mercoledì 27 giugno 2012

Solo a Roma i cartelloni sono così squalificati da essere usati da locali hard o amanti traditi

Due storie diverse, patetiche e più adatte a un filmetto anni 80 con Edwige Fenech, piuttosto che all'attualità della capitale di Italia. Due episodi che dimostrano ancora una volta quanto il mercato della pubblicità esterna a Roma sia squalificato e valga meno di zero.

La prima la racconta il Messaggero in un articolo che potete leggere qui: una coppia litiga e lui - per chiedere perdono alla fidanzata tradita - affitta gli spazi su decine di cartelloni pubblicitari. Fa affiggere la scritta "Ti amo perdonami" in una vasta area di Roma sud. Già solo questo episodio è il segno di quanto la cartellonistica a Roma sia vista come mezzo di comunicazione di basso livello, con costi irrisori, tanto da essere utilizzato per sbrigare faccende intime. Mentre nelle altre capitali, gli spazi pubblicitari sono considerati oro, valgono moltissimo, vengono utilizzati da grandi aziende, marchi famosi, catene di negozi..........a Roma tra poco potremo usarli come annunci di matrimonio. Non manca molto a cartelloni con l'avviso: mercoledì alla parrocchia di Tor Tre Teste se fa er battesimo de Ninetto, creatura bella de nonna......!

La seconda storia farebbe ridere se non ci fosse da piangere: un cartellone pubblicizza un locale hard, pieno di mignotte che si spogliano e si strusciano intorno ad un palo (un pò sullo stile bunga bunga). La freccia sul manifesto però è indirizzata verso il Ministero della Salute, che ovviamente non ha nulla a che fare con le signorine in questione. Così tra gli uffici del ministro e il Comune di Roma scoppia una guerra di carte bollate fatta di lettere, diffide, intimazioni a rimuovere il cartellone. Ma niente!! Perfino ad una istituzione si dice no. E alla fine sarà tolta solo la freccia. L'elegante cartellone resta lì. Leggete su Repubblica questo episodio da commedia dell'assurdo.


Assurda poi la risposta del Campidoglio al Ministero: "Indichi codesta amministrazione le ragioni giuridiche che dovrebbero indurre questo dipartimento alla rimozione del cartello". Il fatto che sia al centro di un marciapiede e praticamente a ridosso delle strisce pedonali non è una ragione giuridica sufficiente?

Ma vi sembra che questa sia davvero la pubblicità esterna che si merita una città dalla storia millenaria e gloriosa come Roma?

9 commenti:

  1. Finchè non se ne andranno bordoni ed alemanno purtroppo a Roma nulla cambierà.

    RispondiElimina
  2. lo stato fa pippa e la mafia campa. 20 anni da mani pulite e non cambia un cazzo. mi sono rotto i coglioni!

    RispondiElimina
  3. tra luglio ed agosto sarà una nuova mattanza di centinaia di nuovi cartelloni abusivi.

    RispondiElimina
  4. Roma non si merita nemmeno amministratori così incapaci (o peggio)!

    RispondiElimina
  5. Un mercato distrutto, rimasto solo per le peggiori ditte pubblicitarie.
    Il vero capolavoro del trio alemanno-bordoni-cassone (absit injuria verbis).

    RispondiElimina
  6. alemanno-bordoni-cassone hanno devastato irrimediabilmente la città, non ci piove, ma sono sicuro che i prossimi non faranno di meglio (già sarebbe tanto che non facessero di peggio), per il semplice motivo che i degradi denunciati dai blog, dalla "clase" politica non sono ritenuti come veri problemi, ma aspetti assolutamente irrilevanti, i problemi per la classe politica sono cambiare nome a una via, potare 10 alberi a viale parioli, etc.
    Di una cosa sono certo: gli spazi pubblici della nuova metro ora sono al 99% esenti dall'economia del degrado, ma ad agosto sono sicuro che i nostri amministratori illuminati e le ditte serissime non mancheranno di colmare la lacuna, a fine agosto sarà tutto pieno di cartelloni e bancarelle, ci scommetto.

    RispondiElimina
  7. Sarebbe quanto meno il primo passo se i prossimi non COPRISSERO VERGOGNOSAMENTE i cartellonari consentendo loro di devastare irrimediabilmente TUTTA ROMA. Come hanno fatto gli attuali...

    RispondiElimina
  8. Bordoni truffatore: carceratelo !!

    RispondiElimina
  9. Parole sagge quelle di Wanderobo. Proprio per evitare che poi si dica che bancarelle e cartelloni esistevano già, abbiamo fotografato l'area della nuova metro B1 di viale Libia/viale Eritrea. Una parte delle fotografie sono state pubblicate su Basta Cartelloni qui
    http://www.bastacartelloni.it/2012/03/prevenire-e-meglio-che-curare.html
    Se a fine agosto sarà tutto consegnato all'economia del degrado, credo che non potremo restare a guardare inerti.

    RispondiElimina