giovedì 14 giugno 2012

Il consiglio del X° Municipio all'unanimità dice Basta Cartelloni

L'hanno approvata martedì in consiglio municipale. Consiglieri di maggioranza e di opposizione, di centro-destra e centro-sinistra. E' una mozione, cioè un atto di indirizzo e dunque non vincolante. Ma ha un significato politico rilevante a nostro avviso, perchè segnala il malessere che cova sotto la cenere anche nelle fila di chi appoggia la giunta Alemanno.

La mozione (che trovate cliccando qui) dopo alcune premesse, lancia delle accuse ben precise:

1) molti cartelloni nel 10° Municipio sono stati installati in difformità dal regolamento comunale;
2) le sanzioni sono irrisorie e quindi inefficaci;
3) il Dipartimento Affissioni - nonostante tutto - autorizza nuove concessioni a danno della collettività;

Insomma parole che sottolineano il caos che i nostri lettori ben conoscono, ma che - denunciato in maniera bipartisan - fa riflettere.

La mozione si conclude in forma un pò sconclusionata, soprattutto quando invita il Sindaco a portare in consiglio comunale la delibera popolare (purtroppo bocciata nel novembre scorso). Ma non stiamo qui a fare le pulci a chi ha redatto il testo. Quello che ci preme segnalare è un gesto politico che - a nostro avviso - non va sottovalutato. Speriamo che gli altri Municipi seguano l'esempio.

7 commenti:

  1. Nelle premesse della mozione approvata dal Consiglio del X Municipio si afferma che "questi impianti pubblicitari sono vincolati da un regolamento molto dettagliato a tutela dell’ambiente imposto dagli art. 1479/1939 denominato 'Roma Vecchia' ".
    Mi corre l’obbligo di far presente che non si tratta di un “regolamento” ma di una legge emanata il 29 giugno del 1939 che riguardava la “protezione delle bellezze naturali” e non la “tutela dell’ambiente” e che portava il numero 1497 (e non il 1479 che è stato invece riportato nella mozione invertendo le ultime 2 cifre).
    Quella legge consentiva allo Stato di sottoporre a vincolo paesaggistico porzioni di territorio ritenute di particolare bellezza: così con Decreto Ministeriale emanato il 30 settembre 1961 è stato imposto un vincolo paesaggistico denominato “Roma Vecchia” sulla parte del territorio del X Municipio ricompresa esattamente dentro i confini descritti nella mozione, che ho indicato anch’io nel messaggio di posta elettronica trasmesso il 13 giugno 2010 a segnalazioniaffissioni@comune.roma.it con cui ho chiesto la rimozione di tutti gli impianti pubblicitari ricadenti proprio in quel comprensorio vincolato di cui ho allegato la planimetria.
    Debbo altresì mettere in risalto che l’intero vincolo paesaggistico imposto nel 1961 è stato ricompreso dapprima all’interno del Parco Suburbano dell’Appia Antica che è stato istituito con la legge regionale n. 66 del 10 novembre 1988 e successivamente nell’ambito del Piano Territoriale Paesistico (in sigla PTP) n. 15/12 “Valle della Caffarella, Appia Antica e Acquedotti” adottato dalla Giunta regionale del Lazio con deliberazione n. 454 del 25 luglio 2006.
    All’interno del parco dell’Appia Antica, in attesa della approvazione del suo piano di assetto, vigono attualmente le misure di salvaguardia prescritte dalla legge regionale n. 29/1997 che alla lettera o) del 3° comma dell’art. 8 vieta “l'apposizione di cartelli e manufatti pubblicitari di qualunque natura e per qualsiasi scopo, fatta eccezione per la segnaletica stradale di cui alla normativa vigente e per la segnaletica informativa del parco”.

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  2. Bravo X Municipio, ben fatto!

    Solo chi è in totale malafede non può non prendere atto del totale disastro in cui versa l'impiantistica pubblicitaria a Roma.

    Peccato che l'attuale amministrazione comunale sia ormai un cadavere purulento da cui è inutile aspettarsi reazioni di sorta.
    Il sindachetto poi è tutto concentrato (si fa per dire) a trovare il modo di scappare dal disastro in cui ha gettato la città senza dare troppo nell'occhio. Illuso ...

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  3. Una buona notizia certo
    ma le dimensioni colossali del Grande Scempio VOLUTO dall'assessore Bordoni e dalla maggioranza in Campidoglio richiederanno ben altro.
    Di fatto i banditi cartellonari CONTINUANO A PIANTARE NUOVI IMPIANTI come documentato da questo blog.
    Di fatto il loro potere è stato solo scalfito da anni di battaglie.
    Dobbiamo sperare nella Magistratura..
    Solo un'indagine seria e approfondita potrà scardinare il lurido sistema che ha portato all'impero dell'Economia del Degrado.
    Cartellonari, Tredicine, racket dei parcheggiatori e delle elemosine, organizzazione militare dei venditori abusivi sono tutte divisioni di una "holding" che tiene in pugno la città prosperando praticamente indisturbata da anni.

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  4. Dobbiamo sperare ormai solo nel 2013. Pare che pure il Porto delle Nebbie si sia confermato per quello che è!

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  5. forse ci tocca sperare in una magistratura che indaga sulla magistratura... purtroppo non ci sono più gli eroi alla Falcone e Borsellino. e si vede.

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  6. Questa magistratura comincia a diventar sospettata di un evidente lassismo nelle indagini. E di materiale sul quale indagare ce ne sta IN ABBONDANZA. Si confidava nel nuovo procuratore capo, ma evidentemente ci si sbagliava, sembra si stia sempre nel "porto delle nebbie", dove nulla viene portato alla luce, specie se riguarda questi in Campidoglio...

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  7. Ormai sempre più gente dice Basta Cartelloni, e qche politico inizia a seguirla. Purtroppo il meccanismo infernale sempre più farraginoso, limita le azioni di rimozione; inoltre quì si vede pure la totale mancanza di controllo sul territorio da parte del'Amministrazione, dove ogni tanto effettua delle rimozioni, in zone sempre diverse, senza avere una vera e seria azione strategica di contrasto alle installazioni, abusive o meno che siano.

    ALEMANNO HA CONSEGNATO IL TERRITORIO NELLE MANI DI BORDONI E TREDICINE, che stanno facendo man bassa di ogni tipo di spazio, dalle strade, alle piazze, aiuole, prati e marciapiedi. Spero solo che un giorno qche landa desolata possa "ospitare" chi ha causato la distruzione di Roma, e quel giorno presto arriverà.

    MAFIE E CORRUZIONI DIETRO I CARTELLONI

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