Mentre qualcuno continua a trarre conclusioni ancora un po' affrettate (ma sempre meno; la foto sopra è stata presa ieri in tarda serata), dalle parti del Comune di Roma ci giungono indiscrezioni per cui questo impianto risulterebbe in qualche modo illegale.
Il problema potrebbero essere i numerosi codici identificativi appiccicati su di esso, oppure la sua vicinanza ad un bene architettonico, o anche la difformità rispetto alle norme del codice della strada.
Noi siamo portati a pensare che probabilmente tutti quegli aspetti abbiano rilevanza. E comunque, pur continuando a sollecitarli in tutti i modi possibile, rimaniamo in attesa dell'intervento degli uffici addetti o di risposte alle nostre segnalazioni.
Peraltro sarebbe meglio che tali uffici facessero in fretta. Ci giungono infatti voci di numerosi monticiani che non hanno preso per niente bene l'installazione di questo impianto; anzi, sono sinceramente indignati per quella che considerano una grave offesa al loro rione. Non ci sarebbe da stupirsi se uno di questi giorni si presentassero con pala e piccone e si facessero giustizia da sé.
Insomma, vi sono numerosi motivi per cui questa vicenda dovrà essere chiarita molto in fretta.
Come già scritto le altre volte, questa storia non finisce qui ...
Abusivo e illegale, non è solo il cartellone,
RispondiEliminama anche chi lo ha autorizzato contro le regole,
anche chi ha fatto finta di non vederlo e non lo ha sanzionato.
Insomma la rimozione non dovrebbe più riguardare solo i cartelloni, ma anche quei porci che hanno permesso tutto ciò, e di cui oramai abbiamo piene le palle !
Mafie e corruzioni dietro i cartelloni
Ogni romano dovrebbe adottare un cartellone e farne scempio fino a che ci si renda conto di quanto questa città è stuprata dalla mala cartellonara. l'APA deve chiudere. Cosi come le altre aziende che si macchinano di questo sudiciume.
RispondiEliminaPurtroppo pare che tutte le segnalazioni- ALLO STATO ATTUALE- non producano alcun effetto.
RispondiEliminaErgo OCCORRE CAMBIARE LO "STATO ATTUALE", ovvero tutto il SISTEMA MARCIO che- ormai è innegabile- SI CELA DIETRO IL MALAFFARE DEI CARTELLONI A ROMA.
Magistraturaaaaaaaaaaaaaaaa
RispondiEliminaCari cittadini di Monti, se deciderete di rimuovere il cartellone con i vostri mezzi, vi consiglio di andare poi a scaricare i rottami di ferro in piazza del Campidoglio, perchè è giusto che il responsabile dello scempio tocchi con mano gli effetti della sua incapacità.
RispondiEliminase ce lo trovate, sta sempre in giro a fare di tutto e di più tranne che amministrare le questioni della città, quelle le lascia a quello stinco di santo di Bordoni
RispondiEliminaI banditi dell'APA prima o poi pagheranno per i loro reati e per lo sfregio dell'Urbe.
RispondiEliminaIl vento politico che ha permesso il vergognoso sventramento del paesaggio romano sta cambiando..Continuiamo a costruire il fronte bipartisan contro i BARBARI distruttori E I LORO REFERENTI POLITici!
Subito l'approvazione della Delibera e poi il PRIP, emendato ovviamente!!
Comitato, scusate, ma come si fa a continuare ad essere così cauti sulla liceità di un impianto simile?
RispondiEliminaCi sono profili penali, in questa vicenda (per esempio deturpamento di beni architettonici), non certo solo civili.
@Anonimo delle 11:53 - c'era un allenatore di calcio che diceva: "rigore è quando arbitro fischia".
RispondiEliminaEbbene anche noi tendiamo a regolarci in quel modo: se ci sono delle regole, che vengano fatte rispettare. Cominciare a farsi giustizia da sé non è una soluzione, giacché porterebbe ancor di più alla legge della giungla, dove i più forti (e prepotenti) prevalgono.
Diverso è richiamare continuamente ed in ogni modo l'arbitro di turno a far rispettare le regole. La liceità di un impianto non possiamo giudicarla noi, soprattutto nel ginepraio di norme che regolano (si fa per dire) questa materia. Dove però vi sono chiari e fondati sospetti, come nel caso specifico, è nostra cura tampinare le istituzioni perché diano una risposta; e questa risposta deve arrivare nei tempi che i cittadini si aspettano e non in quelli della macchina amministrativa.
Quando poi un impianto oltre a violare probabilmente diverse norme è anche intollerabile per altri motivi, sempre come nel caso specifico, allora cerchiamo di essere tanto fastidiosi da costringere gli uffici a muoversi in fretta.
A volte la cosa riesce, come nel caso dell'impianto di Caracalla, a volte no, come per i vasoni/cartelloni.
ultime (BUONISSIME) NOTIZIE:
RispondiEliminaL'OSCENO CARTELLONE DELL'apa è stato rimosso stamattina!
Ma stavolta la storia non finisce qui..
Mammamia..che arietta oggi pommeriggio a Monti!
RispondiEliminaL'avevamo detto a sti cazzari..nun ce provocate che semo fumantini..
me dispiasce tanto signora bionda, era proppio n'monumento!..e nun ve fate più vedè, la prossima vorta volano le pizze!
Avanti così Legionari!
RispondiEliminaLiberiamo Roma da questi scarafaggi.
A Piazza Venezia c'è sempre un cartellone della stessa ditta che aveva piantato quello ABUSIVO di Caracalla.