martedì 20 marzo 2012

A blog unificati: "La buona politica?" O il peggior esempio per gli alunni del Seneca?

Avere la faccia tosta di parlare di "buona politica" mentre si riduce la città ad un latrina. Pensare che in questo modo i militanti siano sensibilizzati, mentre si lancia loro il peggior messaggio che un politico può dare.

Guardate alunni, insegnanti e dipendenti del Liceo Seneca che indecoroso spettacolo hanno trovato rientrando a scuola

Il degrado della città equivale a degrado delle coscienze

Neanche un dettaglio risparmiato dallo schifo: la targa, il citofono, l'intonaco

Ma il preside del Liceo non reagisce a scene del genere?

Sicuri che i vostri figli crescano bene in un contesto così?

Non latino, greco o matematica! La migliore lezione, sarebbe vedere insegnanti, genitori e studenti - armati di secchio, pennello e vernice - ripulire questo tratto di via Albergotti e poi difenderlo come mastini da guardia da altre incursioni di politici senza scrupolo e senza ritegno.
I tecnici (lo si vede col governo nazionale) insegnano alla politica come guidare un paese.
I cittadini (lo si vede con i tanti blog e associazioni civiche) indicano le soluzioni ai problemi più gravi: dai cartelloni, alle bancarelle, alla sosta selvaggia.
Sarebbe ora che i giovani insegnassero agli adulti cosa è davvero la buona politica!

L'Italia migliore non imbratta!

Questa segnalazione di Stefano B. è stata pubblicata a blog unificati da Basta Cartelloni, RiprendiamociromaMalaroma. Uniti contro il degrado!

7 commenti:

  1. Una ulteriore conferma: a Roma, la propaganda politica, la pubblicità e la diffusione mediatica di eventi, è fondata sui cartelloni o manifesti abusivi.

    Nei partiti, nei movimenti, nelle associazioni e tra gli esercenti commerciali, è ancora invalsa l'abitudine, la profonda convinzione che per divulgare i propri messaggi, l'unico modo sia l'affissione selvaggia sui muri e qualsiasi altra superficie.

    Siccome della bontà di questo metodo erano convinti quasi tutti, fino a pochi anni fa, la pratica di tappezzare i muri con i manifesti era considerata normale, benché illegale. Soltanto il movimento di opinione generato dai blog antidegrado e la sparuta opposizione dei Radicali, ha portato all'ordine del giorno la denuncia di questo incredibile fenomeno, riscontrabile sono in Italia e Roma in particolare.

    Ma nulla cambierà fino a quando i partiti non denunceranno pubblicamente i responsabili delle campagne abusive, recidendo una volta per tutte i rapporti con le ditte attacchine che vivono da decenni su questo business dell'illegalità sovvenzionato con fondi pubblici.

    Qualcosa mi dice che questo non avverrà.
    Perché la filosofia che anima i partiti e i movimenti politici, in Italia, è ancora fondata sul concetto di militanza di base che "diffonde" sul territorio le proprie idee e battaglie attraverso l'affissione dei manifesti. Notatelo. Ancora oggi, quando intervistano qualunque esponente politico, di qualsiasi età o partito, la prima cosa che cita nel ricordare come ha iniziato la propria carriera nel "partito/movimento", è quella che andava ad attaccare i manifesti la notte.
    Sui requisiti di legalità dei suddetti manifesti, credo ci sia poco da dire.

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  2. Allora auguriamoci che possano concludere la loro carriera politica staccandoli la notte.
    Stefano

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  3. UNITI CONTRO IL DEGRADO! FANTASTICO!!

    Finalmente possiamo parlare a tutti gli effetti di un COORDINAMENTO ROMANO DEI BLOG ANTIDEGRADO!

    Semplicemente fantastico!

    Mc Daemon

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  4. Non credo affatto siano sedicenti militanti (tranne pochissimi casi, forse) ad andare in giro ad affiggere, impuniti, 'ste cacate. Sono invece le ben note ditte di affissioni killer, che non si sa perchè nessuno fa chiudere.
    Per esempio questa:
    http://www.campagnaelettorale.org/

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  5. guardate quello che sta succedendo in queste ore a milano. un politico di primo piano come la russa ( fratello dell'ex ministro) indagato proprio per manifesti che gli sarebbero stati pagati da altri. conferma ancora una volta che dietro manifesti e cartelloni si nasconde un finanziamento occulto, malaffare e tanto abusivismo. non dobbiamo stupirci di queste scene, perchè fanno parte del panorama politico. quello che non vorremmo e lo sfregio al panorama della città

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  6. Beh, allora? Che si fa?
    Lo si va a ripulire 'sto liceo Seneca?
    Sabato mattina come la vedete? Lavoretto da un'oretta al massimo.

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  7. Aspettiamo qualche giorno per vedere se qualcuno dei "nominati" si fa avanti a ripulire, se non succede nulla si scrive al preside e ci organizziamo noi
    Stefano

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