venerdì 4 gennaio 2013

Prip: la Regione non dà il via libera ambientale. Il consiglio comunale non può discuterlo subito

Una notizia clamorosa ci arriva dall'architetto Bosi, responsabile del circolo territoriale di Roma, di Vas (Verdi Ambiente e Società).

La Direzione Ambiente della Regione Lazio ha giudicato il Prip inadeguato dal punto di vista ambientale. Secondo le leggi, infatti, il Campidoglio è stato costretto a chiedere alla Regione se il Piano dovesse essere assoggettato o meno a "VAS" (Valutazione Ambientale Strategica). Ebbene, il direttore regionale, dottor Tanzi, ha escluso il Prip da tale valutazione, a patto che venga corretto.
In sostanza si tratta di una vera e propria bocciatura. Ancora più clamorosa se si leggono le motivazioni. Eccone solo alcune:

  1.  il piano deve essere dotato di norme di attuazione!!!
  2. deve contenere precise indicazioni su come contrastare l'abusivismo!!
  3. deve prevedere la ricollocazione di tutti i cartelloni che ora sono all'interno di aree protette (Litorale Romano, Castelporziano, Parco di Veio, Appia Antica, etc)
Insomma, praticamente le stesse osservazioni fatte dalle Associazioni (Basta Cartelloni e Vas). Ancora una volta si dimostra che i cittadini sono dalla parte della ragione. Che non lottano solo per qualche motivo astratto, ma per difendere e tutelare la città e le leggi. Ora occorre cancellare il Prip dall'ordine dei lavori del Consiglio Comunale. Il piano va rivisto e poi discusso con calma, recependo le osservazioni che abbiamo predisposto. Lo ripetiamo da tempo. E questa volta anche le istituzioni sono d'accordo.

Qui la lettera che l'architetto Bosi ha inviato a tutti i capigruppo in Campidoglio spiegando nel dettaglio la questione. Un ottimo lavoro del quale ci ha voluto mettere a conoscenza. Lo ringraziamo per questo.

Qui il documento della Direzione Ambiente della Regione Lazio sul Prip.

Un cartellone all'interno della Tenuta dell'Acquafredda


12 commenti:

  1. e questa è un'ottima notizia!! quelle pippe maledette dovranno correggere il piano. Grazie Bosi!

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  2. L'Arch Bosi- come ovviamente tutti coloro che lottano contro lo "schifo imperituro" ha fatto e sta facendo un lavoro egregio.
    Peccato solo che dovremo convivere per tutta la nostra esistenza con il grande scempio, dati i tempi , la burocrazia e le enormi risorse necessarie per attuare un vero e proprio "piano marshall" di bonifica dai cartelloni.

    Mc Daemon

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  3. il parere della Regione non è vincolante ma in caso di approvazione di questo sciaguratissimo PRIP, costituisce un'arma micidiale per l'impugnativa al TAR! CaSSone datti all'ippica, anzi alla campagna se te vogliono (dubito che sappia zappare....)

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  4. Direi che è la conferma di quanto andiamo ripetendo da tempo. Il Prip così come è non funziona. Va riformato e rivisto, subito dopo vanno realizzati i piani di localizzazione e indetti i bandi di gara per 3/4 lotti in cui verrà divisa la città. Lo ha detto l'Agenzia per il controllo dei Servizi Comunali, lo hanno detto le Associazioni (Basta Cartelloni, Vas, Legambiente), lo dice ora anche la Regione Lazio. Chi deve intervenire perchè Alemanno e Bordoni si convincano a seguire i nostri consigli? Nostro Signore?

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  5. consiglio un comunicato stampa da inviare ai giornali

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  6. Con un messaggio di posta elettronica trasmesso il 2 gennaio scorso alla Direzione Regionale Ambiente ho chiesto "di annullare la Determinazione n. A12913 del 17 dicembre 2012 e di esprimere un nuovo provvedimento di assoggettamento a VAS del PRIP oppure, solo in subordine, un provvedimento di esclusione dalla VAS ma a condizione che siano rispettate soprattutto le seguenti prescrizioni:
    1. che siano acquisiti i pareri della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale, della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma sede di Ostia Antica e soprattutto della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali;
    2. che siano comunque corretti d’ufficio tutti gli errori materiali rilevati riguardo alle aree soggette a vincolo paesaggistico con divieto tassativo di esclusione, da destinare a zona “A”, ivi compresi i SIC e le ZPS;
    3. che siano destinati a zona “A” ambedue i lati di tutte le strade poste lungo il perimetro della aree naturali protette;
    4. che siano corretti d’ufficio gli elaborati del PRIP individuando anche tutti i vincoli archeologici e storico-monumentali relativi ai “beni culturali” con i relativi perimetri comprensivi delle fasce di rispetto, da destinare a zona “A”;
    5. che lo “schema normativo” sia trasformato in “Norme Tecniche di Attuazione” che dettino delle disposizioni transitorie di salvaguardia valide quanto meno fino alla approvazione dei Piani di Localizzazione;
    6. che le disposizioni transitorie di salvaguardia disciplinino lo stato dell’impiantistica esistente, consentendo l’eventuale spostamento soltanto degli impianti pubblicitari provvisti di titolo autorizzativo ancora in vigore, con conseguente rimozione immediata di tutti gli altri accertati come “abusivi”;
    7. che le “Norme Tecniche di Attuazione” siano coordinate con il Regolamento in vigore, da modificare ed integrare opportunamente."

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  7. Questo è il COLPO DI MAGLIO definitivo sulla credibilità della banda che da qusi 5 anni occupa l'Aula di Giulio Cesare.

    Grazie all'arch. Bosi e a tutti noi che da tre anni lottiamo senza tregua contro questo scandalo planetario.

    Spero che con la prossima consiliatura possa essere varato ed EFFICACEMENTE E RAPIDAMENTE applicato un PRIP che accolga gli emendamenti che abbiamo proposto!

    Dopo questa colossale figura di merda cosa aspettano Cassone e Bordoni a dimettersi?

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  8. Già mi immagino la scena, con le telefonate delle ditte..."ahò ma ce avevate promesso, e mò che famo ?" E gli altri: boni, boni, è tutto sotto controllo..." seeeeee a sòle, vi sta dando torto pure la Regione, così il Prip non passa, non va bene, lo volete capire sì o no ?!?

    Il Prip è per la città, non per le ditte degli amici vostri !

    Nubi oscure sul Campidoglio

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  9. ma perché i cartelloni piantati in zone protette dovrebbero essere ricollocati? dovrebbero essere eliminati.

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  10. @ anonimo delle ore 17,01 del 4.1.2013 - Fra le disposizioni transitorie di salvaguardia che debbono disciplinare lo stato dell’impiantistica esistente e che ho chiesto alla Regione di integrare come precise "prescrizzioni" ci sono quelle che consentono l’eventuale spostamento soltanto degli impianti pubblicitari provvisti di titolo autorizzativo ancora in vigore, con conseguente rimozione immediata di tutti gli altri accertati come “abusivi”.
    Vi sono inclusi anche i cartelloni collocati in aree soggette a vincolo paesaggistico o all'interno di aree naturali protette, ma instaallati antecedentemente alla imposizione dei rispettivi vincoli, che hanno purtroppo un titolo autorizzativo che conferisce loro un "diritto acquisito" e la possibilità quindi di essere per il momento ricollocati in base al vigente Regolamento, ma solo se rimuovono gli impianti a loro cure e spese entro e non oltre 10 giorni dalla data di notifica della lettera-diffida a rimuoverli.

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  11. sono sicuro che bordoni non terrà conto delle prescrizioni della regione, altrimenti tutta la sua strategia quinquennale andrebbe a farsi fottere

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  12. Bordoni potrà anche non tenere conto di queste prescrizioni, come scrive l'anonimo qui sopra, ma sappia che ora (ancora più di prima) un ricorso al Tar contro questo tipo di Prip è già vinto in partenza. Altro tempo, carte bollate sprecate? Basterebbe accogliere gli emendamenti delle Associazioni cittadine, approvare il Prip e in meno di 18 mesi la città cambierebbe volto. Le ditte tornerebbero a fare il loro corretto business (consorziandosi tra quelle più corrette) e Roma sarebbe un pò meno terzo mondo

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