Corso o Via Nazionale, ad ogni incrocio o vicoletto ci trovi uno di questi cartelli, che con la scusa di indicare il nome della via fanno pubblicità a "questo o a quello".
Ma di che utilità può essere un cartello che mi dice in che via mi trovo se a pochi centimetri c'è l'indicazione originale, magari su lastra di travertino antico?

E ancor di più, di che utilità è un cartello che viene piantato su uno spartitraffico,  fra 3 semafori,  e me li impalla a turno, secondo da dove provengo?
L'utilità è solo per il pubblicizzato e per la ditta proprietaria del cartellone, è chiaro?
E soprattutto sono il segno della contraddizione più elementare, perchè si dovrebbero chiamare "impianti di pubblica inutilità", anzi, se nascondono i semafori alla vista degli automobilisti, si dovrebbero chiamare "di pubblico pericolo".

Francesco

giovedì 3 febbraio 2011

E ci voleva tanto?

Questo è il link all'articolo del Corriere appena rettificato eliminando ogni fraintendimento riguardo le posizioni del Comitato Promotore. La parte centrale dell'articolo ora riporta:

DELIBERA POPOLARE – Soddisfatto il comitato promotore della delibera di iniziativa popolare contro «Cartellone selvaggio» . «Il Prg mancava da quasi vent’anni ed era ormai improcrastinabile – spiega il comitato -. Lo chiedevamo anche noi nella delibera che abbiamo depositato nel luglio scorso con 10mila firme raccolte. E` quindi giunto il momento di discutere ed approvare in Consiglio comunale la nostra proposta per spingere l’amministrazione a portare a compimento l’opera di risanamento del settore affissioni: auspichiamo che il percorso della delibera arrivi rapidamente a conclusione». Restano comunque alcune perplessità: «Il meccanismo del Prg salvaguarderebbe le zone centrali della città a scapito delle aree più periferiche – aggiunge il comitato – E deve essere posta particolare attenzione ai piani di localizzazione che dovrebbero individuare esattamente, municipio per municipio, via per via, i luoghi ove la collocazione degli impianti sarà consentita. Il Prg, perciò, è solo il primo passo, importante e concreto, verso la completa ristrutturazione e regolamentazione del settore affissioni, su una strada ancora lunga da percorrere».

IL NO DI CARTELLOPOLI - Il nuovo Prg, però, non soddisfa tutti. Perplesso Massimiliano Tonelli del blog Cartellopoli, oscurato in via preventiva dal Tribunale di Roma dopo la querela di una società concessionaria. «Da Parigi a Vienna passando per Londra fino ad arrivare a Napoli la raccolta della pubblicità esterna è gestita da un numero contenutissimo (inferiore a cinque) di grandi società multinazionali del settore - afferma Tonelli - A Roma, invece, queste ditte sono oltre trecento. Nessun Piano Regolatore è in grado di tenere botta alle pressioni di così tanti operatori. E' esattamente come se i lampioni dell’illuminazione pubblica, invece di essere gestiti tutti da Acea, fossero affidati ognuno ad una micro-società diversa: il servizio funzionerebbe con efficienza?».
Il nuovo Piano regolatore non tocca assolutamente il punto centrale dei bandi. «Ecco perché lo considero solo il primo piccolissimo passo propedeutico a un regolare bando di gara internazionale per la gestione delle affissioni a Roma. Fino ad allora qualsiasi provvedimento, più o meno centrato, si rivelerà un pannicello caldo e farà la felicità di quegli stessi cartellonari che da vent’anni (e ancor più negli ultimi due) rendono inguardabile la nostra città».

Ad ulteriore chiarimento, la nostra richiesta non è mai stata che venissero riportate tutte le posizioni in campo riguardo questo tema; rientra infatti nella responsabilità e deontologia di ogni giornalista scegliere cosa scrivere.
Quello che però non possiamo accettare è che si confondano le posizioni mettendo a rischio il lavoro svolto da chi legittimamente porta avanti le proprie idee.
In altri termini, non abbiamo mai preteso che venisse a tutti i costi riportata l'opinione del Comitato Promotore, ma solo evitato che l'opinione di altri venisse in qualche modo attribuita anche al Comitato.

Sentiamo e leggiamo le opinioni di coloro che ormai ci danno per collaterali al Comune di Roma, "a braccetto", come ha scritto qualcuno. Dal canto nostro non possiamo che ribadire tutta la responsabilità che avvertiamo per le 10.000 persone che hanno voluto condividere con noi questa iniziativa.
E' anche e soprattutto per il rispetto che portiamo a quelle firme che reagiamo con veemenza quando qualcuno esce fuori dal seminato.

Comunicato Stampa - Approvazione in Giunta Comunale del Piano

COMUNICATO STAMPA

COMITATO PROMOTORE DELIBERA DI INIZIATIVA POPOLARE PER LA MODIFICA DEL REGOLAMENTO AFFISSIONI E PUBBLICITA`

APPROVAZIONE IN GIUNTA DEL PIANO REGOLATORE IMPIANTI:

CITTA` DI ROMA 1 – CARTELLONARI 0

*

Il Comitato Promotore della delibera di iniziativa popolare esprime la sua soddisfazione per l’approvazione da parte della Giunta Comunale del Piano Regolatore Impianti che disciplinerà tutto il settore: questo indispensabile strumento di governo e controllo mancava da quasi vent’anni ed era ormai improcrastinabile.

La richiesta di redigere ed approvare il Piano è contenuta nella delibera di iniziativa popolare che il Comitato Promotore ha depositato nel Luglio scorso unitamente alle 10.000 firme di cittadini romani raccolte per dare corso alla delibera stessa; siamo soddisfatti, pertanto, dell’adozione del Piano che il Comune di Roma ha sicuramente accelerato e portato a termine accogliendo il sollecito di cui alla delibera e quindi le istanze dei cittadini, e ringraziamo anche gli Uffici Comunali che hanno lavorato per conseguire questo risultato.

E` quindi giunto il momento di discutere ed approvare in Consiglio Comunale la delibera di iniziativa popolare per spingere l’amministrazione a portare a compimento l’opera di risanamento del settore affissioni: auspichiamo che il percorso della delibera arrivi rapidamente a conclusione.

Rimangono diverse perplessità circa il meccanismo del Piano che prevederebbe una forte salvaguardia per le zone centrali della città a scapito delle aree più periferiche; inoltre, deve essere posta particolare attenzione agli strategici Piani di Localizzazione che dovrebbero individuare esattamente, municipio per municipio, via per via, i luoghi ove la collocazione degli impianti sarà consentita: dovrà tenersi il timone ben fermo in direzione della tutela della città e dei suoi abitanti.

In questo senso è fondamentale che il Comune di Roma continui il procedimento di partecipazione dei cittadini già avviato nei mesi scorsi con i tavoli di consultazione nei quali il Comitato Promotore, ora costituito formalmente in associazione, siede come soggetto legittimato e rappresentativo dei cittadini in virtù della presentazione della delibera: la progettazione, soprattutto dei piani di localizzazione, deve essere vera e concreta, e le decisioni dell’amministrazione comunale condivise con i cittadini.

Il Piano Regolatore Impianti, perciò, è solo il primo passo, importante e concreto, verso la completa ristrutturazione e regolamentazione del settore affissioni, su una strada ancora lunga da percorrere.

Infatti, altra questione dirimente è la lotta serrata contro l’abusivismo; siamo soddisfatti che il Sindaco Alemanno abbia riconosciuto pubblicamente ciò che il Comitato sostiene fin dall’inizio: nel settore affissioni si cela un sottobosco di illegalità che deve essere assolutamente stroncato, ne va dell’immagine e del bene dell’intera città.

Ed è questo il secondo fine e tema posto dalla delibera di iniziativa popolare: il recupero della legalità. L’azione dell’amm.ne comunale, seppure più incisiva negli ultimi tempi, ancora non è sufficiente ad arginare il fenomeno dell’abusivismo ed a contrastare i molti comportamenti illegittimi perpetrati da operatori scorretti. Ora con l’adozione del Piano, il Comune ha uno strumento in più di contrasto e controllo, ed il Comitato insiste affinchè siano dati segni tangibili dell’operato dell’amm.ne comunale: più rimozioni, più oscuramenti, più sanzioni alle imprese che violano le regole.

Infine, in considerazione degli articoli di stampa odierni, il Comitato Promotore precisa che il gestore del blog Cartellopoli, Massimiliano Tonelli, non fa parte dello stesso comitato e non lo rappresenta; pertanto le posizioni ed affermazioni riguardo la proposta di indire bandi per la gestione del settore affissioni e la contrarietà al Piano, dichiarate da Tonelli, non esprimono la posizione del Comitato Promotore.

Sul punto, il Comitato promotore ribadisce che è prematura ogni ipotesi di bandi, giacchè mancano sia i piani di localizzazione, sia la definitiva approvazione del Piano regolatore Impianti, ed in ogni caso la definizione della struttura e delle regole di siffatti bandi va attentamente valutata: lasciare ad imprese private la gestione ed il controllo degli spazi e luoghi pubblici è questione delicata ed abbisogna di particolare approfondimento.

Si invitano gli organi di stampa a provvedere alle necessarie rettifiche.

IL COMITATO PROMOTORE

mercoledì 2 febbraio 2011

Bentornato Messaggero

Ultimamente ci si lamentava che l'attenzione mediatica sul tema dei cartelloni fosse un pò scesa. I temi che ci premono, seppur caldi e quasi del tutto irrisolti, soffrono di un apparente "esaurimento naturale dell'interesse collettivo".  Tale esaurimento non è imputabile certo ad un nostro calo di attenzione, in quanto chi ha a cuore queste storie tiene sempre ben alta la guardia e le antenne per captare il benchè minimo segno da parte delle istituzioni e cittadini, ma la logica editorialista segue purtroppo ben altre strade e motivazioni, per cui , all'improvviso, sembra che del fenomeno dei cartelloni non interessi più a nessuno. Recentemente il Messaggero, dopo un articolo del 28 ottobre, ha fatto passare ben tre mesi per ripresentare un articolo sui cartelloni pubblicitari, e il 28 gennaio scorso ci ha proposto l'indagine dell'Agenzia per il controllo di qualità dei servizi erogati dal Comune di Roma, che potrete vedere cliccando sul link a destra di questa pagina.
A questo punto pensavamo che per vedere un altro articolo avremmo dovuto aspettare chissà quanto... invece siamo stati felicemente smentiti: sulla prima pagina della Cronaca di Roma di oggi l'ottimo Marincola ci presenta un articolo dal titolo "Tor di Quinto, la collina di Cartellopoli".
L'articolo pone in essere molteplici questioni che agli "addetti ai lavori", quali sono i nostri lettori, non possono certo sfuggire: le installazioni nelle aree protette, quelle sui suoli privati (che con il nuovo codice della strada possono essere ispezionate e sanzionate come quelle sul suolo pubblico), la faccia tosta di installare cartelloni irregolari anche in prossimità di postazioni delle forze dell'ordine, la nuova frontiera del contrasto a questo odioso fenomeno che vede impegnata la Guardia di Finanza nei confronti di ditte ed inserzionisti. Il nostro augurio è che subito le forze dell'ordine facciano fino in fondo il loro dovere e sanzionino chi ha violato le regole e chi di questi si avvale per farsi pubblicità,  e per un  futuro non troppo lontano ci auguriamo che  le regole cambino radicalmente grazie all'applicazione del nuovo Piano Regolatore e alla Delibera di Iniziativa Pololare firmata da 10000 cittadini.
Francesco