venerdì 13 settembre 2013

Ancora sul degrado delle banchine del Tevere. La terza parte del nostro viaggio parte da Ponte S. Angelo




Nascosto dietro il camion bar ad angolo con Ponte Sant'Angelo, l'imbarco dei battelli turistici.



Sul cartello si legge "l'unica magica crociera attraverso 2000 anni di storia"....ed eccone il viatico: una scalinata puzzolente...


...con le scritte sui muri e l'immancabile discarica abusiva!


Lungo i muraglioni, erbacce infestanti e rifiuti di ogni tipo.


Ed ecco l'imbarcadero.



A prima vista abbandonato, si popola di turisti. Eppure credevamo che la navigazione fosse ferma.




Chiediamo ai due ragazzi che lavorano sul pontile. Scopriamo che la vecchia compagnia di navigazione ha cessato il servizio, e sono subentrati loro della cooperativa San Pietro. Ci spiegano che da quando sono arrivati, hanno ripulito la banchina dai tronchi lasciati dalla piena del fiume, sfalciato l'erba davanti al molo e cercato di rendere meno traumatico l'arrivo dei turisti al battello pulendo le scale di accesso alle banchine. Se ne dovrebbe occupare l'Ama, ogni tanto lo fa ma poi se ne dimentica per qualche giorno (settimana?) e nel frattempo, la zona è tornata come prima. Un ricovero per sbandati e venditori abusivi che purtroppo usano il ponte come bagno pubblico. E i turisti sono costretti a passare di lì...



Sulla riva sinistra, giacciono ancora i vecchi ormeggi divelti: chi li rimuoverà? e quando?!?




Sui muraglioni, oltre ai graffiti e alla sporcizia, le "gigantografie poetiche" del Premio Feronia.

Queste almeno sono integre...vedi quelle a Castel Sant'Angelo



Leggete cosa dice:

"L'iniziativa qui documentata riprende e sviluppa la strategia d'intervento poetico-letterario dell'Allegorein (l'associazione promotrice) sulle rive del Tevere, in organica sintonia con il disegno politico-istituzionale di una rivalutazione ecologica, storica e culturale del fiume eterno...Siamo al quarto stadio ed è l'ora dei battelli: una delle prime azioni pensate per rendere vivibile e fruibile questa zona della città"...



L'avete più visto il disegno politico-istituzionale di rivalutazione del fiume? 

La riqualificazione degli argini del Tevere, di cui la navigazione turistica era il primo passo, è rimasta un'opera incompiuta.


I turisti si fanno le foto davanti ai cumuli d'immondizia.



Il pisciatoio dei venditori abusivi sui muraglioni accanto al ponte.


...e le scritte sull'arcata di Ponte Sant'Angelo (134 a.C.)




Cavi elettrici scoperti...



Il desolante panorama che osservano i turisti dai battelli turistici.



Ma i ragazzi della cooperativa di navigazione S. Pietro non si arrendono. Continuano a pulire a propria cura e spese il tratto di banchina davanti all'approdo. Ne daremo conto in un post che testimonia il loro impegno.

Rimane il degrado inaccettabile dei ponti, dei muraglioni e delle sponde del Tevere.

Ogni giorno, ad ogni ora, i turisti venuti da tutto il mondo osservano questo degrado. Scattano foto, scendono per le scalette che puzzano di piscio, si ritrovano in uno scenario da fine del mondo. Questo accade a due passi dai nostri monumenti, dalle nostre piazze più famose. Gli stessi ponti storici sono continuo oggetto di vandalismo e imbrattamento. Quanto ancora vogliamo tollerare questo scempio?

Lo chiediamo al sindaco Marino, al presidente Zingaretti, agli assessori Marino e Refrigeri.

Qui e qui le prime due puntate sul degrado delle banchine

1 commento:

  1. Sì va be, ma chiedeteglielo a bassa voce che se no si svegliano di botto.

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