lunedì 25 giugno 2012

Degrado: una volta si diceva "neanche in Marocco.....", oggi si dice "neanche a Roma"!

A volte con disprezzo si parla del Marocco come di un paese arretrato che esporta vu cumprà, dove la democrazia è scarsa e i diritti umani poco rispettati. Niente di più falso! Il degrado vero, quello ributtante, quello che devasta le menti oltre che i luoghi è a Roma, la capitale in discesa libera che difficilmente si riprenderà.

Guardate come è tenuta e curata Rabat, città di 1 milione e 700mila abitanti, che ospita (come Roma) gli uffici amministrativi del paese. Tutto il Marocco sta conoscendo una importante modernizzazione grazie al giovane Re Mohammed VI: vengono costruiti nuovi edifici, sempre in sintonia con l'ambiente; strade e giardini conoscono un nuovo splendore. Solo i suk rimangono inalterati, ma sono confinati in determinate zone delle città ed è impossibile per gli ambulanti vendere la loro merce al di fuori dei mercati (proprio come a Roma vero?).....

Il Lungomare: impossibile vedere un cartellone o degrado di qualsiasi genere
La strada che porta alla Kasbah (che non è il mercato ma la fortezza)
L'accesso alla Kasbah: nessuna traccia di finti beduini (tipo i nostri patetici centurioni)
I giardini della Kasbah: tenuti da manuale
Palazzi dell'amministrazione, all'interno del quartiere reale
Il palazzo del Re: è le auto blu in tripla fila dove sono???
I vicoli: puliti, senza immondizia e piacevoli da percorrere
Ancora vicoli
Un sottopasso costruito da aziende italiane: nessuna scritta sui muri, asfalto perfetto
L'accesso al Mausoleo

Allora, per citare un luogo degradato continueremo a dire: "manco in Marocco"???

8 commenti:

  1. E a Marrakech le nuove case le fanno tutte dello stesso colore, color mattone, per meglio adattarsi all'ambiente che le circonda, proprio come a Roma ! Se pensiamo che sui palazzi abusivi di Via dei Colli Porteunsi, le Terrazze dei Colli, che Alemanno non ha il coraggio di far buttare giù, stanno facendo le torri coi merli come nel medioevo...ma ci rendiamo conto ? Ovviamente è lo stesso costruttore dei palazzi abusivi di Acilia, Le Terrazze del Presidente e di un palazzo a Trastevere a cui non hanno dato ancora l'abitabilità, per i soffitti troppo bassi. Ma fermare questa gente, una volta per tutte, è chiedere troppo ?

    MAFIE E CORRUZIONI DIETRO I CARTELLONI

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  2. Trasponiamo le foto a Roma.

    Venditori ambulanti sul lungomare, affissioni abusive sui lampioni, cartacce e rifiuti nell'aiuola.

    Strada che porta alla kasbah: manifesti politici abusivi sulle recinzioni verdi.

    Scalinata con le palme: scritte a spray e pennarello sul mattonato e sulle pietre del muretto, con le cartacce dentro le fessure.

    Palazzo dell'Amministrazione: macchine o scooter in sosta vietata, impianti per pubbliche affissioni sul marciapiede a ridosso del prato.

    Rotonda del Palazzo del Re: macchine in sosta vietata, cartelloni pubblicitari nella rotatoria.

    Muri dei vicoli pieni di scritte, graffiti, tags, manifesti abusivi.

    Entrata del sottopasso: cartelloni sullo spartitraffico, scritte sulle pareti, cumuli di spazzatura lungo i bordi della strada, adesivi e tags sui cartelli stradali e pali dell'illuminazione.

    Accesso al Mausoleo: troppo facile. A Roma sarebbe invaso da venditori abusivi e camion bar!

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  3. Chapeau al Marocco, che evidentemente progredisce civilmente ed economicamente.
    Al contrario di Roma che ormai appare aver imboccato un lungo tunnel di regressione che sta abbrutendo la città e gli animi di chi la abita.
    L'attuale amministrazione ha ampiamente dimostrato di essere totalmente complice dei farabutti che stanno spolpando la città; ma anche lo schieramento opposto appare già pronto a riprendere l'opera devastatrice inaugurata quand'era al governo di Roma.

    L'unica speranza è che sorga un movimento di liberazione che cominci con lo "scacciare i mercanti dal tempio" e si predisponga a ricostruire un diffuso sentimento civico cittadino, di cui ormai i soli blog anti-degrado sono testimonianza.
    C'è la candidatura della Napoleoni per il M5S che potrebbe dare qualche possibilità. C'è da pregare, e da contribuire, affinché sia l'opportunità giusta.

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  4. ROMA E' LA NUOVA AFRICA!

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    1. in effetti, forse era prevedibile che il meridione d'Italia (quindi Roma compresa) non avrebbe mai raggiunto il resto del nord Italia e dell'europa, 50 anni di politiche e collusioni con mafia, camorra e ndrangheta ne hanno fatto un osso da spolpare fino alla fine e ancora oggi, con grande evidenza, questo continua, ne è un esempio l'economia del degrado predominante in città come Roma, Napoli, Palermo, tipica degli affari da criminalità organizzata, che domina incontrastata con l'appoggio di generazioni di politici corrotti a tutti i livelli

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  5. Ha parlato il braccio destro di Bossi, esempio di moralità e trasparenza e incorruttibilità.
    Sei ancora così retrogrado da giustificare il degrado italiano con la differenza tra nord e sud. Forse se cominciamo a ragionare come Nazione e non come Comuni possiamo ancora salvare un paese che ha molto da dare.
    Peccato che ha cittadini come te che sprecano energie a dire cazzate invece di trovare alternative valide per il futuro

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  6. @anonimo delle 16.32
    la corruzione in Italia non ha limiti geografici nè di parte politica; è innegabile però la differenza tra nord e sud per tante altre cose, tra cui il degrado, più sviluppato al sud, con alcune ecezioni come Salerno o Lecce.
    Lo scandalo della cartellopoli romana è un esempio, tante altre città hanno adottato il piano regolatore, tra cui Napoli. Quindi quì non si generalizza, ma incolpiamo la giunta del Comune di Roma per la vergogna cui fa vivere i propri cittadini. Inoltre si cerca anche di sensibilizzare la cittadinanza di Roma a non adattarsi a vivere sotto le macerie, ma alzare la testa che di situazioni migliori ce ne sono, e anche a darsi da fare in tal senso, perchè nulla viene calato dall'alto !!
    Quindi non mischiamo le carte, per favore.

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  7. Immaginateveli i marocchini che si SCHIFANO di passare per le strade lerce di Roma.

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