martedì 5 luglio 2011

L'Ambasciatore Anticartellonaro

L'ex ambasciatore d'Italia a Berlino, Antonio Puri Purini,  dimostra ancora una volta di avere le idee chiare su come rendere Roma più vivibile. L'aveva già detto dalle pagine del Corriere della Sera alla vigilia di Natale.
Aveva consigliato all'amministrazione capitolina come rendere Roma una città migliore in quattro punti :
1 - Chiusura definitiva di Piazza del Popolo alle manifestazioni commerciali ed istituzionali
2 - Risanamento di Villa Borghese e sua chiusura a tutte le manifestazioni escluso il concorso ippico
3 - Lotta accentuata ai cartelloni abusivi "IN MANIERA CHE LA CITTADINANZA SE NE ACCORGA"
4 - Rinunciare all'idea del Gran Premio di Formula 1 all'Eur.

Dopo circa sei mesi, il primo di luglio, il nostro ambasciatore fa sentire nuovamente la sua voce dalle stesse pagine del Corriere e si conferma AMBASCIATORE ANTICARTELLONARO.
Infatti, deluso dalle scelte dell'amministrazione romana, mette stavolta al primo posto il problema dei cartelloni pubblicitari definendoli ossessivi.
Dei quattro punti da lui suggeriti lo scorso anno solo quello del Gran Premio di Formula uno si può definire "felicemente risolto", mentre tutti gli altri sono sempre più spine nel fianco di Roma e dei romani che continuano a subire. L'incuria dei parchi pubblici, gli spostamenti della politica con tanto di  "codazzo di scorte a sirene spiegate", la sporcizia ed il graffitismo restano, insieme al problema cartellonaro, la corona di spine che ogni romano deve sopportare.
Ma lui stesso si chiede: "Cosa aspetta la cittadinanza a reagire con un romano <mò basta>?

7 commenti:

  1. Povero ambasciatore... lui che è abituato alle capitali estere, quelle civili. Ogni volta che passa per Roma si dovrà deprimere parecchio!

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  2. Bah,
    quì mi sembra che tutti fanno affermazioni ad effetto, ognuno ha una soluzione, di fatto non si muove una paglia.
    E' come il taglio dei costi alla politica, tutti ne parlano, ma chi decide non fa un cacchio.
    Siamo in una falsa democrazia, i cittadini non contano un cavolo, l'esperienza dei cartelloni a Roma è un esempio, ma come la monnezza a Napoli e chissà quante altre pessime realtà.
    Forse una vera rivoluzione ci può salvare, ma quì non avverrà mai.

    MAFIE E CORRUZIONI DIETRO I CARTELLONI

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  3. Se l'ambasciatore Purini volesse coniuagre i suoi sforzi con l'armata "Brancaleone" del Comitato sarebbe ovviamente il benvenuto. Così come lo sarebbe chiunque si fosse veramente stancato di assistere inerme alla devastazione di Roma.

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  4. Chi come l'ambasciatore ha viaggiato e vissuto all'estero vede chiaramente che lo stupro di Roma da parte dei cartellonari non ha eguali al mondo. E non può tacere!

    Filippo

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  5. quello che mi chiedo è: noi cerchiamo di farci in 4 per sensibilizzare l'opinione pubblica e cercare l'attenzione di qualche politico, l'Ambasciatore, che sicuramente ha più contatti istituzionali di noi, si è fatto sentire da qualcuno che conta o gli basta fare l'articolo sul giornale? Perchè arrivati a questo punto credo che le chiacchiere stiano veramente a ZERO!

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  6. Infatti le chiacchere stanno SOTTO ZERO ! Tutti a criticare a proferire, a commentare, ad annunciare, ma ce ne fosse uno che si dia una mossa, a parte i soliti 3...

    ITALIA PAESE DI ANNUNCIATORI

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  7. E Mò BASTA.. BASTAAAAAA!!!

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