martedì 27 gennaio 2015

Come in un film di Hitchcock, ogni giorno piazzale degli Eroi viene invasa da centinaia di gabbiani sfamati da un individuo che rende omaggio alle "divinità" del cielo




Non è un set cinematografico per il remake del celebre "Uccelli" di Hitchcock. E' l'agghiacciante realtà che si ripete da alcune settimane in piazzale degli Eroi. In genere tra le 13.00 e le 14.00 (ma anche in altri orari) un uomo in tuta blu porta pane raffermo, bucce di frutta, grano e altro cibo ormai rancido per offrirlo ai gabbiani.

Lui li considera divinità e mentre stormi di volatili si radunano nella fontana rendendola una latrina, si inchina e abbassa il viso in terra perché non è degno neanche di guardarli.



L'uomo prega e la piazza si trasforma in un film dell'orrore. Lo schiamazzo dei gabbiani è insopportabile, il guano rende i marciapiedi scivolosi, i bambini hanno paura e i turisti guardano la scena increduli.

Solo i romani (e i vigili urbani) restano indifferenti e passano come se nulla fosse, abituati a così tante forme di degrado urbano da non restare più sconvolti per nulla.


Naturalmente i segni dei volatili e dell'umano restano anche dopo che gli uccelli sono partiti alla ricerca di altri succulenti pasti nei tanti cassonetti traboccanti.


Quello dei gabbiani è un problema serio che presto diventerà emergenza. La città non è l'habitat naturale di questi uccelli che sono stati attirati dalla megadiscarica di Malagrotta dove trovavano cibo a buon mercato e in abbondanza. Da quando Malagrotta non è più in funzione i gabbiani si sono distribuiti in tutta la città. Secondo alcune stime sono raddoppiati in soli due anni, arrivando ad oltre 60mila esemplari. Fino agli anni '70, tanto per capirci, non erano presenti nei cieli di Roma. La leggenda vuole che sia stato Fulco Pratesi a depositarne uno allo zoo nel 1973, dopo averlo trovato a Giannutri.

Ma si tratta solo di leggenda. In realtà il  gabbiano reale è una specie che non va d'accordo con l'uomo e neanche con altri uccelli. Tant'è vero che un anno fa, la colomba che Papa Francesco librò in aria secondo un rito antico, fu divorata in pochi istanti da un enorme gabbiano e domenica scorsa a piazza San Pietro hanno scelto di far volare solo palloncini. Gli esperti hanno notato la scomparsa di pettirossi e passerotti, loro di sì di casa nei cieli romani.

26 gennaio 14: in piazza San Pietro la colomba del Papa attaccata da un mega gabbiano

Insomma il degrado urbano sta provocando un profondo cambiamento anche della fauna capitolina. I maiali che grufolano nelle strade e i gabbiani che impediscono di usare le terrazze.
Neanche questo è un problema minore, vi assicuriamo. Come non lo erano i cartelloni selvaggi.

FG

9 commenti:

  1. Ne parlò pure piazza pulita su la 7. I gabbiani a Roma prima non c'erano. Se oltre le discariche ci si mette pure questo folle a nutrirli siamo finiti

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  2. ECCO PERCHE' IERI LA FONTANA HA STRARIPATO ED HA ALLAGATO IL PIAZZALE E LE VIE CIRCOSTANTI, CON CHIUSURA AL TRAFFICO!!!
    Ne hanno parlato i giornali!
    Evidentemente i tozzi di pane secco e l'altra immondizia lasciata dal tale nella fontana hanno ostruito i canali di scolo della fontana stessa.
    PAZZESCO, SOLO A ROMA!
    Mc Daemon

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  3. Volontari Decoro Tredicesimo27 gennaio 2015 alle ore 11:24

    il personaggio in questione si aggira da molto tempo anche nella zona Boccea- Pineta Sacchetti spargendo residui alimentari che raccoglie nei cassonetti posizionati in prossimità di pasticcerie e ristoranti. Abbiamo segnalato più volte il problema al 13° municipio finora senza esito. E' evidente che è una persona con problemi psichici ma il collasso dell'assistenza pubblica genera anche situazioni come questa.

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  4. Quest'uomo va aiutato dalle istituzioni. Non è pensabile che un poveraccio malato vaghi in solitudine per le strade di Roma provocando disagi e mettendo a rischio anche le altre persone. Possibile che i servizi sociali non si interessino di lui? Possibile che in questo paese nessuno si occupi più di niente?

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  5. Sono mesi (o anni?) che questa persona sversa tutti i giorni, ma proprio tutti, quintali di rifiuti davanti all'area giochi del pineto. Stesso discorso per lo spiazzo davanti all'auditorium in costruzione (sigh) reso infruibile dai rifiuti in putrefazione. E' chiaro che questo non ha colpa, è un poveraccio fuori di testa, ma anche questa volta le istituzioni dimostrano la loro totale incapacità ed inconsistenza a risolvere qualsivoglia problema della città.

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  6. Quando ritroverete quest'individuo bruciato o ucciso dalle manganellate da me e dai miei amici, che ancora ci teniamo al decoro cittadino, non piangete. Quando le autorità non intervengono iniziano le ronde. Io vi ho avvertiti

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    1. Ma magari. E invece sei solo l'ennesimo troll.

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    2. Carogna. Solo una carogna può dire una cosa del genere. Figlio di p...a che schifo.

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  7. Signore & signora
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