mercoledì 17 ottobre 2012

Combattere il degrado rilancerebbe l'economia romana. Cominciamo dai graffiti

Il blog Malaroma ha giustamente fatto notare il degrado che circonda Alemanno intento a ripulire la scalinata di Trinità dei Monti sotto l'occhio delle telecamere. L'inutilità delle ordinanze del Sindaco è ormai un dato di fatto e se pensa di riconquistare la fiducia dei romani con provvedimenti tipo "l'anti-bivacco" stiamo freschi.

Ci permettiamo di consigliare al Campidoglio (e ai candidati alle prossime elezioni) una strada diversa che - oltre a ripulire la città - permetterebbe il rilancio dell'economia romana.

Basterebbe incentivare la pulizia dei muri esterni da parte dei condomìni sgravando una parte della spesa dalle tasse comunali. Ogni condominio (ma lo stesso vale per alberghi, uffici o negozianti) che eliminasse i graffiti dalla propria facciata, avrebbe uno sconto del 40 o 50% sulla Tarsu, sull'Imu o sulla Tosap.

Un vantaggio del genere (associato al recupero del 36% sull'Irpef dei singoli condòmini che già esiste) renderebbe estremamente conveniente ripulire le facciate.

Circa il 70% delle facciate romane è ridotto così
I risultati sarebbero:
  • immediata riqualificazione della città;
  • rilancio del settore edilizio (solo nel 2011 hanno chiuso oltre 2000 imprese);
  • i graffitari sarebbero disincentivati a scrivere su muri che vengono ripuliti;
  • emersione del nero (i vantaggi fiscali si ottengono solo con pagamenti regolari e fatture).
 
Nessun timore per le casse comunali. Il mancato introito provocato dagli sgravi fiscali, verrebbe bilanciato dal forte aumento degli incassi sull'Iva e delle altre imposte. Occorrerebbe solo siglare un accordo con lo Stato centrale per fare trasferire al Campidoglio questa quota di Iva in più.

Poichè la quantità di muri da ripulire è immensa, il giro di affari per le imprese sarebbe enorme e presto la città cambierebbe faccia. E poi non è meglio che l'edilizia trovi sviluppo nella manutenzione dell'esistente piuttosto che nel consumo del territorio con la costruzione di nuovi orrendi casermoni?

Come vedete combattere il degrado può essere il vero volano per uscire dalla crisi. E questo è solo uno degli esempi di facile realizzabilità. Ce ne sono altri dei quali parleremo più avanti. Tutti legati al decoro, una delle poche strade a costo zero per ridare ossigeno a Roma.

4 commenti:

  1. Scommetterei che ci sarebbe chi si scrive da solo sulla facciata per poi reclamare sconti sulle tasse....

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  2. E' ora di iniziare a "fare", e la questione del decoro della città è tra i primi punti. Basta scuse, basta cazzate, chi sa disegnare lo faccia a casa sua su un foglio di carta, se è bravo dipinga quadri, l'importante è che non rompa più le palle ai cittadini che hanno tutto il diritto di vivere in un ambiente pulito e non inquinato.

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  3. anonimo delle 15.17 non c'è bisogno di scriversi da soli sui muri, perché tutte le facciate di Roma sono già taggate

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  4. "Poichè la quantità di muri da ripulire è immensa, il giro di affari per le imprese sarebbe enorme e presto la città cambierebbe faccia. E poi non è meglio che l'edilizia trovi sviluppo nella manutenzione dell'esistente piuttosto che nel consumo del territorio con la costruzione di nuovi orrendi casermoni?"

    Una riflessione da incorniciare e da sottoscrivere al 150%!

    Non si capisce come il business della pulizia dei muri sia praticamente inesistente nella CITTA' PIU' IMBRATTATA DEL MONDO!

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