Un non vedente che si trovasse ad attraversare sulle strisce pedonali, in via Cristoforo Colombo, altezza Regione Lazio, si troverebbe di fronte ad altezza uomo, questo mostro di ferro. Il bastone-guida non potrà segnalare l'altezza della plancia. E così, boooommmhhh, il cieco ci sbatte la testa contro.
Piantato in corrispondenza delle strisce pedonali |
L'altezza è tale che la testata del non vedente è assicurata |
Poche ore dopo anche l'Associazione Disabili Visivi si è unita alla nostra denuncia con questa email:
la scrivente associazione condivide in pieno la denuncia e sottolinea l'estrema pericolosità dell'ostacolo in questione, oltretutto situato in prossimità dell'attraversamento pedonale.
Un cartellone dello stesso tipo posto in Piazza Ungheria è stato rimosso anni fa dopo un grave incidente occorso a un non vedente.
Attendiamo la conferma di un rapido intervento riparatore.
Distinti saluti
IL PRESIDENTE
Giulio Nardone
La targhetta Nbd dell'impianto |
La reazione di Catarci non si è fatta attendere. Ecco il suo comunicato.
Cartelloni pubblicitari: si rimuova subito il cartellone ammazza non vedenti!
Non si ferma lo scempio del territorio con l'installazione intensiva dei cartelloni pubblicitari nel Municipio XI. Ogni centimetro appetibile viene preso dassalto e spesso si dimentica di rispettare, prima ancora che le regole del codice della strada e del regolamento sulle affissioni, il puro buon senso. E il caso dellennesimo impianto pubblicitario su cui il Municipio ha chiesto lintervento dei Vigili Urbani, che hanno prontamente sanzionato la ditta installatrice. Se ne è dunque sollecitata limmediata rimozione allAssessore capitolino competente, Davide Bordoni.
Si tratta di un cartellone basso installato sulla Cristoforo Colombo, a due passi dalla sede della Regione Lazio, su un attraversamento pedonale. Esso è particolarmente pericoloso per chi è privo della vista, come segnalato dalle Associazioni Cittadinanza Attiva, Basta Cartelloni e Disabili Visivi. dichiara Andrea Catarci, Presidente del Municipio Roma XI
Nel Municipio XI lazione di rimozione è completamente ferma. La realtà è che, a parte le chiacchiere sul Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari (PRIP) ancora non operativo, con la Giunta Alemanno il disinteresse per gli spazi comuni e il decoro è cresciuto giorno dopo giorno. Si tollerano migliaia di pericolosi e osceni mostri di ferro e cemento, disseminati ovunque, pur di permettere la prosecuzione dei devastanti affari degli oltre 400 operatori del settore delle affissioni. conclude Catarci
Interessante la frase sulle rimozioni nell'XI° Municipio "completamente ferme". Forse anche Catarci avrebbe potuto darci una mano a rimuovere qualcosa, come è stato fatto per esempio in XVII°. Ad ogni modo, sempre il presidente dell'XI° ci ha fatto sapere che l'impianto è stato multato ben due volte dai Vigili e ci ha mandato copia di una lettera spedita all'Ufficio Affissioni e all'Assessorato.
Si muoverà qualcosa? Staremo a vedere. Chiudiamo però con un altro impianto che costituisce una seria minaccia per pedoni e non vedenti. Si trova a due passi dal centro commerciale I Granai, in via Bianchini. Ma su questa strada, torneremo presto e ve ne mostreremo delle belle.
Via Bianchini XI° Municipio: marciapiede o zona di slalom? |
AGGIORNAMENTO: ecco l'articolo che il Corriere della Sera ha dedicato a questa storia e qui invece il pezzo su Roma Today.
Anche il tronco d'albero mozzato vicino è emblematico della situazione di una città fuori controllo. Che tristezza
RispondiEliminaCarissimi, una domanda. Ma chi gestisce le campagne pubblicitarie di Italo cosa dice relativamente all'utilizzo (di cui credo rispondano in quanto committenti) di strutture illegali? Sono mai stati interpellati e , se sì, cosa hanno risposto?
RispondiEliminaGrazie in anticipo
Stef
da roma.corriere.it:
RispondiEliminaCartelloni abusivi, pedoni in pericolo
Due impianti fuorilegge vicino alla Regione Lazio e al Forlanini. A rischio soprattutto i non vedenti. Catarci: «Scempio del territorio
A Roma si dice che per cambiare qualcosa "ce deve scappà er morto".
RispondiEliminaNel caso dei cartelloni pubblicitari non ne sono bastati 2 (di morti) per scoperchiare questo immenso verminaio.
Un delirio di devastazione senza fine che evidentemente è frutto di qualcosa di ancora più laido di tutte le nostre ipotesi.
La SCI, la società a cui appartiene il cartellone killer mostrato nella prima foto (attaccato all'attraversamento pedonale e in curva..)HA INSTALLATO,E CONTINUA A FARLO, NEGLI ULTMI MESI MIGLIAIA DI CARTELLONI NUOVI CON MANIACALE RICERCA DEGLI ULTIMI SPAZI RIMASTI VUOTI.
Nessuno si oppone ormai più alla devastazione definitiva del territorio romano portata avanti da questi veri e propri criminali.
La Magistratura non fa nulla (spero di sbagliarmi) mentre la velocità con cui si espande il cancro maligno dei cartelloni ha assunto di nuovo un ritmo angosciante.
Io credo sia giunta l'ora di chiedere il commissariamento dell'Ufficio Affissioni e di intentare una class action contro il comune.
E' evidente che nessuno vuole fermare queste associazioni a delinquere.
Bisogna coinvolgere la prefettura e il Ministro dell'Interno.
è chiaro: i non vedenti non sono potenziali clienti dei cartellonari e quindi vanno eliminati!
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