Basta cartelloni vi mostra, come al solito, gli aspetti più interessanti della lotta al degrado e le idee semplici ma essenziali che potrebbero essere copiate nella nostra martoriata Roma.
La sosta selvaggia è praticamente inesistente sia in centro, come in periferia, grazie alle orecchie davvero ben fatte ad ogni incrocio. Le strade, inoltre, sono state ristrette per impedire la doppia fila e lasciare spazio alle piste ciclabili.
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Una strada del centro |
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E una in periferia. Le piste ciclabili ovunque |
Il servizio di bike sharing è efficiente e capillare.
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Simpatico il nome: Valenbici |
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Ogni paragone con Roma........è inutile |
Le fermate dei bus, sponsorizzate da una ditta di pubblicità, sono impeccabili.
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Una pensilina in estrema periferia |
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In centro, dove non ci sono le pensiline, il tempo di arrivo è segnalato in un piccolo monitor |
Molte strade dei quartieri intermedi (per esempio intorno alla Stazione) sono state pedonalizzate. Il traffico ne ha giovato e gli abitanti sono felici di poterci passeggiare.
Le isole pedonali sono rispettate con severità assoluta e perfino di notte è impossibile vedere un'auto in una piazza storica (ogni riferimento a piazza Farnese è voluto!)
La zona del mare è quanto dovremmo avere noi ad Ostia: lunghe piste ciclabili, bellissima passeggiata pedonale e soprattutto qui è possibile vederlo il mare e accedervi liberamente ogni 50 metri.
La maestosa Città delle Arti e della Scienza di Calatrava è libera da ogni venditore, bancarella, camion bar, finto matador o roba del genere.
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Cosa sarebbe questa passeggiata a Roma? Uno stuolo di tappeti di venditori abusivi |
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Il "vu cumprà" si nota sull'angolo sinistro |
In tutta la città non abbiamo visto nessuna bancarella. Solo di fronte il Mercat Central, al mattino ci sono circa 25/30 stand che al pomeriggio vanno via. Niente altro.
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Lo spazio per il mercato è comunque delimitato da strisce sull'asfalto |
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I confronti recentemente pubblicati da Bastacartelloni
New York (prima parte) New York (seconda parte)
Rabat Parigi Monaco di Baviera Londra Milano Singapore Tolosa Parigi-Roma Ginevra
Questa dovrebbe essere la norma. Un popolo e un'amministrazione che condividono interesse PER LA PROPRIA CITTA', rispetto e voglia di crescita.
RispondiEliminaPensate a cosa potrebbe essere Roma con lo sterminato patrimonio di meraviglie che possiede.
Ma una città vissuta dal 476 d.c. fino al 1870 intorno a Santa romana chiesa,con una nobiltà litigiosa e reazionaria, abituata a vivere di rendita fondiaria, speculazioni e favori, senza una moderna capacità imprenditoriale e con una popolazione di morti di fame che vivevano perloppiù di elemosine...ci ha lasciato in eredità la mentalità delle lobby, delle "licenze co a bolla der papaaaa", con il disprezzo per le antichità considerate "sassi vecchi" (sapete che il quartiere Statuario si chiama così perchè c'erano fornaci per la produzione della calce in cui SI BRUCIAVANO LE STATUE DELLA VILLA DEI QUINTILI?...).
Chissà se i miei pronipoti riusciranno a vedere qualcosa di simile a Roma e a Ostia
Ma pure in spagna tra borboni ed inquisizione hanno avuto i loro guai. Non penso che sia necessario andare troppo indietro nel tempo per giustificare la situazione attuale. Semplicemente lo spagnolo medio di oggi è nettamente migliore dell'italiano medio di oggi. Somma tutti i "cittadini medi" ed avrai una citta tendenzialmente(per incoraggiamento) degradata ed inefficente come roma ed una pulita ed moderna come valencia.
RispondiEliminaPOVERA ROMAAAA!!!!! SEMPRE L'URTIMA...
RispondiEliminaEntrambe le riflessioni (quella di Fitz e dell'anonimo delle 9.48) sono giustissime. La storia di un popolo lascia un segno profondo. In Spagna il franchismo è stata una catastrofe, eppure loro si sono saputi rialzare. Oggi hanno treni ad alta velocità da far invidia, autostrade bellissime, servizi efficienti. Le Olimpiadi di Barcellona, l'Expo di Siviglia, la Coppa America di Valencia sono esempi da imitare in tutto il mondo. Non credo lo stesso si possa dire dei Mondiali di Nuoto di Roma o di Italia 90 (!!). Gli spagnoli hanno capito che senza uno sforzo collettivo non si arriverà da nessuna parte. E' per questo che accettano di buon grado regole che da noi non si possono neanche citare. Se l'Italia non metterà da parte l'individualismo esasperato (frutto di quello che scrive Fitz) saremo destinati ad un futuro davvero disperante.
RispondiEliminaCi sarà pure uno o più motivi per cui lo "spagnolo medio" è meglio dell'italaino medio? Io non ho certezze ma forse lo Stato italiano è ancora troppo giovane ed è nato anche sulle macerie di un Sud trattato come nemico conquistato (i libri di storia ancora parlano di "briganti" e non di quello che a un certo punto fu un vero e proprio movimento di resistenza militare ai "piemontesi"). Mi rendo conto che stiamo andando molto oltre, ma dovremmo pur chiederci cosa influenza e determina il rapporto tra cittadini e Istituzioni
RispondiEliminaTutto quello che c'è stato in italia nei secoli c'è stato pure in spagna se non peggio. Senza andare troppo indietro nel tempo, negli anni in cui l'italia produceva la Giulietta in spagna si muovevano a dorso di mulo. Cosa sia successo poi e perchè non lo so, ma il problema è tutto di questi ultimi anni. Piemontesi e briganti lasciamoli da parte.
RispondiEliminaStefano
Le politiche del nord conquistatore hanno messo le basi per l'emigrazione di massa dal sud.
RispondiEliminache ha investito anche Roma, come il sig. Stefano, sa con certezza almeno fino ai primi anni 80.
Dopo la presa di Roma la popolazione decuplicò in 60 anni (si legga "Roma moderna" di italo Insolera)
Potevano tutte queste persone in fuga dalla miseria sviluppare quel "senso di appartenenza" che è alla base del successo delle trasformazioni urbane? Se si è creato un problema così drammatico come la polverizzazione del senso del bene comune in Italia forse non è tempo perso fare una ricerca sulle cause altrimenti i rimedi che proponiamo rischiano di essere come quegli alberelli piantati tra mille applausi e poi lasciati seccare perchè nessuno li annaffia.
Tutte le città europee sono piene di immigrati (quelle francesi toccano il 50%) eppure non succede quello che succede qui perchè hanno posto dei rimedi adatti. Può anche darsi che a roma si parcheggi sul marciapiede per colpa dei savoia comunque se ci fosse un parapedonale questo non succederebbe ( a prescindere che sia per i savoia , i borbone, i mammelucchi ecc).
RispondiEliminaa presto
Chi si occupa di queste cose sa che a Roma si parcheggia in mezzo alla carreggiata ANCHE in presenza di parapedonali.Lo hanno documentato infinite volte proprio i vostri blog. Ovviamente ben vengano i parapedonali ma se contemporaneamente su 6300 vigili solo 300 stanno in strada e quasi sempre fanno finta di non vedere, se i tornelli della metro sono perennemente aperti,se in certe zone si attendono i mezzi pubblici per 45 minuti, se per costruire una linea Metro ci vogliono 30 anni anche grazie agli appetiti incontrollati delle Mafie e ai sempiterni comitati del NO... forse il problema è un pò più complesso della scarsità di parapedonali e 900 auto ogni 1000 abitanti a Roma non dipendono solamente dall'indolenza dei cittadini.Condivido il suggerimento sul libro "Roma moderna", davvero illuminante.
RispondiEliminaIl parapedonale è per contrastare il parcheggio sul marciapiede, quello sulla carreggiata si contrasta con il dimensionamento adatto della strada. Per i tornelli metro si copiano quelli di parigi. Il problema è di sicuro più complesso ma se si vogliono delle soluzioni nell'immediato ci sono queste. Se poi vogliamo aspettare i mutamenti della mentalità sociale e dei comportamenti consolidati (vigili compresi) per quelli servono, ottimisticamente, almeno alcuni decenni.
RispondiEliminaScusate, premetto che non frequento spessissimo i cosiddetti blog anti-degrado ma ho notato che quasi sempre nascono questi "dialoghi tra sordi" e qualche volta addirittura si arriva ad insulti e minacce. Mi sembra che in ogni guerra si discute di tattica e di strategia.Nei commenti precedenti leggo idee e proposte interessanti e non capisco sinceramente questo accanimento a sminuire o mettere in ridicolo ( i mammalucchi) i punti di vista altrui e a difendere i propri come se gli altri non fossero altrettanto validi.
RispondiEliminaNon credo che faccia bene alla nostra causa di cittadini desiderosi di cambiamenti nella gestione di Roma
Valencia dovrebbe essere un esempio. Speriamo il nuovo sindaco si ispiri alla Spagna. Complimenti a voi. Vivo in Campania da dove vi sto scrivendo e ogni tanto penso alla mia amata Roma che ho lasciato 10 anni fa e che vedo sempre più peggiorare
RispondiEliminaScusa, con tutto il rispetto che ho per chiunque abbia voglia di scrivere ed informare, ma come ti permetti a PUBBLICIZZARE VALENCIA? Io sono romano, PER LA DISPERAZIONE mi son trasferito qui da 7 anni ed ogni giorno di italiani ne arrivano ogni mese a decine. BASTA PUBBLICIZARE VALENCIA!!! TROVATEVI UN ALTRO POSTO!! Che sia del sud o del nord, l'italiano che viene qui, viene con la voglia di trasformare questa cittá nella sua citta. Rubano nei negozi (anche se per loro è aver fatto una ragazzata anche se di anni ne hano 40), parcheggiano dove non devono, (si son portati motorini ed auto da casa loro e hanno ancora la targa italiana). CHE CAZZO MI FREGA DI OSTIA? OSTIA E' UNA MERDA E COSI RESTERA' e sai perche?? perchè li vivono quelli della banda della Magliana.. fanno come caxxo gli pare con le spiagge, chiudono, fanno lidi, mettono cancella. ALLORA PER FAVORE INVECE DI SCRIVERE DI VALENCIA, SE TI PIACE TRASFERISCITI ANCHE TU E NON DIRLO PIU A NESSUNO ALTRIMENTI SE TUTTI FANNO COSI BEN PRESTO NON CI SARÁ PIU NESSUN POSTO VIVIBILE. Gli Italiani emigrano facilmente.. PURTROPPO!
RispondiEliminaAvete dimenticato di dire che a Valencia gli autobus sono puliti e tutti pagano il biglietto, che i tassisti non danno di resto ai clienti banconote false e rispettano il tariffario, pena la perdita della licenzia o l'arresto. Insomma la prox volta fatevi i cazzi vostri perché come si dice li da voi? chi si fa i cazzi propri campa 100 anni!
RispondiElimina