sabato 21 maggio 2011

Riceviamo e pubblichiamo - Quanto ci vuole a rimuovere un impianto?

Gli amici del rione Campo Marzio ci segnalano questo apparentemente insignificante cartello installato in Vicolo del Bottino. L'impianto non presenta alcuna targhetta identificativa, dal che si deduce che non può essere stato autorizzato né tantomeno paga alcuna imposta o contributo.
La presenza dell'impianto è stata segnalata alla Polizia Municipale ed all'Ufficio Affissioni il 23 aprile u.s.. Passate quattro settimane l'impianto è ancora lì.


Per chi non lo sapesse, Vicolo del Bottino è la stretta strada dove sbuca l'uscita della fermata della Metro A Spagna, un cunicolo dove passano migliaia (forse decine di migliaia) di persone al giorno. Una location quindi estremamente appetibile, tant'è che in meno di 50 metri ci sono 6 impianti tra paline e oroglogi.


L'ennesima dimostrazione che a Roma il crimine paga, in tutti i campi ma in particolar modo nell'impiantistica pubblicitaria. 
E se questo genere di furbate riescono nel pieno centro della città, in una zona presidiata tutto il giorno da agenti di tutte le forze di polizia, che speranze ci sono che nel resto della città si riescano a far rispettare le regole?

7 commenti:

  1. Legio Aurelia Invicta21 maggio 2011 alle ore 17:05

    Se in questa città esistessero 100 abitanti INDIGNATI VERAMENTE E CON UN PO' DI CORAGGIO OGNI GIORNO VERGOGNE DEL GENERE SAREBBERO ABBATTUTE A PICCONATE O COL FRULLINO.
    Questi porci delinquenti capiscono solo quel linguaggio, fidatevi.
    L'Italia è GOVERNATA CAPILLARMENTE dalla criminalità organizzata che non mollerà l'osceno business dei cartelloni.
    Si è perso un anno a farsi prendere in giro da Paciello e dalle spudorate bugie di Bordoni..un anno di impegno mostruoso, al limite dell'ossessione..ma..
    La magistratura TACE
    La guardia di Finanza TACE
    La TV TACE
    e ALLA FACCIA DEL LORO STESSO REGOLAMENTO continuano a spuntare nuovi mostruosi impianti a soffocare la meraviglia dell'Urbe in un sudario immondo di degrado, squallore e bruttezza.
    Ci vorrebbero appunto 100 romani indignati come voi..MA DOVE SONO?
    CHE TORNI A CANTARE IL FRULLINO

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  2. Guardate che se so inventati a Viale Marconi:

    http://riprendiamociroma.blogspot.com/2011/05/abusivi-abusivi-abusivi.html

    Ovviamente segnalerò la cosa alla municipale del XV municipio.

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  3. Che elegante cartellino. Ma segarlo con un semplice seghetto a ferro no?
    Se qualcuno può mettere cartelli abusivi impunemente, cosa rischia qulcun'altro che quegli abusi provvede a rimuoverli? Una nota di merito dal Sindaco?

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  4. Legio Aurelia Invicta21 maggio 2011 alle ore 20:38

    Noi siamo sempre pronti!

    POSSIS NIHIL URBE ROMA VISERE MAIUS

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  5. Il punto è il significato del termine legalità:
    - viene sbandierato da tutte le forze politiche, destra e sinistra, ma niente poi corrisponde ai fatti
    - sulle multe per le auto viene applicata alla virgola, su altri temi altrettanto evidenti, tipo cartelloni abusivi, commercio ambulante, ma anche abusi edilizi, nessuno si muove
    - l'intreccio mala-politica è arrivato a livelli talmente alti, da farci dubitare degli stessi meccanismi di democrazia: la terza azienda dello Stato x fatturato è quella delle scommesse ( dopo Eni ed Enel ), i soldi che devono essere riciclati dalle mafie ogni anno è superiore al fatturato della Fiat
    - la tangente è l'unica chiave che permette di dialogare con lo Sato
    - l'impunità e il malcostume diffuso, vengono utilizzati come giustificativi da chi commette i vari reati
    - certo arrestano i boss, ma le menti di chi organizza questi sistemi, non sono in Campania, ma a Roma, e vanno in giro con scorta e auto blu.

    Mafie e corruzioni dietro i cartelloni

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  6. Vicolo del bottino è un vero schifo tutte, ma proprio tutte, le sere diventa un orribile suq tutto fatto in faccia alle forze dell'ordine.

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  7. Legio Aurelia Invicta25 maggio 2011 alle ore 20:38

    C'è bisogno di gesti significativi..lo sentite il dolce canto?

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