martedì 4 settembre 2012

Tolosa: non è una capitale ma altro che Roma.........

Un altro confronto che sbatte Roma agli ultimi posti della classifica delle città civili. Per i lettori dei blog antidegrado non è una notizia, ma anche questa volta ripetiamo le solite differenze fondamentali tra le due città:

A Tolosa: 1) Non esistono cartelloni pubblicitari come da noi, ma pochi impianti solo alle fermate dei bus e accanto ai noleggi bici; 2) Non esistono auto in sosta selvaggia e doppia fila perenne; 2) Non esistono bancarelle invasive di ogni spazio pubblico; 3) Non esistono i cassonetti ma la raccolta rifiuti si fa differenziata porta a porta; 4) Non esistono tags o graffiti sui muri; 5) Non esistono adesivi e manifesti abusivi in ogni dove, etc, etc

Insomma il solito quadro da luogo civile, per la quarta città di Francia, con un milione di abitanti compresa l'area della Grande Tolosa.

E soprattutto, basta camminare per strada, per capire che c'è un progetto, un'idea di spazio pubblico e di fruibilità (cosa che a Roma manca totalmente): l'intero centro storico è pedonalizzato e a disposizione degli abitanti.

La frase 'il progetto urbano Tolosa Centro' fa capire quanto a Roma manchi totalmente l'idea di sviluppo
Le uniche pubblicità stradali: fermate impeccabili e confortevoli
Il servizio bici è capillare ed efficiente
La città è ricca di magnifiche piste ciclabili
Gli ombrelloni sui tavolini tutti uguali offrono omogeneità e bellezza
Arredo urbano di qualità anti sosta selvaggia
Chi provasse a parcheggiare qui sopra, avrebbe una bella sorpresa
E poi tanti lavori in corso, tutti spiegati nel dettaglio con fotografie che mostrano la situazione prima e come sarà dopo.

Grande qualità nella ripavimentazione dell'intero centro storico
Una nuova linea di tram è in costruzione e...........
Gli alberi sull'intero percorso del tram sono stati salvati, anche se la sede stradale è stata abbassata
Nessun platano verrà sacrificato
Distributori per la raccolta della cacca dei cani ovunque

E chiudiamo con lo spazio di 'libera espressione'. Poche plance nelle periferie della città ove si possono attaccare manifestini e volantini.



Per chi volesse piangere facendo il paragone con Roma, sul sito della Grande Tolosa i progetti in corso

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I confronti recentemente pubblicati da Bastacartelloni

New York (prima parte) New York (seconda parte)

Rabat     Parigi    Monaco di Baviera    Londra    Milano   Singapore

9 commenti:

  1. E' un sogno rispetto a Roma: d'altronde loro sono francesi, ed hanno un altro e alto senso civico e dello Stato. Saranno pure antipatici i cugini d'Oltralpe, ma certo quì siamo messi proprio male....Inutile cercare alibi storici, Mazzini, Garibaldi, Cavour, il Papa; i francesi hanno fatto la rivoluzione, quì ognuno si è ribellato a modo proprio, col risultato di una marmellata di popolo, anarcoide ed individualista. Per forza di cose dobbiamo cambiare, e cambieremo. Peggio è se ci faranno cambiare gli altri.

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  2. Che tristezza! E pensare che i nostri avi si faceva i bagni nelle terme quando quelli dei francesi ancora si dipingevano la faccia di blu!?!
    hopeless

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  3. Sono appena tornato da una vacanza in Francia. 2000 km percorsi in auto, e al ritorno in Italia il confronto è penoso, sotto tutti i punti di vista. Non mi dilungo, ma le condizioni delle strade sono perfette, la segnaletica è chiara, razionale e ordinata, i limiti di velocità sono rispettati, i parcheggi si trovano e non esiste la doppia e tripla fila, i pedoni hanno sempre la precedenza, la pubblicità stradale è quasi inesistente. Negli attraversamenti urbani si va a 30 km/h, anche per la presenza dei dissuasori. Tutte cose che dovrebbero essere normali, ma da noi sembrano essere fantascienza.

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  4. Vorrei avere la convinzione di Nokia1.
    Ma guardando queste immagini sono assalito da una malinconia cosmica pensando allo squallore e al caos in cui lentamente muore questa città che fu il faro della civiltà.
    Vorrei poter sperare di assistere ad un cambiamento epocale nell'amministrazione di Roma, ma il problema non è solamente la classe politica ma la spaventosa e becera maleducazione coatta della stragrande maggioranza dei miei concittadini che pensano solo a dove poter parcheggiare il SUV luccicante dopo aver svuotato il portacenere e aver fatto defecare l'amato cagnolino, tutto sul marciapiede..chemmefregaaa pagooo a monnezzaaa ce deve pensà l'Ama AOH!
    A volte mi chiedo se ha senso lottare ancora contro questo immenso muro di gomma.

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  5. Poi, capirai, col sindachetto attuale e i colleghi bordoni, cassone, tredicine, piccolo etc... Andiamo bene... Che schifo di città.

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  6. Quello che mi fa rabbia è che ogni volta che un nostro concittadino torna da un viaggio non fa altro che decantare la metropolitana della città che ha visitato o quanto siano tenute bene le strade, o i parchi e così via. E poi quando parla di Roma lo fa con un tono di rassegnazione, come se non fosse possibile renderla all'altezza del mondo civile. Perchè? Dove sta scritto che Roma deve essere sempre la peggiore?

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  7. Caro marinoromano, il problema è che a Roma ci sono i romani.
    Tutto lì.

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  8. Condivido la dolente presa d'atto dell'anonimo qui sopra e spiego meglio il concetto: i romani, almeno quelli più giovani, sanno che "un altro mondo è possibile", che ci sono città in Italia e all'estero molto più moderne, più pulite, più comode, più ordinate di Roma. Anche più belle, se prendiamo in esame l'aspetto dei quartieri periferici e dei parchi pubblici, escludendo quindi il centro storico. Sanno, i romani, che c'è gente che vive meglio di noi, più ordinatamente, più armoniosamente, con infrastrutture che Roma se le sogna.

    Però, allo stesso tempo, i romani sanno che tutto questo è irriproducibile a Roma e il motivo è presto detto: sono loro stessi a non voler vivere secondo i canoni di quelle città più moderne, più pulite e ordinate, quando si trovano a Roma. Si trovano meglio a vivere nel caos e nella sporcizia, anche se molti non lo ammetteranno mai.

    A Roma, i romani possono parcheggiare ovunque, senza restrizioni.

    A Roma, possono gettare la mondezza dove capita, senza che nessuno gli dica nulla.

    A Roma, possono scrivere sui muri e sull'asfalto, per lasciare un ricordo, una dedica, per sfogarsi, per esultare, per minacciare qualcuno. Tanto lo hanno sempre fatto tutti.

    A Roma, possono attaccare qualsiasi tipo di manifesto e adesivo per pubblicizzare il proprio negozio, senza pagare alcuna tassa.

    A Roma, possono tranquillamente ignorare qualsiasi norma del vivere civile quando si trovano in strada e fare tutto quello che a casa e al lavoro non è consentito: gettare i rifiuti per terra e nelle piante, scrivere sui muri, attaccare i poster con la colla e lo scotch, occupare lo spazio senza rendere conto a nessuno (moglie o superiore che sia), non avere alcun tipo di responsabilità verso gli altri e verso lo spazio in cui vivono.

    Allora, si chiedono i romani, perché ci dobbiamo sforzare a rispettare milioni di regole, solo per vivere in un posto più bello, quando possiamo fare come ci pare, infischiandocene di tutto e tutti all'infuori di noi stessi e della nostra famiglia, a costo di avere qualche problema in più di traffico e un ambiente più sporco ma tanto a noi quello che interessa è avere una bella macchina e una bella casa?

    Purtroppo, questa è la mentalità del romano medio, lo è stata per decenni e solo adesso comincia, lentamente, a essere messa in discussione da qualche cittadino che si è stufato di vedere come Roma sia regolarmente superata in decoro e servizi da qualunque altra città d'Europa e - cosa peggiore - da molti capoluoghi di provincia italiani.


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  9. Quoto Les al 100%. Purtroppo!

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