martedì 29 gennaio 2013

Le plance elettorali: altra ferita ad una città agonizzante

Iniziamo oggi un tour virtuale tra le ignobili plance elettorali piantate a Roma nelle ultime settimane e che resteranno fino alla prossima estate. Un altro, ennesimo, esempio della "unicità" tutta romana. Solo qui si vedono sconcezze del genere che coprono monumenti, piantate in aree archeologiche, che tagliano in due marciapiedi strettissimi. Come si fa la pubblicità elettorale nelle altre città italiane e del mondo? Lo vedremo. Cominciamo oggi con la segnalazione di Lorenzo G. riguardo il perimetro di Parco Nemorense.

Vi invio alcune fotografie della indecorosa installazione di lunghissime e distruttive plance per i cartelloni elettorali sul confine di Parco Nemorense, persino sulla fermata dei bus. In particolare su via Panaro e via Nemorense. Se il fine è positivo - non far imbrattare i muri con i manifesti - la modalità appare assolutamente incongrua e impattante. Sono stati scavati decine di buchi su un marciapede già dissestato ed è facile prevedere cosa resterà una volta passata la bufera elettorale. Davvero non è possibile pensare a plance più leggere e compatibili come quelle in uso in tutte le altre Capitali europee?

Via Nemorense: per prendere il bus slalom tra le plance
Plance in doppia fila, dietro un vecchio cartellone Spqr
Sono stati aperti migliaia di buchi che renderanno i marciapiedi pieni di toppe
L'intero perimetro del parco ora è così

5 commenti:

  1. domenica ero a civitavecchia e stavano posizionando le loro plance elettorali. brutte come un colpo anche quelle, ma almeno una cosa positiva l'avevano: erano dotate di una propria base. un semplice modo per non dover bucare marciapiedi o giardini e raggiungere lo stesso risultato. perchè a roma non si può fare?

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  2. Ha ragione Paolo. Già se non bucassero i marciapiede sarebbe una ferita meno grave
    Dario

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  3. E' INAUDITO CHE SI SPACCHINO I MARCIAPIEDI PER TUTTA LA LORO ESTENSIONE PER CONFICCARVI LE INFINITE PLANCE ELETTORALI

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  4. LA COSA SCONCERTANTE E' CHE IL COMUNE PAGA CON SOLDI PUBBLICI DELLE DITTE PERCHE' DEVASTINO I MARCIAPIEDI. INAUDITO.

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  5. "Politici che non rispettano la città e i cittadini". Questo è l'unico messaggio che viene fuori dal degrado di una campagna eletorale abusiva e violenta. Spero presto la gente si riprenda la propria sovranità.

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