Gli articoli di giornale a volte sono incompleti per natura. Non possono e non debbono contenere tutti gli aspetti tecnici delle questioni ma si limitano a dare una visione generale ai lettori che non masticano troppo la materia.
E' probabile che il pezzo uscito oggi su Repubblica sia solo una traccia del programma che Marta Leonori intende portare avanti. E che dunque non scenda troppo in dettaglio. Nel virgolettato l'assessore al commercio parla giustamente della necessità di approvare un nuovo Prip (il Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari), di adottare nuove tecnologie che rendano facile l'individuazione dei cartelloni irregolari (tramite microchip), ma non spiega come nella pratica questo piano potrà e dovrà essere attuato. Solo una omissione? Vedremo.
Noi la strada l'abbiamo già indicata: dopo l'approvazione del Prip, occorre procedere ai Piani di Localizzazione e subito dopo assegnare la città alle ditte che vinceranno i bandi di gara (per macroaree). Saranno le stesse ditte vincitrici del bando ad avere interesse che l'area resti sgombera dall'abusivismo. Così si fa quasi ovunque nel mondo. Così si deve fare anche a Roma.
Marta Leonori con Ignazio Marino |
La giornalista Laura Serloni che ha scritto l'articolo e che conosce bene la questione ha citato proprio il lavoro svolto da Bastacartelloni (assieme all'architetto Bosi di Vas) che è un pacchetto già pronto. L'amministrazione potrebbe adottarlo così come è, senza neanche correggerne una virgola. Se ovviamente l'assessore vorrà fare delle modifiche siamo ben disposti a discuterle assieme, ma l'impianto della riforma deve restare quello che abbiamo indicato.
Bene dunque che si torni a parlare della tragedia cartelloni a Roma. Della sicurezza stradale (troppi i morti e i feriti provocati finora), dei mancati incassi per il Comune (svariati milioni di euro che potrebbero essere usati per la cittadinanza), del decoro distrutto. Bene insomma che la Leonori abbia capito che la situazione va presa in mano subito. Ma che non si saltino i passaggi fondamentali, compresi i bandi di gara. Altrimenti tutto cambierà per non cambiare nulla.
Clicca qui per l'articolo di Repubblica
Clicca qui per vedere i video della conferenza stampa di Basta Cartelloni e Vas in cui veniva illustrata la proposta
Nella sezione DOCUMENTI del nostro sito, il dettaglio della riforma proposta dalle nostre Associazioni
Abbiamo indicato la strada da percorrere presentando gli emendamenti al PRIP e un vero e proprio cronoprogramma per ripristinare la legalità calpestata nel settore delle affissioni e pubblicità.
RispondiEliminaLo sforzo da fare tutti insieme per cacciare i nuovi barbari, i boss dell'Economia del Degrado, sarà titanico perchè per troppi decenni questi osceni personaggi hanno spadroneggiato con la complicità di esponenti politici sguazzando nel brodo di cultura del "fatte li cazzi tua e campi cent'anni". Il Sindaco Marino sta dando vari e importanti segnali di lotta a questa feccia, vedi il blitz di ieri sera in Via della Vasca Navale. Voglio sperare che FINALMENTE il tempo dell'impunità e degli abusi criminali dei cartellonari stia per finire.
CORAGGIO MARTA LEONORI, colpiamo e affondiamo chi ha massacrato senza pietà la città mandando al cimitero più di un cittadino.
Grazie a Dio ci siamo liberati di giannino...!!!
RispondiEliminaIl sindaco Marino e l'assessore Leonori capiscano che solo attraverso i bandi di gara, è possibile avere un settore gestito in maniera efficace. Poche aziende di comprovata esperienza e affidabilità - o associazioni d'impresa unite tra loro per condividere costi e "know how" - a cui si affida la gestione in eslcusiva di macrolotti di territorio. Solo così, avremo una cartellonistica uniforme, di qualità, facile da controllare e manutenere.
RispondiEliminaLe parole d'ordine sono 3:
RispondiElimina1) (indice di) affollamento
2) 4 zone da aggiudicare
3) BANDI
Marco1963
Da ripetersi alla leonori all'infinito, prima dopo e durante i pasti
Dimenticavo, siccome se ne usciranno con la solita patetica scusa dell'occupazione che si cancellerebbe, è ora di cominciare a filmare di nascosto qualche attacchino all'opera, tutti regolarmente extracomunitari e quindi per default irregolari e sottopagati, cosi per spegnergli subiti il prevedibile alibi
RispondiEliminaMarco1963
A me invece è capitato di vedere operai di etnia est-europea (presumo rumeni, quindi comunitari), tra l'altro col camion parcheggiato nella carreggiata.
EliminaComunque il tuo punto è molto interessante, chissà quanti operai effettivamente in regola lavorano nel settore e quanto è il fatturato dichiarato delle ditte (anche in virtù della miseria che pagano verso il Comune).
in effetti questa storia del chip può sembrare un cavillo, in realtà non sembra che l'assessore sipunti tutto su questo che ritengo una formalità tecnica. Come dite voi PRIP, piani di localizzazione e bandi. non si scappa.
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