sabato 31 marzo 2012

Prip, rimozioni, tavoli, controllo elettronico, soldi in cassa......Cerchiamo di fare ordine e ragionare!

Questo venerdì 30 marzo sarà ricordata come una delle giornate più intense in tema di cartellonistica pubblicitaria. Si sente sempre più odore di elezioni e dunque sindaco e giunta cercano di rifarsi un'immagine su uno dei punti più drammatici della loro amministrazione.

Facciamo una riflessione analizzando punto per punto i fatti della giornata.

a) Alemanno ha fatto rimuovere una serie di orrendi impianti a corso Francia e con l'occasione ha rilasciato una lunga intervista nella quale annuncia vari provvedimenti. L'intervista la potete ascoltare qui.

"Abbiamo aperto un tavolo con le imprese per combattere l'abusivismo".
Sinceramente la trovata ci sembra alquanto propagandistica. Non servono tavoli, soprattutto con una serie di ditte che hanno sfigurato Roma approfittandosi della connivenza comunale. E' un pò come - passateci il paragone un pò forte - se i clan di Totò Riina e la politica deviata si sedessero a un tavolo per combattere assieme la criminalità organizzata.
Noi crediamo che servano solo regole certe e fermezza da parte delle istituzioni come avviene in tutti i paesi del mondo occidentale e non mani tese e misteriose complicità.

"Abbiamo stilato un protocollo che servirà a ripulire Roma dall'illegalità anche prima dell'approvazione del Prip".
Vedremo i contenuti di questo protocollo e ne parleremo, ma se - come sembra - sono quelli impostati dall'on. Cassone, stiamo freschi! (ne parliamo tra poco).


"Quando il piano regolatore sarà approvato la pubblicità a Roma sarà ridotta del 20%".
Troppo poco, Sindaco. Dato che negli ultimi 4 anni è aumentata di almeno il 50%, resta un 30% di troppo!

"Dal 2007 al 2011 abbiamo raddoppiato le entrate per le casse comunali. Siamo passati da quasi 10milioni a oltre 20".
Davvero? E dove sono finiti questi danari? Un magistrato avrebbe da poco archiviato un procedimento penale perchè in cassa l'Ufficio Affissioni aveva solo 800 euro! Mancano circa 10milioni all'appello. Dove sono?? E chi ha pagato e sta pagando le rimozioni? A queste domande Alemanno non risponde.

"Faremo un circuito per le affissioni politiche e sindacali a basso costo".
Questo è un tema molto complesso. Per ora ci limitiamo a riconoscere al Sindaco di aver preso a cuore il problema. E speriamo solo non sia un annuncio senza seguito.

b) Il presidente della Commissione Commercio Cassone ha raccontato al Tempo le novità che potrebbero essere inserite nel Prip. Tra queste una riduzione immediata di circa 60mila mq di cartelloni pubblicitari 'senza scheda'. Non è chiaro cosa intenda Cassone per impianti senza scheda, anche se è possibile immaginare si riferisca a quelli del 'riordino'. E andare a toccare subito i cartelloni del riordino senza un criterio preciso, potrebbe provocare ricorsi da parte delle ditte che potrebbero bloccare tutto il processo, Prip compreso. Speriamo di sbagliarci.

Cassone parla poi di sistemi di controllo elettronico degli impianti. Bene, potrebbe essere un'idea valida purchè applicata con serietà e sempre a spese delle ditte.



In conclusione, torneremo ad analizzare nel dettaglio queste affermazioni e vedremo quanto c'è di vero. Per ora la nostra ricetta rimane un  Prip immediato, serio e modificato profondamente come chiediamo nel nostro appello ai consiglieri.

3 commenti:

  1. gli annunci elettorali di Alemanno incantano solo i fessi (purtroppo a Roma ancora molti) i concetti espressi da questi signori non annunciano niente di buono, dietro ai giri di parole si nasconde l'ennesimo tentativo di far passare un PRIP scritto e pensato con la camorra dei cartelloni. purtroppo per loro non potranno mai cambiare l'unica cosa che conta veramente: la realtà, una realtà fatta di connivenze sempre più evidenti e di degrado palpabile, con la quale dovranno tornare a fare i conti in campagna elettorale

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  2. Ehhh come non fare riflessioni sul commento precedente e sull'articolo. A Roma convince pochissimo, anzi direi PER NULLA, quanto dichiarato dal sindachetto e da questo cassoni. Qui, fino a quando non si prende coscienza davvero del problema (e grazie a tutti voi lo si sta comprendendo sempre più) e non vengono sensibilizzate le forse sane della città e Paese, questa gente inqualificabile continuerà a fare ancora il bello e il cattivo tempo, nella chiusura di un occhio, se non di tutte e due, della magistratura.

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  3. mi limito a osservare che sono le stesse affermazioni che vengono fatte a cadenze regolari: sinergia con la polizia municipale, attiveremo la guardia di finanza, multeremo gli inserzionisti, apriremo il tavolo con le ditte... etc.

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