Chiudiamo questa carrellata degli orrori con una riflessione tratta da uno dei commenti al post precedente: come scrive giustamente Les in nessun'altra città del mondo si registra un numero di impianti comunali così elevato come a Roma. Ed è per questo che le ditte che hanno ottenuto la concessione per gestire i cartelli Spqr li piantano in ogni luogo: lo spazio è limitato e se si vuole che il cartellone ottenga visibilità occorre infrangere le regole del vivere civile. E cancellare l'affaccio di qualcuno è il minimo rispetto a danni e pericoli ben più gravi (come abbiamo visto con gli incidenti stradali).
Se non si volta davvero pagina, tutto questo non solo non finirà mai, ma sarà destinato a peggiorare inesorabilmente. E le ricadute saranno pesantissime: sul turismo, sull'economia e sulla vita della città.
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Via Po |
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Ancora via Po |
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Via Boncompagni |
Osservate, in quest'ultima fotografia, che il cartello di via Boncompagni oltre a oscurare la finestra, occupa anche la sede stradale. Ed è stato posizionato in quel modo dopo il recente rifacimento della strada. Un nastro giallo della Polizia Municipale lo ha evidenziato. Speriamo per sanzionarlo e farlo rimuovere al più presto.
Ehm..., quant'era per questo ?
RispondiEliminaSi sa sulle cose importanti siamo precisi.
Tuo amico Davide
Manco li cani ad addis abeba
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