Partiamo dalla interessante segnalazione di affissioni abusive che abbiamo ricevuto
Nonostante i grandi
proclami sul rispetto delle Regole che si levano da destra e da
sinistra, i partiti nelle pratiche quotidiane continuano a razzolare
malissimo, facendo nascere il sospetto nei cittadini che più che
da un sincero desiderio di cambiare rotta, siano animati dal
terrore dell’emorragia di consensi elettorali. Ne è un esempio
questo paradossale fronte/retro di manifesti affissi in viale Belle Arti: su
un lato il PDL dice basta alla giunta Zingaretti, dall’altro il PD
invita la Polverini ad andare a casa. Entrambi i fronti sono coperti
dall’avviso comunale che si tratta di affissioni abusive. Questi partiti non
hanno capito che ormai le chiacchiere stanno a zero: o si riconquistano un
minimo di credibilità dimostrando nei fatti il rispetto delle regole, o i
cittadini si regoleranno di conseguenza, cominciando dal non votare
quelli che fanno i furbi per non pagare alla nostra città quanto dovuto per
le affissioni. Del resto, il buongiorno si vede dal
mattino.
Maat
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Da una parte il PD: affissione abusiva |
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Dall'altra il PDL, altrettanto abusivo |
L'email della lettrice Maat ci offre l'occasione per parlare dell'inchiesta sul capogruppo IDV in Regione, Maruccio, indagato per peculato. Sapete quanto ha speso Italia dei Valori in manifesti???? Oltre 370mila euro nel 2011. Per imbrattare, sfregiare e incollare Roma gettano i nostri soldi. Il PD - come ricorderete - ha fatto peggio, spendendo oltre 700mila euro di contributi pubblici. Una disgustosa e anacronistica forma di comunicazione che dovrà finire prima o poi.
Come nostra abitudine non entriamo nelle questioni di partito. Ma una riflessione su come vengono spesi i soldi dei contribuenti la dobbiamo fare. Oltre ai manifesti, l'IDV ha pensato di organizzare una festa al centro di piazza Risorgimento, con una qualità estetica da villaggio del quarto mondo dopo uno tsunami: gazebo immensi e tutto intorno una recinzione da pollaio. A pochi metri da San Pietro, in un luogo frequentato da migliaia di turisti al giorno.
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L'intera isola centrale di piazza Risorgimento occupata da questa roba |
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La recinzione: neanche alla periferia di Mumbai |
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Lo spettacolo cui assistono i turisti diretti al Vaticano |
Ero passato da piazza risorgimento una settimana fa e la bruttezza di quel mercato è inguardabile. Altro che festa di partito, è un mercatino
RispondiEliminain realtà, solo per dovere di cronaca, pare che i partiti siano obbligati ad ospitare nelle aree loro concesse per l'attività poilitica questi orrendi, schifosi, inutili mercatini. imposizioni venute sappiamo bene da quale ufficio e da quale assessore, gente che dovrebbe essere presa con i forconi e obbligata a ripagare i danni fatti a Roma con anni di lavori forzati nelle miniere sarde.
RispondiEliminaMi sono già ripromesso di scirvere direttamente ad Antonio Di Pietro per renderlo edotto, qualora non lo sapesse, del comportamento illegale dei suoi compari della segreteria romana che coi loro manifesti abusivi fanno carta straccia dei principi fondanti del partito.
RispondiEliminaCogli altri partiti, passo direttamente alle denunce per evidente danno erariale.
Ben più importante a mio giudizio è la constatazione che forse per la prima volta della amministrazione Alemanno si è provveduto ad oscurare due affissioni ritenute abusive, che quand’anche non fossero legate alla natura altrettanto irregolare dell’impianto (perché forse di proprietà comunale), dimostrano che il Comune – quando vuole – è in grado di effettuare “la immediata copertura della pubblicità abusiva”. Ne deriva che d’ora in poi, in caso di installazione di impianti abusivi sanzionati dai Gruppi di Polizia Municipale competenti per territorio, nell’attesa che si arrivi burocraticamente alla loro dovuta rimozione magari dopo un anno, il dott. Francesco Paciello - che del tutto in sordina è stato messo a capo della nuova Direzione Regolazione e Gestione Affissioni Pubblicitarie - dovrebbe ordinare ogni volta ai “competenti Uffici comunali” di “provvedere .. alla copertura immediata della pubblicità irregolare” ai sensi del 6° comma dell’art. 31 del vigente Regolamento approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 37/2009, più che ai sensi del 3° comma dell’art. 24 del D.Lgs. n. 507/1993.
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