mercoledì 9 gennaio 2013

Ingiustizia è fatta. Nella Roma dell'illegalità l'unica condanna è per un blog



In decine di commenti ai nostri articoli, alle nostre denunce, i lettori hanno invocato la magistratura. Hanno chiesto a gran voce un intervento dei giudici per il ripristino della legalità in una città sfigurata da migliaia di cartelloni contro ogni regolamento, ogni norma, contro il buon senso e il vivere civile.
Mai avremmo pensato che la magistratura si sarebbe fatta viva così: nel modo più sbagliato, più insensato. Il gestore del blog Cartellopoli, che per primo riunì attorno al sè l'indignazione dei cittadini di buona volontà contro cartellone selvaggio, è stato condannato oggi a nove mesi di reclusione e 20 mila euro di ammenda, oltre al pagamento delle spese legali. L'accusa è talmente ridicola da commentarsi da sola: istigazione al danneggiamento. Come se bastasse pubblicare delle foto su internet per spingere qualcuno a commettere reato. Come se il libero arbitrio dei lettori di quel sito fosse annullato e tutti coloro che ci si imbattevano fossero spinti da una irrefrenabile voglia di danneggiare beni altrui. E poi di che beni stiamo parlando? Di cartelloni pubblicitari illegali, spesso pericolosi, installati nel dispregio del Codice della Strada, dei vincoli archeologici e ambientali. Di impianti che nel mondo normale avrebbero essi suscitato l'attenzione della magistratura. Nel mondo che stiamo vivendo, in questa Roma kafkiana ove tutto è ribaltato, la regola e l'infrazione, il bello e il brutto, il male e il bene, la condanna cade in testa a chi il reato lo denuncia, non a chi lo commette.
Nella Roma ingiusta e cattiva che stiamo vivendo, nessuno alza la voce per difendere la libertà di parola. Perchè di libertà si tratta. Fece ridere qualche anno fa l'accusa rivolta ad alcuni direttori di giornali di sfruttamento della prostituzione perchè sulle loro pagine ospitavano annunci di escort. Nessuno si sognò di condannare quei direttori, come era ovvio. Quello che accade oggi, invece, è segno di grave miopia legale e giudiziaria.
Bastacartelloni.it nacque a seguito del dissenso tra la nostra Associazione e Massimiliano Tonelli. In questi anni molte cose ci hanno diviso: la linea da seguire, la visione delle soluzioni. Ciononostante non abbiamo esitato a contribuire alla raccolta fondi per le spese legali per il dissequestro di Cartellopoli. E oggi, non esitiamo a esprimergli la nostra solidarietà. Per parafrasare il kennediano "siamo tutti berlinesi", ci viene da dire "siamo tutti cartellopoli"!
Ne va della libertà, della giustizia e della lotta per Roma!

Filippo Guardascione

(contrariamente all'abitudine di questo sito, dove gli articoli non vengono mai firmati, oggi l'estensore del pezzo ha scelto di indicare il proprio nome e cognome, per rispondere in prima persona di ciò che ha scritto)

13 commenti:

  1. è incredibile, siamo al ribaltamento della realtà.

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  2. Uno schifo incredibile, ingiustificabile, inammissibile.
    Non e´possibile che qui la giustizia funzioni al contrario. C'´qualcosa che davvero fa storcere il naso. Non c'´un minimo senso logico...tutto e´al contrario.

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  3. E sbagliato sbagliato sbagliato. BASTA BASTA Maledetti

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  4. Solidarietà a Massimiliano e complimenti a Filippo per il suo post, era difficile scriverlo meglio.

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  5. la giustizia in Italia ha dei seri problemi

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  6. mi dispiace per Tonelli ma la sua condanna è il risultato dei suoi macroscopici errori nonchè della sua arroganza. La sua battaglia è giusta e sascrosanta ma bisogna farla con i mezzi ed i comportamenti corretti (come fa Bastacartelloni) e non scendendo allo stesso livello dei più infimi cartellonari. Spero che questo episodio gli insegni ad avere più rispetto e considerazione per le azioni di Bastacartelloni e dei suoi componenti sui quali ha spesso e volentieri riversato insulti ed addirittura accuse di connivenza. E quando qualcuno gli aveva suggerito prudenza e attenzione non ha voluto ascoltarlo......
    L'errore è suo, tutto suo, e trovo sbagliato identificare la battaglia contro lo scempio dei cartelloni con la condanna di Tonelli: sono due cose diverse e distinte.

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    1. Ma se sei così convinto che la mia arroganza meriti 9 mesi di galera o che i miei metodi siano uguali a quelli dei cartellonari infimi come mai dici tutto questo in maniera anonima? E' abbastanza incomprensibile, no!?

      Riguardo a Bastacartelloni, al di là di singoli episodi (o si deve essere d'accordo su tutto?) la considerazione è sempre stata talmente alta che Cartellopoli è talmente ricoperto di banner e link verso Bastacartelloni dal far sembrare queste inserzioni a pagamento! Ogni venerdì con i miei blog invito i nostri followers su twitter a seguire anche il twitter di Bastacartelloni. Cosa altro debbo fare?

      Se incoraggiare dei cittadini imbufaliti e violentati a reagire in maniera civica è abbassarsi allo stesso livello dei cartellonari, speriamo almeno che pure qualche cartellonaro si becchi nove mesi, che dire...

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  7. In questo momento il fronte anticartellonaro di Roma è assolutamente compatto. E tale dovrebbe rimanere.

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  8. se avete come compagno di viaggio Tonelli vi perderete

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  9. Il blog Cartellopoli per primo catalizzò l'indignazione dei cittadini per l'invasione dei cartelloni pubblicitari permessa e tollerata da questa vergognosa maggioranza in Campidoglio.
    Sicuramente i toni usati sul blog a volte erano eccessivi nella forma ma non certo nella sostanza.
    Trovo veramente PAZZESCO che nessun magistrato rinvii a giudizio chi ha provocato incidenti con morti e feriti nonostante le numerose denunce pervenute alla procura di Roma e che invece prima si oscuri il sito e poi si condanni il blogmaster con una solerzia e una velocità davvero inusuale per questo paese.
    L'anonimo delle 12.32 si tranquillizzi, conosciamo bene la rotta e non ci perderemo.
    Solidarietà a Tonelli.

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  10. nessuno si perde. e la giustizia con la g maiuscola un giorno ci darà ragione. per lo meno quando rinascerà la civiltà!

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  11. Hanno condannato un blogger, e la mafia cartellonara la fa da padrona, libera e indisturbata. Ringraziamo la Magistratura, ma della Giustizia ho un visione diversa. Le inchieste sono ancora ben chiuse nel cassetto a P.zzale Clodio ? Bravi, che si aspetta ? Questa non è democrazia, questa non è giustizia, ma uno Stato persecutore del cittadino, del quale aver paura.

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  12. Notizia di apertura della cronaca di Roma di Repubblica:

    Denuncia lo scempio dei maxi-cartelloni
    blogger condannato a 9 mesi di carcere
    Dura sentenza contro Massimiliano Tonelli, fondatore del sito 'Cartellopoli'. L'accusa è di istigazione a delinquere. Dovrà anche corrispondere 20mila euro alla ditta che si è sentita lesa nell'immagine e rimborsare 2mila euro per le spese legali. Solidarietà su twitter, dai candidati sindaci Croppi e Marchini e dall'assessore Visconti

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