Ce le ricordiamo tutti le dichiarazioni dell'assessore Bordoni e di tutta la sua maggioranza (con la sola nobile esclusione dell'on. Torre) che pur rammaricandosi di dover bocciare la delibera d'iniziativa popolare (per "contrasto con normative regionali e nazionali" che qualcuno ancora deve spiegarci) declamavano le magnifiche sorti e progressive di un Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari (PRIP), a detta di tutti, in procinto di approdare in Consiglio Comunale per venire velocemente approvato.
Ebbene, siamo al 8 dicembre e scorrendo l'Ordine dei Lavori per le sedute del Consiglio Comunale del 12 e 15 dicembre del PRIP non vi è traccia. Considerando anzi il numero di provvedimenti in discussione nell'aula Giulio Cesare risulta difficile immaginare anche solo un inizio di discussione sul PRIP.
Ciò detto, ricordiamo che l'ordine del giorno che la maggioranza ha voluto approvare subito prima di bocciare la nostra delibera al primo punto recita:
"L'ASSEMBLEA CAPITOLINA IMPEGNA IL SINDACO, LA GIUNTA, L'ASSESSORE ALLE POLITICHE DEL COMMERCIO E ALLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE, LA COMMISSIONE COMMERCIO A:
− presentare all'Assemblea Capitolina il provvedimento per l'approvazione del PRIP (Piano Regolatore Impianti Pubblicitari) entro il 31 dicembre 2011;"
− presentare all'Assemblea Capitolina il provvedimento per l'approvazione del PRIP (Piano Regolatore Impianti Pubblicitari) entro il 31 dicembre 2011;"
Non vorremmo che i consiglieri che hanno votato contro la delibera d'iniziativa popolare si dimenticassero della gravità di quell'atto, da loro stessi sottolineata quando ne portavano a giustificazione l'imminente approvazione del PRIP.
Per essere ancora più chiari, vogliamo ricordarglielo ad uno ad uno agli onorevoli Aiuti, Angelini, Berruti, Bianconi, Cantiani, Cassone, Ciardi, Cochi, De Luca Pasquale, De Micheli, De Priamo, Di Cosimo, Fioretti, Gramazio, Guidi, Masino, Mennuni, Naccari, Pomarici, Quarzo, Rocca, Todini, Tredicine e Vannini Scatoli, perché valutino di rivedere le priorità delle loro agende.
Per sollecitare ancora di più l'attenzione dell'amministrazione comunale, ricordiamo che l'impianto omicida non è stato ancora rimosso, così come ne sono presenti altre decine di impianti uguali in tutta la città; e nonostante gli sforzi del comandante Di Maggio, che prosegue nella meritoria opera di rimozione di impianti illegali, continuano ad esserci migliaia di impianti pericolosi, e non possono essere queste rimozioni straordinarie a risolvere complessivamente il problema.
Bocciando la nostra delibera la maggioranza in Consiglio Comunale si è presa una responsabilità grave che ora non può far finta di dimenticare.
Da ultimo cogliamo l'occasione per ricordare l'ennesimo atto dell'on. Torre che continua a dimostrare una tenace attenzione al problema della cartellonistica pubblicitaria, in ciò dimostrando di essere molto più vicino alle posizioni del Sindaco Alemanno di tutti gli altri consiglieri della maggioranza. Si tratta di un ordine del giorno, approvato dall'assemblea capitolina, che invita il Sindaco e la Giunta a far sì che le spese di rimozione degli impianti abusivi siano a carico dei trasgressori.
Oltre che dall'on. Torre, l'ordine del giorno porta la firma dell'on. Azuni, che già in passato aveva dato dimostrazione di attenzione al tema, spingendo per la calendarizzazione della delibera d'iniziativa popolare e sostenendola con vigore al momento della sua discussione e votazione.
Ce ne fossero di onorevoli così ...
Grande il generale Torre: vale più lui che tutti i figurini del PDL messi insieme.
RispondiEliminabello sapere che un consigliere di destra e uno di sinistra hanno preparato un ordine del giorno insieme. Lo hanno fatto per l'interesse della città senza magari rispettare le direttive dei partiti. E sul fatto che le spese per le rimozioni vadano pagate dalle ditte....beh non ci piove!!!
RispondiEliminae anche di molti della cosiddetta "opposizione"..
RispondiEliminaMa vi sembra possibile che la battaglia contro lo stupro selvaggio di Roma debba essere condotta dai cittadini?
Ma questi personaggi a cosa servono?
La verità è che a parte poche lodevoli eccezioni anche nell'opposizione la coscienza dell'immane disastro abbattutosi su Roma è ancora molto carente..."co tutti i problemi che ce stanno.."