mercoledì 22 febbraio 2012

Per la serie 'senza paragoni': Monaco di Baviera

Vi abbiamo già proposto alcuni confronti con altre città europee ed italiane. Oltre Milano vi abbiamo mostrato ironicamente (ma neanche troppo) Addis Abeba.

Oggi è la volta di Monaco di Baviera. Anche questa metropoli tedesca ha i suoi difetti, ma - confrontata a Roma - fa impallidire il più accanito difensore del pensiero bordoniano (quello secondo il quale 'per i cartelloni c'è spazio per tutti' e 'le bancarelle non sono aumentate').

Un dato: a Monaco di Baviera non esistono cartelloni pubblicitari come li intediamo noi. La pubblicità esterna è veicolata soprattutto attraverso questi grandi totem, disposti in numerose strade

La centrale Maffeistrasse

I totem, tutti della stessa forma e dimensione, si integrano bene nel contesto urbano

L'unica alternativa ai totem sono delle piccole bacheche, molto discrete, del formato 80x50, posizionate per lo più sulle cabine elettriche o sulle pareti cieche dei palazzi.

Ovviamente a nessuno viene in mente di coprire le bacheche con manifesti abusivi

Inutile scrivere che una città non disseminata di ignobili impianti 1x1 o di cartelloni di fattezze varie, ha tutta un'altra immagine. I marciapiedi sono ordinati, il messaggio pubblicitario raggiunge comunque milioni di utenti. Ma lo fa senza violenza visiva.

Fiorere eleganti invece di pali per cartelloni


Vi segnaliamo anche un arredo urbano particolarmente curato. La strada qui accanto non è esattamente in centro, eppure l'aiuola è ben mantenuta con una opera d'arte contemporanea in evidenza.








Le strade pedonali sono realmente 'pedonali'!

Non pretendiamo che Roma segua il modello Monaco di Baviera. Ci basterebbe l'adozione e il rispetto di un vero Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari. Sarebbe sufficiente ridurre le tipologie di cartelloni, assegnarne la gestione attraverso bandi pubblici, liberare i luoghi storici, rendere sicura la nostra circolazione stradale.

Chiediamo davvero troppo??

10 commenti:

  1. ...semplicemente CIVILTA', ossia UN ALTRO MONDO!

    Mc Daemon

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  2. Esatto Mc Daemon. Civiltà ma non impossibile da realizzare. Basta solo aprire gli occhi e vedere quello che da noi la grn parte dei cittadini non nota più: i cartelloni selvaggi, le doppie file, i cassonetti dell'immondizia, i manifesti abusivi, le bancarelle ovunque rendono tutti noi più incazzati col mondo. Basterebbe davvero poco. Ma occorre prima cambiare la testa ai romani: operazione molto difficile!

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  3. che palle tutta questa omologazione...tutti che ripetete le stesse cose all'inverosimile come degli automi senza personalità!
    Filippo ma lo vuoi capire che cambiare la testa alle persone è lo scopo delle dittature !

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  4. ma infatti l'Italia in generale e Roma soprattutto hanno bisogno di una dittatura (una seria, possibilmente non italiana), inutile sperare nel senso civico e nell'intelligenza, la maggior parte dei cittadini ne sono assolutamente sprovvisti. se quello che succede a Roma e nel sud Italia succedesse in Germania o in Inghilterra il giorno dopo ci sarebbe la rivoluzione nelle strade

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  5. All'anonimo che mi accusa di omologazione e di sostenere le dittature. Vedi, qui non si tratta di fare il lavaggio del cervello per imporre idee di uno a tutti. Si tratta di trovare il metodo per convivere meglio. Siamo costretti in 3 milioni di persone in un territorio relativamente piccolo: se non ci sono regole, vince solo il più forte. Il più debole, l'anziano, il disabile vengono sopraffatti dall'arrogante col Suv, dal prepotente cartellonaro, dal politico corrotto che ruba i loro soldi.
    Le regole di civiltà partono dal rispetto dello spazio pubblico. Nel resto del mondo occidentale è così. Spiegami perchè da noi dovremmo fare eccezione e vivere meglio degli altri. E' omologazione? Forse. Ma io preferisco omologarmi ai tedeschi, francesi, spagnoli, belgi piuttosto che a popoli tribali.

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  6. I popoli tribali, caro Filippo, hanno un senso del bene comune superiore ai cosiddetti "uomini civili". Nelle avverse condizioni in cui vivono solo la solidarietà permette loro di sopravvivere.
    Ma come sai la miscela esplosiva "vietato vietare" di 68esca memoria con il"penso solo ai cazzi miei e faccio come me pare" tipicamente romano ha determinato il disastro in cui siamo immersi e l'ottusa indifferenza al concetto di "bene comune".
    L'odioso cinismo del "chittelofaffà...pensa alla salute"..."fatte li cazzi tua e campi 100 anni" "taaaanto sò tuttiugualiiii" conditi da ghigni dementi e discussioni di ore sulle squadre di calcio.
    Questa è l'amara realtà e come vedi se proponi un modello diverso di città subito scattano come molle per difendere il loro modo di vivere prepotente e prevaricatore.
    Una città malata di aggressività, di rabbia, di insoddisfazione perenne..e pochi che si interrogano. Meglio scannarsi per un sorpasso o un parcheggio..così ci si sente "uomini".
    Dai che tra un pò c'è il Derby!!!

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  7. "Un dato: a Monaco di Baviera non esistono cartelloni pubblicitari come li intediamo noi."

    Questa è la frase chiave. Che potrebbe essere integrata così.

    "Un dato: a Monaco di Baviera E IN TUTTE LE ALTRE CITTA' OCCIDENTALI non esistono cartelloni pubblicitari come li intediamo noi; NON ESISTONO LE BANCARELLE SELVAGGE SU OGNI MARCIAPIEDE, STRADA, PIAZZA, DAVANTI ALLE STAZIONI ETC.; NON ESISTONO GLI ADESIVI DEI TRASLOCATORI E SERRANDARI; NON ESISTONO COMPORTAMENTI E FENOMENI TOLLERATI SOLO DA NOI - SCRITTE VANDALICHE, SOSTA SELVAGGIA, SELVE DI ANTENNE CON I FILI CHE SCENDONO GIU' DAL TETTO, VERDE PUBBLICO E ZONE DI VEGETAZIONE RIDOTTE A DISCARICA."

    A Monaco di Baviera - come a Parigi, Madrid, Londra, New York, Los Angeles, Tokio, Sidney - ciò che succede a Roma sarebbe impensabile.

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  8. Quoto al 100% quanto scritto da Fitzcarraldo e da Les

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  9. Che tristezza vedere le città dei crucchi tenute come musei, e qui da noi, visto che abbiamo il sole 'u mare 'a pizza, ognuno fa come cavolo gli pare, distruggendo la ciTtà più bella del mondo, nell'indifferenza totale dei cittadini. E' ovvio che le istituzioni ci sguazzano nel menefreghismo e nell'ignoranza della gente: d'altronde se nessuno dice niente....
    Siamo in un posto dove se proponi di fare la raccolta differenziata in ufficio, ti rispondono che in Africa muoiono di fame !!

    MAFIE E CORRUZIONI DIETRO I CARTELLONI

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