Una vecchia locandina abusiva del capodanno 2012 |
Un'altra questione che invece sembra molto dura da risolvere riguarda i traslocatori. Si tratta per lo più di stranieri che operano senza alcuna competenza, che svuotano cantine per pochi spiccioli andando a gettare tutto nei parchi e non nelle discariche autorizzate.
Dopo aver infestato Roma con milioni di adesivi, sono in molti adesso ad affidarsi a cartelli stampati su plastica e attaccati con il fil di ferro a pali e semafori. Tramite Twitter, il lettore Andrea Ferraretto ci ha segnalato il caso di viale Somalia, nel II° Municipio. Siamo andati a verificare e - oltre il cartello fotografato da Andrea - ne abbiamo trovati altri due.
Largo Somalia, altezza via Luigi Mancinelli |
Viale Somalia, altezza via Antrodoco |
Abbiamo segnalato ai Pics i cartelli. C'è il numero di telefono che potrebbe essere bloccato come abbiamo suggerito al Sindaco Marino (che si è detto d'accordo). Purtroppo al momento il Campidoglio non ha la potestà di sospendere l'utenza telefonica ma occorre il provvedimento di un magistrato. Speriamo che presto si riesca a stipulare un accordo con piazzale Clodio per permettere ai funzionari comunali di procedere autonomamente e con rapidità. Così da stroncare questo fenomeno e quello degli adesivi.
Red
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Questi hanno sede a quarto miglio, lo pubblicò qualche mese fa roma fa schifo. che cosa aspettano le autorità a punirli? io più che rimuovere quelli che vedo non so che fare, ma nei mesi scorsi l'invasione era da guidonia a san lorenzo, dalla nomentana all'Aurelio.
RispondiEliminasi svegliasse la magistratura!
Pazzesco! Questi cartelli sono un'autodenuncia evidentissima con tanto di recapito telefonico e nessuno riesce a farci nulla!
RispondiEliminaEppure basterebbero pochi altri cittadini non-lobotomizzati che staccassero tutto il possibile. Anch'io lo faccio sistematicamente ma serve un movimento più ampio.
Forse bisognerebbe ricominciare dalle scuole, portando periodicamente le classi a ripulire la città, così da poter contare in un futuro non troppo lontano su bravi cittadini pronti a prendere a calci in culo gli zozzoni di turno.