Si parla di un rinvio alle calende greche, stralciando il provvedimento dal bilancio, oppure di un emendamento nello stesso stile del "regalo" fatto ai camion bar. Entrambe le ipotesi sarebbero una grave sconfitta per la città.
Il nostro comunicato stampa
Piano Regolatore Impianti
Pubblicitari: lo stralcio dal bilancio vuol dire non approvarlo più. Se invece
passasse la proposta del 15% da riservare ad alcune ditte, le associazioni cittadine
pronte ad impugnare il provvedimento
La Giunta Capitolina ha messo a punto un ottimo PRIP
che, grazie agli emendamenti delle
associazioni cittadine, può ridare decoro alla città e fornirle quei servizi
(bike sharing ed
elementi di arredo urbano come, toilette, etc) dei quali solo Roma è
priva tra le grandi città europee.
Le associazioni VAS, Bastacartelloni e Cittadinanzattiva Lazio
temono però che il Piano sia stralciato dalle delibere propedeutiche al
bilancio, rinviandone di fatto la sua approvazione all’anno del mai.
Secondo fonti di maggioranza un accordo trasversale con
l’opposizione sarebbe stato raggiunto per il rinvio: ciò costituirebbe un atto
di gravità estrema sia giuridicamente (perché smentirebbe il Segretario
Generale del Comune che ha ritenuto pienamente regolare inserire il PRIP nel bilancio pluriennale), sia politicamente
perché sarebbe una sfiducia di fatto alla politica dell’assessore Leonori, della Giunta e del Sindaco.
Vi è poi una seconda possibilità: che il PRIP
venga approvato subito ma con un super emendamento che riservi una certa
percentuale di impianti ad alcune ditte, vanificando di fatto il principio
della libera concorrenza e della parità di trattamento di fronte alle gare
pubbliche sancito dalla Direttiva 2004/18/CE e dal D.Lgs. n. 163/2006
che l’ha recepita. Tale emendamento, portato avanti da fronde del PD, ma non solo, è stato ritenuto del tutto illegittimo dalla stessa
Avvocatura Comunale e pertanto le nostre associazioni dichiarano fin
da subito che lo impugneranno nelle sedi opportune (Tar e Unione Europea).
L’obiettivo finale di questa scellerata ipotesi sarebbe dunque
bloccare il PRIP
e l’intero processo di riforma del settore, relegando Roma ad essere l’unica
capitale occidentale a non disporre di servizi essenziali quali il bike sharing
e di restare sfigurata sul piano del decoro e dell’immagine.
L’unica soluzione è l’immediata approvazione del Piano e
degli emendamenti al Regolamento così come presentati dalla Giunta.
Un presidio di cittadini sarà presente in aula a partire da oggi.
Bastacartelloni-Francesco Fiori
VAS (Verdi, Ambiente e
Società)
Cittadinanzattiva Lazio Onlus AGGIORNAMENTO: Il Sindaco Marino ha rilasciato una importante intervista al Messaggero stoppando ogni trattativa sottobanco. Potete leggerla cliccando qui.
DAL MESSAGGERO DO OGGI:
RispondiEliminaCartelloni, altolà di Marino
«No alle affissioni fuori dal bando»
Grande intervista al Sindaco. Ora che faranno?
RispondiEliminaMarino:una vergogna non di devono fare favoritismi come con i camion bar. Evvai
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