domenica 25 marzo 2012

Prip: ecco l'appello firmato da molte associazioni. Per una Roma che non può più aspettare

Il Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari arriva in aula Giulio Cesare. All'ordine del giorno della seduta di domani, lunedì 26 marzo, per prima volta c'è anche il Prip. Ma non verrà discusso per ora, dato che è stato messo in coda a molti altri provvedimenti urbanistici.
L'improvvisa calendarizzazione del Prip ci spinge a riproporre il nostro appello che abbiamo presentato nei giorni scorsi e che sta raccogliendo le adesioni di decine di associazioni e comitati cittadini.

Un documento senza colori di partito, come nostra abitudine, che ha un solo obiettivo: ridare decoro e dignità a Roma.

Lo spediremo nelle prossime ore a tutti i consiglieri comunali perchè sentano sulle loro spalle il peso della responsabilità: un piano regolatore è uno strumento che si approva una volta ogni 30 anni. Occorre capire che il dibattito sul Prip va affrontato con serenità, senza vincoli di schieramento ma solo nell'interesse della città. Si può e si deve licenziare un piano che permetta ai cittadini di vivere in un ambiente migliore, alle ditte pubblicitarie di lavorare serenamente, al mercato di essere rilanciato e reso simile a tutte le altre capitali europee.

Il Prip così come è non va! E anzi rischierebbe solo di peggiorare la situazione, rendendo cronica la tragedia attuale. Ma di questo parleremo approfonditamente nei prossimi giorni. Torneremo a mostrarvi i punti per noi imprescindibili senza i quali il Prip sarà solo dannoso. Per ora vi chiediamo di far girare questo appello a tutte le associazioni, comitati di quartiere, organizzazioni ed enti territoriali, perchè più adesioni raccoglieremo, più forte sarà Roma. E più difficile proseguire nell'attentato alla sua bellezza!

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Appello per l’immediata discussione in Consiglio Comunale

 del Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari di Roma



Onorevoli Amministratori e Consiglieri del Comune di Roma,

la situazione determinatasi, soprattutto negli ultimi anni, con il dilagare della cartellonistica pubblicitaria a Roma permane grave nonostante l’ordinanza del Sindaco n. 263 del 24/11/’11, recentemente prorogata al 31 marzo, che dispone la sospensione del rilascio di autorizzazioni di nuovi impianti, nonché di ogni autorizzazione relativa alla ricollocazione e allo spostamento degli impianti pubblicitari.

La situazione non sembra essere complessivamente migliorata neanche a seguito dell’azione di repressione messa in atto dalla Polizia Municipale. Per un impianto che viene tolto quasi immediatamente ne compare un altro poco distante. Purtroppo assistiamo ad uno sforzo defatigante, con notevole impegno di risorse anche economiche, che non produce effetti tangibili sul decoro della città e sulla sicurezza delle sue strade.

In questa situazione riteniamo che l’unica soluzione efficace, per riportare ordine e legalità, nonché per restituire decoro alla città, non possa essere che l’approvazione  e la messa in esercizio di un Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari che faccia tabula rasa della situazione esistente, che riduca drasticamente la superficie complessiva degli impianti, che non deroghi al Codice della Strada, che sia attuato in tempi rapidi e certi, che consenta  la concessione delle affissioni in esclusiva nei  Piani di Localizzazione, redatti per macro-area, attraverso procedure per gare pubbliche (bandi) e infine che consenta la massima partecipazione dei territori interessati tramite il coinvolgimento delle amministrazioni municipali nella discussione dei piani di localizzazione, senza che essi vengano determinati dagli interessi delle ditte coinvolte nei bandi e nelle concessioni.

Ricordiamo che il Consiglio Comunale si era già impegnato attraverso l’ordine del giorno n. 153 del 24/11/’11 per la discussione del PRIP entro il termine perentorio del 31/12/’11, purtroppo ampiamente disatteso.    E’ giunto il momento che la questione venga immediatamente affrontata e risolta dal Consiglio Comunale attraverso una discussione franca, senza pregiudiziali politiche e finalmente libera da interessi corporativi, aperta al contributo di associazioni e comitati che si battono per l’interesse comune. Nel contempo riteniamo che il Piano così come licenziato dalla Commissione Commercio nel novembre del 2011 non dia garanzie di una risposta efficace contro il degrado attuale; per tale motivo chiediamo che vada radicalmente modificato, tenendo nella massima considerazione le giuste osservazioni effettuate recentemente dall’Agenzia per i Controllo della Qualità dei Servizi Pubblici del Comune di Roma.
Ormai non c'è più tempo da perdere! Roma e i suoi abitanti non possono più attendere il riscatto della propria città da una situazione di degrado e insicurezza che ha già determinato vittime, morti e feriti.



Associazione Basta Cartelloni – Francesco Fiori, Associazione Cittadini di Piazza di Spagna, Associazione Colle della Strega, Associazione Disabili Visivi ONLUS, Associazione Ottavo Colle, Associazione Prospettive in Movimento, Circolo Legambiente Sherwood, Cittadinanzattiva Lazio ONLUS, Comitato di quartiere Tor Carbone-Fotografia, Comitato di Quartiere Torrino-Decima, Comitato Mangiare l'idea – Rebibbia, Comitato per la Bellezza, Comitato per il Parco Archeologico di Centocelle, Comitato per il Parco della Caffarella, Comunità Territoriale del 10° Municipio (coordinamento dei comitati di quartiere: Campo Romano; Cinecittà Est - Cinest; Don Bosco; Gregna S. Andrea; Morena; Nuova Tor Vergata; Piscine di Torre Spaccata; Osteria del Curato; Quarto Miglio-Appia Pignatelli; Statuario-Capannelle; Torre di Mezzavia; Vermicino; e delle associazioni: Agorà; Consulta Ina Casa-Quadraro; Comitato Difesa Diritti dei Cittadini; Insieme Fidam CFR; L’Ellisse; Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS Sezione Provinciale di Roma) , Coordinamento dei comitati No-Pup. Coordinamento Residenti Città Storica, Coordinamento Comitati Romani contro l'Elettrosmog, Ecologisti Reti Civiche e Verdi di Roma, Fondazione Luigi Guccione ONLUS, IICA Istituto Internazionale per il Consumo e l’Ambiente, Italia Nostra sez. Roma, Legambiente Lazio, Retake Roma.




2 commenti:

  1. mah ... spedire documenti del genere agli "onorevoli amministratori e consiglieri" equivale a dare perle ai porci.

    la maggior parte dei membri del consiglio comunale è di un tale imbarazzante livello intellettivo che difficilmente riuscirà a portare a termine la lettura dell'intero testo.

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  2. Come non quotare il commento precedente... Quando, QUANDO finalmente si caprà che a vivere in una città con standard EUROPEI ci si guadagna TUTTI e non solo questi immondi cartellonari e loro sodali quando in evidente spregio delle regole e bene comune???

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