Se
n’è accorto anche il Presidente del Consiglio che a Roma la notte di Capodanno
è successo qualcosa di grave. Un’assolutamente anomala percentuale di vigili si
è assentata dal lavoro per malattia, indisposizione o addirittura per donazione
sangue!?!
Chiaramente
non bisogna ricorrere a nessuna strana congiunzione astrale per spiegare una
tale anomalia, bensì è sufficiente considerarla una chiara ritorsione degli
agenti al divieto impostogli di tenere un’assemblea proprio la notte di
Capodanno.
Ovviamente se l’83% degli agenti previsti in servizio ha
pensato di svignarsela bellamente, incuranti delle possibili gravi conseguenze
per la città tutta, questo è un chiarissimo segnale che nel corpo della PLRC è
presente un cancro gravissimo che deve essere attaccato con decisione e
prontezza.
Se infatti una città non può contare sul braccio operativo
della legge e dell’ordine, non c’è alcuna speranza di assicurare minime
condizioni di convivenza civile. Praticamente un fallimento della città ben più
grave di quello economico!
Di questa gravissima condizione deve essersene reso conto
immediatamente il Sindaco Marino, che infatti quando sono emerse le gravi
responsabilità dell’ex-comandante Giuliani ha provveduto a rivoluzionare il
corpo con la prima nomina di un Comandante Generale di provenienza esterna. E a
riprova che quella fu la prima mossa azzeccata per attaccare il problema, il
“cancro” presente all’interno del corpo di PLRC ha fin dall’inizio reagito in
maniera violenta e scomposta.
Quello della notte di Capodanno è solo l’ultimo episodio di
una serie continua di boicottaggi che il Comandante Clemente ha subito dagli
uomini del suo stesso corpo; ma è senz’altro il più grave ed evidente
segnale che la misura è colma ed è ora di cominciare a fare sul serio per
estirpare questo cancro.
A nostro avviso si dovrebbe partire dal 17% di agenti che
evidentemente hanno a cuore la propria divisa e quindi comprendono la
delicatezza ed importanza del lavoro che svolgono. Che costoro ricevano un
giusto encomio e magari un congruo premio, per fargli capire chiaramente che
Roma sa apprezzare la differenza tra chi ci tiene alla città e chi invece se ne
frega completamente.
A seguire ci aspettiamo che quell’83% di casi di assenza
venga scrutinato con certosina attenzione, per individuare i pochi che quella
notte avevano un valido motivo per astenersi dal lavoro, ma soprattutto per
perseguire i tantissimi che con il loro comportamento hanno infangato la divisa
e ‘sputato in faccia’ alla città. Per costoro niente esposizioni al pubblico
ludibrio, per carità, ma che vengano messi su un binario morto per la loro
carriera ed assegnati a compiti ingrati e di scarsissima responsabilità.
Infine un pensierino anche ad eventuali medici che dovessero
essersi prestati a complicità nei confronti di qualcuno di questi
irresponsabili vigili, che quello dei vigili non è certo l’unico cancro che
affligge la città (ed il paese tutto).
Speriamo proprio che in questo nuovo anno si riesca a partire
con il piede giusto, con i “buoni” che ricominciano a prevalere sui troppi
farabutti che ci stanno tutti trascinando nel baratro.
Sinceri auguri per un sereno e prospero 2015 a tutti i
“buoni” ed ancora una volta
#iostoconclemente
RT
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ma licenziare in tronco gli assenti ingiustificati come si fece con i musicisti dell'opera no? lo faccia il sindaco e vedrà che avrà dalla sua parte la città intera.
RispondiEliminaavanti con coraggio e decisione! forza comandante!
A Marino in effetti serve il pugno di ferro, il suo progetto per Roma è troppo grande per poterlo ottenere con il "politacally correct".
RispondiEliminaBisogna sporcarsi le mani e rischiare per questa (in un futuro) meravigliosa metropoli.
Ancora una volta IO STO CON MARINO E CON CLEMENTE!
RispondiEliminaMc Daemon
encomio proprio no, a occhio e croce quel 17% è andato al lavoro obtorto collo e maledicendo Clemente, Marino e tutti i romani.
RispondiEliminaA parte che "a occhio e croce" è un criterio difficilmente dimostrabile e difendibile, ma seppur fosse gli agenti che si sono presentati in servizio hanno fatto il loro dovere, offrendosi anche ai probabili attacchi dei tanti loro colleghi che invece vigliaccamente se la sono svignata.
RispondiEliminaConsiderate quindi le circostanze eccezionali, quel 17% merita senz'altro un encomio per un lavoro che in altre condizioni sarebbe stata attività normale.
Vogliamo cominciare o no a dimostrare fattivamente che c'è differenza tra un dipendente pubblico fannullone ed uno che invece fa il suo dovere, felicemente o meno?
Personalmente aspetto con impazienza il prossimo sciopero che i sindacati dei vigili stanno preparando. Quel giorno me li andrò a cercare col lumicino gli agenti che non sciopereranno e li ringrazierò personalmente uno per uno. Sarà l'occasione perfetta per vedere da chi ripartire all'interno del corpo di polizia municipale e chi invece buttare a mare definitivamente.
#iostoconclemente
Anonimo delle 9.47. Non siamo tutti uguali. Ci sono persone che ancora tengono a questa città. E tra di loro ci sono i pochi vigili che ci mettono impegno. Io sono d'accordo con Roberto. Questi pochi vanno elogiati.
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