martedì 3 settembre 2013

Un fiume di..... degrado. Finita la manifestazione sul Tevere restano incuria e vandalismo. Un nostro reportage in 3 puntate

Non sappiamo se faceva più rabbia o pena leggere sul sito ufficiale di Roma Capitale che gli stand sul Tevere (l'evento si è chiuso domenica) si trovano nel "tratto più bello del fiume" (non a caso la pagina è scomparsa!)

E l'associazione che organizza le serate? Beh sulla propria pagina web scrive che "le banchine sono state riqualificate prima e dopo l'evento e sono un piccolo angolo di paradiso dove sentirsi cittadini del mondo".Pensa se non le avevano riqualificate!

Abbiamo percorso varie centinaia di metri lungo le banchine del Tevere e il degrado, l'assenza totale di manutenzione sono sempre lì in maniera sfacciata, a dire al mondo che Roma sta vivendo la sua decadenza peggiore.


Indicazioni turistiche al centro di Roma


Marmi devastati e battute demenziali


Banchina lato sinistro (Via Giulia)..


..e lato destro (Piazza Trilussa)


Le scale sono già un pessimo segnale

Panorama sul degrado



Le arcate di Ponte Sisto (1479)

Questa è l'immagine che diamo ai turisti in visita a Roma. Queste le foto che scattano ogni giorno.

Ci si chiede perciò se gli amministratori del comune e della Regione Lazio, a chi si dovrebbe occupare di turismo e decoro, interessi veramente qualcosa della città.

Parrebbe di no. La situazione si trascina così da anni. Un anno fa, c'erano le stesse condizioni. Si è addirittura fermata la navigazione, per la mancata pulizia. Sembra che il fiume di Roma sia condannato ad essere il più brutto e sporco d'Europa. Unica speranza, le dichiarazioni del neo assessore all'ambiente, Estella Marino, che si è detta intenzionata ad aprire un ufficio dedicato al fiume, per restituirlo alla città:

"Adesso, esiste solo per le bancarelle le sere d'Estate", ha detto la Marino.

Bene, ma ora servono i fatti. Un piano di pulizia degli argini concordato con gli enti interessati (dalla Regione, alla Capitaneria di Porto, al Ministero dei Beni Culturali). Una ridistribuzione delle competenze, per facilitare la manutenzione ordinaria e straordinaria. Un sistema di monitoraggio continuo delle sponde. Lo stanziamento di fondi ad hoc dalla Regione, ma pure il coinvolgimento di volontari, cittadini, e associazioni, come avviene già in molti casi. La consapevolezza, insomma, che le sponde del Tevere non sono terra di nessuno ma parte integrante della città. Ce la faremo a vedere dei cambiamenti nei prossimi 5 anni?

Le drammatiche condizioni del Tevere in altri due articoli che pubblicheremo nei prossimi giorni.

7 commenti:

  1. proprio come le banchine della senna a parigi. Si proprio uguali

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  2. State certi che se per caso Marino avviasse una campagna di pulizia e sistemazione del Tevere immediatamente sorgerebbero i comitati del NO.

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  3. per non parlare della puzza. altro che foto. io sposterei un paio di uffici comunali e qualche ministero li sotto a quello schifo. poi vediamoli i dipendenti pubblici al lavoro.

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  4. Torno da pochi giorni da praga, a parte splendidi vaporetti, sulla Moldava si va anche in pattino "serale", sulle sponde ci sono molti localini (per turisti ovviamente, ma assolutamente decorosi), ecc.
    L'unico ricordo delle banchine del tevere, al massimo, è il puzzo de piscio.
    Ma che crimine abbiamo commesso per meritarci questo ?
    Marco1963

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    1. quello di essere nati in Italia meridionale, uno dei posti più belli al mondo abitato dalla popolazione peggiore del mondo

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  5. frequento le sponde del tevere da un bel po' di tempo, faccio parte un gruppo di pescatori romani "Centurions Roman urban Spinners " la situazione e veramente da vergogna. Tendopoli, pesca abusiva e co metodi non consentiti dalla legge da parte di personaggi dell'est, con acquisto del pescato da personaggi asiatici, che fine farà quel pescato? chissà ben trattato si potrebbe trasformare in ottimo suschi, personaggi che hanno trasformato la cloaca maxima in dormitorio, tossici che si bucano davanti a tutti con non curanza, logicamente defecazioni da pertutto.
    la situazione si trova lungo tutto il fiume da castel giubileo al ponte del raccordo... in piu' ci si mette l'amministrazione capitolina con la manifestazione sul tevere, l'immondizzia e' triplicata gli argini sono diventati secchi della spazzatura. se volete spiegare ad un figlio cosa vuole dire la terra di nessuno fategli fare un giro all'isola tiberina capira' subito.... e pensare che pago tutti gli anni il bollettino di 60 euro per la licenza di pesca... bhè giusto!!! se no con quali soldi costruiscono il ponte della musica....viva il Gange!!!

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