Lungotevere degli Inventori, altezza civico 132 |
Quest'altro mega cartellone ve lo avevamo già segnalato alcune settimane fa. Ci torniamo per farvi notare che la ditta continua impunemente a utilizzarlo, tanto è vero che ha cambiato sponsor.
Via Angelo Emo altezza civico 195: qui le targhette identificative sono due (ovviamente) |
Sempre in via Angelo Emo, voltando lo sguardo il trionfo dell'illegalità: su uno spartitraffico piccolissimo (dove la legge vieta l'installazione di cartelloni) guardate quanti ce ne sono!
E infine una sfilza che non ci si crederebbe. Se questa roba non provoca overdose.....
via di Boccea, altezza Mattia Battistini |
Cioè, qui veramente non c'è più alcun ritegno, come se non lo sapevamo. MA CHE SCHIFO!!!!!
RispondiEliminaChi è che è preposto al controllo? Chi autorizza tutto questa immondo schiaffo alle regole, decoro e SICUREZZA STRADALE? Dove sono gli organi giudiziari? Dove le autorità che devono SANZIONARE e RIMUOVERE? Quando, quando, quando la magistratura farà IL SUO DOVERE?
Commissariamento, class action, denunce, esposti.
Mando queste immagini ai principali quotidiani esteri.
Dal punto di vista del ritorno economico nell'ultima foto a boccea, eccetto per il centro sportivo che si fa lautamente (suppongo) pagare il suolo, siamo a zero.
RispondiEliminaNessuno può notare alcunché in quel treno pazzesco.
Gli inserzionisti buttano soldi.
Forse è per questo che di lì a poco lontano, via di val cannuta, diverse paline tristemente "disponibili" da mesi, e così rimarranno ormai per sempre, visto che il mercato dell'outdoor romano sta morendo, anche se purtroppo non con la velocità che vorremmo.
Marco1963
E' o non è la società dei magnaccioni?
RispondiEliminahopeless
Concordo con Marco 1963. Ma chi recepisce un messaggio pubblicitario in quel mare di cartelloni? Io se fossi nello sponsor mi incazzerei molto: pago per un 4x3 ma ho la visibilità di un volantino stradale.
RispondiEliminaDario
Forse Marco63 non ha considerato l'ipotesi che molte aziende siano costrette a sottoscrivere contratti di pubblicità.
RispondiEliminaUn modo originale per riscuotere il pizzo.
Qualsiasi persona di buon senso per non parlare di un esperto di pubblicità sghignazzerebbe di fronte a un simile ridicolo muro di cartelloni. Ma chi volete che possa essere colpito da un simile obbrobrio?
Se, come confermato dalla società di ricerche Nielsen la pubblicità outdoor rispetto al 2011 in Italia ha raccolto l'11% in meno nel 2012 (e il trend è peggiore), COME SI SPIEGA CHE A ROMA CI SIANO SOCIETA' COME LA S.C.I. CHE CONTINUANO INDEFESSAMENTE ,con una furia distruttrice degna di un esercito di cavallette impazzite, A PIANTARE MIGLIAIA DI NUOVI CARTELLONI che prontamente vengono riempiti di pubblicità dopo pochi giorni mentre ci sono cartelloni di altre società "disponibili" da ANNI?
Su via Baldo degli Ubaldi, poco dopo il mostro 8x3, ci sono alcuni impianti della D.D.N "disponibili" da più di 2 anni.
Basterebbero queste semplici constatazioni per aprire un'inchiesta giudiziaria.
Fitzcarraldo, è vero, la tua ipotesi è plausibile, ma mi pare strano che il racket riesca a condizionare addirittura delle multinazionali
RispondiEliminaPotrebbe anche essere che invece si abbassino a queste affissioni nel mucchio selvaggio pur di non perdere ancora quote di mercato, anche questo è plausibile, non pensi ?
Di sicuro c'è anche un fenomeno "andranghetoso", solo che se c'era da sempre, come mai è esploso solo dopo la delibera 37 ?
Avrebbero potuto fare il porco del comodo anche prima, non credi ?
Comunque, alleluja alleluja, notizia di Stasera, il Dr. Pignatone è riuscito ad arrivare al primo degli intoccabili, Manlio Cerroni:
http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/10/18/news/gestione_dei_rifiuti_cerroni_indagato_immediata_la_replica_non_ne_so_nulla-44806914/
E allora forse c'è ancora una speranza ......
Marco1963