Com'era facile prevedere, il blitz perpetrato il 1 giugno da una nota ditta pubblicitaria non è stato preso bene da qualcuno più suscettibile. Quando siamo andati in loco per verificare la presenza della targhetta identificativa dell'impianto lo abbiamo trovato come mostrato dalle immagini seguenti:
Si potrà pensare che qualcuno ha tirato un po' in fretta delle conclusioni sulla liceità dell'impianto, anche se non possiamo non comprendere l'amarezza che ingenerano queste vere e proprie violenze alla città di Roma.
Per parte nostra abbiamo segnalato l'impianto a chi di dovere e sarà nostra cura tampinare le istituzioni finché non verrà fatta velocemente luce su questa vicenda.
Di seguito le foto delle targhette che abbiamo rilevato sull'impianto. Ve ne sono ben cinque con l'indicazione delle più svariate località: Salita S. Nicola da Tolentino, Viale Jonio, ecc. Insomma una sorta di impianto passepartout.
Di seguito le foto delle targhette che abbiamo rilevato sull'impianto. Ve ne sono ben cinque con l'indicazione delle più svariate località: Salita S. Nicola da Tolentino, Viale Jonio, ecc. Insomma una sorta di impianto passepartout.
La storia continua ...
"...Si potrà pensare che qualcuno ha tirato un po' in fretta delle conclusioni sulla liceità dell'impianto..." ???????????????????????????????????????????????????????????????????????????
RispondiElimina...?...
PROPOSTA:
RispondiEliminaA QUESTO PUNTO SI DOVREBBE TENTARE DI METTERE INSIEME TUTTE LE ENERGIE E TUTTI I BLOG ANTIDEGRADO (COMPRESO OVVIAMENTE CARTELLOPOLI.NET), CONTATTARE ATHOS DE LUCA E L'ARCH. BOSI E FAR PARTIRE LA CLASS ACTION ED ISTITUIRE UN COORDINAMENTO PERMANENTE CONTRO CARTELLONE SELVAGGIO!
Mc Daemon
L'impianto è sicuramente illegale.
RispondiEliminaNon a caso il PRIP esclude tassativamente impianti privati nel territorio della "città storica".
Speriamo che si arrivi prima della fine del mandato di Alemanno all'approvazione della nostra delibera e del PRIP opportunamente modificato con gli emendamenti proposti dal Comitato e da VAS.
L'obiettivo attuale e aggiungerei il coronamento della battaglia che stiamo conducendo è proprio quello.
Certo, considerando sfregi come questo mi chiedo se anche dopo l'approvazione del PRIP questa gente rispetterà la legge e soprattutto se davvero esisterà la VOLONTA' POLITICA DI IMPORGLIELO.
Non è un monumento? E che c***o è? un cumolo di mattoni alto 50 mt piazzato li da qualche secolo...ma sta gente metterebbe i cartelloni pure dentro il Colosseo...POVERA ROMA in mano a questi ignoranti interessati solo ai soldi...
RispondiEliminaA Roma ognuno fa come cazzo gli pare !
RispondiEliminaI Vigili, le leggi da rispettare ?
Evidentemente con i contatti e i mezzi giusti, e con l'ovvio non intervento del Comune, che equivale ad essere complici, ci sono persone e società che del territorio fanno quello che vogliono.
E poi a chi tocca protestare, denunciare, insomma ribellarsi solo per vedere le leggi rispettate e i diritti di ogni cittadino tutelati ?
Qui non siamo in democrazia, qui siamo peggio che in sudamerica.
Mafie e corruzioni dietro i cartelloni
Questo dannato impianto non potrà rimanere a lungo in quel posto. E' un'offesa troppo grande alla città di Roma e non si capisce proprio come faccia il Sindaco Alemanno a tollerare tutto ciò, quello della "legge e ordine" e del "rispetto delle nostre tradizioni".
RispondiEliminaChissà perché poi questa riflessione me ne ispira un'altra, relativa a "Il popolo di Roma", un movimento misconosciuto che però recentemente ha incartato la città con i propri manifesti autocelebrativi.
Lasciando stare l'evidente contraddizione tra l'ispirarsi all'orgoglio e alla difesa dei valori di Roma ed il ricoprire i muri della città con manifesti senza senso, non pensano questi de "Il popolo di Roma" che sarebbe più produttivo incartare i tanti impianti pubblicitari che infestano la città? A partire magari da quelli, come questo, che gridano vendetta?
Sarebbe anche una bella prova di coraggio: invece che prendersela con gli indifesi muri della città dovrebbero vedersela con le agguerrite ditte cartellonare.
Sai che lotta tra titani ...
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RispondiEliminaNon so che dire, se questo rimane più di una settimana è la morte della LEGGE e del DECORO.
RispondiEliminaIl decoro è già morto da un pezzo..la legge agonizza, ma c'è un manipolo che sta diventando centuria..e le centurie diventeranno legioni.
RispondiEliminaSarà una lunga guerra per cacciare via questi barbari succhiasangue..ma i Romani hanno molta pazienza e tenacia..ricordatevi della fine di Annibale
Io mi chiedo come mai l'ufficio che autorizza tutto questo non sia ancora stato attenzionato dalla magistratura: troppe, evidenti, lampamti irregolarità.
RispondiEliminaIl giorno che i responsabili risponderanno davanti alla LEGGE di questo scempio sarò a far festa. Spero presto, anche sull'onda del rinnovato clima politico alle porte.
Quanti profili di illegalità sono necessari per far diventare un impianto illegale? è nel municipio 1, è in un'area di interesse storico ed a pochi centimetri da un monumento ed è pure a pochi centimetri da un incrocio, ha le targhette di riconoscimento sfacciatamente non conformi. Cos'altro serve per dire che è illegale? Deve venire paciello con il timbro? aspetta e spera...
RispondiEliminaFUORI I BARBARI DA ROMA, NE ABBIAMO ABBASTANZA DELLA VOSTRA PUZZA!
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