Forse per qualcuno è difficile accettare i piccoli-grandi successi del Comitato Promotore: forse per invidia, forse per egocentrismo, forse perchè semplicemente non ha capito.
Io personalmente mi aspettavo atteggiamenti del genere, ma non mi interessano.
Preferisco fare un breve e concreto bilancio dei risultati fin qui ottenuti e di quelli che si possono, ragionevolmente e concretamente, ottenere per il futuro.
1-La delibera di iniziativa popolare, grazie all’indefesso contributo di tanti di noi (al contrario di chi scrive e parla tanto ma non ha portato nemmeno una firma, dico una firma a sostegno della delibera), è stato un successo:
-invece di 5.000 firme ne abbiamo depositate 10.000;
-il percorso istituzionale che porterà alla discussione in Consiglio Comunale procede con il vento in poppa;
-giornali, blog ed istituzioni pubblicano notizia delle nostre attività, ci invitano ad incontri e convegni sul tema, ed ora perfino ci chiedono di pubblicare sul nostro blog i loro contributi;
-addirittura qualche partito politico, che pure ci aveva snobbato come un’armata brancaleone, ora pubblica sondaggi sui cartelloni e chiede la discussione della delibera in consiglio comunale;
-alcuni presidenti di Municipio (Catarci e De Giusti per citarne due) ci chiedono collaborazione e si interessano attivamente delle nostre iniziative.
Bè, scusate se è poco....
2-L’amministrazione Comunale, ovvero l’Assessore Bordoni ed il dirigente dell’Ufficio Affissioni Avv.Paciello, nel momento stesso nel quale ha istituito il tavolo di consultazione, ha accettato la nostra partecipazione attiva alla redazione del Piano Regolatore ed ha proposto una fattiva, concreta ed efficace collaborazione sul fenomeno dell’abusivismo, ci ha riconosciuto come un soggetto con il quale interloquire, collaborare, trattare.
E questo non era affatto scontato; pochi sono i casi nei quali l’amm.ne comunale –sia quella attualmente in carica sia la precedente- si è confrontata sullo stesso piano ed allo stesso tavolo, con pari dignità e considerazione con i cittadini; ed è un precedente che sarà difficile ignorare in futuro per altre iniziative e per altri settori o questioni.
Ve lo dice chi può rivendicare un minimo di esperienza nei rapporti con le pubbliche amministrazioni:
-o con l’amministrazione si tratta, ci si confronta (a volte aspramente) ed alla fine di raggiunge un risultato perchè l’amministrazione ha riconosciuto o è stata “costretta” a riconoscere la validità delle tue iniziative, rilievi, proteste ecc.
-oppure l’amm.ne non accetta il confronto, si chiude a riccio e l’unica possibilità che ti resta è l’azione giudiziaria, che sai quando inizia ma non sai quando finisce e soprattutto come finisce.
L’efficacia dell’iniziativa della delibera popolare, e la grande pressione mediatica, dell’opinione pubblica e dei cittadini ha “costretto” l’amm.ne comunale ad affrontare il problema.
La competenza del Comitato Promotore, l’equilibrio, la concretezza e l’efficacia delle sue azioni hanno convinto il Comune che era meglio collaborare che averci come nemici.
Tutto questo ce lo siamo “costruito” con il nostro impegno, i nostri sforzi e senza l’aiuto di nessuno.
Bè, ri-scusate se è poco.......
3- Ora abbiamo una gran bella opportunità per il prossimo ed immediato futuro:
-abbiamo la concreta possibilità di indirizzare l’operato del Comune sul Piano Regolatore degli impianti, partecipando al tavolo, facendo proposte e protestando per quello che non ci piace, senza alcuna mediazione, direttamente con i redattori del piano e con chi ha la responsabilità politica, l’assessore Bordoni;
-abbiamo la concreta possibilità di recuperare almeno una parte di quello spazio di legalità che finora è mancato, con una procedura di segnalazione degli abusi che ha come referente diretto il dirigente degli uffici comunali, saltando una marea di passaggi intermedi e rendendo l’accertamento, le sanzioni e le rimozioni o oscuramenti più rapidi: i cittadini diventano parte attiva e possono controllare direttamente gli esiti delle loro segnalazioni, e se l’amm.ne comunale non fa il suo dovere, protestare subito e con legittimazione nei confronti dei vertici della stessa amm.ne.
Non credo che questo sia mai avvenuto a Roma.
Personalmente non voglio sprecare questa opportunità che –sia chiaro- non è stata una magnanima concessione del Comune, ma ci siamo costruiti con il duro lavoro di questi mesi.
Non credo che il Comitato Promotore sia la bacchetta magica che risolve il problema dell’invasione dei cartelloni a Roma, ma alla fine qualche piccolo (ma nemmeno tanto piccolo) e significativo successo lo potremo vantare.
Questo avverrà se, ignorando ogni sterile polemica ed inutile provocazione, tutti i componenti, simpatizzanti e sostenitori del Comitato lavoreranno insieme con rinnovato entusiasmo.
Lorenzo Santovincenzo
Complimenti per i riusltati fin qui raggiunti.
RispondiEliminaE' stata intrepresa una strenua lotta contro un'assurdità medievale di quelle che possono ancora accadere solo a Roma...ed ora Bordoni, Paciello e Alemanno non hanno più scuse (mai le hanno avute) o paraventi dietro cui nascondersi...DAVVERO QUESTO NON E' POCO, dato l' incredibile totale disinteresse (o connivenza ?)sino ad ora dimostrata dall' amministrazione Alemanno sul fenomeno.
LA CITTA' E' DISTRUTTA A CAUSA DI QUESTI INDIVIDUI MA LA VOSTRA PAZIENTE ED INDEFESSA LOTTA PER IL DECORO CI RIDA' UN BRICIOLO DI SPERANZA.
Grazie per il Vostro impegno!!
Mc Daemon
Complimenti per il discorso costruttivo, non mi piace quando si punta il dito contro uno o due persone (semmai è tutta la giunta ) vi chiedo di fare un passo indietro sulla storia del bando . E soprattutto ascoltate il più possibile l'architetto Bosi .
RispondiEliminaE' tutto giusto, l'unica cosa sbagliata è far passare il Comitato Promotore come l'unico soggetto che combatte questa battaglia e che interloquisce con il Comune.
RispondiEliminaI soggetti sono tanti. E, vi dirò di più, ci sono dei soggetti che hanno combattuto la battaglia, che hanno messo la loro forza, la loro competenza (anche questa non propria di un soggetto soltanto), ma che neppure interloquiscono con il Comune. Che, insomma, hanno solo fatto il lavoro sporco. Penso al gruppo di Riprendiamoci Roma e a tante altre realtà.
Comunque la battaglia è contro lo schifo cartellonaro della città. Io non credo che la strategia giusta sia far finta che esista solo il Comitato Promotore, ma se questa recita può aiutare alla causa della scomparsa dei cartelloni dalla mia vista, recito volentieri. In primis con la chiusura di Cartellopoli facendo sì che tutte le energie, i meriti e le competenze si catalizzino davvero sul Comitato Promotore e basta che a quel punto potrà accampare dei meriti che saranno realmente suoi e non frutto di un lavoro formidabilmente corale di un grosso movimento di protesta popolare che ora si cerca di descrivere come ESCLUSIVAMENTE Comitato Promotore + suoi simpatizzanti.
Non è una nota polemica, ripeto: se la strategia che porta il risultato è questa, facciamolo. Se il Comune ha bisogno di un solo interlocutore, ritiriamoci tutti quanti e facciamo interloquire una sola realtà. Io non ho problemi, però basta dirlo. Perché non è possibile che ci siano decine di realtà che lavorano per un risultato e poi si aprano dei siti e si scopra che il risultato, quando arriva o quando si configura, è merito di una realtà sola.
quando entreremo nel vivo e nel merito del Piano Regolatore ci sarà sicuramente spazio per riparlare del bando, che potrebbe essere una conseguenza naturale dell'impostazione stessa del Piano Regolatore, come ci è stato accennato in occasione della presentazione del Piano stesso.
RispondiEliminaPer quanto riguarda Bosi, anche lui però ci dovrebbe ascoltare
Lorenzo
@massilimiano tonelli
RispondiEliminaInfatti nel mio intervento viene fatto un appello a tutti i soggetti che si sono occupati e si occupano della questione affinchè si collabori insieme: più soggetti ci sono al tavolo di partecipazione e consultazione meglio è.
Il Comitato sollecita anzi, tutti gli altri soggetti ad inserirsi nel procedimenti di partecipazione che si è avviato: da solo il Comitato non può andare molto lontano
Lorenzo
Secondo me il Comune vuole solo prendere tempo e arrivare al 2012 senza prendere provvedimenti concreti, ma aprendo un tavolo, poi facendo una proposta, poi rimuovendo dieci impianti, poi annunciando l'attuazione del piano, ecc.
RispondiEliminaTutta questa apertura di credito nei confronti di chi non ha esitato a devastare Roma mi pare esagerata e immeritata. Il Comune vuole solo prendere tempo e poi scaricarci, finora non ha fatto comunque NULLA.
Se proprio si vuole andare a discutere con Bordoni, allo stesso tempo si dovrebbe continuare a promuovere azioni di resistenza attiva sul territorio. Senza fare pressione, che diamine di forza avrà il movimento anti cartelloni??
Noi smobilitiamo, quelli fanno finta di darci ragione, poi ci fregheranno in un modo o nell'altro (Anche adesso i cartelloni sono illegali, quando il Piano sarà in vigore potranno benissimo non farlo rispettare e intanto si sarà mandata alle ortiche una grande partecipazione che stava incidendo davvero nel profondo).
Fate ATTENZIONE.
Il Comitato Promotore della delibera di iniziativa popolare ha (credo), quattordici firmatari più svariate decine di soggetti tra singoli e associazioni che hanno contribuito alla raccolta firme. Altri hanno continuato a lavorare anche dopo la presentazione delle 10000 firme, con il loro appoggio sia esterno che interno. Io sono uno di quelli che non faceva parte di nessuna associazione, nessun gruppo, nessun comitato. Ho contribuito a raccogliere firme ed ho continuato anche dopo a collaborare con il Comitato Promotore in questa battaglia. Nessuno mi ha chiuso la porta, anzi tutt'altro, e quindi continuo a collaborare con il Comitato Promotore pur non essendo uno dei fondatori, perchè mi piace il fatto che ci si possa confrontare fra più persone. Sono convinto che questa battaglia non si vince da soli, ma altrettanto convinto che c'è da lavorare e faticare parecchio. Chi se la sente si faccia avanti, c'è posto per tutti. Il premio non sarà vana gloria, ma fatica e impegno.
RispondiElimina@RiccardoMA
RispondiEliminaParlare di smobilizzazione è davvero fuori luogo. Personalmente sono convinto che anzi la collaborazione con l'assessorato potrà dare un'efficacia maggiore alle azioni di resistenza sul territorio.
Su fatto che il Comune faccia sul serio o solo finta di darci ragione nessuno può metterci la mano sul fuoco. L'unico modo per accertarsene è concordare le azioni da intraprendere e verificare la loro efficacia ed il rispetto dei patti.
@Massimiliano Tonelli
Il Comitato non si è mai sognato di passare per l'interlocutore unico del Comune. Nè ha mai brigato per escludere gli altri dal tavolo con l'assessorato o dalle altre sedi di discussione.
Semplicemente chi ha deciso di seguire la propria strada per combattere il cancro dei cartelloni non può che cercare in proprio gli spazi di discussione e comunicazione.
Rimane il fatto che le porte della collaborazione con il Comitato Promotore sono sempre aperte e nessuno si sognerà di accampare diritti di primogenia di sorta, come ha ben scritto Francesco.
@riccardoMA
RispondiEliminati prego di leggere la delibera 57/2006 del Consiglio Comunale di Roma (la puoi trovare sul sito del Comune)che contiene le regole del procedimento di partecipazione. Come vedrai con questo procedimento i cittadini "entrano" nell'amministrazione e insieme a questa "scrivono" e disegnano i provvedimenti.
In questa maniera non si smobilita, anzi, si controlla e si spinge il Comune "da dentro".
Nessuno pensa di farsi fare fesso dai rapp.ti del Comune o dall'assessore: ci credi così sprovveduti?
Lorenzo
RiccardoMa ho l'impressione che devi presentare le tue rimostranze ad altri...non credi ?
RispondiEliminaEvidentemente ci vedo doppio e ci sta pure eh, intendiamoci. Non pretendo di avere ragione quando dico che nella prima riga c'è scritto "ecco qui sotto i successi del Comitato Promotore" e poi giù la lista dei successi che invece sono di tutti, non di uno o di un altro comitato.
RispondiEliminaPerò posso aver letto male o non avere interpretato correttamente. Posso aver letto male i riferimenti polemici ad altre realtà (non si fanno nomi, così la "colpa" ricade indistintamente su tutti).
In ogni caso, lo ripeto per la terza volta, non mi interessa. Secondo me se si decide che deve esserci una realtà sola, io sono disponibile a trasformarmi da titolare di una realtà a semplice supporter esterno del comitato chiudendo il mio blog e la mia attività di ricerca.
Almeno mi potrò leggere resoconti reali e rispondenti al vero delle riunioni. La scorsa volta ero presente personalmente e avendo letto il resoconto del comitato sono rimasto di sale notando come venivano accuratamente segnalate solo alcune cose e altre no, omettendo tanti elementi più che importanti. Questa volta non ero presente ma leggo su questo blog delle notizie e poi sento tutt'altro dai resoconti di altri partecipanti. Questo non deve succedere perché è mancanza di rispetto verso le migliaia di persone che ci seguono ogni giorno.
Il processo di partecipazione assume una dimensione strutturale e delicata. Se si decide che è meglio che il Comitato Promotore vada da solo, lo si dica. Io piuttosto che continuare a vedere episodi spiacevoli sono assai disponibile a tirarmi fuori e credo che lo si possa chiedere anche a Bosi.
Perdonatemi se intervengo con la mia ignoranza, ma si potrebbe sapere da chi è composto il Comitato Promotore? L'elenco dei partecipanti è pubblico? Nel caso lo fosse, perché non renderlo noto anche dal blog?
RispondiElimina@Tonelli
RispondiElimina1-Il Comitato Promotore decide solo per se stesso e non per gli altri.
2-Bosi e Tonelli decidono da soli cosa fare.
3-Ognuno dovrà essere responsabile delle proprie scelte, qualunque esse siano, senza dare la colpa agli altri per le proprie scelte. Sarebbe un atteggiamento troppo infantile e di comodo che non farebbe onore a nessuno.
Se deciderai di chiudere il tuo blog non credo sarà perchè esiste il Comitato Promotore e questo piccolo (confronto al tuo) blog. Avrai le tue personalissime ragioni, magari di lavoro.
E poi, chi dovrebbe decidere che ci deve essere una realtà sola? Nessuno lo ha deciso, nessuno lo vuole. Mi sembra un modo elegante per "sfilarsi" da una cosa che sta diventando sempre più impegnativa.
Per quanto riguarda la veridicità del resoconto del Comitato di venerdì, di cui continui a dubitare, padronissimo di farlo, ma ti garantisco che se tu fossi stato presente non la penseresti così. E forse l'incontro sarebbe anche stato più proficuo.
Il mio era solo un richiamo critico nei confronti di una certa visione facilona che mi era sembrato di notare...
RispondiEliminaNon credo che nessuno sia sprovveduto, ma credo anche che l'assessorato al commercio punti prima di tutto ad allentare la pressione che subisce e a uscire dall'angolo. Non credo che Bordoni voglia davvero scrivere le regole insieme a noi. Dunque privilegierei una certa prudenza: questo il senso del mio post.
Buon lavoro a tutti.
E intanto, nella notte, continuano a installare catafalchi. Nel voluto "disinteresse" di chi del decoro, d'ufficio, dovrebbe occuparsene e, invece, STA SOLO PRENDENDO TEMPO. C'è tanto di quello schifo che se indagassero...
RispondiEliminacurioso....
RispondiEliminaadesso i successi sono di tutti, ma qualche tempo fa il Comitato promotore era costituito da una manica di fessi, o peggio "collusi" col nemico; ora invece tutti a salire sul carro.
Ho scritto nero su bianco quello che abbiamo fatto noi, gli altri rivendichino pure quello che hanno fatto per parte loro (se qualcosa di concreto hanno fatto).
E per inciso, non gradisco proprio che si insinui che noi scriviamo cose non vere sul nostro blog o resoconti "addomesticati".
Ci siamo capiti vero Tonelli?
Su questa base nessuna collaborazione sarà mai possibile con chi coglie ogni occasione per fare polemiche inutili, insinuazioni ridicole ed affermazioni infondate.
Il tentativo di mettere zizzania non funziona con il Comitato, fatevene una ragione.
Per il resto il Comitato continua la sua strada, chi vuole ci segua.
Lorenzo Santovincenzo
Ma non è questo lo spirito che garantisce efficacia al movimento tutto. Non ha alcun senso che qui si scriva quello che rivendica il Comitato Promotore e altrove si rivendichi quello che hanno fatto altre realtà.
RispondiEliminaMi rifiuto di abbassarmi a questa logica secondo cui contro i cartelloni ci sono dei "partitini" di cittadini e che ognuno si deve vantare dei propri risultatini. Mi pare un atteggiamento sfigato e che non porta vantaggi a nessuno.
Le uniche polemiche da molto tempo a questa parte, sinceramente, io le ho viste in questo post che attacca non si capisce chi e che attribuisce meriti che sono di centinaia di persone ad un piccolo gruppo che è nato spontaneamente e che ora si pone verso l'esterno come casta di eletti. E chi lo fa notare addirittura è perché vuole smettere di impegnarsi...
Come lo ripeto: se ritenete che questa sia la strategia adottiamola. Ma in maniera condivisa, non certo andando avanti a furia di frecciatine.
Quanto ai resoconti assolutamente parziali, caro Lorenzo, ti ricordo che la scorsa volta dopo aver letto il vostro resoconto ti chiamai letteralmente BASITO e ti chiesi: "perché avete omesso tutta una parte della riunione". Tu testualmente mi rispondesti: "bhe, quella parte è stato un tuo risultato e ci sembrava giusto che tu lo riportassi su Cartellopoli". Ebbene questo secondo me è un approccio infinitamente sciocco alla faccenda. Io non voglio meriti di nessun tipo. Io propongo delle idee e metto a disposizione delle competenze che debbono essere utili a tutti. E se propongo il bando e poi si scopre che l'amministrazione sposa l'idea del bando MI RIFIUTO, SEMPLICEMENTE MI RIFIUTO di considerare questa una MIA vittoria, ma semplicemente una vittoria di tutto il movimento di protesta e del buon senso in generale. Dunque una vittoria che tutti possono E DEVONO rivendicare.
Se continui a ritenere le affermazioni infondate a suon di "ci siamo capiti" forse potrò farti tornare sulla retta via inviandoti il nostro scambio chat sull'argomento. Spero non si debba arrivare a questo e che il Comitato abbandoni un atteggiamento inutilmente strafottente del "tutti i meriti sono i nostri", del "chi ci ama ci segua". Per carità, Cartellopoli è stato mille volte strafottente, ma sui contenuti, non sulle forme.
Mi auguro di non leggere mai più mancanze di rispetto così marchiane verso le mille realtà che compongono il vasto movimento di protesta, che non è composto solo da Comitato, Vas, Cartellopoli, Legambiente e Italia Nostra. Ma da decine di altre realtà oltre che centinaia di liberi cittadini che non sono affatto "simpatizzanti" di questo o quel comitato, sono semplicemente "antipatizzanti" dei cartelloni abusivi.
ed io potrei citare le innumerevoli volte nelle quali nei confronti dei componenti del Comitato hai usato definizioni non proprio ortodosse.
RispondiEliminaE che il tuo blog ha fatto affermazioni riguardo l'amm.ne comunale anche oltre il limite della querela e questo ha seriamente rischiato di compromettere anche la nostra azione poichè dall'esterno il Comitato è stato accomunato, nell'azione e nelle dichiarazioni, al tuo blog.
Se permetti finora ad ora le mancanze di rispetto sono state proprio le tue.
Ed in considerazione delle ulteriori affermazioni che fai in questo blog, anche con con accenti vagamente intimidatori e che confermano che il tuo atteggiamento nei nostri confronti non è mutato, proporrò al Comitato di continuare a tenere ben separate le nostre iniziative dalle tue, sia a livello formale che sostanziale.
Lorenzo
In qualità di membro del Comitato Promotore non mi sento né agisco come un "eletto". Al contrario evverto continuamente la responsabilità di portare avanti le firme che migliaia di cittadini hanno voluto mettere sulla nostra proposta.
RispondiEliminaPer questo ritengo compito principale del Comitato portare la delibera in discussione in Consiglio Comunale.
Sempre per questo penso che la battaglia contro i cartelloni vada anche combattuta nell'immediato, individuando misure che riescano ad invertire la tendenza, a riportare un po' di legalità sul territorio.
Tutte queste cose le faccio insieme agli altri del Comitato che continuano l'impegno in prima persona ed a tutti coloro che vogliano unirsi a noi, SENZA PRIMOGENIE DI SORTA, disposti a confrontarsi ed ad agire insieme. Chi vuole continuare per proprio conto è padrone di farlo ma dovrebbe evitare di accusarci di elitarismo. Non abbiamo mai rifiutato nessuno; abbiamo solo preso atto di coloro che non hanno voluto condividere la strada.
Riguardo infine i resoconti delle riunioni, per essermene occupato spesso posso affermare che essi sono necessariamente parziali. Chi di noi si incarica di stilarli cerca di essere sintetico pur cercando di metterci tutti i punti inportanti della discussione. Facciamo anche una veloce revisione interna e poi pubblichiamo. Se qualcuno leggendoli trova inesattezze o omissioni, è padronissimo di integrarli a piacimento utilizzando i commenti, come già sta avvenendo.
Quello che tutti dovrebbero evitare è invece insinuare o anche solo ventilare la possibilità che tali resoconti non siano veritieri per assecondare esigenze del Comitato Promotore.
Il nostro sodalizio si basa sulla fiducia tra i componenti e abbiamo già dimostrato più volte di giocare pulito. Che nessuno si sogni di giocare sporco con noi.
Roberto Tomassi
Roberto, purtroppo sarebbe bello se fosse vero, ma vero non è. L'invito è proprio a giocare pulito, cosa che non si sta facendo. Ma io non sono uno che vuole essere trattato con rispetto a prescindere, ci sto pure a farmi trattare male, ma SOLO se questo serve a qualcosa ai fini della cancellazione della immonda cartellopoli romana, ma se invece non serve a niente allora proprio no.
RispondiEliminaVisto che si parla di giocare pulito sono costretto a citare un ennesimo episodio ingiustificato e spiacevole che risale a qualche gioro fa quando il Comitato Promotore diramò ai giornali un comunicato stampa con il quale si prendevano le distanze da Cartellopoli la quale sarebbe stata colpevole di essersi assunta la paternità della manifestazione a Prati organizzata per quei giorni.
Peccato che Cartellopoli mai e poi mai aveva commesso. Il qui pro quo si era generato a causa di una cattiva interpretazione dell'organizzazione da parte di Claudio Marincola, giornalista del Messaggero, che erroneamente aveva indicato Cartellopoli come organizzatore della manifestazione. Una colpa di Marincola, non si Cartellopoli che con Marincola non aveva scambiato manco una telefonata.
Quando mi chiamarono i giornali per chiedere di rispondere alle accuse del Comitato Promotore mi rifiutai di farlo, mi rifiutai di dare alla stampa una immagine da pollaio del movimento civico di protesta. Al contrario chiamai Santovincenzo del Comitato Promotore il quale, serafico, mi spiegò che in effetti erano state compiute tutte le verifiche, che voi tutti sapevate benissimo che non era mia la colpa di quanto di errato era scritto su quell'articolo, ma che per posizionare in maniera adeguata l'immagine del Comitato Promotore si era comunque deciso di infamarmi in quel modo indegno e vergognoso. Solo dopo una mezza dozzina di e-mail riuscii a far togliere da questo blog quelle oscenità contro di me.
Ecco io penso che tutti sbagliamo, nella foga civica che ci contraddistingue, che tutti esageriamo, che tutti nei mesi abbiamo a tratti ed a fasi fatto errori di valutazione ed eccessive polemiche, ma che nessuno sia stato intellettualmente disonesto. Ecco l'invito è a non essere intellettualmente disonesti e spero che venga colto e che ne venga fatto tesoro. Perché gli episodi spiacevoli, come spiegato, si susseguono in maniera rocambolesca. E non servono a nulla e a nessuno.
Resta la disponibilità, ma bisogna che venga detto chiaro e tondo, a farsi da parte per lasciare il solo Comitato Promotore a interloquire con l'amministrazione. Per me si può fare senza problemi se si ritiene che sia strategicamente utile.
Il Sig.Tonelli rigira la frittata.
RispondiEliminaCome ben sanno i Componenti del Comitato e lo stesso Roberto Tomassi, abbiamo fatto una rettifica solo per evitare polemiche e dopo che lo stesso Tonelli ci aveva rassicurato e spergiurato sulla sua buona fede.
Evidentemente abbiamo però commesso un grave errore nel dargli retta e credergli: quanto scrive oggi è la prova provata della sua evidente malafede.
Un errore simile non accadrà più.
Lorenzo Santovincenzo
Mi sforzo di capire a cosa serve tutto questo, ma proprio non ci riesco.
RispondiEliminaChe amarezza...
Santovincenzo, sa benissimo cosa ci siamo detti al telefono in occasione di quell'episodio.
RispondiEliminaSe è vero che rigiro la frittata si spieghi in che termini. D'altronde tutto quello che ho detto ha prove, testimoni e documenti d'archivio.
Dunque dove ho mentito? Come si dimostra la mia "evidente malafede"? Che significa essere in malafede? Essere dalla parte dei cartellonari? O cos'altro?
Conosco Lorenzo e so bene che dire bugie in questa maniera e dare a me dell'uomo di malafede (e con quali secondi fini?) è una cosa che gli costa. Mi incuriosisce enormemente il motivo per cui paga questo prezzo.
Ripeto per la decima volta: se il Comitato preferisce e soprattutto ritiene più remunerativo in termini di risultato finale andare avanti da solo, LO DICA. La smetta di offendere tutto il resto del mondo in maniera scomposta e lo dica. Io personalmente sono pronto a scomparire da questo ambito.
Il Comune ha fatto capire che preferisce limitare al massimo gli interlocutori? Si ritiene che questo possa facilitare il raggiungere dei risultati? Bene, lo si dica in maniera civile invece di andare avanti con "è tutto merito nostro", "siamo competenti solo noi", "noi non sbagliamo mai e non giochiamo mai sporco" e "tutti gli altri sono in malafede". Io non ho problemi a farmi da parte, ma non con le bugie e le offese prive di fondamento.
Visto che sono stato chiamato in causa e che fino a prova contraria sono l'estensore materiale del testo sia della delibera di iniziativa popolare che della relazione illustrativa, oltre che responsabile di una associazione che dal 2000 si batte contro la cartellopoli romana, mi ritengo in diritto di fare anch'io un bilancio su tutto quanto é finora avvenuto.
RispondiEliminaLa proposta di delibera di iniziativa popolare, se fossero stati rispettati (e soprattutto fatti rispettare dal Comitato Promotore)i tempi previsti sia dallo Statuto che dal Regolamento comunale della partecipazione, avrebbe dovuto essere sottoposta al voto del Consiglio Comunale entro lo scorso 27 ottobre: non mi é dato di sapere se il Presidente del Consiglio Comunale abbia istituito la apposita Commissione Consiliare mista incaricata di esaminarla e se la Giunta, grazie anche alla "intercessione" chiesta all'Assessore Bordoni fin dallo scorso 29 luglio, abbia deciso di ascoltare il relatore incaricato dal Comitato Promotore di illustrarla.
Di certo c'é al momento che ha avuto il parere favorevole del Dott. Paciello , che non poteva fare altrimenti, vista la sua regolarità già riconosciuta dal Segretario Comunale, e che é stata trasmessa ai Municipi per avere il loro parere che é consultivo, ma obbligatorio.
Scopo dichiarato della delibera é stato sempre quello di "ristabilire i criteri ed i limiti che dovrà rispettare il Piano Regolatore da redigere ed approvare secondo quanto previsto dalla delibera stessa, opportunamente depurata": per tali ragioni, come risulta dalla minuta del verbale dello scorso 29 luglio, "per essere coerenti, si richiede la posticipazione dell'approvazione del piano dopo la fine dell'iter di discussione della delibera di iniziativa popolare".
(per esigenze di spazio seguita nel commento succesivo)
(seguito del commento delle ore 15,14)
RispondiEliminaNon tenendo conto affatto di tale richiesta, il Comune ha deciso di far adottare dalla Giunta entro questo mese una proposta di Piano Regolatore che é in deroga dei criteri dettati per redigerlo dalla delibera n. 37/2009, che dovrà essere quindi modificata a nemmeno un anno a mezzo dalla sua ultima variazione: come precisato pubblicamente dallo stesso Assessore al sottoscritto, che il 22 ottobre scorso ha chiesto di sapere se questo modo di procedere significava un implicito affossamento della delibera di iniziativa popolare, si tratta di 2 procedimenti distinti che non si incrociano, per cui se il Consiglio Comunale dovesse approvare cronologicamente prima (come é "politicamente" probabile) la "variante" della delibera n. 37/2009 che serve per legittimare le deroghe del Piano Regolatore, al 100% non accetterà più di approvare poi la "variante" della stessa deliberazione così come proposta dalla delibera di iniziativa popolare, proprio perché dovrebbe sconfessare e mandare all'aria tutto quanto precedentemente approvato.
Tutto questo non é stato considerato dal Comitato Promotore che aveva già presentato istanza di adesione al percorso di partecipazione al Piano regolatore, prima ancora che il Dott. Paciello informasse ufficialmente di questo procedura lo scorso venerdì 5 novembre.
Quanto alla offerta di "collaborazione" annunciata dal Dott. Paciello sempre lo scorso venerdì, ma già accettata da prima dal Comitato Promotore, é fuor di dubbio che i cartelloni del tutto abusivi (senza cioé nemmeno un numero di codice identificativo), che si sono presi l'impegno di "scovare" a nome e per conto del Comune, dovranno essere comuqnue multati con il pagamento dovuto di una indennità pari al CIP (oltre alle sanzioni amministrativa) che servirà prima di tutto al Comune per fare cassa.
Quanto poi ad oscurare preventivamente e rimuovere tutti gli impianti "scovati" dal Comitato Promotore in tempi più rapidi, perché si avrebbe ora come referente lo stesso Dott. Paciello e si salterebebro così una marea di passaggi, faccio presente che tutte le ultime segnalazioni di VAS di impianti abusivi sono state da me trasmesse per posta elettronica direttamente anche al Dott. Paciello, senza che abbiano sortito i risultati sperati. Mi voglio augurare che abbia maggiore ascolto la "collaborazione" del Comitato Promotore.
Vorrei dire tante cose ma forse in questo momento è meglio tacere per non attizzare ancora di più il fuoco di polemiche distruttive.
RispondiEliminaHo già espresso il mio dissenso dalle scelte fatte pochi giorni fa.
Leggendo i vostri post mi sembra di assistere ad un remake di Rashomon...un vecchio film di Kurosawa..qual'è la verità sulle vicende della manifestazione annullata? O ci sono più verità?..
In ogni caso mi faccio da parte e vi auguro di aver fatto la scelta strategicamente corretta.
Guarda Franco che riguardo all'annullamento della manifestazione c'era dietro una strategia, precisa. Non so se giusta e sbagliata e in quel caso francamente non mi interessa. Non ero favorevole, ho chiesto spiegazioni sul perché dell'annullamento, mi sono state date spiegazioni e le ho condivise.
RispondiEliminaSe dietro c'è una strategia, un ragionamento, tutto si può fare.
Ora si tratta di capire quale strategia ci sia dietro al fatto di arrogarsi tutti i meriti di quanto accaduto fino ad ora, di farli passare come i "successi del Comitato Promotore" (prima riga dell'articolo qui sopra), di sparare a zero su tutti gli altri, addirittura di offendere e di imbastire una sfilza di bugie. Quale strategia ci sia dietro al volersi porre al di sopra degli altri. Quale strategia vi sia dietro al linguaggio sibillino del "qualcuno forse non vuole accettare i nostri successsi" (prima riga di questo articolo). Qualcuno chi?
E intanto, questi sordidi, ignobili cartellonari, CONTINUANO a lucrare alle spalle di noi CITTADINI installando cartelloni pubblicitari di ogni risma e specie.
RispondiEliminaNell'indifferenza dell'amministrazione comunale che, ALLO STATO DEI FATTI, sta prendendo solo tempo.
Il resoconto del Comitato Promotore della riunione dello scorso venerdì 5 novembre non riporta che d'ora in poi i futuri incontri non saranno più del "Tavolo Tecnico" vero e proprio, così come istituito da Bordoni, a cui sono stati invitati ogni volta a partecipare sempre e soltanto i 14 membri del Comitato Promotore, il Comitato Cartellopoli, Italia Nostra, Legambiente Lazio, e VAS.
RispondiEliminaSe come per il "censimento" diventato ora "monitoraggio non ho capito fischio per fiasco (mi riprometto di dimostrarlo in un prossimo commento), il dott. Paciello ha fatto sapere che per partecipare ai futuri incontri bisogna presentare una apposita istanza: se dunque prima eravamo degli invitati, ora dobbiamo chiedere di poter partecipare ad un non meglio definito "Tavolo" che quindi non é più quello "Tecnico" (se non altro per le forme ed i modi di convocazione), ma di "trattativa" presumibilmente su ulteriori forme di "collaborazione" non si sa ancora bene su che cosa.
Vi prego restiamo UNITI PERCHE' SOLO UNITI VINCEREMO QUESTA GUERRA PER LA CIVILTA'!
RispondiEliminaQuanto alla fiducia che nutro nella reale volontà dell'attuale amministrazione di provare a razionalizzare questo incredibile fenomeno di assurdo degrado dilagante che HA ORMAI DISTRUTTO IRRIMEDIABILMENTE ROMA bhè...per come le "istituzioni" competenti si sono sino ad ora comportate E' PARI A ZERO ... con la viva speranza di sbagliarmi!
Credo che convenga contestualmente al pur intelligente confronto diretto intavolato dal Comitato (e riconoscendo all'ottimo Tonelli e a Cartellopoli il ruolo fondamentale di "TURBO" per questa guerra di civiltà, e al grande Bosi un'enorme competenza e volontà vera di cambiare le cose- per me Tonelli e Bosi sono entrambi eroi contemporanei, così come i fondatori del Comitato)METTERE IN PISTA SUL BINARIO PARALLELO LA CLASS ACTION pronti ad attivarla alla prossima presa per i fondelli!
Mc Daemon
Veramente capisco le ragioni di ognuno ma la battaglia civica contro "cartellone selvaggio" viene prima e voglio sperare che ve ne rendiate tutti conto.
RispondiElimina-
Comitato, Bosi, Tonelli, non perdete le staffe. C'è gente che vi segue e non potete rimbambirli con gli affari vostri.
Quello che conta è:
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la deliberà va avanti nei municipi e viene discussa in Consiglio comunale? (per il Comitato)
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Bosi il tuo apporto è fondamentale e nessuno lo mette in discussione, se questi giorni si cerca di polemizzare meno con Bordoni è perché dobbiamo portare la delibera in Consiglio comunale. Ma le criticità rimangono eccome: 310 ditte continuano a mettere i cartelloni in tutta Roma e il Comune, di fatto, non blocca le installazioni per decreto.
Il Comitato queste cose le sa (vero?) e attende solo che la delibera venga discussa entro novembre. Poi chiederà a gran voce il BLOCCO IMMEDIATO delle installazioni e l'oscuramento degli impianti.
Bisogna avere pazienza Bosi, l'abbiamo capito noi, lo puoi capire anche tu.
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Tonelli fai bene a ricordare che i meriti non sono esclusiva del comitato ma tutti hanno capito che non c'entri niente con l'articolo di Marincola che attribuiva a te la manifestazione, non c'è bisogno che ce lo ricordi ogni giorno. Il Comitato ha mancato di rispetto nei tuoi confronti? Può darsi, ma quante volte hai mancato di rispetto tu con loro? Innumerevoli, per vis polemica li hai accusati di frenare il "movimento" e mandare all'aria la battaglia contro i cartellonari.
Abbiamo visto che non è così, quindi puoi capire quando uno sbaglia ad accusare gli altri.
Vuoi chiudere il blog? E' una tua scelta, c'è tanta gente che si riconosce nella delibera ma continua a sabotare gli impianti abusivi e non si accontanta di un blog "istituzionale", senza cartellopoli sarà orfano di un luogo di protesta verace e "urlata", probabilmente nascerà un altro sito per accogliere questa voce.
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Adesso, please, concentriamoci sul passaggio della delibera e allo stesso tempo chiediamo a Bordoni l'inizio degli oscuramenti entro dicembre e quindi la delega ai municipi di oscurarli anziché aspettare 6 mesi che il Comune dica sì, e spesso dice no.
Ottimo intervento di Les.
RispondiEliminaFacciamo chiarezza su alcuni punti, per tutti quanti:
RispondiElimina1-la delibera di iniziativa popolare è al vaglio dei Consigli di tutti i Municipi che debbono dare il loro parere entro il 25.11.2010.
Il Comitato ha fatto richiesta di audizione e partecipazione ai consigli di diversi municipi perchè, seppure non vincolanti, i pareri positivi dei municipi sono dal punto di vista politico strategicamente molto importanti. Spiegheremo ai consiglieri municipali di tutti i municipi (e spero capiate che grande impegno e lavoro comporta) il senso e le finalità della delibera.
E' stato richiesto il parere anche alla Commissione Commercio, presso la quale abbiamo già fatto richiesta di audizione; sapremo nei prossimi giorni quando sarà convocata.
Fatti questi passaggi la delibera andrà in Consiglio Comunale; la data verrà decisa dal Presidente del Consiglio Comunale e dai capigruppo, ai quali pure ci interpelleremo.
2-Se qualcuno di voi ha la pazienza ed il tempo di leggersi la delibera del consiglio comunale n.57/2006 (è reperibile sul sito del Comune), nonchè gli altri regolamenti di partecipazione dei cittadini (sempre reperibili sul sito del Comune), si accorgerà di come sia stato un grosso passo avanti il fatto che il Comune abbia deciso di far partire il procedimento di partecipazione dei cittadini sul piano regolatore degli impianti e sul contrasto all'abusivismo: significa per i cittadini poter agire "da dentro" l'ammnistrazione e non "da fuori" come sono stati costretti a fare finora.
Inoltre, il procedimento viene aperto a tutti non solo al comitato promotore ed a pochi altri, ma a chiunque voglia partecipare, quindi ampliando ed allargando la cerchia dei soggetti che possono intervenite direttamente nella questione dei cartelloni, trattando da pari a pari con il Comune.
Ora questa richiesta di partecipazione aperta a tutti gli altri soggetti e cittadini, l'aveva fatta fin dall'inizio il Comitato Promotore proprio per allargare la platea dei partecipanti: questo per rispondere a chi insinua che noi vogliamo avere un rapporto di esclusiva con il Comune per poi poter rivendicare solo noi gli eventuali successi.
Nulla di più sbagliato, anzi, e la richiesta di attivare il procedimento di partecipazione nè è la prova, è proprio vero l'esatto contrario.
Non sarà che invece proprio questo dà fastidio?
Lorenzo
Quello che dice Santovincenzo è in gran parte vero, ma resta un problema di fondo, grosso come una montagna, un problema che, noto da mesi, sia Comitato che Vas che altri fanno fatica a vedere.
RispondiEliminaLa faccio semplice? Bhe, finché ci daranno strumenti vieppiù avanzati per combattere il degrado (database, accessi privilegiati, partecipazione) significa che prevedono che il degrado ci sarà sempre. Quello cui bisogna mirare non è avere le armi per combattere un nemico cui però viene concesso di continuare a prosperare, piuttosto far sì che al nemico vengano tagliati i viveri in modo da non doverlo neppure combattere.
In qualsiasi altra città europea non esiste nessun cittadino che lotta contro i cartelloni. Non esiste nessun comitato che esulta per un processo di partecipazione. Non esiste nessun gruppo che verifica targhette o autorizzazioni. Semplicemente perché si sono innescati dei meccanismi grazie ai quali l'abusivismo non può nascere.
Perché, con la massima semplicità, non chiediamo questo? Perché non vediamo il rischio di avvitarci sui noi stessi standocene bene abbracciati alle concessioni che il Comune ci fa ed al problema che grazie a queste concessioni potrebbe diventare inamovibile e autolegittimato?
Se ho il problema della sosta selvaggia sul marciapiede davanti a casa mia, non voglio il vigile che passa tutti i giorni a fare le multe (perché comunque ho il mio percorso pedonale occluso, multe o no. E poi magari quelli se le fanno togliere dal cugggino che lavora alla Polizzia Municipale); non voglio manco che si autorizzino le ronde per fare "multe civiche". Voglio semplicemente che si monti dei paletti parapedonali che impediscano l'abuso. Come, infatti succede in tutta Europa fuorché da noi.
A chiedere e ottenere strumenti per combattere gli abusivi rischiamo di legittimare e rendere connaturata alla città la presenza degli abusivi. Si tratta, invece, semplicemente di copiare quello che è stato fatto in tutto il mondo.
Lorenzo Santovincenzo: con chi ce l'hai??? Dà fastidio A CHI? Nel tuo articolo fai un incipit incredibilmente polemico ma altrettanto insopportabilmente omertoso: "forse a qualcuno darà fastidio...".
RispondiEliminaMa a qualcuno chi? Cosa è successo (peraltro in mia assenza) durante l'ultima riunione con Bordoni che ti ha spinto ad utilizzare questo registro del dire a nuora affinché suocera intenda? Ma è mai possibile leggere atteggiamenti simili in blog civici.
Ripeto: con chi ce l'hai? Chi a tuo avviso ha dato ingiustamente addosso al Comitato? Quando? Perché? In che circostanza? Continui nei tuoi commenti dicendo che il processo di partecipazione dà fastidio. E io ti domando: a chi? Perché pensi che dia fastidio?
E' vero come dice Les che Cartellopoli ha spesso attaccato a destra e a manca, ma sempre in faccia. Mai in maniera omertosa. Sempre dicendo: "tizio ha fatto quello e secondo noi ha fatto una puttanata". Fine. Non abbiamo mai scritto "forse a qualcuno...". Non è a mio avviso tollerabile come registro da tenere.
Se il Comitato Promotore ha delle remore verso qualcuno deve dire chi è questo qualcuno, non può far ricare questo malanimo su tutti i componenti del movimento.
L'articolo inizia dicendo che "forse per qualcuno è difficile accettare i successi del Comitato". Ebbene, Santovincenzo, quando hai scritto questa frase a chi ti riferivi di preciso? E soprattutto in base a quali deduzioni? In base a quali episodi e circostanze?
Nel suo commento delle ore 18,09 Tonelli ha indovinato il modo di combattere cartellopoli sostenendo che basta "far sì che al nemico vengano tagliati i viveri in modo da non doverlo neppure combattere", ma ha sbagiato il modo interrogandosi e rispondendendosi da solo come fa sempre, senza accorgersi che é invece prescritto addirittura nel vigente Regolamento, ma non per niente rispettato (almeno fino ad oggi) dal Servizo Affissioni.
RispondiEliminaI "viveri" delle ditte che installano cartelloni abusivi sono solo e soltanto i soldi che guadagnano illecitamente esentasse.
Il resoconto fatto dal Comitato Promotore della riunione dello scorso venerdì 5 novembre non riporta quanto quel giorno ho detto a Paciello riguardo a come sconfiggere per legge il fenomeno dei cartelloni abusivi, facendo presente che basta scaricare la molla del facile guadagno illecito oscurando subito i cartelloni abusivi (come prescrive la legge ed il Regolamento ed ultimamente caldeggia anche Tonelli) o sanzionandoli comunque dopo, dalla data di installazione a quella di rimozione, in modo comunque tale (sempre come prescritto dalla legge e dal Regolamento) da costringere le ditte a pagare di più di quello che hanno fin lì illecitamente guadagnato.
Non si tratta di "strategia", ma di richiamo al rispetto della legge: Paciello mi ha risposto che parto da presupposti che non sono affatto scontati e che lascio tradurre a chi legge, invitandolo ad interrogandosi anche sulle ragioni per cui non dichiara decadute nella percentuale dovuta le autorizzazioni regolari rilasciate, a seconda che le ditte che ne sono titolari abbiano installato uno o più impianti abusivi.
In conclusione, la risposta a Tonelli é più che semplice: basterebeb che il Comune avesse fatto fin dall'inizio e facesse comuqnue tuttora il suo dovere applicando tutti insieme i dovuti procedimenti di repressione che gli prescrive sia la legge che il suo stesso Regolamento.
@Tonelli
RispondiEliminarispondo a questioni di merito perchè per tutto il resto voglio evitare ulteriori ed inutili polemiche.
La proposta di Tonelli per i bandi di concessione alle aziende private, che dovrebbero avere "in esclusiva" l'autorizzazione alla collocazione e gestione degli impianti su quella sola zona e che evidentemente avranno così tutto l'interesse ad evitare impianti abusi sulla loro zona ed a rimuovere quelli già presenti ed abusivi od illegittimi, PUO' e sottolineo il può, essere una soluzione per risolvere alla radice il problema: in questa maniera il controllo del territorio lo fanno le stesse ditte invece che i cittadini, costretti da questo stato di cose a farsi parte diligente, con fatica, impegno di risorse umane, ecc, ecc.
Ma affinchè questa soluzione si possa concretizzare e si possa valutare la sua effettiva efficacia, si debbono verificare prima una serie di condizioni ineludibili.
Prima fra tutte l'esistenza di un valido Piano Regolatore che stabilisca, anche attraverso lo strumento dei piani di localizzazione, come, dove, quanto e perchè, nonchè definisca le zone e per le stesse regole chiare ed incontrovertibili; altrimenti quelle imprese che vincono il bando avrebbero mano libera sul "loro" territorio e quindi avrebbero il solo interesse a collocare più impianti possibile: sarebbe un assalto alla diligenza!
Ed ecco perchè il Comitato ha insistito ed insiste tanto sul Piano Regolatore e sul procedimento di partecipazione dei cittadini alla redazione dello stesso Piano, che potranno direttamente controllare come viene redatto questo fondamentale strumento di governo del settore.
Solo dopo aver fatto questo passaggio potremo affrontare la proposta di Tonelli che del resto, come lui stesso ha sentito dalla viva voce dei rappresentanti del Comune, potrebbe essere la naturale conseguenza del piano.
Ma proporre di attuare ora e da subito, senza lo strumento del piano regolatore, dei bandi come sopra detti potrebbe, a mio parere, creare ulteriore confusione nel settore, se non peggiorare la situazione.
Personalmente ribadisco che non rigetto aprioristicamente la proposta di Tonelli, come invece fa Bosi, ma che questa può essere valutata solo a piano regolare approvato e non prima.
Un passo alla volta, con sollecitudine certamente, ma un passo alla volta.
A Bosi non rispondo e non risponderò più; se io non conosco l'astrofisica non mi metto a dibattere con un astronomo pretendendo di aver ragione, anche perchè rischio di prendere delle colossali cantonate; se Bosi non conosce le nozioni di base del diritto amministrativo e non s'è "studiato" -con quelle nozioni- il procedimento di partecipazione, ma se lo è solo "letto", per quanto diligentemente, dovrebbe avere l'umiltà di ascoltare chi, forse, ne sa più di lui.
Ma il problema è solo suo: ascoltare è un verbo che non traduce.
Lorenzo Santovincenzo
Premetto che su questo blog non mi sono mai rivolto direttamente all'avv. Lorenzo Santovincenzo, che si può essere sentito chiamato da me in causa solo indirettamente in 2 commenti di oggi pomeriggio con cui avevo fatto chiarezza anch'io per tutti su alcuni punti, che sono stati regolarmente pubblicati per tutto il pomeriggio ma che vedo ora magicamente spariti, ritengo quanto meno poco corretto (ai fini soprattutto di un confronto utile per i lettori del blog) che si faacciano accuse di non conoscere il procedimento della partecipazione proprio a chi ha strappato letteralmente la delibera n. 57/2006, senza dimostrargli i passi anche dello Statuto e del Regolamento comunale che ha espressamente citato (e che sono spariti dal blog dopo essere stati pubblicati) che attesterebbero che il sottoscritto non avrebbe capito un tubo, al punto che dovrebbe avere l'umiltà di ascoltare quel che nemmeno gli si dice.
RispondiEliminaQuando invece mi si accusa di rigettare apriopristicamente la proposta di Tonelli, si dimostra di non aver letto nemmeno le mie osservazioni al Piano Regolatore che sono state pubblicate su questo stesso blog e che dimostrano l'esatto contrario, perché provano ad indicare un corretto percorso amministrativo che legittimi il bando e che attualmente non ha ipotizzato nessuno
Se il confronto su questo blog si deve ridurre a questo, cioé al vedersi "cancellati" certi commenti e sentirsi accusati sempre con riferimento ad essi di non si sa bene cosa, senza che i lettori possano più capire bene di che cosa si stia parlando, lascio allora i membri del Comitato Promotore la totale libertà di continuare a gestirsi il loro blog in questo modo trasparente ed altamente democratico.
Condivido tutto quello che dice Santovincenzo. Ma pongo il problema della prospettiva, della "vision" della nostra battaglia. Parlando aziendalmente, capisco che la nostra "mission" attualmente possa essere avere una interlocuzione con il comune ed essere dotati degli opportuni strumenti, ma poi bisogna delinarsi una "vision". E se le "missions" possono anche essere diverse per noi (chi ha come mission le rimozioni, chi ha come mission gli oscuramenti, chi ha come mission il piano regolatore...), le "vision" devono essere per forza uguali per tutti.
RispondiEliminaPer me è importante una cosa: che tutti i "contentini" che ci vengono dati ora non vengano considerati come traguardi o successi. E che non vengano valorizzati più di tanto. So benissimo che i bandi non potranno essere fatti nel 2010 e forse manco nel 2011 e nel 2012. Non è quello il punto. Il punto è un altro, ovvero che tutti noi, tutti insieme, dobbiamo avere come obbiettivo non quello di ottenere gli strumenti per controllare gli abusi, bensì quello che gli abusi vengano eliminati.
Dunque benissimo la Delibera di Iniziativa Popolare (e fa bene il Comitato a presentarla in tutti i Municipi e se occorre collaborazione metto a disposizione il mio tempo), benissimo il Piano Regolatore, ma a patto che tutti noi rimaniamo con chiaro in testa l'obbiettivo: far diventare il nostro settore affissioni qualcosa di comparabile a quello delle altre città europee.
...i commenti offensivi verranno rimossi...
RispondiEliminaSembra diventato il blog di Bosi. E di Tonelli. Neanche su Cartellopoli hanno scritto tanto. Se qualcuno avesse fatto su Cartellopoli quello che loro stanno facendo quì, Tonelli se lo sarebbe già cucinato allo spiedo.
Abbiamo scoperto che i commenti su questo blog debbono essere solo di applausi e lodi sperticate di tutto ciò che fa il Comitato Promotore, perché i commenti invece di confronto e di critica, anche se costruttiva, sono invece offensivi e vanno rimossi.
RispondiElimina"i commenti di confronto e di critica anche se costruttiva": appunto, ma quando sono occasione per ingiurie, insinuazioni, delazione e quant'altro, no!
RispondiEliminaSignifica approfittare dell'ospitabilità del blog
Se li facciano a casa loro, questi commenti.
Notizie incredibili.
RispondiElimina-
1) Gira voce che a Roma ogni negozio abbia diritto a due cartelli 1x1 sul marciapiede!
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2) La Federalberghi ha chiesto al Comune di poter mettere nuovi cartelli per indicare gli hotel ai turisti
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http://www.rassegnastampa.comune.roma.it/View.aspx?ID=2010110917106394
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LO scellerato progetto è appoggiato dal vice sindaco Cutrufo e il sovrintendente Broccoli!
Broccoli: un nome, una garanzia....
RispondiEliminaGli 1x1 devono essere eliminati dal territorio comunale e da questa posizione non dovremmo cedere.
RispondiEliminaBeh, da parte del Comune si vede una grande volontà di collaborare...
Ma in che modo sei venuto a conoscenza di ciò?
Ne parlavo con amici ed è venuta fuori la storia dei cartelli 1x1 concessi di diritto ad ogni negozio della città.
RispondiEliminaMa è vero?
Comitato, batti un colpo!
NO!!! A QUESTA DEGLI 1 x 1 AI NEGOZI NON CI VOGLIO CREDERE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaMc Daemon
Perchè Cutrufo che vuole tappezzare il centro con le indicazioni degli alberghi ?
RispondiEliminaMafie e corruzioni dietro i cartelloni
Il Comitato Promotore della delibera di iniziativa popolare sulle affissioni, contrasterà in tutte le sedi questa nuova proposta che, così come presentata, accresce i fenomeni di degrado e aggiunge ulteriori elementi di compromissione dell'arredo urbano.
RispondiEliminaLorenzo Santovincenzo
P.S. nell'era dei navigatori satellitari torniamo ai cartelli?? mah.....
Indagate sulla faccenda dei 2 cartelli 1x1 garantiti ad ogni negozio, Lorenzo!
RispondiEliminaGrazie al Comitato per il grande lavoro svolto, ma il RIPRISTINO DELLA LEGALITA' è ancora un sogno...poco fa ho visto altri buchi pronti ad accogliere un cartellone..a questi delinquenti cartellonari della Delibera, del futuro piano regolatore, del possibile Bando non frega nulla..continuano a massacrare il paesaggio e il territorio ed è EVIDENTISSIMO che sono loro che lo controllano capillarmente e non le autorità preposte.
RispondiEliminaI cittadini organizzano da tempo l'autodifesa contro i nuovi barbari ma per ora è una lotta impari..Un passo per volta, va bene..ma non illudetevi che sia sufficiente la straordinaria vittoria politica dell'approvazione della Delibera per respingere questa gente senza scrupoli. Se avrete altri incontri in Comune siate più DECISI nel chiedere che la lotta all'abusivismo torni ai Municipi!!!!