mercoledì 19 settembre 2012

Ufficio Affissioni: via Saccotelli, smontato il Dipartimento. A via Ostiense cambia di nuovo tutto

Lo avevamo anticipato martedì scorso con un articolo su questo blog e un comunicato stampa. Oggi quelle che erano voci, si sono trasformate in realtà: una nuova rivoluzione bordoniana sconvolge l'intero Dipartimento Affissioni.

Il direttore Claudio Saccotelli è stato rimosso ed è stata ripristinata l'Unità Operativa sotto la guida diretta dell'assessorato al Commercio. In sostanza, quel minimo di autonomia gestionale che era garantita dal Dipartimento non c'è più.

Il settore era stato ridisegnato nel febbraio scorso ma evidentemente qualcuno (le ditte? Bordoni? Alemanno?) non era soddisfatto della situazione. Il nostro intervento e quello di Cittadinanzattiva avevano bloccato per alcuni giorni una decisione che sembrava già presa. Alcune fonti ci avevano assicurato che sarebbe stato tutto congelato.

E invece il colpo di mano è arrivato poco fa. Dunque - anche se di fatto l'assessore Bordoni ha sempre esercitato il suo controllo sui cartelloni - da domani lo farà di nuovo anche dal punto di vista formale. In sostanza, avendo smontato il Dipartimento, sarà l'assessorato ad avere l'ultima parola sulle decisioni operative e non più il dirigente.

Addirittura, alcune voci non confermate, darebbero come imminente il ritorno di Francesco Paciello, il precedente direttore, longa manus di Bordoni. La coppia che ha permesso la devastazione di Roma. Ci auguriamo che non sia così almeno per quel minimo di dignità che le istituzioni dovrebbero ancora conservare.

E' comunque incredibile che con i morti e i feriti ancora sulla coscienza, con un Prip promesso da anni e ormai scomparso, con migliaia e migliaia di cartelloni ancora in corso di installazione, invece di dare una svolta vera, si torna indietro.

Lo abbiamo già scritto e lo ripetiamo! Vogliamo chiarezza. La Giunta dovrà spiegare quale è la reale motivazione di questo ennesimo cambio e dare garanzie sulla gestione del nuovo Ufficio. Ne va del futuro di Roma!

BASTA!

19 commenti:

  1. E' il paese dei balocchi. Una situazione tragica su tutti i fronti. Alla Regione - dopo Storace che s'era magnato 80 miliardi - se so' divorati tutto. Al Comune, Bordoni si preoccupa solo di essere a disposizione delle ditte. Ma se non sprofonda tutto qui, non ci salveremo mai

    RispondiElimina
  2. voglio vedere quanti avranno il coraggio di votare PDL alle prossime elezioni

    RispondiElimina
    Risposte
    1. tutti quelli che mangiano con l'economia del degrado: cartellonari, bancarellari, ambulanti, abusivi di ogni tipo, tutte le mafie che sfruttano le collusioni con la politica. a quanto pare tanta gente

      Elimina
    2. io invece voglio vedere chi ha il coraggio di votare il PD

      Elimina
  3. Hanno ricominciato ad installare in tutta Roma, le poche rimozioni fatte grazie a Saccotelli rischiano di essere vanificate.

    BORDONI DIMISSIONI

    RispondiElimina
  4. L'unica cosa che questa Giunta può garantire è lo spolpare fino all'ultimo il cadavere di Roma venduta alle CRIMINALITA' ORGANIZZATE di cui loschi personaggi come il Padrino Bordoni sono i rappresentanti nelle cosiddette Istituzioni.
    Questi sporchi maledetti banditi la pagheranno.

    RispondiElimina
  5. Bordoni e Alemanno faranno presto la fine della degna compagnuccia d'affari, la "pesciarola"!

    RispondiElimina
  6. Bhe vabbè ... ma questi tizi sono dei campioni di peracottismo come non se n'era mai visto sulla faccia della terra. Continuano a cambiare responsabili ovunque senza criterio annientando nei fatti la macchina amministrativa. Quello che stanno facendo in ATAC, AMA, dipartimento affissioni, ha ormai oltrepassato i limiti della tragedia prima e della commedia e farsa poi. Ormai si muovono a braccio partorendo decisioni di cui già sanno di non dover rendere conto a nessuno.
    In pratica si ha ogni giorno la prova provata che la capitale d'Italia è in mano a degli incapaci totali e per di più truffaldini. Al PDL devono essersi giocati anche gli ultimi neuroni di cui disponevano, altrimenti avrebbero già preso a calci in culo alemanno rimandandolo nel paesello natio. Evidentemente hanno già accettato di prenderr alle prossime elezioni una batosta che li spazzerà fuori dall'agone politico.
    Ci sarebbe la necessità di un intervento dall'alto, magari del ministro degli interni, che mandasse a casa gli idioti al Comune per manifesta incapacità. Ma è pura utopia.
    Uno spettacolo davvero indecoroso. Una tristezza infinita.

    RispondiElimina
  7. La situazione è chiara: tra la mafia dei cartellonari e la legalità (o almeno il tentativo di portare legalità) ha vinto la mafia. Bordoni ne è il capobastone per cui non stupisce. Ma Alemanno che responsabilità si porta sulle spalle? Lo sa di aver avallato il ramo più corrotto, oscuro e indegno di questa amministrazione? Certo che lo sa!

    RispondiElimina
  8. Che schifo!!! Ecco dove viviamo, in che razza di cittá, in che verminaio, ecco dove finiscono i NOSTRI SOLDI, ecco la cittá dove la magistratura non sa e non vede niente, ecco dove vige il "famo come cazzo ce pare" il "c'é posto pe' tutti", ecco la cittá consegnata alle mafie. E ancora si spera.

    RispondiElimina
  9. Tempo fa il blog Cartellopoli, attraverso il suo mentore, Tonelli, lancio` l'idea di commissariare il settore. Come la presento` Tonelli -coi soliti modi guasconi- era sballata sia nelle procedure amministrative sia nel merito.
    Ora, pero`, va in parte ripresa quella idea (e lo dice uno che Tonelli non lo vorrebbe vedere nemmeno in fotografia......), anche se con finalita` e procedure diverse.
    Infatti, poiche` tra le funzioni del Prefetto c'e` quella di intervenire allorche` l'ente locale (nel caso il Comune di Roma) non sia in grado di assicurare i servizi, garantire l'esplicazione delle sue funzioni (nel caso anche la sicurezza stradale visti i morti e come vengono collocati i cartelloni)e prerogative amministrative, oggi ci sarebbero tutti i motivi per chiedere al Prefetto, con apposita istanza/ricorso, di intervenire per surrogarsi nelle funzioni del Comune nel settore delle affissioni, esautorando gli uffici comunali.
    Infatti, nel merito ed in fatto appare evidente che il settore e` fuori conytrollo poiche`:
    -le inchieste giudiziarie in corso testimoniano, in ogni caso, il grave e fondato sospetto circa comportamenti illegittimi anche degli stessi uffici comunali, nonche' l'evidente infiltrazione di organizzazioni criminali ovvero di abusi, collusioni, evasione fiscale, ecc.;
    -gli incidenti stradali e le denunce circa la collocazione dei cartelloni con la violazione sistematica delle norme di sicurezza stradale, senza che il Comune abbia la volonta` o la forza di intervenire, testimonia il grave rischio per la sicurezza pubblica e l'inadeguatezza dell'amm.ne comunale;
    -il fatto che l'approvazione PRIP e` ferma da piu` di un anno, ormai, segnala l'incapacita` del Comune di dotarsi degli strumenti necessari alla gestione del settore affissioni;
    -i continui mutamenti nell'organizzazione degli uffici e nella ripartizione delle competenze, nonche` il "balletto" dei dirigenti, del quale e` prova l'ultima impresa di Bordoni, oggi denunciata, segnalano l'assoluta incapacita` gestionale del Comune nel settore affissioni e le gravissime disfunzioni degli uffici comunali.
    Secondo me sono motivi sufficienti per chiedere l'intervento del Prefetto (non del Governo come chiedeva Tonelli) che e` competente ad agire in tali situazioni (verificate facilmente la normativa sul sito della Prefettura). E tale intervento puo' essere chiesto da chiunque, anche dalla vostra associazione.
    L.S.

    RispondiElimina
  10. Ringraziamo L.S. per questo ottimo suggerimento. Lo rassicuriamo sul fatto che la nostra Associazione sta già perseguendo questo obiettivo e sta già lavorando in tal senso. Per ora di più non posso dire, ma appena la notizia diventerà ufficiale, i lettori del blog saranno i primi a saperlo.

    RispondiElimina
  11. Rassicuro il lettore L.S. che la proposta sta già facendosi strada.
    Questo ennesimo vergognoso episodio è il punto di non ritorno nella guerra alla criminalità organizzata che siede nell'Aula di Giulio Cesare e in Giunta.
    Non avrebbe senso adesso chiedere le dimissioni del Padrino perchè evidentemente anche il sindaco avallando questa vergognosa decisione si è apertamente schierato con la Mafia dei cartelloni e il suo garante Bordoni.
    La richiesta di commissariamento sarà solo il primo passo.

    RispondiElimina
  12. Curioso che Santovincenzo non voglia vedermi neppure dipinto (cosa gli ho fatto?), ma soprattutto molto molto curioso che consideri il commissariamento una proposta guascona.
    Sia perché in ogni stato di diritto quando un settore non funziona e non si riesce, localmente, a sistemare, viene commissariato. E' una garanzia superiore, niente di strano.
    Sia perché, quando vi fu una riunione-conferenza stampa in Via della Greca sui cartelloni all'inizio dello scandalo Cartellopoli, stiamo parlando di ben due anni e mezzo fa, maggio 2010, io ascoltai tutti gli interventi (i soliti Legambiente e altri cazzari) e poi, avvicinandomi a Santovincenzo, gli dissi che qui non si risolveva nulla se non si chiedeva il commissariamento del settore. Egli non solo si disse d'accordo, ma sottolineò anche che era quello a cui anche lui stava pensando ascoltando la conferenza.

    Ad ogni modo mi fa piacere, che con gli usuali 20/30 mesi di ritardo, si sia addivenuti alla medesima conclusione tutti quanti.

    Sommessamente segnalo che questi 20 o questi 30 mesi li paga, carissimi, la nostra città. E sono 30 mesi persi solo per la tigna di non ascoltare, per il pregiudizio di attaccare le persone e buttare via il bambino delle idee, con l'acqua sporca delle idiosincrasie personali che, quando si fa attività civica, non dovrebbero mai arrivare a questo punto.

    Ma d'altro canto scrivo su un sito che ancora non dedica un link reciproco a Cartellopoli dove, invece, con piacere esponiamo fior di loghi e spazi viceversa.

    Con un bel "meglio tardi che mai" vi saluto...

    RispondiElimina
  13. ...allora adesso si lavori tutti insieme per il COMMISSARIAMENTO dell'Ufficio Affissioni e l'ESILIO di questa manica di arruffoni e furfanti che hanno distrutto Roma!

    Mc Daemon

    RispondiElimina
  14. ma la firma Tonelli la richiesta di commissariamento al Prefetto, oppure siamo al solito armiamoci e partite?

    RispondiElimina
  15. Rivolgo un appello a tutti: LA SITUAZIONE E' TROPPO GRAVE PER METTERSI DI NUOVO A LITIGARE PUBBLICAMENTE.
    In questo momento non mi interessa riesumare polemiche e scontri con Tonelli ma fare un salto di qualità nella guerra alla mafia cartellonara e ai suoi protettori politici.

    RispondiElimina
  16. Il commissariamento del settore affissioni sarà una cosa difficilissima da ottenere, basti pensare a tutte le opposizioni che il sindachetto metterà in campo a livello nazionale per evitarsi questa ennesima figuraccia. Il perdurare però di una situazione fuori controllo, l'avvicendamento ripetuto di dirigenti nell'ufficio (due cambi in meno di un anno), la farsa del PRIP, e tanti altri elementi che hanno purtroppo continuato a maturare danno ora qualche speranza che la cosa venga almeno considerata.
    Quoto comunque il sempre ottimo Fitz: non è certo il momento di rinverdire vecchie ruggini. Dobrebbe essere già stato dimostrato abbondamente in passato che qui il problema non è di chi ha ragione e chi ha torto, di chi vuole combattere veramente i cartelloni e chi sembra di fare finta; la vera differenza è tra chi è disposto a confrontarsi con gli altri ed unire le forze e chi preferisce fare da sè. In entrambi i casi, buona battaglia a tutti.

    RispondiElimina
  17. condividiamo l'appello di Fitzcarraldo e chiediamo di non alimentare in nessun modo polemiche inutili e irrisolvibili in questo momento, c'è un obiettivo importante che dovrebbe essere comune, si lavori a quello.

    RispondiElimina